Intervallo d'incertezza
Oh anima ignava che dimora nel limbo
Avrò mai un posto nel mondo?
Grigia come la materia
Viola come il promiscuo gioco
Di un blu metano e un rosso fuoco
Che nell'oceano del mondo
Sprofonda come un globo rotondo:
L'atlante ha fallito
Più non sostiene il grave assegnato
Destino volle che illustrasse per intero
Un planisfero di bianco mischiato col nero.
Ma la mente umana, che grande mistero
S'immerge nella vita e poi rinnega il vero
Il mondo è tangibile ma è anche fatato
Le due erre unisce e poi separa;
Reazioni chimiche senza un finire
Oscillano come onde,
Dal nulla partire
Nel nulla svanire.
Il vuoto è pieno, il palese ingannevole
La verità è intrinseca o del regno celestiale?
Sempre siamo soggetti ai campi intensi
Alcuni conservano ed altri sovvertono
Ma che dire quando questi, forzatamente, s'incrociano?
La mia mente ribolle d'interferenze distruttive
Uno stupro silente, forse mai sarà divulgato
Se non con follia o con l'atto avventato;
Celare, sotterrare, sperando di trovare
Quel raccordo astrale
Di cui tanto parlano i segni del tempo;
Esiste una terza via alla mia malinconia?
Amleto l'avrebbe apprezzata davvero
E che dire di Icaro, dell'altra versione
Rimaniamo all'oscuro...
La mia penna racconta di chi l'ambizione
Nemmeno ha vissuto, solamente immaginato
E mentre s'illudeva di ammirare il sole
Le ali cessavano di avere significato;
I raggi della stella non parevano stimolare
I frammenti di un corpo indolente e affaticato
Ma fomentavano il caos del suo nucleo intellettuale
E così, lasciatosi andare, un boato.
Io sono la luce che brilla intermittente
Silente, potente, forse un po' imprudente
Stolta quella specie che mi rinchiuse nell'empio tempo
Non l'avessero reso assoluto, avrei corso come un lampo.
13 marzo 2019
Nota del 6/01/2022: anche di questa immagine ignoro la provenienza. Ma l'avevo trovata, e la trovo tuttora, davvero molto incisiva.
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