Un grande amore. Se socchiudo gli occhi, ancora percepisco in me quelle ore di storia in cui vivevo appieno quelle battaglie, quelle sconfitte, quelle vicende di guerrieri valorosi e incapaci ad arrendersi.
In storia greca, come votazioni, non ero brillante, ma la mia passione per essa era maggiore di tutta quella della classe messa insieme.
Ricordavo la successione di eventi come li avessi vissuti in prima persona, un po' come succedeva con l'epica. Era una materia che prometteva grandi sfide, che insegnava tanto anche sulla vita odierna. Era una materia complessa che richiedeva un grande sforzo nel ragionamento sulle varie azioni politiche e governative. Ricordo bene le verifiche di storia greca: bellissime e interessanti proprio perchè complesse e non richiedenti solo l'esposizione di un banale nozionismo.
E forse non avrò saputo rispondere al meglio e non avrò avuto, all'epoca, la capacità di comprendere tutto ma, ragazzi, ho continuato a studiarla per tutti gli anni successivi alla quarta ginnasio per conto mio e non credo sia frequente un grande interesse come il mio. Ho sempre sperato si realizzasse il mio sogno di prendere un buon voto all'Università in quella materia e non è stato così. Pazienza. Nessuno potrà fermare il mio amore per quella materia. Nè il tempo, nè un brutto voto.
Non mi arrendo facilmente, proprio come i guerrieri greci e tebani, sulla piana della vita in guerra perenne verso una ingente vittoria.