24 - Frammenti @JoeLeeRoger

LISTA 24

FRAMMENTI di JoeLeeRoger

Genere: fantascienza/distopia

"Un uomo si è risvegliato in ospedale, stanotte.

Ha una ferita alla testa e non ricorda niente di sé, né di come il mondo sia oramai andato perso; quando uscirà da qui, tenterà di recuperare la propria memoria, di ricordare cosa sia successo a tutti noi.

Un uomo si è svegliato in ospedale, stanotte, e comprenderà presto che certi segreti dovrebbero rimanere tali."

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Un uomo amnesico si risveglia in un mondo devastato da un misterioso cataclisma; nel tentare di recuperare la propria memoria, finirà per affrontare le ombre dell'animo umano.

Quando hai iniziato a scrivere e come hai capito che era la tua passione? Come sei approdato su Wattpad?

Ho da sempre raccontato storie, fin da quando ero alle elementari. Tuttavia, solo nel 2015 ho maturato quello che per me era un semplice hobby in una passione vera e propria, col fine di arrivare a far leggere le mie storie anche ad altri. Nel 2017 ho scritto il mio primo romanzo: ammetto che è un'opera terribile, un mappazzone di trecento pagine ma che a leggerle sembravano tremila. Ho compreso così quanto fossi acerbo e quanto avessi estremo bisogno di migliorarmi. Nel 2019 ho terminato il mio secondo romanzo: stavolta sono arrivato a circa seicento pagine, ma il mio stile è stato molto snellito. Un risultato sufficiente per farlo leggere a pochi eletti, ma non abbastanza per propormi a un editore. Ho iniziato quindi a studiare, a leggere di più, non solo narrativa e libri di testo per l'università, ma anche manuali e saggi di e sulla scrittura, per poi sperimentare e mettere in pratica quello che ho imparato. Così, dopo essermi laureato, mi sono detto di tornare a scrivere attivamente, magari cercando di fare qualche amicizia: credo che sia fondamentale per chiunque trovare delle persone con cui condividere le proprie passioni. Wattpad mi ha dato l'impressione che potesse fare proprio al caso mio e quindi... Eccomi qui.

Da dove nasce l'ispirazione per "Frammenti"?

In verità, ci sono più idee ed esperienze che mi hanno ispirato, in quanto in realtà questa storia fa parte di un progetto molto più vasto. Principalmente, però, alla base di "Frammenti" posso dire che c'è una domanda: quanto contano i nostri ricordi per determinare quello che siamo? La risposta che ho dato attraverso questo racconto breve è che contano molto poco: l'esperienza serve a crescere e a cambiare, ma possiamo rivelarci persone migliori soltanto se abbiamo la forza di volontà di fare ciò che è giusto quando siamo chiamati al dovere dagli eventi della nostra vita. Il protagonista soffre di una grave amnesia, eppure ciò non toglie che riesce comunque a fare la cosa giusta nel momento critico. Ecco, l'ispirazione è nata da questo concetto... Unito alle letture di Lovercraft, al film "The Road" e all'esperienza videoludica di "Fallout: New Vegas", che ne hanno tracciato i lineamenti più importanti sia dell'ambientazione che dei personaggi.

A quale tuo personaggio sei più legato e perché?

Parlando di questa storia? Non posso che essere legato al protagonista, Francesco (questo è il suo vero nome), perché rappresenta il vero "eroe", quello che ci passa accanto ma che non ci accorgiamo. Il mondo è pieno di persone come lui, eroi che non indossano un mantello sgargiante, ma solo il proprio senso del dovere. I veri eroi sono tutti coloro che hanno votato la loro vita al prossimo, credendo in un principio altruistico che va oltre la propria persona, senza volere nulla in cambio: possono essere infermieri, medici, poliziotti, ma anche la madre e il padre che fanno di tutto per i propri figli, lo sconosciuto qualsiasi che si ferma per strada quando vede qualcuno piangere. Basta così poco per poter "salvare" il prossimo.

Quale messaggio vorresti che i lettori traessero dalla tua storia?

Di avere più coraggio e di credere di più nelle proprie scelte. Talvolta le nostre azioni sembrano portarci al nulla nell'immediato. Ci sentiamo sciocchi, inermi, e per questa ragione ci arrendiamo ancor prima di fare qualcosa. Uno potrebbe chiedersi perché essere giusti se poi le cose rimangono sempre così come sono. In verità, ogni seme ha bisogno di tempo per crescere e diventare qualcosa di diverso. Bisogna avere coraggio di essere lungimiranti e rispettare i nostri tempi giorno dopo giorno, vedendo nella costanza delle nostre piccole scelte quotidiane le gocce che perforano la pietra. Il protagonista della mia storia avrebbe potuto lasciar stare, pensare a sé o arrendersi all'idea che non avrebbe mai riacquistato la memoria; eppure ha continuato a lottare, ad andare avanti. Forse può sembrare che alla fine non arrivi a nulla di fatto, ma non è così: le sue scelte hanno permesso la salvezza di qualcuno, un risultato dal valore che supera ben oltre quello dei propri ricordi.

Parlaci di "Frammenti". Quali sono i suoi punti forti e a chi consiglieresti di leggerla?

A dire il vero sono molto autocritico. Pertanto, a mio avviso i due punti di forza della storia sono soltanto l'ambientazione, in quanto facente parte di un progetto molto più ampio, e gli effetti dell'amnesia, in quanto l'ho descritta attingendo direttamente dalle mie conoscenze in materia. Lascio poi al lettore l'onere di giudicare quali siano i pregi e i difetti della mia storia. In ogni caso, ho iniziato a scrivere questo racconto rivolgendomi a un potenziale lettore abbastanza definito; quindi, la consiglierei a qualcuno che ricerca, nella reversione edonistica delle storie di questo genere, qualcosa che vada oltre una semplice morale, stando attento ai dettagli, ai piccoli segreti che possono essere presenti in un dialogo o in una descrizione.

E adesso... questo è il tuo spazio personale! Scatenati!

Come ho detto, questo è un progetto molto più ampio: "Frammenti" in realtà doveva essere il primo di sette racconti brevi ambientati nell'universo de' "L'Eco dell'Infinito", i quali ne avrebbero gettato le basi, presentandone i dettagli più macroscopici e distintivi. Ognuno di questi episodi è unito da una sottile linea rossa: rivediamo in alcuni gli stessi personaggi con ruoli diversi e quindi presentando un aspetto diverso del proprio carattere; in altre storie, invece, vediamo come l'ambientazione sia cambiata a distanza di anni. Pertanto, nella prossima parte, che ha come titolo "Il cacciatore" (ispirata al "Buono, il brutto e il cattivo" di Sergio Leone, a "Metal Gear Solid" e ai romanzi di Tom Clancy), potremmo rivedere Francesco, anche se non sarà il protagonista.

Dopo queste sette storie, riprenderò a scrivere la "saga" principale dell'Eco dell'Infinito: si tratta di un dark-fantasy ambientato in Italia, che strizza un po' l'occhio al "The Witcher" di Sapkowski. Sto costruendo questo universo dal 2015 e, oramai, sono pronto a dargli vita. Ahimè, gli impegni della vita quotidiana mi concedono solo un'ora al giorno alla scrittura, quindi avrò ancora moltissimo da lavorare dal punto di vista pratico. Guardandone il lato positivo, questo mi dà la possibilità di poter affinare sempre di più la mia tecnica, prima di arrivare a raccontare la saga principale. Attualmente, la cosa che più mi preme è poter stringere nuove amicizie e divertirmi facendo ciò che più mi piace; tutto il resto si vedrà col tempo.

Se mi è permesso, voglio ringraziare le ragazze e i ragazzi di maidireteam  per avermi dato la possibilità di questa intervista. Mando un saluto a tutti quelli che mi stanno sostenendo e vi garantisco che quello che fate è straordinario: non sarebbe lo stesso senza di voi. Grazie di cuore!

Grazie a te!

Ancora complimenti!

Grazie per aver partecipato. A presto e buona scrittura!

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