La ragazza si sentiva un po' persa e insicura.
Non si era mai allontanata troppo dal suo rifugio.
Ormai aveva scelto di voler conoscere. Di andare oltre anche a costo di perdersi.
Sentiva cose mai provate: profumi esotici, l'energia degli elementi, i versi degli animali selvatici in lontananza.
Ad un certo punto il bosco di diradò e scorse un fiume. Sofia seguì con lo sguardo la sua corsa verso l'oceano che sentiva dentro non essere lontano.
Poi alzò gli occhi per guardare la Luna piena e istintivamente posò le mani calde sul cuore da cui sgorgarono queste parole:

"Mi arrendo amica Luna!
Accolgo la tua luce d'argento come un faro.
Mi affido e prometto.
Sarò una buona figlia e una buona amica.
Come te silente ma presente.
Porterò luce e cuore nel mondo senza paura.
Come donna in amore sarò uno con la forza creatrice!"