Quando ero piccola non riuscivo mai ad esprimere a pieno le mie emozioni, tutto ciò che facevo era un riflesse di ciò che vedevo fare agli altri bambini, questa cosa all'inizio mi infastidiva terribilmente, come potevo io così piccola e dannatamente bambina non riuscire a fare le cose che gli altri potevano fare?
Mi pesava enormemente essere un po'isolata, mi pesava non poter giocare come tutti gli altri perché per me era troppo faticoso e mi pesava non poter interagire con tutti perché il mio egocentrismo, fidati lettore ero molto egocentrica so bene che è una caratteristica dei bambini ma ti posso assicurare che io ero ad uno stadio superiore, mischiati alla mia timidezza rovinava sempre qualsiasi cosa.
Crescendo mi sono odiata come poche volte ho fatto e infine me ne sono fatta una ragione, insomma ero fatta così, cosa potevo farci?
Più il tempo passava più sentivo qualcosa di tremendamente fastidioso annidarsi sottopelle, era come se una remota parte di me faticasse a uscire, ho sempre definito questa cosa come la muta fatta da un serpente per passare alla nuova pelle, per me è stato un trauma però.
Mi ritrovai in poco tempo cresciuta diversamente dagli altri e terribilmente scostante con i miei coetanei che ritenevo un branco di insetti inutili, ora come ora a pensarci mi rendo conto che avevo ragione, lo sono davvero un branco di insetti perché solo delle persone inutili come loro posso fare atti tanto terribili.
Gli anni passavano e io continuavo a crescere e la cosa mi spaventava così mi creai il mio piccolo rifugio impenetrabile e ci nascosi dentro sogni, aspettative e false emozioni, dico false perché se mi guardo indietro non riesco a vedere un sorriso o una lacrima che posso ritenere davvero autentica...Dio è frustrante!
Adesso invece quando guardo tutto ciò che ho costruito capisco che alla fine è stato necessario e che magari ogni evento che ho vissuto mi a portata ad incontrare le meravigliose persone che mi supportano e sopportano, sono grata alla vita che ho scelto di vivere!

La ragazza senza nome