Abruzzo

Bentrovati cari viaggiatori, saltiamo gli appennini e dal Lazio passiamo in Abruzzo.

Ci fermeremo lungo la via fino ad arrivare alle coste.

Addentrandoci in luoghi di bellezze naturali.

«Il mare mosso da un tremolìo sempre eguale e continuo, rispecchiando la felicità diffusa del cielo pareva come frangerla in miriadi di sorrisi inestinguibili. A traverso il cristallo dell'aria tutte le lontananze apparivano distinte: la Penna del Vasto, il monte Gargano, le isole Trèmiti, a destra; la punta del Moro, la Nicchiòla, la punta di Ortona, a sinistra. Ortona biancheggiava come un'ignea città asiatica su un colle della Palestina, intagliata nell'azzurro, tutta in linee parallele, senza i minareti. Quella catena di promontorii e di golfi lunati dava imagine d'un proseguimento di offerte, poiché ciascun seno recava un tesoro cereale. Le ginestre spandevano per tutta la costa un manto aureo. Da ogni cespo saliva una nube densa di effluvio, come da un turibolo. L'aria respirata deliziava come un sorso di elisìre.»

Gabriele D'Annunzio, tratto dal romanzo Il trionfo della morte, descrizione della Costa dei Trabocchi.

Al prossimo capitolo, e benvenuti in un nuova avventura.

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