Caro lettore, mi chiamo liceo classico
Ciao lettore,
mi chiamo liceo classico. Non ho conservato nel mio nome neppure le iniziali maiuscole, perchè ormai molti mi disprezzano e mi temono.
E allora dirai che se mi temono, dovrebbero di conseguenza rispettarmi. Sarebbe bello fosse così. Invece no, mi disprezzano e provano un irriverente timore nei miei confronti.
Chi è mio allievo è sottoposto a grandi sfide, non lo nego, ma non maggiori di quelle a cui sono sottoposti gli altri che non sono miei studenti.
Mi temono perchè ho grande potere: faccio sudare, sfiancare, deprimere e dubitare gli alunni ma poi proprio per questo loro mi amano e mi sono riconoscenti. Crescere non è facile e io certo non posso mentir loro, perché li sto educando alla vita.
È difficile capire l'odio che hanno per me. Prima molti mi deridono, però se poi finiscono il percorso come miei allievi si vantano di me, come dicessero: «Guarda, sono sopravvissuto a qualcosa di difficile.».
E io ti risponderò, caro lettore, che qui sta il bello. Quanta soddisfazione può darti una vita facile? Certo non come il difficile. I miei colleghi, ovvero Liceo Scientifico, Istituto Tecnico ecc, fanno esattamente come me. Ci siamo messi d'accordo: abbiamo capito che è proprio il mostrare la vita come è realmente che rende persone capaci di vivere. Mostrare una vita senza fronzoli, ecco cosa ci vuole.
Io sono convinto che i voti che assegnamo siano l'aspetto meno reale tra tutti quelli con cui vogliamo istruire i ragazzi alla vita, perché sono semplicemente numeri, però la nostra mamma, Istituzione Scolastica, ce lo ha imposto, e i suoi consiglieri statali continuano a sostenere la votazione numerica.
Con le lacrime agli occhi sono costretto a vedere ragazzi vergognarsi di un 60/100 e altri gloriarsi per un 100/100. Di cosa vi vergognate esattamente? E di cosa voialtri vi gloriate?
La scuola è la palestra per la vita, caro lettore, non una lotteria.
E se penso così, vengo disprezzato.
Chi mi vorrà ancora? Quel che insegno io è troppo antico o è troppo inutile per fare un po' di fatica.
Salvami, lettore, salvami dai pregiudizi, dalle critiche, dalle derisioni.
Non sono migliore di nessuno, non sono inutile, non sono antiquato.
Almeno tu, lettore mio, ritrova la fiducia in me, e io prometto di renderti per sempre un cittadino del mondo.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top