CAPITOLO QUINTO: QUANDO GUARDI IN FACCIA IL TUO CARNEFICE
Caro Adriano,
Quando ti ho guardato la prima volta ho pensato tu fossi un pallone gonfiato convinto di se stesso e che volesse solo fregarmi.
Avevo ragione.
Mi hai fregato!
Per colpa tua mi sono innamorata, sono stata ricambiata e sono stata strappata via dalla morte, ti sei impadronito di ogni parte di me come se ti fosse sempre appartenuta e io lì piccola, fragile e indifesa non potevo fare altro che farti divorare il mio piccolo cuore.
Dire che questi mesi sono stati un inferno sarebbe brutto, non é così e sai bene che le bugie non le dico, pretendo sempre la sincerità dagli altri e io per prima sono mortalmemte sincera a volte a livelli imbarazzanti parlando anche troppo.
Ti amavo così tanto che arrivai a donarti qualsiasi cosa, era come se il bruciore che avevo nel petto si andasse via via affievolendo con la tua presenza.
Perché ti sei interessato a me è?
Se tu non avessi distrutto il mio muro quel giorno su quell'altalena io adesso sarei al sicuro, niente e nessuno mi avrebbe più guardata in faccia.
Mi ricordo bene il nostro primo incontro, sei riuscito a farti odiare semplicemente stando zitto, il tuo comportamento saccente mi aveva fatto entrare in competizione con te e non volevo cedere, ma ho ceduto ti ho mostrato la gola e tu hai azzannato facendomi affogare nel mio stesso sangue...che immagine macabra sto dando del mio primo amore è?
Non so se leggerai mai questa lettera, non so se te la faró mai leggere e non so nemmeno se riusciró mai a perdonarti per quello che mi hai fatto.
Come hai potuto, quel dolore era solo mio non avevi il diritto di fare quelle cose, dovevi solo avere le palle di lasciarmi solo quelle per il resto non avresti dovuto preoccuparti di nulla.
So cosa temevi, temevi che io mi lacerassi di nuovo la pelle, sorpresa Adri lo facevo anche quando stavo con te e non te ne sei mai accorto, come la mettiamo?
Io stavo male e tu invece tu sembravi felice, perché non ti accorgevi mai che io ero triste per attenzioni mancate o stupidaggini che sentivo sempre più distanti ed estranee da noi.
Un giorno dubitai persino che ti fosse mai importato qualcosa di me, avevo dannatamente ragione, come cazzo mi puoi dire dopo otto fottuti mesi che non mi ami quando poche ore prima mi avevi chiamata amore, come cazzo ragioni, quale è il tuo cazzo di problema!
Cosa ti ho fatto di male per essere trattata così, mi hai mai amato Adri?
Troppe domande e infinita confusione, non so cosa fare e non so che pensare.
Dopo che ieri sera mi hai detto quelle cose ho pianto, non piangevo da molto tempo, non so perché sono crollata tutta di colpo e non mi spiego come le lacrime non si fermano nemmeno adesso che sto scrivendo...
Questa notte ho indossato la tua maglietta e stupidamente ho immaginato un abbraccio che non riceveró mai più.
Mi hai tirato via dalle braccia della morte due volte, mi hai curata durante le crisi di panico e mi hai asciugato tante lacrime ma per te ero solo un "vaso rotto da aggiustare", mi ci hai chiamato tu stesso.
Caro amore mio il rancore che provo per te non lo puoi nemmeno immaginare, sembrava un sentimento così innoquo eppure è stato capace di fare così tanti danni, mi hai ricomposto e distrutto di nuovo il cuore, non so ancora se incontrarti è stato un bene o no, so solo che mi pento di averti dato il cuore e il fatto che poi tu l'abbia frantumato non è solo un piccolo effetto collaterale.
Dire che ti odio tuttavia è riduttivo, la tua figura così egoista è sempre stata la mia ombra, la tua figura imponente ma ancora così infantile perché questo sei e questo rimarrai un bambino uno che usa involontariamente le persone.
Mi pento di averti conosciuto, mi pento di averti amato e mi pento di aver ascoltato ogni singola bugia che usciva dalla tua bocca.
Sei riuscito a portare nella mia vita molta più merda di quella che già avevo addosso e non so quale oscuro talento tu abbia, tuttavia mi hai insegnato a non cedere e adesso so a chi non devo avvicinarmi mai più.
Il tuo carattere infantile e così egoista mi ha insegnato come devo essere anche io, nessuno si merita la mia sofferenza se non la persona che veramente mi amerà e per te ero solo un gioco quindi sappi che un merito ce l'hai, quello di avermi reso peggiore di quanto già non ero...ti odio con tutto il cuore Adri e spero sul serio che un giorno tu soffra un minimo di quello che hai fatto patire a me.
Ancora auguri per il tuo futuro dolce amore mio.
La ragazza senza nome
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top