A CINZIA

Oggi ripenso a quel tempo
in cui tutto era oscuro,
in cui io non ero.
Ripenso che se Lei
non mi avesse
messo in mano quella penna,
se Lei non mi avesse
dato quel foglio,
se Lei non mi avesse
detto scrivi,
scrivi di te,
di quello che pensi,
sfogati,
ora io non sarei qui.
Se a quei tempi
non avessi scoperto
il mondo dei libri.
Se fossi stata sola
ora non sarei qui.
No non ci sarei
perché senza quei libri
che mi hanno fatto scoprire
il valore della vita,
scoprire che se fossi sparita,
io avrei smesso di soffrire,
da codarda,
ma chi mi era accanto
avrebbe pianto a causa mia.
No non ci sarei
se Lei non mi avesse
fatto scoprire il tracciar parole
su foglio bianco.
Sono stata fortunata
perché mi è stato dato un sogno,
un amore per le parole.
Sono stata fortunata
perché ho letto cosa è la vita,
cosa è il dolore
di perdere qualcuno,
il dolore di chi
viene lasciato indietro.
Sono fortunata perché
non ho compiuto quel passo fatale
che mi avrebbe cancellato dal mondo.
Lei mi ha capito
e mi ha indirizzata
verso una strada fatta di parole
e anche se ormai
non ci vediamo più
il suo ricordo
mi rimane caro nel cuore.
Grazie a te
che mi hai dato la mano
e mi hai indirizzata
verso la mia strada.
Grazie a te
di avermi presentato
a colui che mi ha guidato
nel mio tracciar parole.
Grazie

11/11/2020

Questa è una dedica un po' particolare, creata pensando a il perché o iniziato a scrivere e perché continuò tutt'ora a farlo, ho ripensato alla primissima volta che ho scritto una poesia "Alberello" pubblicata nel libro "Il lago dell'anima " spinta da questa persona speciale che ha guidato i miei passi nella fase dell'adolescenza.
Questa poesia è nata per ringraziarla

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