49.
Yuuri si svegliò piangendo nel cuore della notte. 《Victor...》 disse sottovoce ripensando al terribile sogno che aveva appena fatto. Subito corse nella stanza del russo, senza far rumore fece scorrere la porta e guardò dentro alla camera. Sospirò sollevato.
《Yuuri?!》chiese il russo sottovoce e mezzo addormentato.
《Ah...Scusa scusa. Non volevo svegliarti》disse sincero il moro.
《Perché te ne stai lì a spiarmi? Vieni qui e dimmi che succede》disse il più grande mettendosi semiseduto.
L'asiatico esitò un secondo ma poi decise di entrare e di sedersi accanto al suo coach.
《Ma hai pianto?!》domandò Victor guardandolo bene in faccia.
Il moro annuì 《SÌ》disse singhiozzando.
《No. Non piangere. Dimmi che succede》lo rassicurò l'uomo facendogli carezze sulla schiena.
《Non è niente, ho solo fatto un sogno bruttissimo》rispose asciugandosi le lacrime.
《Oh, capisco... tranquillo》il russo lo consolò abbracciandolo.
Makkachin, che era ai piedi del letto osservò i due uomini "Stupidi umani" pensò "Lo sanno tutti che vi amate. Baciatevi... e fate altro. Lo sento che volete farlo ogni volta che vi vedete" pensò il cane tirando fuori la lingua per il caldo.
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