Capitolo XV - Conoscenze


Il mio capo mi aspetta con aria furente sull'uscio della porta del suo ufficio. Non credo di averla mai vista così. Una volta entrata nella stanza, sento sbattere violentemente la porta, quasi sobbalzo per lo spavento, per poi sedermi, in attesa della sua più che giusta sfuriata.

«Si può sapere cosa diavolo stavate facendo?!» esclama, alterata.

«Ti chiedo scusa, io...»  farfuglio.

«Fin dove vi siete spinti?»

«Bhe, ecco...»

«Anzi, no! Non lo voglio sapere.» afferma, Elisabeth, passeggiando avanti e indietro nella stanza.

«Cosa ti prende Emma? Prima ti lasci sedurre da Liam, poi ti becco in circostanze ben dubbie tra le braccia di Mark...» aggiunge poi, sospirando.

Mi copro il volto con le mani. Penso potrei morire per l'imbarazzo, non riesco neanche a guardarla.

«La verità è... che mi sento alla deriva.. Prima il tradimento di Michael, poi le attenzioni di Liam...» sospiro, « ed ora Mark con, beh... hai capito...» aggiungo.

«Non so come comportarmi... Non ho mai avuto così tante attenzioni! Neanche al college! Da un lato c'è Liam, l'incognita del nuovo, dolce, premuroso, semplice... dall'altro Mark, che conosco da qualche anno ormai, un vero seduttore, perchè lo è diciamocelo, divertente, passionale, così determinato nei suoi gesti, così...»

«Ehi, signorina, rallenta. Ho capito! Non voglio sentire nient'altro su Mark!» esclama, quasi in imbarazzo, sedendosi difronte a me.

«Non so più che cosa voglio, o ciò di cui ho bisogno! Questo è il punto!»

«Provi qualcosa per Mark?» domanda, di colpo Elly.

«Come?» domando, e per la prima volta, da quando sono entrata, le rivoglo il mio sgurado.

«Penso sia una domanda alquanto semplice.»

«Bhè, ecco... se essere onesti è il primo passo per mettere in chiaro le cose...» affermo, «ciò che è successo poco fa, non mi è dispiaciuto, anzi...» continuo, abbassando lo sguardo.

«Emma!» esclama, stupita Elisabeth.

«Per rispondere alla tua domanda, non so se ci sia qualche sentimento assopito in me, nei suoi confronti, ma in quel momento, anche se fugace e innocente, mi sono sentita amata.»

«Innocente, eh? Visto da fuori sembrava tutt'altro che innocente!» esclama, ridendo.

«Oh, smettila!» ribatto.

La nostra conversazione viene interrotta da qualcuno che bussa alla porta. Quet'ultima si apre non appena Elisabeth dice:

«Avanti!»

«Non vorrei interrompervi, ma...» esordisce la voce di Mark, «c'è qui un certo Liam Miller. Vorrebbe parlare con Emma.»

Sgrano gli occhi per la sorpresa, per poi guardare prima Mark e poi Elisabeth, incredula. Aveva detto di avere da fare, cosa diavolo ci fa qui?

Elisabeth mi rivolge un sorriso beffardo, per poi dire:

«Tutta sua! Continueremo il discorso più tardi. Mark, accompagnala pure e fai conoscenza del nostro ospite, poi torna qui da me.»

Le lancio un'occhiataccia, questa me la dovrà pagare. In che razza di situazione mi sta mettendo! Già ci penso da sola ad incasinarmi la vita!
Mark si fa da parte per farmi passare, una volta al mio fianco dichiara:

«Scusa, è stato inappropriato, spero di non averti causato problemi.»

Si passa la mano tra i capelli, proprio come fa quando si trova in imbarazzo.

«Nessun problema.» rispondo con freddezza.

«Piuttosto, chi è questo Liam?» domanda, curioso.

Un tuo rivale che mi è capitato più volte di baciare, mi verrebbe da rispondere.

«Lo scoprirai presto.» affermo invece, accennando un sorriso forzato, cercando di calmarmi.

Superiamo il corridoio e ci dirigiamo verso la hall. Ed eccolo lì.

«Signor Miller!» lo chiamo, avvicinandoci.

«Ehi, da quando in qua mi chiami signore?» domanda ridendo.

«Cosa ci fai qui?» domando nervosa.

«Sono venuto a vedere come stai. Mi sento responsabile per quello che è successo.»

«Oh, tranquillo. Niente di serio.» affermo, mostrandomi disinvolta.

«Vedo che ti sei cambiata. Non è una camicia maschile quella?» domanda poi, con aria incuriosita.

Per un attimo mi guardo il busto, la camicia? Oddio Mark! Quasi dimenticavo...

«Posso presentarti Mark? Un mio collega qui in ufficio.» mi affretto a dire, evitando palesemente la sua domanda.

Avrei dovuto presentarli subito, in modo che non potesse assistere a scenette del genere.

«Liam Miller.» esordisce, lui, allungando la mano verso Mark, che non tarda nel ricambiargli la presentazione.

«Mark Peterson, proprietario della camicia.»  

Rimango allibita da questa sua strana rivendicazione di proprietà. Doveva proprio dirlo!? Uomini, penso poi.
La loro stretta di mano ha una durata alquanto insolita. I due non fanno altro che guardarsi dritti negli occhi. Nessuno di loro ha intenzione di abbassare lo sguardo per primo.

«C'è altro di cui hai bisogno Liam?»

Mark, mi guarda insospettito per aver averlo chiamato per nome.

«In verità ho qualcosa da mostrarti.»  

«E sarebbe?» domanda Mark.

«Mark! Potresti venire qui un attimo?»

La voce di Elisabeth, pone fine a questo imbarazzante momento.

«Ci vediamo dopo.» sussurra, Mark, al mio orecchio,
«Piacere di averti conosciuto Leon.» afferma poi, Mark.

Questa sua battuta mi provoca una leggera risata, riportandomi indietro, a quando anch'io lo chiamai così.

«Perchè stai ridendo?» domanda poi Liam.

«Nulla di grave, coraggio andiamo nel mio ufficio.»

«Allora, cosa volevi mostrarmi?» domando, chiudendo la porta alle mie spalle.

«Ero passato a farti vedere questi.» afferma, estraendo due pezzetti di legno, dalla sua tracolla di pelle nera.

Li guardo curiosa, presumo siano i campioni per gli inviti.

«Volevo farti vedere i colori.» aggiunge poi.

«Sono delle tonalità molto belle.» affermo, prendendone uno tra le mani.

«Mi hai detto di volere del rovere. Ce ne sono diversi tipi in commercio, ho fatto una selezione tra quelli che potremmo usare.»

Lo ascolto attentamente mentre mi spiega le differenze dei colori. Ne abbiamo uno più naturale, uno sul ciliegia e infine uno sbiancato, molto fine ed elegante, ad essere onesta.

«Penso che questo sbiancato sia in tema col matrimonio.» dichiaro, indicando il legno quasi bianco.

«Perfetto, allora vada per questo. Appena avrò il campione pronto te lo mostrerò.» afferma, riponendo il tutto nella borsa.

«Sicura che sia tutto a posto lì sotto?» domanda, indicandomi con un dito.

«Sì, certo, tutto okay.» rispondo impacciata.

«Per caso, ti andrebbe di venire da me?» domanda poi?

«Come scusa?»

Da quando in qua fa inviti così espliciti?!

«Intendo in tipografia, cosa avevi capito?!» risponde, ridendo.

«Hai ancora qualche ora, mi chiedevo se volevi assistere alla realizzazione del campione. Tutto qui.»

«Ah, beh ecco, non sono sicura di poter venire. Dovrei chiedere ad Elisabeth se...»

Non ho neanche il tempo di finire la frase che Liam mi interrompe.

«Bene, provvediamo subito.» ribadisce, fiero, alzandosi ed uscendo dal mio ufficio.

«Liam! Dove vai?» gli urlo dietro, inseguendolo.

Mi alzo di corsa dalla scrivania, corro un po' troppo veloce rischiando di inciampare, ma non gli lascerò andare da Elisabeth!Mark mi vede correre, e preoccupato domanda:

«Emma, cosa succede?»

Ben fatto Emma! Ora anche Mark mi viene dietro, e questa corsa, si è rivelata inutile... Liam è già in trattativa con Elisabeth.

«Eccoti qui, Emma!» esclama, con sorriso beffardo, «Sapevo che non avresti tardato ad arrivare.»

Mi porto le mani ai fianchi, cercando di riprendere fiato. Devo fare qualcosa per migliorare la mia resistenza fisica.

«Riprenditi pure con calma, mia cara. Appena avrai finito, potrai andare con Liam.» afferma, beffarda.

La guardo sbalordita, e le rivolgo un sorriso falsissimo appena Liam si gira a guardarmi, con aria molto soddisfatta.

«Cosa succede qui? Emma tutto bene?» domanda Mark, preoccupato poggiando la sua mano sulla mia spalla.

«Va tutto alla grande!» esclamo, con finta gioia.

«Mark, vai anche tu con loro. Avrete modo di conoscervi, e approfondire ciò di cui il signor Miller si occupa, per future collaborazioni, ovviamente.»

«Ecco..» esordisce Mark, «Perchè no, mi sembra una buona idea.» aggiunge, guardando Liam in malo modo.

Lancio un'occhiataccia ad Elisabeth. Se mai uscirò viva da questo incontro a tre, me la pagherà molto cara. Mi aspetta un lunghissimo pomeriggio, in compagnia dei miei nemici-amanti, se così li posso definire.


L'arrivo di Mark
porta scompiglio nel cuore
di Emma!
Come proseguirà il pomeriggio
della nostra tormentata
wedding planner?
❤️
Spero che la storia vi stia piacendo!
Fatemi sapere neo commenti cosa ne pensate!
A presto!
❤️

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