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Bentrovati viaggiatori, rimaniamo zona Fori Imperiali e visitiamo Anfiteatro Flavio o più comunemente conosciuto come il Colosseo.
L'Anfiteatro edificato in epoca Flavia nel 72 d.C. iniziata da Vespasiano e inaugurata da Tito nel 80 d.C. (vedere capitolo Pompei).
Dopo l'impero di Nerone, che aveva usurpato il terreno pubblico e lo aveva destinato ad uso proprio. Vespasiano per riparare a quel periodo di tirannia, volle fare questo regalo al popolo: un anfiteatro.
L'anfiteatro fu costruito su di un lago artificiale, dove Nerone aveva fatto scavare per la propria Domus Aurea: villa urbana.
Vespasiano fece dirottare l'acquedotto per uso civile, bonificò il lago e vi fece gettare delle fondazioni, più resistenti nel punto in cui avrebbe dovuto essere edificata la cavea.
Vespasiano vide la costruzione dei primi due piani. Tito aggiunse il terzo e quarto ordine di posti e inaugurò l'anfiteatro con cento giorni di giochi.
«Il Colosseo, la più bella rovina di Roma, termina il nobile recinto dove si manifesta tutta la storia. Questo magnifico edificio, di cui esistono solo le pietre spoglie dell'oro e de' marmi, servì di arena ai gladiatori combattenti contro le bestie feroci. Così si soleva divertire e ingannare il popolo romano, con emozioni forti, quando i sentimenti naturali non potevano più avere slancio.» Madamme de Stael
Le strutture di servizio sottostanti all'arena erano fornite di ingressi separati:
gallerie sotterranee all'estremità dell'asse principale davano accesso al passaggio centrale sotto l'arena, ed erano utilizzate per l'ingresso di animali e macchinari;due ingressi monumentali con arcate sull'asse maggiore davano direttamente nell'arena ed erano destinate all'ingresso dei protagonisti dei giochi (la pompa), gladiatori ed animali troppo pesanti per essere sollevati dai sotterranei;l'arena era accessibile per gli inservienti anche da passaggi aperti nella galleria di servizio che le correva intorno sotto il podio del settore inferiore della cavea. Alla galleria si arrivava dall'anello più interno, lo stesso che utilizzavano i senatori per raggiungere i propri posti. (fonte google)
Ambienti superiori:
I gradini per i posti degli spettatori era interamente in marmo in cinque settori orizzontali, riservati a categorie diverse di pubblico, il cui grado decresceva con l'aumentare dell'altezza. Il settore inferiore, riservato ai e alle loro famiglie, aveva gradini ampi e bassi che ospitavano seggi di legno; sulla balaustra del podio venivano iscritti i nomi dei senatori a cui i posti inferiori erano riservati.
Sui gradini sotto il colonnato prendevano posto le donne, alle quali, da Augusto in poi, fu sempre vietato di mescolarsi ad altri spettatori. Il posto peggiore era sul terrazzo sopra il colonnato, solo con posti in piedi, destinato alle classi infime della .
Gli spettatori raggiungevano il loro posto entrando dalle arcate loro riservate. Gli Imperatori e le autorità raggiungevano i loro posti fruendo del privilegio di entrare da ingressi riservati, posti sull'asse minore dell'ovale, mentre gli ingressi collocati al centro dell'asse maggiore erano riservati agli attori e ai protagonisti degli spettacoli. Ma il resto del pubblico doveva mettersi in coda sotto l'arcata che mostrava il numero corrispondente alla tessera assegnata.
Ciascuna delle arcate per il pubblico era quindi contraddistinta da un numerale, inciso sulla chiave di volta,una pietra lavorata posta al vertice di un arco o di una volta, per consentire agli spettatori di raggiungere rapidamente e ordinatamente il proprio posto. I numeri incisi sulle arcate del Colosseo erano colorati di rosso per essere visibili anche da lontano.
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