6
Cari viaggiatori continuiamo la nostra passeggiata verso la storia.
La Colonna Traiana è un monumento innalzato a Roma per celebrare la conquista della Dacia da parte dell'imperatore Traiano: rievoca infatti tutti i momenti salienti di quella espansione territoriale.
Vi era una scala esterna che chiunque poteva salire per poter leggere le varie vicende, una biblioteca all'aperto per intenderci.
All'interno vi è una scalinata che arriva fino alla statua, l'unico a salirci è stato il Sacro Romano Imperatore Carlo V, perchè durante la prima metà del '500, fu padrone di un "impero sul quale non tramontava mai il sole" che comprendeva: Europa occidentale, Spagna, sud Italia Aragonese, territori austriaci, Germania, Nord Italia imperiale e le colonie castigliane e tedesche nelle Americhe.
Ricordiamo che Carlo V era il nipote di Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, che abbiamo visto nel capitolo riguardante la Spagna.
Continuando a camminare troviamo Piazza Venezia dove sorge Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II o Vittoriano, detto Altare della Patria, è un complesso monumentale nazionale italiano situato a Roma in piazza Venezia, sul versante settentrionale del colle del Campidoglio, opera degli architetti Ettore Ferrari, Pio Piacentini e Giuseppe Sacconi.
Storia: Tra il 1924 e il 1934 per ordine di Mussolini molti edifici vennero distrutti per costruire un'arteria che collegasse il Colosseo a Piazza Venezia e prese il nome di "Via dell'Impero".
Nel 1940 il nome di "Via dell'Impero" fu attribuito anche a strade oltre la piazza del Colosseo (divenuta raggiungibile con l'eliminazione dell'antica collina della Velia ).
Dopo il 1945 il primo tratto di via dell'Impero fu rinominato "Via dei Fori Imperiali".
Palazzo Venezia fu inizialmente sede pontificia, poi nel 1929 Mussolini lo scelse come sede del Governo e dal balcone pronunciava i suoi discorsi alle "adunate oceaniche" fasciste. Per questa ragione, la piazza, che in quegli anni era sentita come il centro della città, fu proclamata "Foro d'Italia".
Storia: 10 giugno del 1940, dai balconi di Palazzo Venezia, Mussolini annuncia l'avvenuta dichiarazione di guerra alla Francia e all'Inghilterra. Mascella protesa, mani sul cinturone, il duce studia sapientemente tonalità e pause, punteggiate dal boato della piazza. Anzi delle piazze, come ci mostrano queste immagini dell'Istituto Luce parzialmente restaurate. Con una straordinaria sapienza mediatica, il discorso viene amplificato dagli apparecchi della Radio Marelli nelle principali città italiane. Genova. Torino. Milano. Venezia. Trieste. Bologna. Forlì. Bari. Firenze. Napoli. Là dove non c'è il corpo del duce, il primo ad aver affidato alla propria fisicità la comunicazione politica del Novecento, interviene la sua potente voce metallica. Ovunque si celebra il rito di fusione mistica tra Mussolini e gli italiani. (fonte : google)
Alla prossima cari viaggiatori.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top