Capitolo 12: Darkness And Light
Un silenzio a dir poco tombale regnava nella stanza dei monitor nel momento in cui quel nome fu menzionato.
"Darkness?" Ripeté Ven, sgranando gli occhi all'inaspettata rivelazione. "Vuoi dire..."
"Mhm. Darkness non è una comune figura dalle sembianze umanoidi-è semplicemente l'aspetto che ha voluto conferirsi. Difatti, non è altro che l'incarnazione dell'oscurità stessa."
Spiegò Brain in sintesi, malgrado si rendesse perfettamente conto delle espressioni confuse sui volti dei due ragazzi.
Il corvino abbandonò momentaneamente la sua postazione, reperendo un mucchio di libri per poi collocarli in un certo ordine lungo il tavolo posto al centro della stanza.
"Probabilmente Akame non è al corrente di questo, ma il cuore di ogni persona è composto da due elementi: luce e oscurità, e hanno bisogno di coesistere tra loro affinché abbiano un cuore completo."
Spiegò, gesticolando con i libri come esempio per enfatizzare il punto.
"Tuttavia, esistono casi speciali, come quello di Eden. Infatti, dopo la prima Guerra dei Keyblade, è scoppiata una lunga battaglia per la supremazia. Così facendo, un'arma dal nome di X-blade si è suddivisa in sette luci e tredici oscurità."
Akame e Ventus annuirono, seppur ancora piuttosto perplessi.
"Queste luci si sono reincarnate in sette giovani donne che hanno ristabilito la luce andata perduta durante lo scontro, e da allora, i mondi si sono divisi come li conosciamo adesso. Per questo motivo sono dotate di cuori di pura luce e non possono essere intatte dall'oscurità, né trasformarsi in Heartless. Fin qui ci siete?"
"Sì, è tutto chiaro. Visto che Darkness è l'incarnazione dell'oscurità stessa ciò vuol dire che domina sulle emozioni negative come: rabbia, angoscia, paura...Dobbiamo stare il più attenti possibile, basta una sola di queste emozioni e siamo spacciati, però allo stesso tempo non possiamo sopprimerle, molti dicono che esse offuscano il giudizio ma allo stesso tempo loro ci rendono forti.
Disse la rossa parlando con i due ragazzi ma allo stesso tempo riflettendo.
"Voglio aiutare il più possibile per riuscire a salvare Eden, e con il mio keyblade e unendo le forze con voi possiamo riuscirci."
"Ti siamo infinitamente grati per il sostegno. Con le nostre forze, insieme ce la faremo di sicuro."
Annuì Ventus con determinazione nelle sue parole.
Ci furono alcuni attimi di silenzio da parte di Brain, come se proprio in quel momento stesse rimuginando su qualcosa, prima di annuire a sua volta.
"Possiamo dire che Eden sia l'incarnazione della luce che mantiene l'equilibrio a Daybreak Town, e senza di essa, beh... l'intera città verrebbe divorata dell'oscurità."
Aggiunse il corvino, aggiustandosi il fedora in modo da oscurare parte del suo viso, assumendo un'espressione piuttosto seria.
"Non conosco i motivi di Darkness, ma una cosa è certa. È indubbiamente attratta dal cuore puro della nostra Principessa, e starà sicuramente pianificando di utilizzarlo in quale modo... come ricreare la chiave andata perduta durante la Guerra dei Keyblade."
"Ma è terribile! E cosa ne sarà di Eden? Non possiamo permetterlo!"
Gridò un Ventus su tutte le furie, appoggiando i palmi delle mani sul tavolo per enfatizzare la propria frustrazione.
"La storia si sta ripetendo in qualche modo...dobbiamo impedirglielo in qualche modo"
Disse Akame visibilmente preoccupata
Brain corrucciò le labbra al solo pensiero di cosa sarebbe potuto accadere se avessero permesso una simile circostanza.
Portò una mano verso l'interno della propria giacca inconsciamente, ma si fermò in tempo.
"Mh, non sarà senz'altro una passeggiata."
Mormorò, lasciandosi alle spalle la pila di ĺibri, e con loro la rossa ed il biondo.
"Hey, Brain, aspetta! Dove stai andando? Hai un piano?"
Esclamò Ventus, osservando il compagno varcare la soglia dell'uscita. Quest'ultimo si voltò un'ultima volta, abbozzando un sorriso falso.
"Non ancora."
Detto ciò, il corvino si diresse verso una destinazione a loro ignota, non proferendo un'altra parola.
"Capisco che serva un piano per non mandarci a morire, ma sicuramente lui non starà con le mani in mano ad aspettare...potrò sembrare incosciente ma di certo a quest'ora avrà sterminato altri villaggi e trasformato in Heartless altre persone innocenti..."
"Hai ragione... Dobbiamo aiutare i cittadini innocenti prima che qualcosa di brutto gli possa accadere, ma allo stesso tempo, dobbiamo anche fidarci di Brain. Lui ha sempre la soluzione al momento più opportuno."
Replicò il biondo con evidente fiducia verso il suo compagno, seppur Akame avesse ragione. Lasciare Darkness libera di vagare aveva già avuto ripercussioni fin troppo gravi con il caso di Eden.
"Allora che facciamo Ven?"
"Seguiamolo. Forse so dove è diretto."
I due seguirono Brain.
---------------------------------------------
Brain fu diretto nella stanza laddove i due ragazzi avevano precedentemente coricato la Principessa del Cuore, tutt'ora dormiente.
Si accertò di aprire delicatamente la porta, pur sapendo che mai si sarebbe risvegliata se non si fosse riappropriata del suo cuore puro di luce.
"Quindi... è vero."
Il suo tono tralasciava un sospiro di sollievo all'idea che non si fosse trasformato in un Heartless, constatando la verità su quanto fosse speciale.
Prese posto sullo sgabello posto accanto al letto, tracciando le pieghe del palmo della ragazza e sentendone la freddezza, come se fosse priva di vita.
Si mise una mano in fronte, massaggiandosi lo spazio fra le sopracciglia con evidente frustrazione nei propri confronti per aver permesso un tale errore di calcolo che le fu costata la vita.
"Avevo promesso di non farlo..."
Mormorò, prima di tirare fuori dalla giacca un peculiare tomo dalla copertina violacea, e cominciò a sfogliarlo all'insaputa degli altri e dalla stessa Eden in stato di coma.
"Ven, ma che libro è quello?"
Chiese la rossa incuriosita da ciò che stava facendo il corvino davanti a loro.
Ven sussultò quando vide il suddetto libro, cercando di essere il più subdolo possibile.
"Potrei sbagliarmi, ma sembra..."
"So che siete lì e che state origliando, voi due."
Il corvino li interruppe senza neppure scomodarsi di alzare lo sguardo dalle misteriose pagine, sfogliandone una per una.
"Scusaci Brain"
Si scusò Akame dispiaciuta
"No... non c'è bisogno di scusarsi. Sono perfettamente consapevole che siete in pensiero per Eden e ansiosi di agire il prima possibile. Del resto, lo sono anch'io."
Replicò Brain con tono comprensivo, focalizzandosi su una pagina in particolare.
"Ma quello... Brain, tu hai il Libro delle Profezie e non hai pensato di dircelo!?"
Esclamò un Ventus alquanto scioccato, ed il suo interlocutore semplicemente inclinò il capo, guardandolo come se fosse matto.
"Non avreste dovuto saperlo, ma sì, è in mio possesso. Ho promesso alla Maestra Ava di aprirlo solo in casi di emergenza, e direi che il momento sia giunto."
"Ciò che stai per fare risveglierà Eden?"
Chiese Akame speranzosa
"Temo... che ciò non sarà sufficiente, mi spiace. Ma con il Libro delle Profezie, è possibile leggere gli avvenimenti futuri, e di conseguenza scoprire come sconfiggere Darkness e riavere il cuore di Eden."
Brain chiuse il libro come se finalmente avesse avuto un'illuminazione.
"E so anche dove possiamo trovarla. Ma vi avverto, sarà uno scontro senza precedenti."
Detto ciò, il corvino mise via il prezioso tomo.
"Chi-Chi."
Dal nulla, una piccola creatura dalle sembianze di un gatto si posò dolcemente sulla testa del ragazzo, indossando cappello e stivali proprio come i suoi.
O per meglio dire, un Chirithy, creature magiche appartenenti a questo mondo.
"Resta qui a sorvegliare Eden. Tre sono meglio di due."
Il piccolo Chirithy fece un leggero balzo dalla testa del ragazzo al bordo del letto accanto all'albina, e cominciò a parlare.
"Adesso mi dai anche il compito di fare da balia? Hmf! E va bene, non che abbia scelta comunque."
Brain scosse la testa, prima di rivolgersi nuovamente a Ventus e Akame.
"Andiamo."
Akame annuì e uscì dalla stanza con Brain e Ventus
"Akame usa i poteri che hai acquisito con il legame con me, oltre al Keyblade potrai avere un'arma in più"
La voce di Abyss risuonava nella testa della ragazza dai capelli rossi
"Buona idea Abyss"
Disse la rossa per poi cambiare forma e acquisendo la forma quasi draconica e acquisì anche uno sviluppo superiore dei 5 sensi.
"Wow, non avevo mai visto un potere simile!"
Esclamò Ven con aria piuttosto esaltata dalla forma draconica assunta dalla ragazza.
Brain semplicemente osservò la scena con fare alquanto intrigato, contemporaneamente facendo loro da guida verso la stanza principale all'interno della Torre dell'orologio.
"Adesso non è il momento per permetterci distrazioni. Sento che Darkness è qui nei dintorni-"
"Sei piuttosto sveglio, ragazzo. Non mi sorprende che tu sia stato scelto per essere la mente del gruppo."
La stessa voce che avevano sentito Eden e Akame riecheggiò nell'oscurità.
Mentre il biondo evocò il suo Keyblade e si preparò allo scontro imminente senza ulteriori indugi, Brain non mosse un muscolo.
Akame si paralizzò al sentire quella voce.
"Sì, sì, va bene, sono un genio. Ora mettiamo da parte i convenevoli e restituisci il cuore a quella ragazza."
Il corvino si rivolse all'entità, pur sapendo che delle semplici parole non sarebbero bastate per farle cambiare idea.
Akame si riprese, evocò il suo Keyblade e si mise vicino a Ventus pronta a combattere.
"Quindi avete deciso di affrontarci personalmente? Pessima scelta."
Brain a quel punto evocò il proprio Keyblade, lanciando uno sguardo ai due giovani ad affiancarlo.
"Ventus, Akame, siete pronti? Questa sarà una battaglia bella tosta!"
Con un ghigno sicuro di sé, si apprestò ad attaccare il nemico tramite un incantesimo, seguito subito dopo dal biondo che lo attaccò dalla direzione opposta.
"Sono pronta! Quel maledetto pagherà per tutte le vite che ha distrutto!"
Darkness riuscì ad evitare entrambi i colpi sferrati dai Custodi del Keyblade con estrema facilità, dissipandosi nel nulla per poi riapparire alle spalle della rossa con l'intenzione di assesstarle una magia oscura.
Akame grazie alla velocità acquisita dal legame con Abyss riuscì a schivare e salvarsi da morte certa.
"Vigliacco! Attacchi alle spalle ora!?"
"Non c'è altro da aspettarsi dall'incarnazione dell'oscurità!"
Ventus esclamò per poi lanciare un incantesimo del vento contro di essa, ma niente sembrava scalfire l'aura nero pece che proteggeva l'avversario.
"Piccoli Custodi del Keyblade, i vostri sforzi sono del tutto inutili. Anche se riusciste a trovare un modo per batterci, noi non siamo altro che ombre, e siamo in numerose."
"Continui a dire che siete in tanti, ma in questa stanza... ci sei solo e soltanto tu, mi sbaglio?"
Nel momento in cui Brain pose quella domanda, il nemico divenne improvvisamente taciturno, confermando in questo modo i suoi sospetti.
"Ahah... Lo sapevo."
Fece cenno ad Akame e Ventus di prepararsi ad un attacco coordinato tutti da direzioni una diversa dall'altra, lui a sinistra mentre il biondo a destra, mentre la rossa sferrò un colpo dall'alto tramite l'aiuto delle sue ali.
Ciò privò Darkness di una via d'uscita, e finalmente, riuscirono ad infliggerle dei danni considerevoli.
"Ha funzionato! Sta cedendo finalmente!" Esultò Ventus.
La rossa dopo aver sferrato l'attacco tornò velocemente vicino ai due ragazzi
"Cosa si fa adesso, Brain?"
Brain osservò il suo Keyblade per alcuni attimi di riflessione, notando che un piccolo bagliore di luce era presente nell'aura che avvolgeva il nemico, ossia il cuore puro di Eden che stava tentando di ribellarsi all'oscurità.
"La risposta è molto semplice, e state per assisterla con i vostri occhi."
Disse, per poi puntare il Keyblade verso il cuore intrappolato tra le grinfie dell'oscurità, dal quale si manifestò un filo di luce che si era connesso ad esso.
"Pare che questa sarà l'ultima volta che metterò mano su questo Keyblade...."
Aggiunse con un piccolo sorriso parzialmente oscurato dal suo fedora.
Quel piccolo bagliore di luce si tramutò in un bagliore accecante che spazzò via Darkness in un'istante, non lasciando alcuna traccia se non il cuore fluttuante della Principessa del Cuore, oramai libero dalla gabbia di ombre.
Akame appena vide il cuore di Eden corse a prenderlo e poi si riavvicinò ai due amici, pronta per tornare dalla sua compagna e restituirle ciò che le era stato sottratto.
I tre ragazzi si diressero verso la stanza dove una Eden addormenta e momentaneamente confinata era salvaguardata dal Chirithy di Brain, il quale scomparve una volta che il compito era stato assolto.
"Cuore e recipiente a portata di mano... Ora lasciate fare a me."
Brain prese gentilmente il cuore dell'albina dalle mani di Akame, per poi letteralmente inserirlo all'interno del suo petto vacante.
Con un ultimo sostegno da parte del suo Keyblade, sigillò il cuore puro di luce ancora una volta all'interno della principessa, restituendolo così alla legittima proprietaria.
"Sveglia, bella addormentata."
Sussurrò il corvino, ma sotto il suo lato carismatico, sperava veramente che ciò sarebbe bastato per risvegliarla.
Proprio nel momento in cui tutti temevano il peggio, Eden aveva finalmente cominciato a mostrare segni di vita, sbattendo le palpebre come se si fosse svegliato da un sonno profondo.
"Cosa... cosa è successo? Dove mi trovo?"
La Principessa del Cuore si strofinò le palpebre, prima di rendersi conto della presenza dei ragazzi ed il fatto che era sdraiata su un letto.
"Eden...! È un miracolo!"
Esultò Ven, prima di fiondarsi tra le braccia dell'albina per avvolgerla in un caloroso abbraccio, seguito dalla rossa.
Akame aspettò che anche Ven si allontanò dall'albina, poi l'abbracciò e si lasciò andare ad un pianto liberatorio, era stata in pensiero per l'amica e aveva avuto i nervi a fior di pelle per tutto il tempo, e finalmente poteva nuovamente parlare con l'albina.
"Mi sei mancata Eden, scusami se piango ma ero preoccupata a morte per te, avevo paura di perderti, è vero ci conosciamo da poco ma ormai tu fai parte della famiglia."
Eden fu mossa dal comportamento della rossa, cercando di confortarla come meglio poteva tra le sue braccia.
Fu allora che rammentò quanto accaduto con gli Heartless, sentendosi dispiaciuta per averla fatta impensierire.
"Non c'è alcun bisogno di scusarsi, Akame. Anzi, qualsiasi cosa abbiate fatto per salvarmi, vi ringrazio... mi dispiace molto, avrei dovuto essere più cauta."
Replicò l'albina con un sorriso rammaricato.
"Non scusarti nemmeno tu, Eden. Chiunque al tuo posto avrebbe rischiato, ma l'importante è che ora siamo di nuovo insieme e tutto ciò grazie a Brain."
Disse la rossa voltandosi verso il corvino sorridendo di cuore, era grata che il ragazzo avesse trovato una soluzione in modo così fulmineo e fortunatamente tutto era andato a finire bene.
Lo sguardo della Principessa del Cuore di spostò su Brain, che per tutto il tempo se n'era stato con le braccia conserte, appoggiato contro il muro a qualche metro di distanza per dare spazio al loro momento di riunione.
"Non avevo alcun dubbio a riguardo. Ti ringrazio per l'aiuto, Brain."
Con quelle parole, Eden offrì un sorriso di gratitudine al suddetto responsabile per la sua salvezza.
"Nah, non c'è bisogno dei ringraziamenti. Ho fatto quel che dovevo, tutto qui."
Celò il volto sotto il cappello, evidentemente imbarazzato dalle attenzioni al quale non era abituato.
Con un subdolo gemito addolorato, il corvino assunse un'espressione che lasciava intendere che fosse stato ferito durante la battaglia con Darkness, e ciò fu confermato dalla mano stretta all'addome seguito dalla scomparsa del suo Keyblade.
"Brain! Stai bene? Sei ferito?"
L'albina si fiondò immediatamente in soccorso del compagno, seguito da Akame e Ventus, altrettanto in pensiero.
Tuttavia, come al solito, il giovane cercò di nascondere il proprio dolore con un sorrisetto sbilenco.
"S-sto bene, heh. Ce ne vuole per sconfiggere un leader in gamba come me, sai?"
"No che non stai bene, stenditi sul letto, provvederò a curarti"
Disse la rossa cambiando forma, assumendo quella del legame con Abyss, una delle magie che aveva acquisito era proprio quella di curare anche le ferite mortali.
"Davvero, non sarà necessario..."
"Akame ha ragione. Per una volta cerca di non fare storie... per favore?"
Le parole insistenti di Brain non sembravano smuovere la rossa né tantomeno l'albina, la quale si trasformò a sua volta nella sua forma tramite legame con Nyx, lasciando i suoi compagni esterrefatti.
Alla fine il corvino si arrese al volere delle ragazze, mettendosi comodo sul materasso con un sospiro esasperato.
"Vediamo... ti fa male se tocco qui?"
Testò Eden con la mano premuta contro il fianco del ragazzo, il quale sobbalzò immediatamente, digrignando i denti dal dolore.
Una volta individuato, l'albina fece cenno alla compagna di concentrare i loro poteri su quel punto, con Ventus che assisteva alla scena di fronte a sé con un'espressione stupefatta e preoccupata allo stesso tempo.
"Niente storie, ora ti curo"
La rossa mise le mani sul punto dolorante del corvino e con la magia cominciò a curarlo"
Il processo fu doloroso ma efficace, tanto che Brain non percepiva più alcun malessere.
"Okay, okay, adesso va meglio... vi ringrazio, ragazze."
Il corvino si sedette al bordo del letto frettolosamente, sentendosi rinvigorito, come se non avesse accusato colpi durante lo scontro.
I suoi occhi grigiastri squadrarono i nuovi aspetti delle due ragazze dalla testa ai piedi, emettendo un leggero fischio.
"Quindi questi sarebbero poteri ottenuti tramite i legami con le creature magiche? Interessante. Dovrò aggiungerò agli appunti."
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top