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Siamo arrivati alla fine di questo viaggio per alcuni posti dell'Argentina. Come in ogni parte del mondo ha la sua storia, ma non vi metterò date ne nomi di presidenti corrotti, ma in linea di massima posso dire che l'Argentina è un paese ospitale. Appena compari alla loro porta non sanno che darti oltre quello che non hanno per farti sentire a tuo agio.

Per quanto riguarda l'istruzione, chi studia ha un posto di lavoro assicurato nel ramo universitario da lui scelto e può vivere una vita più che dignitosa. 

Per chi non ha voglia di studiare si deve arrangiare come può.
Molti hanno tipo imprese di catering in casa. La mattina ordini quello che vorresti mangiare e la sera lo ritiri.

Altrimenti se sei "fortunato" ad avere figlie femmine in età fertile, possono campare la famiglia. Questo è il rovescio della medaglia, che comporta pigrizia, la pigrizia degenera in delinquenza.

Nei commenti ho sempre consigliato un tour, perchè se decidete di visitare questa nazione e non avete nessuno del posto che vi sappia guidare, su quali quartieri camminare, a che ora o su quali taxi andare siete a rischio che vi derubino.

Nei negozi non si può entrare ne col cappello, ne col cappuccio, non si può andare avanti e indietro davanti ad una vetrina se non volete essere fermati come sospetti ladri. in altri quartieri di Buenos Aires prima di entrare nel supermercato devi passare per una porta tipo quelle delle banche di qui, e ogni negozio ha le telecamere.

A Mendoza per comprare una bambolina, ho dovuto prima indicare alla commessa quella che volevo, poi prendere un numero e aspettare in fila il mio turno per la cassa, una volta pagata prima di uscire dal negozio c'è un vigilante che controlla lo scontrino. La stessa cosa mi è successa a Buenos Aires in un supermercato all'ingrosso, prima di uscire il vigilante con lo scanner ha controllato prodotto per prodotto.

La maggior parte della gente lì non risparmia più, perchè se il governo si trova in difficoltà ti congela i conti bancari, molti che avevano magari un negozio o una fabbrica, negli anni hanno dovuto vendere tutto per mantenere l'attività, non una ma svariate volte.

A causa della delinquenza ci sono negozietti di quartiere che sono tipo delle stanze con delle inferriate alla finestra da dove si affaccia il venditore quando suoni.

Quelli che sono benestanti, hanno comprato casa nei residence, quartieri costruiti apposta per non essere derubati, scusate il paragone ma tipo lager per i benestanti. Esiste la classe media e la classe povera, non vi sono vie di mezzo, questi nuovissimi residence vengono costruiti affianco alla bidonville, hanno un controllore che ti apre il bagagliaio prima di uscire ed è vietato uscire in gruppi per quelle zone. i bambini devono giocare in casa. ci sono supermercati e ristoranti, quindi eviti il contatto con l'esterno se vuoi.


P

er quanto riguarda la sicurezza, generale del paese, bisogna dire che i vicini si organizzano, all'entrata dei quartieri ci sono i cartelli che dicono che i vicini sono uniti per la vigilanza. Se per caso ti entra un ladro in casa, chi sta dentro se riesce a uscire chiama porta per porta i vicini altrimenti fa uno squillo. I vicini chiamano la polizia e nel frattempo si radunano per bloccare il malvivente. Per questo l'amicizia come vi ho fatto vedere nel primo capitolo é molto importante.
A Mendoza non esistono i vigili del fuoco ma sono volontari che aiutano la comunità come meglio possono.
Invece a Buenos Aires oltre la polizia vi sono delle guardie non armate chiamate simpaticamente puffi perché la loro divisa é blu.

Come ogni posto al mondo Argentina ha le sue bellezze naturali e architettoniche, con delle regole  a volte discutibili ma posso affermare che la gente per bene ha un gran cuore e come posto merita di essere visitato.

Grazie per la compagnia vi aspetto al prossimo viaggio

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