10 - Villa Santa Maria

Cari viaggiatori andiamo verso la città dei cuochi: Villa Santa Maria.

Il centro è noto in ambito culinario per la numerosa presenza di cuochi, la cui tradizionale presenza di botteghe da formazione di chef risale al XIII secolo. Nel XVI secolo vi nacque san Francesco Caracciolo, considerato il "patrono" dei cuochi. Negli anni '60 fu costruito un istituto alberghiero per conservare la tradizione, e fu istituito il "sui generis" museo del cuoco nel palazzo Caracciolo.

Durante le invasioni barbariche e ottomana fu ripetutamente invasa, il che costrinse la gente a rifugiarsi nei pressi della roccia chiamata volgarmente "La Penna". Infatti il luogo originario era poco distante dalla chiesa della Madonna in Basilica. In seguito fu feudo di varie famiglie, ma il clou si ha con la famiglia dei Principi Caracciolo (XVI secolo) i quali costruirono il castello. Le abitazioni della zona Congrega sono state edificate tra il XVIII e XIX secolo

Storia: Durante la seconda guerra mondiale, erano presenti in paese alcune famiglie di profughi ebrei stranieri in domicilio coatto, che fraternizzarono con la popolazione locale. All'arrivo delle truppe tedesche nel 1943, il podestà Roberto Castracane negò decisamente che ebrei fossero ancora presenti in paese pur essendo a conoscenza che almeno una famiglia di essi, gli Steinberg, era nascosta presso la famiglia Piccone. Non appena - dopo un mese - le truppe tedesche lasciarono il paese, la famiglia Steinberg fu guidata ad attraversare le linee e a raggiungere gli Alleati. Per questo impegno di solidarietà, il 16 aprile 1978, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito a Roberto Castracane l'alta onorificenza dei Giusti tra le Nazioni.

Consigli: munitevi di scarpe sportive che questo paese é un sali e scendi continuo e le case sono a dislivello, mentre state camminando vi accorgerete che dai terrazzini si affacciano sui tetti di alcune case.

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