Salve cari viaggiatori, lasciamo la macchina fuori dalle mura della città, mettiamoci scarpe comode e via, entriamo a Cesena.

Consiglio e Aneddoto: La macchina va lasciata fuori dalle mura, hanno i parcheggi con tanto di parchimetro, domenica gratis. 

Ovviamente noi siamo entrati con la macchina, mi era sembrato strano che non circolasse nessuno tranne qualche bicicletta, a nostra discolpa possiamo solo dire che non ci sono cartelli così come il parchimetro, non dice feriali gratis. Una vacanza con sorpresa al ritorno, visto che dopo un mese, ci è stata recapitata la multa un po' salatina. Tutto fa esperienza ma questa non me l'aspettavo, eravamo ospiti da parenti quindi la multa è stato come pagare un albergo, ecco. 

Camminiamo e ci troviamo il teatro Alessandro Bonci fu inaugurato il 15 agosto del 1846 , tre anni dopo l'inizio dei lavori progettati dall'architetto Vincenzo Ghinelli.

Subito si distinse per la rappresentazione delle migliori produzioni drammatiche e liriche, testimoniate dalla presenza di prestigiosi interpreti italiani del periodo. Il teatro fu dedicato al grande tenore cesenate Alessandro Bonci  dopo le sue esibizioni nel 1904  e 1927. (fonte Google)

Continuando troviamo il Santuario dell'Addolorata è anche conosciuto come Chiesa dei Servi. Eretto a metà del XVII secolo, sui resti di un antico luogo di culto (di cui restano due affreschi del XV e XVI sec. sui contromuri d'ingresso), il Santuario annovera al suo interno un importante dipinto di Carlo Saraceni (inizio XVII sec.), con S. Carlo Borromeo che comunica un appestato. (fonte google)

Cesena è caratterizzata dai portici dove ci sono delle botteghe.

Arriviamo al Duomo. Nel 1385 iniziò, per volere di Andrea Malatesta, la ricostruzione in stile romano gotico del duomo, che subì col passare dei secoli diverse trasformazioni, ritornando quindi alle sue forme originarie con l'ultimo restauro della seconda metà del XX secolo .

Usciamo e perdiamoci per le strade.

Seguitemi al prossimo capitolo così continuiamo la passeggiata.