Parte 6 [📓Secondo Giorno d'Università📖]
Rengoku POV.
Ieri sera, ho avuto la conferma delle cose che ha detto Jigen sulla giovane, molto seria, combattiva, determinata, giusta, saggia, impulsiva, pensosa e intelligente, però si vede che il suo cuore ha combattuto molte guerre interiori e esteriori da esperienze molto spiacevoli, Jigen si è fatto aiutare da Lupin per scoprire come fosse il suo carattere, ovvero scriverle un messaggio su Instagram e grazie a quel poco che gli ha scritto aveva fatto un quadro completo su di lei, a dir la verità è che la giovane solo un giorno è rimasta in contatto con il nostro amico, vabbè in fondo non posso biasimarla un tizio a caso ti scrive un po di dubbi ti vengono...insieme a un po d'ansia ma sono dettagli che si possono sorvolare, quando tornai nel mio appartamento nel dormitorio riservato ai professori, dopo aver accompagnato la ragazza nel suo dormitorio, mi sdraiai sul mio letto a fissare il soffitto con alcuni rumori leggeri provenienti dai corridoi, fissando il soffitto mi veniva da pensare sulle parole della giovane donna, sembra strano da dire ma aveva ragione su tutto, lei preferisce rischiare la propria vita per proteggere chi la circonda amici o parenti, preferisce servire il giusto, ha un senso di giustizia molto profondo e incredibile, forse lo sa perché ha ricevuto un trattamento che non è dei migliori dalla vita, l'ho sempre detto che chi non ha avuto una vita facile lo si legge dagli occhi e lei negli occhi aveva mille sfumature di esperienza sia nella sue parole che nelle sue azioni, come quelle di ieri sera verso la sera inoltrata quando l'ho vista combattere contro quei ragazzi, aveva un espressione che sembrava quasi fuori di se, come se quel corpo gracile e minuto si muovesse da solo,
poi quando l'ho portata nel mio mini appartamento aveva un comportamento molto più rigido, imbarazzato e molto incline all'allontanamento, molto probabilmente qualcuno quando l'ha invitata a casa non si sentiva per nulla la benvenuta e questa sensazione si è insinuato in lei come uno shock o un trauma, più questi pensieri mi si insinuavano in testa e più sono convito del fatto che il suo comportamento è dettato dagli insegnamenti che gli ha dato la vita insieme alla paura di ripetere gli stessi errori e più ci penso mi fa provare un pizzico di tristezza, pensare che tutto quel dolore l'ha sopportato da sola, perché Lupin ha detto anche che in certi punti della Chat sembrava chiudersi per non lasciare passare chi sa cosa, che tristezza poverina mi dispiace molto per lei, una che ha queste caratteristiche non merita di essere abbandonata ma che vengano riconosciuti i suoi meriti, mi addormentai con questo pensiero, mi svegliai il giorno seguente, ovvero il mio giorno libero perché non c'è storia o letteratura in nessuna facoltà di questa università, quindi sto qui nell'appartamento a vedere documenti di scuola che dovevo compilare un po per tutti, ma soprattutto per Levi Ackerman che gli servono quando andrà a a lavorare e questi sono gli ultimi che Levi consegnerà perché è il suo ultimo anno qui quindi, però oggi di ruolo c'è Tengen in copresenza con la teoria degli SCP, oggi ci dovrebbe essere SCP: 049 per quanto mi ricordo, lo dico perché da un'ora e l'atra mi manda messaggi di non so quale natura, ma visto che è da praticamente due ore che le notifiche stanno a suonare, lo presi e noto che erano tutte informazioni su l'alunna nuova ovvero Aurora, con tanto fi video dove raffigura lei davanti alla gabbia in plexiglass di SCP: 049, io gli chiesi leggermente infastidito perché sembrava uno stalker.
Nella Chat
Io:
Tengen che diamine stai facendo? perché tutte ste informazioni sulla novizia? sembri uno stalker.
✨Tengen✨:
amico ti conviene parlargli di quello che senti?
Io:
ma di che stai parlando? ma che ti sei bevuto qualcosa che ti ha fatto male stamani? che ti prende?
✨Tengen✨:
amico...lo sai bene, comunque sia forse è meglio che lei parli con te...si sottovaluta una cifra credimi.
Io:
si sottovaluta?! in che senso?!
✨Tengen✨:
lei sa disegnare no?!
Io:
è quello che ha detto ieri nella sua presentazione...e con ciò?
✨Tengen✨:
bene, allora ti mando il suo disegno poi giudicalo tu e poi ti dico.
Io:
Ok, ma devo preoccuparmi?
✨Tengen✨:
no tranqui.
Io:
non so se fidarmi!
✨Tengen✨:
fidati guarda. *con allegata la foto*
Io:
WO E QUESTO?!
✨Tengen✨:
è il suo disegno.
Io:
ora spara che dice lei.
✨Tengen✨:
lei diceva che bene o male se la cavava con il disegno interpretativo, ma secondo te questo è "bene o male se la cava" o " sei pazza nel cervello da dire cose che ti sminuiscono"?
Io:
direi la seconda è molto bello questo disegno.
✨Tengen✨:
mi ha sorpreso, perché pensavo "ok sarà una principiante" ma poi avevo notato che colorava a cerchietti e calcando con i pastelli un segno che aveva fatto illustrazione fumettistica, perché se si colora a cerchietti e calcando di conseguenza si ottiene il colore omogeneo, fa un effetto tipo quelli in digitale con tante sfumature, lei non è per nulla una principiante ha avuto sicuramente esperienze artistiche.
Io:
non so che dire perché non so quanto può centrare con me.
✨Tengen✨:
AMICO FALLA PARLARE CHE NE HA BISOGNO, tu sei l'unico che esprime fiducia, ok che anche io sono affidabile però tu esprimi più fiducia di me.
Io:
OK OK, ci proverò però se non si apre non venirti lamentare da me, poi anche se si sottovaluta non posso per nulla cambiarla fa parte del suo carattere poi sto cercando di trarre conclusioni su di lei, per capire cosa l'ha fatta maturare un po troppo presto, perché ho dedotto che è sempre stata così matura, chi sa forse fin dalla nascita è così come dire matura.
✨Tengen✨:
non hai tutti i torti amico.
Io:
ti saluto che devo finire di firmare alcuni documenti, ciao a dopo.
✨Tengen✨:
ci vediamo che devo tornare a lezione, a dopo amico.
chiudemmo la chat perché io dovevo finire di preparare le lezioni delle prossime settimane, nel mentre pensavo a come potrei fare che lei si fidi di me, perché si vede che lei ha innalzato un muro invalicabile e impossibile da distruggere, forse dovrò stare un bel po a contatto con lei, penso che gli farò fare ripetizioni di storia così ci sarà un beneficio per entrambi, lei si guadagna un amico e io la libero del suo pesante fardello, lo so che è molto sconsigliato ai docenti a fare amicizia con gli studenti ma sta volta è necessario così lei sarà una donna libera da quei pensieri orribili, chi sa cosa avranno visto i suoi occhi e come vede questo mondo così ostile e pieno di squali pronti a fare tutto per avere la parte più grande, non so ma credo che se parliamo un po di più si scopre che abbiamo le stesse idee, chi lo sa, poi mi misi a guardare le varie cose che mi ha mandato, il primo fu un video dove lei parla con #SCP0:49 e mi sorpresi di quello che ho visto, ovvero lei che seguiva il galateo del medioevo ovvero l'era di SCP: 049, wow ha parlato perfettamente con il soggetto, wow mi sa che se gli chiedo di parlare come una medievale lei potrebbe farcela.
Qualche ora prima
Aurora POV.
Stavo dormendo beatamente nel mio letto pensando che tutto quello che è successo ieri era tutto un sogno partorito dalla mia immaginazione e quel "ieri" non sia mai esistito, poi sentii qualcuno farmi il solletico sul naso con qualcosa che sembrava una piuma al contatto con il mio naso, mugugnai qualcosa d'incomprensibile con la faccia sul cuscino, però poi il solletico si spostò dal naso al collo alla fine mi risvegliai dal fastidio, ero pronta a mandare a fanculo chiunque sia stato a farmi sto scherzo imbecille.
Io: MA SEI CUGLI-ò?!
Levi: guarda che così fai tardi mocciosa.
disse il ragazzo moro con tranquillità inaudita uscendo dalla mia camera, rimasi congelata sul posto, a pensare, poi dentro di me scoppiò una bomba, È TUTTO VERO QUELLO CHE È SUCCESSO IERI, oh santo paradiso ma come può essere possibile? ma sta volta è meglio sbrigarsi a vestirsi e fare colazione, altrimenti mi cacciano, mi misi una felpa con sopra disegnata la cassa toracica di uno scheletro con sotto una camicia bianca dove sporgeva il colletto, mi misi dei jeans con sotto un paio di collant neri visto che quei pantaloni erano strappati e i pantaloni così per educazione e etica non si possono portare in classe, andai in cucina con Levi che mi stava studiando da testa a piedi.
Levi: Aurora, ma che significa cugliò?
Io: lascia perdere che è meglio, poi scusami per averlo detto ma mi sono svegliata di soprassalto.
Levi: Ah scusa però era meglio svegliarti.
Io: non hai nulla di cui scusarti tranquillo.
Levi: ah comunque oggi devo andare a Tokyo con i miei compagni di corso per un'uscita didattica, quindi torno verso notte tarda.
Io: ah ok.
Levi: se vuoi posso prenderti qualcosa prima che vada.
Io: tranquillo mi preparerò qualcosa di veloce, poi ok che sono la più piccola qui dentro ma non esageriamo.
Levi rimase in silenzio con un bel sorriso, al meno l'ho fatto sorridere, mangiai un toast e un te verde caldo, mi misi una giacca di pelle nera con un fazzoletto al collo, mi legai i capelli in una coda alta e mi misi una linea di eyeliner facendo una ciglio lungo, ma nemmeno tanto perché poi sembro Cleopatra dei giorni nostri, uscii dal bagno dopo la passata di mascara, presi lo zaino con i libri e uscii dall'appartamento salutando il mio coinquilino, mentre stavo uscendo dalla porta incontrai Genya che stava uscendo dal suo appartamento con Inosuke, appena mi videro mi salutarono li risalutai con un bel sorriso, per fortuna non era un sogno perché mi è piaciuta questa piccola scoperta, entrammo dentro la struttura con molta tranquillità, Inosuke andò nella classe dove si teneva la lezione della sua facoltà, poi mentre io e Genya stavamo percorrendo i corridoi per arrivare alla classe dove dovevamo entrare uscirono quei due scimmioni tutto muscoli di ieri sera, ci diedero fastidio fino alla fine del corridoio, poi strillai contro quei babbuini senza cervello.
Io: MA CI LASCIATE IN PACE?! ZIO PERA.
Genya: AVETE ROTTO I COGLIONI!!
Sta mattina ho iniziato di merda la giornata, con una voglia matta di dare qualche cazzotto a quelle scimmie senza cervello degli scagnozzi di quel biondino di merda, praticamente quei coglionetti volevano la rivincita su quello che è successo ieri sera, a Genya gli sta ribollendo il sangue da quanto è stufo di sti stronzi qui, così decisi di fare una cosina molto simpatica ovvero di correre dentro un corridoio poi nascondersi proprio dietro l'angolo e lanciargli del caffè bollente addosso, io non sono tipa da caffè sono più da tè la mattina ma stamani avevo preso un cappuccino caldo da dentro il distributore della scuola in caso mi senta stanca durante le lezioni, così presi per la manica il povero Genya che fu trascinato dentro una delle mie malefatte, corremmo dietro un angolo di un altro corridoio mentre loro ci stavano inseguendo come fanno i leoni con le gazzelle, aspettammo un paio di secondi e SPLASH caffè in faccia e sui vestiti dei tirapiedi di Dio Brando, così corremmo in classe verso classe per scampare a quei due imbecilli, cercammo la classe dove c'è Teoria sugli SCP, per chi non sa cos'è un SCP, dovrebbe essere come un'anomalia che non deve esistere nel mondo e che l'uomo non deve venirne a conoscenza, e per chi non sa cos'è la fondazione SCP è una fondazione che si occupa di contenere queste persone, entità o addirittura oggetti, questa fondazione si occupa di mettere in Sicurezza, Contenere e Proteggere i soggetti contenuti e per questo contengono queste anomalie perché possono essere pericolose per l'umanità o sconvolgere del tutto la realtà che conosciamo, vabbè entri e la prima cosa che notai fu una gabbia fatta a contenitore in plastica con dentro l'entità, era un uomo vestito di nero come un medico della peste medievale, con una maschera in porcella bianca e una enorme borsa da medico, salutai il docente e l'entità, che riconosco subito essere SCP:049 ovvero il medico della peste, così mi avvicinai facendo un inchino e parlando in modo molto antico ma signorile.
Io: buon salve messere, voi siete un medico deduco dagli abiti vostri.
SCP 049: buon salve anche voi Mademoiselle e conclusione corretta, ma parlate l'italiano di Carlo Magno?
(autrice: raga so che a quei tempi si parlava il latino o il volgare ma io il latino o volgare non me lo ricordo quindi accontentatevi PLS)
Io: certamente Messere, ma se voi volete le parlo con l'inglese di sua maestà, se voi vi trovate comodo a parlare inglese.
SCP 049: oh va bene anche l'italiano di Carlo Magno mia cara, voi Mademoiselle siete novizia in questa struttura d'insegnamento, perché non vi ho mai vista prima di stamani.
Io: conclusione giusta messere, ora però devo raggiungere gli altri studenti ai posti sopralzati, a rivedervi presto dottore è stato un piacere immenso aver avuto una piccola conversazione con voi.
SCP 049: a rivedervi Mademoiselle, è stato un profondo piacere parlarvi anche per me.
Io: felice giornata dottore e illuminateci con le parole vostre.
SCP 049: a voi madama, non vi deluderò di certo giovane dama.
disse facendo un inchino mettendo una mano dietro la schiena e l'altra mano poggiata sul cuore, me ne andai al mio posto facendo un leggero inchino al medico della peste nel medesimo modo eseguendo perfettamente l'etichetta di quel tempo, wo che fatica ricordarsi tutti i termini di quel italiano tanto delicato o i modi, IO SONO PRATICAMENTE UNA CONTADINELLA NO UNA NOBILDONNA, andai verso Genya e mi sedetti affianco a lui che mi guardava in modo più sorpreso di prima, io con nonchalance gli chiusi la bocca mettendo un dito sotto il mento per poi chiudergli la bocca che era aperta, lo guardai con indifferenza lui di risposta disse solo "ne parliamo dopo" disse leggermente sconvolto, poi incominciammo la lezione su SCP 049, io sapevo come fosse il suo fascicolo infatti intervenni un paio di volte, notai che la lezione era in compresenza c'era il professore d'arte Tengen molto probabilmente perché deve fare una lezione sull'arte medievale, vedo che prende il suo telefono scrive un messaggio veloce lo mette via, questa poi, i prof non dovrebbero utilizzare il telefono solo per lavoro? forse era un messaggio di lavoro boh, tornai ai miei appunti sull'argomento, poi ci chiesero come si chiamano le varie classi di SCP, nessuno rispose alzai la mano e cominciai a parlare.
Io: principalmente le classi sono divise in otto; Safe, Euclid, Keter, Explained, Neutralized, Thaumiel, Appolyon e Joke.
Professore: Eccellente mi dica cosa sono gli SCP Nutralize?
Io: sono SCP che sono stati neutralizzati proprio come spiega il nome della classe.
Professore: perfetto signorina Ferretti, ora mi dica, la classe indica la pericolosità di un oggetto? e come si fa a capire in quale classe si può identificare l'oggetto?
Io: poi la classe non indica il livello di pericolosità, anche se la pericolosità gioca una parte per la classificazione del soggetto, per classificare un soggetto si fa il così detto "test della scatola" e lì si determinerà la classe in base alla reazione del soggetto.
Professore: Eccellente signorina Ferretti, davvero eccellente.
feci un inchino dal posto per ringraziare il docente, mentre i ragazzi mi guardarono traumatizzati, le so ste cose perché quando avevo 14 anni stavo nella wiki degli SCP a leggere come una pazza, Genya sempre più traumatizzato da me per quello che so, appena finimmo le lezioni del giorno, anche dopo aver parlato con Genya dicendogli che anche se so delle cose non vuol dire che sono un alieno, andai alla mensa oramai vuota per studiare alcune cose e riordinare le varie lezioni facendo anche qualche mappa concettuale per aiutarmi meglio nello studio e preparare le materie da portare agli esami, però sentivo che c'era qualcosa che non andava, l'atmosfera era molto densa, mi guardai intorno ma non c'era nessuno, gli altri erano o usciti per andare a cenare fuori o andare nel dormitorio a studiare, poi pensai di andarmene visto che quando ho queste brutte sensazioni è meglio andarsene da quel posto perché non è buono se c'è questa atmosfera,
lo dico per esperienza personale, rimisi i libri e i quaderni dentro il mio zaino e andai verso l'uscita per andare verso il palazzo dove ci sono i vari dormitori, ma in fondo al corridoio vidi qualcuno ma appena mi resi conto che aveva in dosso un costume da coniglio con una maschera con occhi rossi luminescenti rimasi congelata, ma quella è...VANNY, cazzo che faccio corsi verso le porte per uscire dalla struttura ma davanti alla porta c'era quell'ammasso di muscoli vestito come una fottuta banana che ostacolava il passaggio, OH SANTO PARADISO, per favore qualcuno mi aiuti, così attuai un piano b per uscire da quella merda di situazione, mi nascosi per un paio di minuti dentro un armadietto pieno di scope, vidi un secchio affianco a me, aspettai che Vanny si sia avvicinata davanti alla porta dell'armadio delle scope, presi il secchio e uscii dallo sgabuzzino, mettendolo sulla testa della coniglietta killer e colpii il secchio probabilmente in ferro, iniziai a correre verso il biondino tutto muscoli e feci uno scatto dandogli una testata in pieno stomaco, facendo aprire la porta con il corpo del ragazzo che era caduto a terra, scappai più velocemente possibile verso i dormitori, ma mi scontrai contro qualcuno, caddi di sedere per terra facendomi anche male, appena alzai lo sguardo mi congelai sul posto.
Io: Scusi professor Rengoku non era mia intenzione scontrarmi contro di lei.
Rengoku: tranquilla l'importate è che non ti sei fatta male in modo serio.
Io: stavo scappando da-.
Rengoku: una coniglia assassina?
Io: Come lo sa?!
Rengoku: vari studenti hanno segnalato di questa killer vestita da coniglio, aspetta ti do una mano a rialzarti.
Io: oh stia tranquillo c'è la faccio da sol-HAAA
dissi strillando all'ultimo per via del professore che mi prese la mano e mi tirò su come un monta carichi, wow è veramente molto forte, poi mi disse che doveva parlare con me nel mio appartamento del dormitorio, OK L'ANSIA CHE SALE, lo accompagnai verso il dormitorio entrammo nel mini appartamento, Levi è fuori per un'uscita didattica organizzata con i suoi compagni di corso quindi sono sola come un cane in quell'appartamento, ci sedemmo sul sofà, Il signor Rengoku è molto affidabile per quanto posso intuire dal modo in cui si comporta con gli altri, il giovane professore mi guardò negli occhi con aria molto strana, non riesco a spiegare se fosse arrabbiato, stranito, sorpreso, felice o triste, quello sguardo era indecifrabile, dopo un paio di minuti di silenzio sentii il mio telefono squillare, il professore mi guardò negli occhi come per dire che potevo rispondere con sguardo molto strano, presi il telefono e sul display c'era scritto il nome di mia madre, risposi.
Io: si mamma, dimmi.
Mamma: come ti è andato il secondo giorno di Università?
Io: molto...interessante direi.
Mamma: c'è qualche giapponesino carino che ti ha colpita?
Io: MA DAI MAMMA!!
il professore che ascoltò si mise a ridere, arrossii come un pomodoro, gli dissi a mia madre che ora sto parlando con un insegnante e che dovevo andare lei mi disse che ci saremo sentite il giorno dopo per le varie chiacchiere tra madre e figlia, la salutai e chiusi la chiamata, il professore stava ancora ridendo per la domanda di mia madre, dissi che non ho per nulla controllo sulle domande di mia madre, lui sorrise dolcemente, potevo vedere un pizzico di dispiacere nel suo sorriso, sembra quasi che c'è qualcosa che nasconde dietro quel bel sorriso gentile, radioso e simpatico, lo guardai con occhi studiosi come per vedere cosa c'è che lo disturbava o che le faceva male, così mi avvicinai al professore, gli posai la mano sulla spalla gli sorrisi dolcemente, questo professore è affidabile quanto misterioso.
Io: vuole un po di tè?
Rengoku: oh no Tranquilla.
Io: professor Rengok-.
Rengoku: guarda che puoi chiamarmi per nome, questo te l'ho detto ieri.
Io: oh, scusa...però seriamente perché il tuo volto si è...come dire...è diventato cupo all'improvviso?
Rengoku: in verità ero venuto qui per dirti un paio di cose.
Io: Kyōjurō...non cambiare discorso, noto quando qualcuno sta soffrendo, perché so qual è la faccia di qualcuno che soffre...la riconosco eccome, ah scusami non dovevo dire questo, già stai uno schifo e se io mi metto a dire questo peggioro solo le cose.
dissi per poi andare a sedermi sulla sedia in sala da pranzo, mi misi a braccia conserte con la fronte che toccava i miei avambracci, perché cazzo sto dicendo ste robe zio pera, che mi prende? lì molti ricordi non molto piacevoli tornarono davanti ai miei occhi come se stessi vedendo tutta la mia vita davanti, oh zio pera sembro una malata terminale quando penso a questo, presi un respiro profondo per cercare di dimenticare quello che ho appena detto, poi dissi al professore (nascondendo il mio volto tra le braccia conserte) di dimenticare ciò che ho detto ma certe volte non so cosa mi prenda, dopo quell'affermazione il silenzio divenne sovrano in quel momento così imbarazzante e quel silenzio era veramente scomodo, poi sentii dei passi venire verso di me e piazzarsi dietro la sedia, poi una sedia venne spostata e messa affianco a me, io non alzai la testa perché ero consapevole che era il professore, poi sentii un mano calda sulla mia spalla per poi sentire un rumoroso sospiro, poi sentii.
Rengoku: Allora siamo in due a soffrire Auri-Chan, sai mia madre è in ospedale per curarsi, per questo oltre a me e mio padre anche mio fratello fa un lavoretto part time, non so cosa ti abbia fatto soffrire ma vivi la vita a testa alta e con il sorriso in volto, ok? non serve sminuirti per essere la migliore, senti in verità era per questo motivo che sono venuto a cercarti, poi beh ti sei scontrata con me, però ora che mi hai detto questo posso capire molte più cose di quanto potevo immaginare, lo so che per te sembrava una cosa da nulla quello che hai detto fosse una cosa frivola, ma mi ha fatto capire cosa c'è dentro quel bel cuore che hai qui dentro, ho intuito che dietro quella espressione serena c'è qualcosa in più, ma non pensavo così tanto, beh visto che sono qui posso aiutarti con qualcosa...immagino che hai dei compiti, vero?
Io: si li ho...ma per quello che ha detto, mi dispiace che tua madre non sta bene e ti ringrazio per avermi detto tante cose che mi ha rincuorata parecchio.
Rengoku: sono felice di averti rincuorata al meno un po, non voglio vedere tristezza tra i miei studenti.
disse pattandomi la testa, Genya aveva ragione è molto gentile e un grande senso per il dovere, presi i miei libri e iniziai a lavorare sulle materie il professore si mise affianco a me per vedere come lavoravo con i vari concetti e mappe concettuali e come ripetevo le varie materie, ovviamente mi riprese un paio di volte perché sbagliavo qualche termine, ma ogni volta c'è la predavamo a ridere stranamente, perché per quanto ne so i giapponesi sono molto scrupolosi e laboriosi nel loro lavoro e so quante ore lavorano questi quindi mi fa strano aver incontrato qualcuno che fa questa eccezione alla regola, è raro, guardai negli occhi il professore per capire cosa potesse pensare in quel momento, ma l'unica cosa che ottenni dai miei ragionamenti era un bel nulla, riscontrai solo uno sguardo strano quasi perso nel vuoto quando facevo una mappa per studiare meglio la materia, ma la cosa che guardava di più era il mio sguardo concentrato sulle varie mappe e compiti, come per studiare i miei movimenti per capire chi sa cosa, i comportamenti del giovane professore però sono leggermente strani, nel senso che certi sguardi erano indecifrabili e certe volte potevo notare un leggerissimo rossore nel suo volto e certe volte si risvegliava dai suoi pensieri come se si incantasse per uno strano motivo che non riesco a comprendere o vedere,
però devo dire che quando sta accanto a me per illustrarmi qualcosa sentivo il suo calore corporeo e cavolo sembrava una stufa, era talmente caldo che ero curiosa di misurargli la febbre per vedere quale temperatura avrebbe misurato il termometro, lo guardavo di sottecchi a un certo punto, per vedere quante volte mi guardava e c'è lo beccavo sempre, MA CHE HA IN MENTE STO QUI?? continuai a studiare provando a non farmi strane idee ma è inevitabile avendo notato tutti quei particolari appena elencati, poi mi sembra una cosa non molto etica cioè un prof e un'alunna, beh già farebbe anche leggermente strano, per non parlare sotto il punto di vista legale...a parte il fatto che il primo ministro della Francia (non mi ricordo se era il primo ministro o il presidente) si è sposato con la sua professoressa dell'università, infatti aspettò di finire gli studi per poi sposarsi con la sua professoressa, vabbè è pur sempre amore ma un po ti senti strano come se ti fossi messo/a con tuo zio o padre in fondo.
AH LASCIAMO PERDERE VA, che è meglio, appena finimmo tutto quanto il giovane professore mi guardò con gli occhi socchiusi facendo uno sguardo come se fosse intenerito o cose così per poi salutarmi e chiudere la porta dietro di se poi prontamente aprii la porta e lo risalutai cordialmente augurandogli la buona serata, poi io sempre prontamente chiusi la porta a chiave, perché visto che Vanny sta girando è meglio chiudere la porta a chiave, desidero tenermi la pelle addosso grazie, mi preparai una cena veloce ovvero alcuni avanzi di ieri sera con i ravioli e un po d'acqua, poco dopo aver finito mi misi il pigiama e accesi la play per fare quella missione di Nioh2 con il mio migliore amico, subito dopo aver finito la missione spensi la console e mi misi immediatamente a letto cercando di dimenticare quella killer che è in giro per la scuola in cerca di qualcuno d'ammazzare, oh God Help me.
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