Senza il cambiamento, noi cesseremmo di esistere: potremmo essere forti come una pietra sin dalla nascita, ma le rocce rimangono pur sempre prive di vita, poiché rimanere immobili di fronte ad albe e tramonti che si ripetono per migliaia di anni è segno di indolenza. Il mondo circostante affronta insuccessi e conquista trionfi, mentre la misera pietra giace a terra impassibile, a volte aspettando di essere trasportata via da qualche corrente d'aria o d'acqua, o inghiottita dalla lava. Inerzia e dipendenza sono alla base degli insuccessi. La storia ci ha insegnato come la prima sia la debolezza di reali, di aristocratici, di coloro che si fanno chiamare nobili solo per ragioni genetiche, pur non essendolo nell'anima...in effetti, chi si sporcherebbe le mani a cercare qualcosa che ha già?
Chi ha tutto, fa niente. E chi ha niente, fa tutto per ottenere ciò che non possiede, anche se dovesse inginocchiarsi alla volontà di qualcun altro. Perché la dipendenza, è la ferita al petto che si sono arrecate le masse analfabete di popolani, che eleggono un uomo senza avere la minima idea di aver sostenuto un tiranno, pronto a rovinare il sogno che volevano costruire. Non si può costruire senza aver prima progettato. E non lo si può fare nemmeno senza mettere in moto arti, cuore e spirito. Quindi, qualunque traguardo tu voglia raggiungere, sii certo di possedere tre cose: cuore ansioso, mente razionale e anima serena.
Perché l'ansia è l'unica che ti mette in moto. Noi umani siamo spinti continuamente dalla curiosità e dalla speranza, e se non fosse per queste non arriveremmo ad alcun traguardo.
Perché la ragione è l'unica a indicarti la via più conveniente. Noi abbiamo la capacità di trovare le soluzioni più brevi, infatti i più grandi geni della storia sono persone comuni che scovano l'errore insulso nella complessità di un problema.
Perché la serenità è l'unica a soccorrerti quando sembra che sia giunta la tua ora. Sii calmo e non avere paura di scegliere, con il pensiero di non essere da solo, e fermati quando è ora di fermarsi, di sopportare, di avere pazienza e semplicemente di stare in pace con te stesso.
Il nostro è un mondo in rovina perché l'intelligenza è sfruttata per fabbricare armi, la passione diventa un pretesto per far del male e la tranquillità è ormai un motivo per non sudare per una buona causa. Il problema non sta nel cosa, bensì nel come. Il nostro atteggiamento può essere cambiato, basta volerlo, ragionarci sopra e affrontarlo con serenità. Dopotutto, il cambiamento fa parte di noi. Siamo essere umani, non inanimati. La nostra crescita è già un cambiamento: più esattamente, è una trasformazione che tende verso l'alto. E se quindi siamo nati per crescere, perché non puntare al massimo? È un bisogno per noi stessi, un dovere nei confronti del nostro mondo. Allora perché non farlo? Perché non dimostrare che siamo, effettivamente, le uniche creature ambiziose del nostro pianeta? A voi la risposta.

5 maggio 2016