Cap. 24
Gli ultimi giorni sembrano passare in tranquillità, ma dentro me c'è sempre quella lotta riguardo Claudio. Lui sembra sempre presente, forse non va molto d'accordo con la fidanzata, ma io non riesco ad essere amorevole come l'ultima sera, dopo aver bevuto. Molti mi danno attenzioni come Domenico, il ragazzo clown del corso base, come Stefano che vuole a tutti i costi portarmi a letto, non sono mica cretina da non capire certi atteggiamenti. Beh... a parte quelli di Tato, in quel caso sì, mi sento una cretina! Eppure... a me non interessa niente di nessuno, non mi sento felice se non sento Claudio almeno una volta al giorno, se non è lui a cercarmi, a dirmi di uscire. Nonostante tutto, ultimamente lui sente la mia lontananza ed io imbroglio che sia per colpa di mio zio che col tempo va via via ad aggravarsi. E lui mi sta accanto, senza capire che il vero motivo del mio malessere è lui.
<< A me dispiace che tu stai male, immagino come ti senti perché so benissimo come ti senti, però per quello che ne può valere non ti chiudere, dammi la possibilità di starti vicino. Io oggi non ti ho cercato apposta per darti la possibilità di spronarti, volevo lasciarti un po' da sola a riflettere, però non mi escludere o se vuoi farlo dillo tranquillamente senza problemi... >>
A frasi come queste non saprei cosa rispondere, passo le mie ore chiusa in camera a pensare e ripensare a momenti con lui, a capire cosa fare davvero e da dove prendere la forza per lasciarlo andare dal momento che lui gioca con due mazzi di carte.
<<...tu sai che non pretendo nulla da te, non voglio niente di forzato, però siamo abituati tutti e due a sentirci, a messaggiare... Va bene che hai la tua vita, Ale, però è come se... io mi sento come colui che vuoi sentire solo quando ti fa comodo... Ma se vuoi allontanarmi, se è questo che vuoi, va bene! >>
Claudio non ha proprio capito un tubo! Io mi allontano perché vorrei che per una cazzo di volta fossi tu a chiedermi di uscire, a dirmi che prima o poi lasci la tua ragazza, che vuoi solo me! Ed invece no... ogni scusa è buona per allontanare l'argomento.
Claudio mi contatta ogni qualvolta che esce con la ragazza e poi la riaccompagna a casa, conosco anche i suoi orari e ogni volta che mi sente lontana, puntualmente, dice qualcosa di dolce ed io ci ricasco.
Di tanto in tanto ci vediamo, una volta alla settimana e la maggior parte delle volte finisce per fare l'amore. Stasera no... stasera Claudio è spento, non ride, sta in silenzio in macchina.
<< Oggi mia sorella avrebbe compiuto 34 anni. >> Guardo la data sullo schermo del telefonino e automaticamente poggio la mia mano sopra la sua che sta sul cambio della macchina. Lui mi accarezza il dorso della mano con il pollice e accenna un sorriso. Ripenso a quando, da mio zio, era lui a darmi forza e quindi mi prendo di coraggio...
<< Accosta. Fermati da qualche parte. >> Dico, improvvisamente.
<< Cosa? Perché? >>
Inserisco il cd preferito con musica rilassante e ripeto: << Fermati! >>
Claudio, senza obiettare si ferma e cerca di capire. Faccio partire la musica e nel frattempo gli ordino di andare nei sedili posteriori. No Tato, stasera non voglio nemmeno sfiorarti con un dito, non voglio fare l'amore con te...
<< Parlami di lei... di tua sorella... >> Che strana proposta eh Claudio! La musica parte e inizia con la canzone dei Negramaro Solo per te. Lui inizia a parlare.
<< Mia sorella... ecco, Mariachiara era la più piccola, ma è colei che è nata con gli occhi aperti, fin troppo furba! Sai che quando ero piccolo mi ha dato un morso proprio qui... >> Claudio si tocca il petto e sorride << ...e ho pianto per non so quanto tempo per il dolore... >> Continua a ridere, come se stesse rivivendo il momento ormai da adulto. La musica continua a scorrere, adesso è il turno di Francesco Renga, lui non si ferma nel racconto, sembra fissarmi, ma in realtà guarda il vuoto e ha gli occhi lucidi.
<< Sono cresciuto con lei, ma solo... I miei genitori stavano sempre in vari ospedali ed io, anche quando tornavo da scuola, avevo voglia di raccontare ciò che mi era successo, ma non potevo... tornavo a casa e vedere il caos per via di mia sorella malata e quindi mi azzittivo e per paura mi nascondevo in bagno, tra due armadietti. Avevo paura e volevo che tutto questo malessere di mia sorella, più piccola di me, finisse... >>
Adesso Claudio lacrimava ed io cercavo di resistere. Gli prendo semplicemente la mano, accarezzandogliela e lo sprono ancora a sfogarsi.
<< ...E' sempre stato tutto così complicato, Alessia... Io credo di non aver mai amato qualcuno più di mia sorella. E quando è andata via... volevo abbandonare, come sai, i clowns, ma poi mi sono fatto forza e sono andato avanti... Ma... >> Osserva la radio con una canzone nuovamente dei Negramaro, poi mi riguarda... << ...Solo grazie a te sto riuscendo a superare tutto, dopo due anni... Per cui grazie. Grazie di cuore! >>
Mi abbraccia ed io non riesco a dire più nulla, lo stringo più forte e mi bacia.
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Ma fa bene Alessia a fare la crocerossina? Cosa ne pensate?
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