Capitolo 7: The hunter and the princess of the Void
Le due ragazze arrivarono a Wonderland, erano pronte ad affrontare il folle che aveva distrutto il regno e che stava dando la caccia ai maghi dei vari reami, Akame era pronta a vendicare il proprio regno e ricostruirlo da zero per ridare vita all'antico splendore che caratterizzava Wonderland.
Accanto a loro c'erano Abyss e Nyx, stavolta non più dei cuccioli, erano cresciuti ed erano pronti a combattere se ce ne fosse stato bisogno al fianco delle due viaggiatrici.
"Sei pronta, Akame? Finalmente daremo una lezione a quel folle, e sarai in grado di riportare il tuo regno allo splendore di un tempo."
Disse Eden con un sorriso di incoraggiamento rivolto verso la rossa, avendo ultimato i loro preparativi per l'incontro decisivo.
"Sì, sono pronta"
Le due si incamminarono verso i resti del palazzo e si fermarono in quello che una volta era il cortile del palazzo.
"L'atmosfera qui è tetra..mette quasi i brividi, anche l'aria è pesante"
"Già... Ho un brutto presentimento, sarà meglio mantenere alta la guardia e fare attenzione a dove mettiamo i piedi."
Suggerì l'albina, i suoi sensi da Principessa del Cuore percepivano una presenza ricolma di oscurità nelle vicinanze.
Ad un certo punto il silenzio fu rotto da una risata che fece accapponare la pelle alle due viaggiatrici.
"Chi va la! Mostrati"
"E' un piacere incontrarla principessa Akame"
Le porte del palazzo si aprirono e da lì uscì una figura che indossava un'armatura nera e nella mano sinistra aveva una spada circondata da fiamme nere e viola.
"Quindi sei tu il folle che ha distrutto il mio regno e sta dando la caccia a tutti i maghi dei vari reami?!"
"Ottima deduzione, principessa. Questo posto sarà la tua tomba!"
Disse il losco figuro per poi ridere in modo agghiacciante.
"Tu sei pazzo! Non avevi nessun motivo di distruggere il mio regno!"
"Nessun motivo? NESSUN MOTIVO!"
Urlò per poi scagliare le fiamme della spada contro le due ragazze che prontamente evitarono le fiamme.
"Chi diavolo sei!"
"Io sono Davkha, cacciatori dei maghi del Vuoto"
"Perchè stai cacciando i maghi del Vuoto?"
"Dovete sapere che anche io sono un mago del Vuoto, per colpa della mia magia sono stato rifiutato da tante persone, per colpa della mia magia ho ottenuto scarsi risultati all'accademia, anche gli incantesimi più basilari mi fallivano. Ragazzina, anche tu sei una maga del Vuoto, hai mai avuto problemi con i vari incantesimi?"
"Non so dirti...fino a ieri non sapevo di essere una maga. Tu stai cercando di giustificarti con la tua storia strappalacrime per avere il giusto movente per giustificare un genocidio!"
"Insulsa ragazzina! Tu non capisci niente!"
Davkha scagliò altre fiamme, e un piccolo favillo colpì Akame sul braccio
"Maledetto!"
"Tu non sai la vera natura della magia del Vuoto, ogni mago del Vuoto ha un potere diverso ed altrettanto pericoloso"
"In cosa consiste il potere del Vuoto?"
Chiese la rossa
Davkha sospirò.
"Il potere del Vuoto consiste nell'incantesimo Explosion e nella Porta del Mondo, che consente di creare un passaggio tra due luoghi e addirittura tra due dimensioni; inoltre è capace dell'incantesimo di annullamento e dell'uso del libro degli Antenati"
"Se ti hanno cacciato dall'accademia vuol dire che non hanno capito il tuo potere, come hai detto è raro e poche persone ne hanno il dominio, però ciò non giustifica il fatto che hai sterminato un regno intero e ucciso persone innocenti, che colpa ne avevano loro se ti hanno denigrato per il tuo potere. Tu hai ucciso la mia gente e non te lo perdono!"
Akame rimosse il glamour e si armò di arco e faretra, incoccò una freccia e la scoccò in direzione di Davkha che però brucio la freccia"
"Che pensavi di fare principessa, combatti con la tua magia invece di combattere con delle inutili armi! Almeno che il tuo potere del Vuoto non cancelli la memoria delle persone"
"Non so che cosa faccia il mio potere"
"Allora scatenalo contro di me, Akame"
La rossa guardò Davkha, poi chiuse gli occhi e nella sua mente cominciarono a risuonare delle parole, lei le ripetè e scagliò un incantesimo del vuoto contro l'uomo colpendolo in pieno.
Si alzò un muro di fumo e dopo pochi minuti Davkha uscì da esso e la sua arma era sparsa sul terreno rotta in frantumi.
"Com'è possibile? Hai detto di non aver mai usato il tuo potere, come facevi a conoscere quell'incantesimo"
Akame cadde in ginocchio affaticata, ed Abyss si avvicinò a lei spaventato per la padroncina.
Eden si avvicinò in soccorso dell'amica e si inginocchiò di fronte a lei, stupefatta dalle sue abilità di cui finora era stata totalmente ignara.
"Ti prego Akame, dimmi che stai bene."
L'albina aveva un'espressione preoccupata sul viso, prendendola delicatamente per le spalle per assicurarsi che non fosse ferita. Una cosa era certa, l'utilizzo di tale potere sembrava prosciugare quasi subito le forze dell'utilizzatore.
"Si sto bene, sono solo sfiancata"
"Questo potere, cara principessa può anche portare alla morte, ti consiglio di trovarti un famiglio"
Eden gli lanciò un'occhiataccia, afferrando il suo bastone nel caso il nemico avesse deciso di attuare la sleale idea di attaccare la rossa durante un momento di vulnerabilità.
"Può bastare adesso. Pagherai per quello che hai fatto."
"Cosa pensi di fare tu?"
Abyss si parò davanti alle due ragazze e cominciò a sparare dei colpi al plasma dalla bocca. Davkha non fece in tempo a schivare che venne colpito nuovamente in pieno. La cortina di fumo era più intenso della precedente e nell'aria c'era un odore forte e acre.
"Ottimo lavoro, Abyss."
Esultò l'albina, mantenendo una certa distanza dal fumo e approfittando della distrazione per aiutare la rossa a rimettersi in piedi. Aveva un braccio avvolto intorno a lei, in modo tale da permetterle di mantenere un equilibrio stabile.
Nel frattempo Nyx si unì al fianco del drago, sbattendo le ali per rimuovere l'odore opprimente e consentire alle due di avere una visione del nemico.
Akame riprese i sensi.
Il fumo si dissolse e Davkha era a terra, privo di sensi.
"E' morto secondo te?"
Chiese la rossa all'albina
"Non saprei... Mi sembra fin troppo facile."
Disse Eden con un'aria alquanto sospettosa, decidendo di fare attenzione ad avvicinarsi malgrado fosse apparentemente svenuto.
Una risata agghiacciante ruppe il silenzio, il cacciatore del Vuoto era ancora vivo, e si rialzò.
"Credevate davvero che un misero colpo al plasma mi avrebbe mandato all'altro mondo? Siete davvero delle ingenue"
"Che intendevi prima? Un famiglio..che cos'è un famiglio?"
"Sei una principessa un po' ignorante, leggi i libri di magia. Per ora siete libere di vivere, ma al nostro prossimo incontro vi farò tornare dalle vostre famiglie in una bara"
Davkha venne avvolto dalle fiamme e sparì, lasciando le due ragazze in quel posto desolato.
"Fermo! Dove pensi di andare?"
Eden gridò al vento, se l'era svignata così di punto in bianco, non concedendo alle due nemmeno un'opportunità di fermarlo.
La rossa sentì il braccio pizzicarle, quindi si alzò la manica della camicia che indossava e vide che sull'arto le erano comparse delle venature nere che circondarono la piccola ustione che le si era creata quando il favillo di fiamme l'avevano colpita.
"Eden, ma secondo te quel fuoco era velenoso?"
Si voltò verso la compagna mostrando il braccio incriminato.
"Spero non sia il caso... Sarà meglio andarcene da qui, prima che la situazione peggiori."
Suggerì l'albina, osservando il braccio di Akame. Aveva una piccola conoscenza nell'ambito medico, ma questa era la prima volta che le capitava di assistere a una condizione del genere.
Le due usarono la cristallo bottiglia per tornare al Castello dei Sogni, appena arrivarono la rossa perse nuovamente i sensi, le era salita la febbre, così l'albina chiamò i genitori della compagna che la portarono in casa e prepararono un impacco freddo per far scendere la febbre.
"Cos'è successo Eden?
Chiese la madre della rossa
"Ci siamo imbattute in quel folle, Davkha...Durante lo scontro ha scagliato un favillo sul braccio di Akame, che come potete vedere ha causato quelle venature. Come temevamo, pare siano velenose."
Replicò Eden con rammarico, sentendosi in colpa per non essere riuscita a proteggere Akame dagli attacchi di quello squilibrato, o comunque sostenerla.
"Vieni con me Eden, prepariamo un infuso da mettere sul braccio di Akame"
Disse la donna per poi andare in cucina e aprire l'armadietto dove teneva le erbe medicinali per curare l'avvelenamento.
"Comunque Eden, stai tranquilla, fortunatamente non è molto grave, avete avuto fortuna che era solo un favillo e non una fiammata, quell'essere è spaventosamente potente, ma raccontami dello scontro"
"Beh... direi abbastanza. Aveva detto di essere un mago del Vuoto, proprio come Akame, e di essere alla ricerca dei maghi dei vari reami."
Spiegò l'albina in sintesi, offrendosi di dare una mano alla donna con la preparazione dell'infuso da applicare sul braccio della rossa, avendo una certa esperienza nell'ambito.
"Capisco...La magia del vuoto è tanto forte quanto pericolosa, Akame deve allenarsi con la magia ora che è stata scoperta, altrimenti non sarete mai in grado di battere quel ragazzo"
La donna tornò nella stanza della figlia con l'albina e applicò l'infuso sul braccio di Akame.
Dopo qualche minuto la rossa riprese i sensi, la febbre era scesa e le venature scure si stavano dissolvendo.
"Mamma.."
"Akame, stai bene tesoro?"
"Sì."
"Eden mi ha raccontato dello scontro"
"Sì...quel ragazzo mi ha detto che devo evocare un famiglio per potenziare la mia magia"
"Ha detto bene, devi imparare l'incantesimo per l'evocazione del famiglio"
"Va bene"
"Quando finirete il vostro viaggio, tu andrai all'accademia di magia, così potrai imparare altre cose e persone più esperte potranno aiutarti a controllare la magia"
"Va bene, mamma"
"Mi sembra un'ottima idea." Eden si unì alla conversazione, sorridendo nel vedere madre e figlia insieme ancora una volta, era una sensazione che non avrebbe mai dimenticato.
"Ora vi lascio riposare ancora un pò"
Disse la donna per poi uscire dalla stanza
"Eden, tu hai poteri o qualcosa?"
Chiese la rossa con tono curioso
"Beh, essendo una Principessa del Cuore, sono in grado di percepire presenze oscure e tenerle a bada," Replicò Eden, tenendosi il mento tra le dita con un'aria pensierosa.
"Posso anche manipolare gli incantesimi delle persone per renderli più potenti, ma è una cosa che ancora tutt'ora mi riesce a fatica."
"Allora potremmo andare all'accademia insieme, potremmo imparare qualcosa in più entrambe"
"Sarebbe fantastico, anche se... non credo che qualcuno oltre a certe persone che conosco sappiano dell'esistenza di Principesse come me, né tantomeno del mio tipo di potere."
Eden distolse lo sguardo, sembrando alquanto nervosa a tal proposito.
"Da quel che so, gli studenti dell'accademia sono quasi tutti aristocratici, il tuo potere può essere classificato come potere telepatico, probabilmente"
"Dici? Non saprei davvero... cercherò di parlarne con i Capi delle Unioni non appena tornerò a Daybreak Town, allora."
L'albina nascose le braccia dietro la schiena, non trapelando altro, come se qualcosa in particolare stesse causando una tale esitazione.
"Tutto bene, Eden?"
Fuori dall'abitazione c'era Abyss che faceva versi disperati, era in pensiero per Akame
S-Sì, tutto bene. Mi era venuta in mente una cosa, ma tranquilla, non è nulla di grave."
Disse Eden, voltando lo sguardo verso la finestra, dove vide Abyss e Nyx ad attenderle fuori.
"Se ne vuoi parlare, sappi che sono qui"
Disse la rossa per poi alzarsi e uscire dall'abitazione e andare a coccolare Abyss che si tranquillizzò subito.
"Sta tranquillo Abyss, sto bene adesso"
Eden seguì la rossa e si avvicinò a Nyx per accarezzarle il capo.
"Avete fatto un ottimo lavoro, voi due."
"Si, siete stati impeccabili"
"Mi domando dove si sia volatilizzato quel folle stavolta... pensi che sia diretto in altri universi proprio come noi?"
"Chi lo sa...se è così dobbiamo essere caute"
Disse la rossa per poi zittirsi.
"Riusciremo a ritrovarlo e fargliela pagare per tutte le atrocità che ha commesso, lo prometto."
Constatò Eden con determinazione, afferrandola delicatamente per le spalle, come per incoraggiare l'amica.
La rossa annuì
"Mi tornano in mente le sue parole, è stato rifiutato dall'accademia per via della sua magia...però secondo me c'è altro dietro...che l'ha portato a diventare ciò che ora"
Disse con tono ferito
"Non sto cercando di giustificare ciò che ha fatto però è crudele ciò che ha dovuto passare"
Abyss colpì il fianco della rossa col muso umido
"Hey, non sto dicendo nulla di male"
"Non possiamo saperlo per certo finché non lo incontreremo di nuovo."
Replicò Eden, percependo la malinconia della ragazza nella sua voce.
"Hai un buon cuore, Akame. Si addice proprio a una principessa."
"Secondo te una persona come lui può redimersi? Mentre ci raccontava ciò che aveva passato sentivo nella sua voce un immenso dolore"
"Quasi tutti possono avere una seconda possibilità, ma spetta a te decidere se perdonarlo oppure no."
"Secondo me agisce sotto ordine di qualcuno...non credo che sia una persona così cattiva"
-Come puoi dire questo Akame, ti ha ferita gravemente e ha minacciato di uccidervi-
Disse una voce nella testa di Akame.
"Chi ha parlato? Eden hai sentito anche tu?"
Eden fu stranita quanto Akame.
"Forte e chiaro... a chi apparterrà questa voce?"
-Sono io, Abyss. Noi creature fantastiche possiamo comunicare telepaticamente con voi-
"Eh? Questa è nuova... probabilmente da cuccioli non eravate ancora in grado di farlo." Ponderò l'albina stupefatta.
-Deduci bene, Eden. Adesso siete a conoscenza di questa nostra capacità.-
Si aggiunse Nyx.
"Così finalmente capiremo cosa state pensando"
-Akame, non puoi perdonare Davkha, ha sterminato il tuo popolo e il palazzo, è una persona malvagia-
"Ma Abyss, lui..."
-Niente "ma" Akame, quel ragazzo è malvagio, non può redimersi, capisco che sei una che vede il buono in tutto, ma in quel cacciatore di buono non c'è nulla, quindi dimenticati di lui-
Nyx si fece avanti e prese parola
-Abyss, la principessa Akame ha ragione, probabilmente è sotto il controllo di qualcuno più grande di lui che gli ha inculcato delle informazioni false-
Abyss emise un ringhio, poi si allontanò dalle due ragazze e andò ad accucciarsi nel fienile.
"Non hanno tutti i torti. Quello che ha fatto è indubbiamente terribile, non importa cosa lo abbia spinto."
Mormorò Eden, piuttosto riluttante.
"E' vero non posso perdonarlo ma per me è controllato da qualcuno, forse il suo mandante risiede da qualche parte in uno di questi regni oppure addirittura in un altro universo"
"Non ci resta che continuare a intraprendere il nostro viaggio per venire in fondo a questa faccenda."
"Hai ragione, non ci resta che continuare il nostro viaggio. La nostra prossima tappa sarà qui! Non abbiamo esplorato a pieno questo mondo potrebbe nascondersi qualcosa, non pensi?"
"Ora che mi ci fai pensare... Sarà meglio dare un'occhiata più approfondita in giro, non si può mai sapere. Ci sto."
L'albina acconsentì.
-Ragazze, per diventare più forti dovete creare un legame, Akame con Abyss e tu, Eden con me-
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