Luxuria

Dormiva innocente nel candido giaciglio
Quando strana presenza gli rubò il sonno
Bussò feroce, e come d'inganno
Allungandosi d'un vaso sottrasse il giglio

Si svegliò nello sgomento
Si massaggiò le membra
Spaventoso cambiamento
E nulla è più come sembra

Il riflesso plasmato dal vento
Rivelava un capitolo mai letto
Mentre il corpo in movimento
Nascondeva un segreto infetto

Sogni di latte, dii loro addio
Di sangue e seme bolle il cuore
Senza lume, segui la via d'ardore
Il tuo pensiero sarà solo mio

Aprii la porta senza mai voltarmi
Fuggii impaziente lasciando l'avvenuto
Non era tradimento, volevo cercarmi
Nel buio mai conforto avevo ricevuto

Di bianco e rosso il corpo imbrattato
Stanco, poggiò su un fusto incantato
Albero della vita profumato di rose
Fonte di delizie peccaminose?

Riccio e biondo-scura e di bronzo
Piangevan la loro sorte silenziosi
Strinsero i pugni, tanto ansiosi
Mentre la mente vagava a zonzo

Sospiri estranei allora percepiva
Pensò di voltarsi, l'incuriosiva
Il cuore iniziò a battere angosciato
Stelle in cielo, che riservava il fato?

Ah, dolce vista! Leggiadra creatura
Così dicevan gli occhi, così palpitava il cuore
Noi siamo simili, non aver paura
Ecco i segnali di ciò che chiamano Amore!

Dove sei stato in tutta la mia vita?
Dove sei stata, e te lo chiedo pure?
Non importa, son già smarrita
Siamo in due, più non conosco radure!

Sfumature di passione e purezza
Si mischiavano con tinte di imbarazzo
Mai vista una tanta bellezza
Così da renderli smemorata e pazzo!

Mai ho ricevuto una tale affezione
Dimmi qual è il tuo segreto
Nessuno, solo ho visto un frutteto
Di cui una mela richiamò la mia attenzione

Frutto purpureo che riflette il candore
Tu mi trascini con la tua seduzione
Viso angelico che ha vissuto il pudore
Ma ora persuadi con la tua tentazione

E quando le membra rosate si ricongiunsero
E i corpi acerbi andarono a fondersi
Tuonò il cielo, tremò il suolo infero
E tra le insidie della notte si eran già persi

Sommersi in un oceano di vergogna e orgoglio
Correvano controvento, sfuggendo alle occhiate
Di adulti distaccati dalle braccia avvinghiate
Su naufraghi che più non ritrovavan lo scoglio

Rose e gigli impalliditi
Appassiti i corpi nel fiore degli anni
Se solo voialtri non ci aveste ignorati
Passioni oscure portan sempre malanni!

Infelice sorte a noi è toccata
Dolorosa morte non verrà sventata
Per sempre in un carosello di bufera
Nella valle dell'agghiacciante fiera


17 luglio 2018

Nota del 31/10/2019: Le ispirazioni per questa poesia sono state varie, principalmente musicali. In ogni caso, è stata l'unica volta in cui ho trattato il tema della sessualità, nel suo senso più universale comunque. E anche se non autobiografica, nel rileggerla mi ha particolarmente impressionata. Perciò, eccola qui, in questa raccolta di riflessioni intimistiche. Presto la troverete anche in un'altra raccolta, dedicata interamente a una delle mie più grandi muse ispiratrici <3

Nota del 6/01/2022: l'immagine è risultato di un filtro applicato a una celebre illustrazione dell'Inferno di Dante. Ecco, vi ho dato un indizio ;)

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