77 - Lelia @JoeLeeRoger

LISTA 77

LELIA di JoeLeeRoger

Genere: drammatico

   

"A mia madre,
la cui forza mi ha dato più volte la vita.
A tutti coloro che amo
e che non hanno paura delle mie cicatrici."

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"Ella era una poesia, ma non lo sapeva..."

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"Lelia" narra la storia del percorso di Valeria, una giovane donna, timida e solare, il cui sogno di diventare farmacista è sfumato a poco a poco, ritrovandosi intrappolata in una relazione tossica e abusiva che l'ha annullata del tutto. Con l'aiuto della sua migliore amica, Khadija, e delle lettere del nonno, Lelia dovrà affrontare le proprie insicurezze e la paura di perdere tutto ciò che conosce, trovando la forza di cercare aiuto e ritrovare se stessa.
In un viaggio che ci fa comprendere l'importanza di avere amici e familiari che ci supportino e ci incoraggino, "Lelia" è una lettura che ha lo scopo di sensibilizzare le lettrici e i lettori sul tema della violenza di genere, motivandoci a unirci alla lotta per i diritti e la libertà di chi vive situazioni simili, per aiutare donne come "Lelia" a non rimanere in silenzio, a non sentirsi sole.
La storia di Lelia è la storia di molte donne e ragazze che subiscono troppo, che subiscono in silenzio, che subiscono e basta. Se ti dovessi riconoscere in lei, se dovessi notare alcune somiglianze con la tua storia, prenditi un momento: non sei sola, anche se è come ti senti.
La legge 19 luglio 2019, n. 69 (nota come "Codice Rosso") è una legge della Repubblica Italiana a tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti. Se ti riconosci in Valeria, sappi che, per quanto apparentemente difficile, esiste sempre una via d'uscita.
Visita il sito: https://www.telefonorosa.it/

  

Da dove nasce l'ispirazione per "Lelia"?

Purtroppo, dall'esperienza personale di una relazione tossica; pertanto, ho molto a cuore questo tema. In Italia e in tutto il mondo, molte donne sono ancora vittime di molestie, stalking, violenze fisiche e psicologiche, femminicidi e violenze sessuali. Nonostante siano state approvate leggi e programmi per proteggere le vittime di violenza di genere, molte donne continuano ad avere difficoltà nell'ottenere aiuto e protezione. È fondamentale che la società prenda sul serio la questione della violenza di genere e che vengano messe in atto politiche e programmi efficaci per prevenire la violenza e proteggere le vittime.
Come scrittore, mi sono sentito in dovere di contribuire alla causa scrivendo "Lelia", con la speranza di sensibilizzare le persone su questi problemi e di promuovere la discussione e la riflessione sulla necessità di garantire alle donne pieni diritti e libertà. Spero che questa storia possa contribuire nel suo piccolo a sensibilizzare le persone sulla questione della violenza di genere e sull'importanza di garantire alle donne pieni diritti e libertà. In futuro, continuerò a scrivere storie che affrontano questi temi importanti e a promuovere la riflessione sulla necessità di un mondo più giusto e equo per tutti.

A quale tuo personaggio sei più legato e perché?

Sono legato a molti personaggi in questa storia, a partire dalla stessa Valeria fino ad arrivare a suo padre, Giovanni, "toscanaccio DOC", che dimostra tutta la sua umanità nel supportare la figlia. Se devo scegliere, però, ci sono due personaggi a cui sono più affezionato in questa storia. Il primo è Khadija, la migliore amica di Valeria, che offre il suo aiuto all'amica, dando tutta se stessa e grazie a cui le cose iniziano realmente a cambiare in Valeria. Questo dimostra che nella vita non sono necessari grandi atti di eroismo per fare del bene, ma, anzi, che spesso sono utili, se non fondamentali, i gesti quotidiani, come la comprensione e il sostegno che si offre a un'amica durante una confessione.
Il secondo personaggio è il nonno di Lelia, Antonio, che mediante le sue lettere, mostra il vero volto dell'amore nelle sue tre fasi di maturazione. Nella prima lettera, vediamo l'amore bruciante ed entusiasmante del primo periodo, quello che che occupa la nostra anima e la nostra mente in modo totale. Tuttavia, questo non è il reale amore, ma solo quella potente infatuazione caratterizzata dalla passione, dai baci e dalla voglia di stare insieme. Nella seconda lettera, infatti, l'amore è maturato: troviamo il sacrificio e la comprensione, poiché il vero amore ci permette di riconoscere che nella vita possono esserci motivi per cui vale la pena fare un passo indietro; se si ama qualcuno, bisogna amarlo per come è, senza renderlo prigioniero dei nostri sentimenti. Infine, nella terza lettera, vediamo l'amore nella sua massima espressione, quello duraturo, fatto della vita di tutti i giorni e che, in apparenza, può sembrare meno potente e luminoso rispetto allo scintillare della prima fase, ma che in verità si manifesta con tutta la sua solidità, in grado di superare ogni limite di tempo e spazio e persino la morte.
Non so se mi rivedo in questi due personaggi, ma sicuramente sono dei modelli a cui ambisco.

Quale messaggio vorresti che i lettori traessero dalla tua storia?

Come ho detto, principalmente la storia intende sensibilizzare sul tema della violenza di genere, un problema diffuso e ancora presente nella società contemporanea, a cui sono necessarie politiche e programmi efficaci per prevenirla e proteggere le vittime. Infatti, ho cercato di sensibilizzare le persone su questi problemi e di promuovere la discussione e la riflessione sulla necessità di garantire alle donne pieni diritti e libertà.
Tuttavia, il messaggio subliminale presente nella storia è anche l'importanza dell'amicizia e delle relazioni salutari, come quelle con la famiglia o con un partner adeguato, le quali ci sostengono nella vita quotidiana; con i gesti di tutti i giorni possano fare la differenza per chiunque abbia bisogno di aiuto e supporto.

Parlaci di "Lelia". Quali sono i suoi punti forti e a chi consiglieresti di leggerla?

Penso che i punti di forza di questa storia siano la semplicità e lo stile asciutto che ho adottato, che consentono di raggiungere il cuore di tutti i lettori. La storia affronta importanti tematiche che invocano una profonda riflessione, motivo per cui la consiglierei a chiunque voglia approfondire questi temi. In particolare, la raccomanderei a coloro che si sentono invisibili, che vivono in silenzio una relazione che non corrisponde ai canoni presentati nei media. È importante sottolineare che le relazioni di questo tipo non sono necessariamente tossiche per chi le vive, ma possono essere comunque fonte di difficoltà emotive e di senso di smarrimento. Infatti, molte persone che si trovano in relazioni problematiche tendono a negare la realtà dei loro problemi, spesso per paura di giudizi o di essere giudicate. La storia è un'occasione per esplorare questi temi in modo chiaro e senza pregiudizi, ed è quindi adatta a un pubblico ampio e variegato che vuole approfondire le complessità delle relazioni interpersonali.

E adesso... questo è il tuo spazio personale! Scatenati!

La violenza domestica è una realtà terribile per molte donne e spesso le persone coinvolte si sentono bloccate e incapaci di trovare una soluzione. È importante che la persona capisca che non è sola e che esistono risorse disponibili per aiutarla. Parla con qualcuno di fiducia o contatta una delle organizzazioni che offrono supporto alle vittime di violenza domestica. In Italia, le donne che subiscono violenza di genere possono contare sul "Codice Rosso", una normativa che mira a tutelare le donne vittime di violenza di genere, e sui centri anti-violenza, che offrono servizi gratuiti di supporto psicologico, consulenza legale e orientamento per l'accesso ai servizi sanitari e sociali. Una linea di supporto per le vittime di violenza domestica è costituita dal "Telefono Rosa", un servizio telefonico gratuito, 1522, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che offre supporto psicologico e informazioni sulla rete di servizi disponibili sul territorio.
In un mondo in cui la violenza domestica e le relazioni tossiche rappresentano una realtà terribile per molte donne, è importante capire che la vittimizzazione non è mai colpa della persona che la subisce. È fondamentale che ognuno di noi, come individui e come società, prenda una posizione e si impegni a creare una cultura della non-violenza e della protezione dei diritti umani. Con il supporto delle risorse disponibili e la conoscenza dei propri diritti, ogni donna può liberarsi da una relazione tossica e ricostruire la propria vita, alla ricerca della felicità e della serenità.
Impediamo che storie come quelle di "Lelia" si ripetano.

Grazie per il tuo messaggio e il delicato argomento che hai voluto trattare.

Ancora complimenti!

Grazie per aver partecipato. A presto e buona scrittura!

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