Si dice che, dopo la tempesta, compare l'arcobaleno. Peccato che lei non riusciva a vederlo. Eppure, si sforzava di farlo. Si sforzava davvero, con tutta quella nebbia che l'avvolgeva, attraversandole il corpo. Aveva imboccato il sentiero irreversibile.
Bruciava dentro, ma la gelida nebbia si stava impossessando di lei. Eppure il vento continuava a soffiare. "Vai e trova la luce" le sussurrava. A trovarla ci era riuscita benissimo, da brava osservatrice che era. Lentamente, la nebbia andò a dissolversi, lasciando intravedere il sole, splendido più che mai. Tuttavia, ci volle poco per comprendere che i piedi stessero affondando. Stava prendendo parte alla pesantezza del fango, diventando un qualcosa d'impuro, miserabile, inevitabilmente attratta dal sistema di una stella morente.
Sperando di non essere incorporato nel fuoco, il piccolo, sottostimato pianeta navigava solitario nei pressi della fascia rocciosa, lottando contro la gravità, incapace però di lasciarsi andare.

21 luglio 2017

Nota del 6/01/2021: a meno che non lo espliciti, le foto (a parte gli estratti di testi di canzoni, o le citazioni) sono tutte scattate da me. Questa immagine l'avevo trovata su Google, non conosco il suo proprietario ahah.