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Salve cari viaggiatori, scopriamo Toronto. 

Siamo ospiti da una famiglia indiana

Cantanti di professione, lavorano ogni sera come intrattenimento nei ristoranti di lusso della città, e ospitano studenti e lavoratori.

Appena arrivati è abitudine di levarsi le scarpe e lasciarle all'ingresso. Ogni casa ha un armadio, tipo uno sgabuzzino dove depositare scarpe e d'inverno appendere le giacche.

Aneddoto: la signora indiana aveva invece un tappeto tipo lattiera per i gatti dove tutti gli studenti che ospitava, cinque, mettevano le scarpe.

 Appena arrivata, la prima cosa che mi disse fu: togliti le scarpe! immaginate dopo 10 ore di volo, corsa in taxi, com'erano le mie scarpe. Risposi nel mio inglese maccheronico: I smell, io puzzo!! lei gentilissima: don't worry,  non ti preoccupare! 

Mi preoccupo per te! Fatto sta che ho dovuto toglierle, lascio alla vostra immaginazione il resto. Che vergogna!

La casa della signora è lontano dalla scuola, ma fa niente perchè da sul lago Ontario

Dove la gente va a rilassarsi, ci sono i gruppi che fanno Yoga, quelli di Karate, e quelli che corrono in gruppo con la stessa maglietta immagino che si stiano allenando.

E' molto rilassante, e confortante vedere il lago nella giungla di cemento. 

Infatti Toronto è caratterizzata da spazi verdi.

Troviamo animali che scorrazzano come questo scoiattolo.

La zona è lontana dal centro, ma si può andare in autobus oppure fare una tessera, abbonamento con la foto, non ti avvertono quando scatta quindi quello che esce sara in vostra compagnia tutto il viaggio.

Toronto è una città cosmopolita, non adatta a mio avviso per imparare l'inglese, perchè ci sono molti italiani, te li incontri ovunque.

Aneddoto: salita sul autobus una signora si alza appena mi vede e mi fa: sitt' a ec che mo' i scenn. 

Se si va nei quartieri lontani dal centro con un po' di giardino si riconosce la casa degli italiani per l'orto con le canne per i pomodori.  Sono ben integrati come i cinesi che hanno una loro zona chiamata Chinatown.

 I cinesi e giapponesi sono un po' freddi come carattere. Mi è capitato di fare amicizia con le ragazze che sono socievoli e amabili invece alla fine del corso, come il mio consueto modo di abbracciare le persone, questo ragazzo che parlavamo tramite dizionario e insieme ad un altro italiano eravamo diventati "amici" al mio saluto rimase immobile e impassibile, vi lascio immaginare una nana di 1,60 cercando di scalare una montagna, almeno per me, di 1,80. 

Spero che vi sia piaciuto questa prima parte, vi aspetto alla prossima!

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foto del 2002

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