Parte 57 [🌸Il Parco Di Ciliegi🌺]

Aurora POV.

Sono passate un paio di settimane dall'inizio di sta scuola, tutto è molto tranquillo, da quando non c'è più quella guerra idiota con Ichigo, adesso l'unica cosa che si combatte è la noia generale, ma la pace è la cosa migliore di tutto quello che ho passato in queste settimane, poi ho fatto amicizia con qualcuno di abbastanza discutibile per la religione cristiana, sto parlando proprio di Lucifer Morningstar, il padre di Charlie, è più simpatico di quanto mi aspettassi sinceramente, In questo istante sono a lezione sentimmo un po di suoni fuori dalla classe ma non gli dammo molto peso, cioè la scuola è unica proprio perché c'è di tutto e di più qui dentro, dalla cosa più assurda alla cosa che proprio è fuori da ogni immaginazione e non scherzo, poi un'altra botta fuori dalla porta ma sta volta più forte, Sanemi infastidito va fuori e si incazza con chi sta facendo sto casino.

Sanemi: BAKUGOU PORCO IL CAZZO LA SMETTI DI FAR ESPLODERE LE COSE A CAZZO DI CANE?!

Bakugou: FATTI I CAZZI TUOI VECCHIO!!

Sanemi: CHE COSA CAZZO MI HAI DETTO MOCCIOSO??

E iniziò la litigata mattutina tra i due, a parte il fatto che se continuano così sembra che parla Adamo, che si vanta di continuo per essere il primo essere umano ad avere il cazzo, pensa che gran qualità, io e Genya ci guardammo un po rassegnati del fatto che quei due non si possono vedere proprio, essendo dello stesso carattere, così io dal mio posto misi un muretto di ghiaccio tra i due per evitare che esploda la seconda guerra mondiale tra i due, non sopporto i litigi, ora che tutto sta tornando apposto non voglio vedere cose come scontri o altro, poi dopo che Giacomo e Monika sono sposati ancora di più vorrei la pace e per quanto ne so non sono la sola a volerla, Yuri e Genya mi guardarono come per dire di aver fatto bene, Sanemi (un po scazzato per il piccolo litigio che ha avuto con Bakugou) tornò a fare la sua lezione di matematica stava spiegando un po tutto il programma per poterci facilitare lo studio per il suo esame finale, dopo un oretta suonò la campana appena uscimmo Yuri e Genya mi invitarono a pranzare come sempre alla mensa, ma gli dissi che per quel giorno non sarò con loro perché Kyōjurō mi aveva chiesto se potevo mangiare con lui nel suo ufficio, loro mi salutarono facendo battutine come "non fatelo lì altrimenti il preside Lupin vi fa passare i guai" oppure "sicura che nel suo pranzo come dessert non ci sia tu?" con tanto di sguardo ammiccante, li mandai a quel paese con il sorriso e m'incamminai verso l'ufficio del mio leoncino, camminai per i corridoi visto che era dall'altra parte della scuola l'ufficio di Rengoku, incontrai anche Genos che usciva dalla classe di robotica nel tragitto, mi sembra giusto che esca da lì, lo salutai sorridendo ricevendo un amichevole ricambio di saluto dal Cyborg dai capelli biondi, dopo un minuto scarso arrivai davanti alla porta dell'ufficio e bussai ricevendo il permesso di entrare subito dopo, entrai e chiusi la porta per avere un minimo di privacy, Rengoku mi porse il vassoio del pranzo d'asporto fatto da lui il giorno prima per il pranzo di oggi, iniziammo a parlare un po di tutto mentre pranzavamo, ma lui aveva un paio di scartoffie da compilare, per questo mi aveva chiesto se potevo stare con lui a pranzo, voleva avermi vicino al meno per quel momento nonostante lavorasse, poi oggi dopo il pranzo potevamo andare via, perché il prof Iguro non stava bene quindi il preside aveva deciso di farci rientrare al dormitorio prima, ora mi spiego il perché Mitsuri non c'era oggi a lezione di arte di Tengen, Mitsuri è innamorata pazza di Iguro e lo sanno tutti qui dentro...lo sanno tutti tranne loro due...che geni del male quei due, vabbè cavoli loro, mentre mangiavo la mia porzione notavo che il leoncino mi stava guardando in modo strano fissando il vuoto, come se fosse ipnotizzato o pensieroso, lo riguardai meglio ma poi agitai la mano davanti al suo volto e si risvegliò dallo stato di trance, dicendomi che stava ripensando a un paio di cose che è da un anno che non lo lasciano in pace, io di conseguenza gli chiesi se voleva aiuto ma lui rispose che erano delle cose che doveva pensarci lui aggiungendo che erano delle decisioni dicendo anche che non erano cose negative anzi, solo che era una cosa difficile prendere quel tipo di decisione, così lascai perdere perché se era una decisione che doveva prendere solo ed esclusivamente lui e che vuole fare da solo ok, qualunque cosa deciderà io lo sosterrò, dopo un secondo però sento qualcuno bussare, dicemmo avanti per premettere a chiunque abbia bussato di entrare, ci ritrovammo Giacomo e Monika, li salutammo amichevolmente.

Io: Ciao sposini.

Monika & Giacomo: ciao anche a voi piccioncini.

Kyōjurō: che ci fate qui?

Giacomo: volevamo invitarvi a fare una passeggiata nel bosco di ciliegi appena inaugurato dietro la scuola, dicono che è rilassante andare lì il pomeriggio, poi oggi che si esce prima ancora meglio.

Io: ma non volevate stare soli per una passeggiata come quella?

Monika: no tranquilla, volevamo stare con amici oggi, quindi non è un problema.

Io: ah ok...allora a me sembra una bella idea, a te Leoncino?

Kyōjurō: se a loro va bene anche a me va bene.

Giacomo: ah ci sarà anche tutta la ciurma cappello di paglia con noi.

Io: oh fico, loro sono una bella compagnia.

Dissi io sorridendo, poi il mio secondo migliore amico è Zoro, Genya è al primo posto perché lui è dal primo giorno che praticamente mi "sopporta", loro dopo esserci accordati sull'ora di andare al bosco di ciliegi dietro la scuola andarono fuori per chiamare le altre Dokis, per poi lasciarci soli per finire anche di pranzare, io e Kyōjurō ci guardammo negli occhi sorridendo come per comunicare tra noi con lo sguardo, Kyōjurō però ha detto che non avrebbe lasciato la mia mano nemmeno un secondo durante la passeggiata, Aww che cute che è lui, pensai mentre lo guardavo intenerita sorridendo dolcemente, uscimmo dall'ufficio e mentre camminavamo per uscire dall'edificio per puro caso incontrammo Erwin Smith e Hanji Zoe che appena ci videro ci vennero incontro per poterci salutare e scambiare qualche parola per sapere come stiamo, perché loro erano andati fuori a fare un tirocinio abbastanza importante ed erano via dalla fine del primo anno fino a l'altro ieri.

Erwin: ma guarda chi c'è, Auri professor Rengoku.

Kyōjurō: ciao signorino Smith, signorina Zoe, come va?

Hanji: va benone, ma ditemi come va la vita da piccioncini? sapete cosa intendo.⁓
(Hanji versione inquietante a ore 12:00)

Io: Hanji, NO!!

Hanji: Hanji, si!!⁓

Kyōjurō: HAHAHAHA...va alla grande,⁓ Vero Rori-Chan?!

Disse con tono profondo prendendomi dal fianco con una mano per avvicinarmi a lui, Hanji e Erwin si misero a ridere per il mio rossore, per inciso Hanji è come Nifty solo senza essere troppo sanguinaria, ci fermammo cinque minuti per parlare con la castana e il biondino, ci dissero anche che al tirocinio avevano incontrato Levi come dipendente e che mi salutava, contando che Eren ha chiesto a Mikasa di sposarlo davanti al palazzo imperiale a Tokyo di sera per lo spettacolo pirotecnico, appena lo sentii sentivo il mio cuore ballare per la contentezza, finalmente quell'idiota gli ha detto cosa cappero prova per lei, E TANTO CI VOLEVA E CHE CAZZO, pensai tra me e me, ma dopo poco ci salutammo per poter andare all'appuntamento con i nostri amici, dopo pochi tratti di strada incontrammo i nostri amici davanti all'entrata del bosco, vedo Luffy e gli altri che parlavano un po con tutti ma noto che Nami ha una specie di busta di stoffa dietro le spalle con sopra disegnato il teschio della bandiera di Rubber, sembrava piena di qualcosa che sembra rotonda, dalla forma che ha quella busta di stoffa, appena ci videro ci accolsero calorosamente, quello più dolce diciamo tra tutti è stato Chopper che ci è corso incontro con quell'espressione super cute, entrammo nel piccolo bosco di ciliegi per andare verso il centro che secondo la mappa aveva uno spazio a cerchio come una piccola pianura, l'atmosfera era veramente rilassante, dopo poco arrivammo al centro del bosco nella pianura dove ci sono i tavolini da campeggio, ma decidemmo comunque di mettere la coperta per terra dove ci sedemmo tutti in cerchio, dopo poco noto Luffy dire una cosa all'orecchio a Nami, che prese la busta di stoffa e disse con un sorriso.

Nami: Giacomo visto che il nostro regalo di nozze per voi è arrivato ma visto che non è proprio la cosa più saggia tenerla da parte fino al vostro matrimonio avevamo deciso di darvelo oggi.

Zoro: spero che piaccia.

Luffy: io credo che gli piacerà davvero molto.

La donna dai capelli arancioni diede la busta a Giacomo che la presa incuriosito, aprì meglio la borsa appena vide cosa c'era dentro spalancò gli occhi e guardò verso tutta la ciurma di cappello di paglia, ero confusa, cosa poteva essere per farlo rimanere così? sarà sicuramente qualcosa fuori dagli schemi conoscendo Luffy e i suoi amici, anche Monika era sorpresa a vederlo in quel modo.

Giacomo: No vabbè ma siete fuori di testa.

Monika: cos'è?

Domandò la ragazza, poi piano piano Giacomo tirò fuori il contenuto della borsa e appena capii cosa fosse rimasi esterrefatta, era un frutto del diavolo, sicuramente il frutto gum gum per il colore blu tendente al viola con tanto di spirali in rilievo sul frutto(nell'anime sembra viola ma è un blu), sono veramente fuori questi, i frutti del diavolo sono talmente rari che sono costosi se si trova qualcuno che li vende, ecco perché alcuni se trovano un frutto del genere se lo tengono e raramente vengono mangiati, anche Monika lo sapeva questo, infatti nemmeno lei si era trattenuta dal fare una smorfia di sorpresa, Luffy con un sorriso simpatico gli disse di mangiarlo non solo per i poteri ma anche perché sapeva di arancia misto mela, (non è vero mai, perché dicono che i frutti del diavolo sanno in modo indiretto di merda) OOOK questa mi è nuova, pensai tra me e me, il ragazzo prese un mano il frutto e gli diede un morso deciso per poi dare un altro morso fino a finirlo del tutto.

Io: allora? come ti senti?

Monika: noti qualcosa di diverso?

Giacomo: stranamente no, non mi sento diverso dal solito.

Luffy: prova a tirare uno degli angoli della bocca e tira verso l'esterno.

Disse il giovane pirata ridacchiando mantenendo quello sguardo innocentino, Giacomo fece ciò che gli fu detto e...ci riuscì la sua guancia si allungò proprio come se fosse di gomma proprio come aveva fatto Luffy, devo dire che avere questo tipo di potere è una figata assurda, però preferisco altri poteri come quello di Robin o quello di Ace, anche se avere il corpo di gomma ha il suo perché, io, Kyōjurō e le Dokis (con i rispettivi partner) eravamo rimasti senza parole, non riuscivo proprio a credere a cosa avevo appena visto, credo che dopo oggi il fra lo chiamo Rubber 2 visto che ha questo potere, ma quasi tutti del gruppo delle Dokis eravamo comunque rimaste di sasso.

Io & Le Dokis:...Wow.

Non riuscimmo a dire altro, dopo poco però ricominciammo a parlare e dopo un po anche a ridere e scherzare non solo su alcune cose divertenti successe quel giorno manche sul alcuni trucchi divertenti che Luffy insegnava a Giacomo, per poco non soffocavamo dal ridere, soprattutto Monika, ridemmo e scherzammo e ci divertimmo un botto a fare combo di vari poteri tra di noi, ovvero io, Monika, Giacomo, Luffy, Trafalgar e Ace (da noi il fra è vivo), poi ho notato che Ace e Kyōjurō nei loro rispettivi universi hanno la stessa identica morte, vabbè è un po una bella sfiga diciamo, Genya e gli altri si divertivano parecchio mentre facevamo un po gli scemi con i nostri poteri, mentre ci stavamo divertendo come degli scemi noto che Monika sta bazzicando con dei codici informatici, l'unico nome tra quelle righe di codice era proprio Giacomo, ma che cappero avrà in mente sta volta Monika? lei è abbastanza imprevedibile...lo so per esperienza fatta diciamo, dopo un po che la ragazza finì di bazzicare con quel piccolo schermo verde richiamò l'attenzione di Giacomo.

Monika: Giacomo tesoro, potresti venire qui un secondo?

Giacomo: certo amore, che c'è?

Monika: sta volta vorrei farti io un regalo anticipato spero che ti possa piacere

Disse tirando fuori uno schermo verde con dei codici binari che scorrevano su di esso fatto con i suoi poteri, per poi mostrare come una specie di cartella composta da tutte le informazioni su Giacomo, deduco che quello sia il suo file visto che c'è sia la sua foto che altre informazioni, poi la ragazza lo mostrò al suo fidanzato, Giacomo all'inizio non capiva cosa voleva mostrargli infatti si grattò un po la nuca in segno di confusione, ma poi Monika cambiò una voce nel file, ovvero sulla sezione capacità tra le varie cose aggiunse qualcosa che non capivamo essendo un codice binario, ma poi delle piccole scosse verdi circondarono il nostro amico, MA CHE CAPPERO STA SUCCEDENDO? mi domandai sorpresa ma poi le scosse elettriche intorno a Giacomo finirono nel togliersi del tutto, riportandolo alla normalità.

Io: cosa diamine è successo?

Yuri: credo che Monika abbia aggiornato la pagine di file di Giacomo aggiungendo qualcosa.

Natsuki: lo credo anche io.

Kyōjurō: amico mio tutto bene?

Giacomo: si sto bene, solo che ho sentito come mille piccole scosse pervadere un po tutto il mio corpo.

Io: infatti è quello che è successo.

Monika: Auri ha ragione, però amore che te ne pare se provi a fare una corsa veloce?

Giacomo: in che senso?

Monika: fidati di me e provaci tesoro.

Disse Monika facendo mettere in posizione di partenza il fidanzato un po come fa sonic nei suoi giochi, appena Giacomo partì a correre vedemmo come una striscia blu sfrecciare davanti a noi una due volte, appena il ragazzo si fermò iniziò a ridere e sorridere dallo stupore per poi iniziare ad abbracciare Monika ringraziandola di avergli dato un superpotere come quello, Monika con un sorriso disse che oltre a mettergli quel super potere gli ha tolto la debolezza del frutto del diavolo ovvero che non riesce a nuotare come Luffy per evitare problemi quando si va in piscina o al mare, ricominciammo a "giocare" con i nostri poteri coinvolgendo anche i rispettivi partner, io con Kyōjurō, Yuri con Genya, Monika con Giacomo e Natsuki con Sayori, mentre Luffy coinvolse i suoi amici della sua ciurma facendo divertire tutti quanti nessuno escluso, ma dopo un po mentre facevo comparire un bersaglio per far divertire Ace con i suoi poteri di fuoco (per il frutto foco foco) qualcosa mi colpì dietro la testa facendomi leggermente male, mi girai e mi ritrovai un Zeke incazzatissimo peggio di me col ciclo, si avvicinò a me furioso, io alzai immediatamente la guardia, non fidandomi di quello scimmione.

Io: Che vuoi maldito cabron hijo de perra?
(La Vaggie del pilot mi ha influenzato abbastanza)

Zeke: sei stata tu a farmi licenziare dalla Deadly Lady?

Io: hahaha mi dispiace ma no.

Zeke: non sono stupido so che centri tu in qualche modo cagna.

Kyōjurō: brutto bastardo ritira ciò che hai detto.

Zeke: tu non centri un cazzo professorino dei miei coglioni.

Io: EHI BASTA, ora m i hai stancata pendejo, vedi di sparire ora che sei più fastidioso del polline ad aprile.

Giacomo: BASTA UN PO TUTTI QUI.

Disse Giacomo un pochino incazzato, poi il ragazzo guarda in cagnesco il barbone di merda e cerca di farlo allontanare ma invano visto che mi stava incolpando del suo licenziamento tipo in 1000 modi diversi, chiamandomi anche sgualdrina, finché non si liberò dalla presa di Giacomo per poi correre veloce verso di me tirando fuori un coltellino svizzero, MA DA DOVE CAZZO L'HA TIRATO FUORI QUELL'AFFARE, pensai mentre cercavo di fermarlo con i miei poteri mettendo degli ostacoli tra me e il biondino ma li superava con successo, ma dopo poco era a pochi centimetri da me e puntò il coltello sulla mia faccia con l'intenzione di ferirmi ma prima che potesse farlo Kyōjurō si era messo pochi istanti prima davanti a me spingendoci sia lui che io verso sinistra ferendosi lo zigomo destro, ci rialzammo entrambi da terra, io vedendo la piccola ferita sul viso del mio compagno mi spazientii mi avvicinai pericolosamente verso Zeke a sguardo basso emanando un'aura luminosa attorno a me, come se il mio corpo stesse prendendo fuoco ma le fiamme erano di colore blu, Zeke cercò di ferirmi ma con una mossa con i miei poteri lo disarmai facendo capire al barbone di merda che forse non doveva fare nulla delle cose che ha fatto, 1)Venire a rovinare un pomeriggio tra amici, 2)Accusarmi di una cosa che non ho fatto, anche se la Deadly Lady è la me Villain io non centro un cazzo e 3) Ferire il mio fidanzato, Zeke capendo di essere nei guai iniziò a fuggire, visto che non volevo per nulla combattere lo lasciai andare illeso anche se si meriterebbe una lezione fatta bene, ma nonostante Zeke se ne fosse andato non riuscii molto a calmarmi ero rimasta lì in piedi con sguardo severo e gelido sul volto, accigliata guardando con uno sguardo truce la direzione del sentiero d'uscita della foresta dei ciliegi, poi mi sentii stranamente un po a disagio, posai le mie mani sui bicipiti tenendomi stretta come se avessi freddo, Kyōjurō con uno sguardo preoccupato mi strinse da dietro mettendo una sua mano sulla mia spalla mentre l'altra mano la mise sul mio fianco per potermi far sentire un po meglio, per poi farmi ritornare un po con gli altri, che immediatamente mi fecero stare un po meglio con il loro essere scherzosi e molto simpatici, specialmente Zoro e Sanji, io e loro siamo diventati amici, ricominciammo dopo poco a scherzare come se nulla fosse successo, poi noto che la ferita di Kyōjurō stava ancora sanguinando così lo misi le mie mani sulle sue guance e passai il mio pollice sul suo zigomo che aveva il taglio su di esso e con il mio potere fermai il sanguinamento del taglio di Kyōjurō, si sa che con il freddo si può fermare il sanguinamento di una ferita, un po come l'acqua del mare, per quanto ricordo, appena tentai di togliere le mani dalle sue guance il ragazzo mise le sue mani sopra le mie accarezzando con dolcezza il dorso delle mie mani, per poi riprendermi e stringermi a se, tutti quanti s'intenerirono al guardare la scena, poi aggiunsi guardandolo negli occhi usando un tono pacato e leggermente basso.

Io: per fortuna era superficiale la ferita.

Kyōjurō: già per fortuna.

Gli sorrisi per poi tornare dai nostri amici per conversare tra di noi e divertirci, man a mano divenne sera e il parco si illuminò con i vari lampioni dalla luce giallastra per le lampadine calde, il colore delle lampadine dico, poi Monika con i suoi poteri fece comparire un po di cibo sul tavolo da picnic così cenammo lì con i nostri amici, ad un certo punto della serata Zoro però tirò fuori una busta di stoffa simile a quelle borse per fare spesa con al suo in terno un sacco di bottiglie, poi tutti alcolici tra cui vino, birra, liquore e tanti altri tipi di alcolici, io bevetti parzialmente due tre cose in croce perché si io bevo ma non faccio il pieno ubriacandomi come una cucuzza, Kyōjurō per sta volta ha voluto superare leggermente il suo limite, per fortuna di poco, infatti era un po brillo ma era abbastanza lucido da capire e rimanere in piedi, appena finimmo la serata presi il braccio di Kyōjurō e me lo misi dietro al collo per poterlo guidare verso casa, visto che le sue gambe tremavano un pochino, tornammo quasi subito a casa, salutai Enmu e il suo partner che stavano rientrando anche loro da qualche festa o cena, entrammo e gli feci fare una doccia al meno per potergli togliere un po di effetti dell'alcol, mentre lui faceva la doccia io preparavo qualcosina da mangiare per Asashi perché è stato con Sanemi che, sorprendentemente, si è offerto volontario per una settimana, forse vuole solo sembrare duro ma dentro è buono e gentile...si dovrebbe take it easy con Genya ma in fondo è una brava persona proprio come Obanai...che non a caso è anche il suo migliore amico ma sono dettagli, appena finii di dar da mangiare al pennuto lo feci salire sulla mia spalla per poi accarezzarlo sul petto morbido per le piume che sono veramente soffici, vedo che è un po strano così gli dico.

Io: Asashi, qualcosa non va?

Lui non rispose ma si vedeva che c'era qualcosa che non andava, così lo posai sullo schienale di una sedia e mi sedetti affianco a lui, era strano solitamente si comporta in modo allegro e spensierato...ora che ci penso mi sto comportando peggio di mia madre quando è preoccupata, ok la me cattiva mi ha influenzato con le preoccupazioni e cose simili, ma al momento non me ne importò più di tanto detta sinceramente, così guardai negli occhi l'animale per poi cominciare a parlare, dicendogli che poteva dirmi o farmi capire cosa gli è capitato o cosa si sente, Asashi all'inizio sembrò un po dubbioso poi andò verso camera mia per prendere una matita e un foglio, ok vuole dirmi qualcosa, non sa scrivere ma guardandomi disegnare ha imparato a comunicare con le immagini, posò prima il foglio sul tavolo per poi prendere la matita col becco iniziando a segnare delle linee per fare un disegno abbastanza elementare ma si poteva capire cosa stava facendo, stava come disegnando un suo simile però era come Edvige di Harry Potter solo che gli occhi invece di farli chiari li colorò con la matita come per farmi intendere che gli occhi di quella civetta fossero scuri, poi appena finì di disegnare quell'animale fece una specie di freccia che indicava il soggetto disegnato per poi disegnare il simbolo del genere femminile, voleva intendere che quella civetta fosse femmina, questo gufo è molto più intelligente di quanto immaginassi, appena finì gonfiò il petto piumato come per l'imbarazzo, forse capii cosa poteva essere successo, l'altro ieri mentre eravamo fuori dal balcone io, Kyōjurō e Asashi stavamo guardando le stelle e la luna ma poi vedemmo una sagoma che volava nel cielo stellato, potevo intuire che quella figura era una civetta che passava di lì volando, lì ricollegai tutto quanto.

Io: vedo che qualcuno si è innamorato.~

Asashi in risposta mi lanciò la matita in testa, gli dissi che stavo solo scherzando prendendolo leggermente in giro, lui in risposta fece il suo solito verso ma con fare molto allegro quasi come se fosse una risata, dopo poco il piccolo gufo tornò volando verso il suo trespolo nell'altra stanza io intanto lo guardi sorridendo, molto probabilmente lo aiuterò a confessarsi a quella bellissima civetta delle nevi, mi alzai dalla sedia e andai in cucina per poter preparare un po di thè caldo sia per me che per Kyōjurō per quando uscirà dal bagno, presi il pentolino e lo riempii con dell'acqua e lo misi sul fornello, ma appena lo posai sentii delle braccia avvolgermi da dietro per poi sentire dei mormorii contro la mia spalla, le mani andavano anche sopra le mie cosce scoperte e sotto il mio seno, girai la testa e incontrai lo sguardo birbante del mio compagno mentre teneva le sue labbra contro la mia spalla che aveva scoperto leggermente mugugnando un po contro la mia pelle, all'inizio ci rimasi un po ma poi appena incontrai lo sguardo del mio fidanzato lo guardai in modo leggermente furbino.

Io: che c'è dolcezza?⁓

Kyōjurō: nulla amore,⁓ perché?⁓

Disse dandomi un bacio dietro il collo e sulla parte destra di quest'ultimo facendomi mancare per un secondo il respiro, mi rigirai e noto che l'unica cosa che aveva indosso era solo un'asciugamano sul bacino e un altro asciugamano dietro il suo collo, iniziai a baciarlo sulle labbra ricevendo un ricambio, il ragazzo alzò un po la mia felpa fin sotto il petto per poi intrufolandosi sotto la felpa che stavo indossando, mentre stava andando verso la parte del collo della felpa baciò anche un po tutto il mio petto da sopra il reggiseno e sotto mentre passava le mani dietro la mia schiena facendomi venire mille brividi ovunque, finché non fece uscire la testa facendola spuntare proprio davanti a me facendo incontrare i nostri sguardi iniziando un bacio romantico e intenso, poi lui si riabbassò ma prima che potesse fare qualunque cosa il mio telefono squilla con la suoneria dell'Opening della seconda stagione di Attack On Titan, Kyōjurō si fermò per poi tornare verso il mio collo continuando a baciarlo leggermente facendomi sentire mille brividi su tutto il corpo, prendo il mio telefono da sopra il piano di lavoro della cucina, era Ichigo, che è mo? pensai tra me e me.

Io: Oi pel di carota, che succede?

Ichigo: Oh Aury ho sentito che oggi hai avuto un piccolo problemino.

Io: si quel barbone di merda di Zeke che ha dato a me la colpa del suo stupido licenziamento dal cartello degli antieroe e cattivi.

Ichigo: guarda che quello lì è strunz forte.

Io: questo lo sapevo già da me...comunque dimmi perché hai chiamato?

Ichigo: solo per chiederti consiglio su una cosa.

Io: ovvero di grazia? 

Ichigo:...vorrei fare una cosa romantica con Bayonetta...mi consigli un posticino intimo?

Io: allora dipende da come vorresti...hmm.

Ichigo: cosa? successo qualcosa?

Io: scusa che mentre stavo parlando con te ho sbattuto il gomito.

Ichigo: ahi che male l'ho sentito anche io appena l'hai detto...però cosa mi consigli?

Io: beh dipende da cosa potrebbe colpirla di più, cosa piace a lei?

Ichigo: quei bar sala da thè stile inglese oppure uno di quei ristoranti eleganti che solitamente apprezzano anche Muzan e sua moglie.

Io: allora se vuoi fare qualcosa di pomeridiano vai nel quartiere commerciale di Tokyo che c'è un salottino molto bello a tema coloniale inglese, sta davanti alla fumetteria poco prima della fine della strada, oppure ci sta il ristorantino raffinato nel palazzo di vetro, ma è a Kyoto, quindi ti consiglierei di dedicare una settimana a Kyoto dopo che hai visitato quella sala da thè.

Ichigo: che idea della madonna grazie mille...ora la parte un po più intima a chi devo chiedere?

Io: a Giacomo e Monika, loro sono più esperti di me...Hmm, sbattuto il ginocchio.

Ichigo; forse è meglio che vai a dormire se non vuoi sbattere qualche altra parte del tuo corpo abbastanza sensibile.

Io: *sussurra: se vado a letto vengo sbattuta la cosa è differente.*

Ichigo: hai detto qualcosa?

Io: Oh no no, nulla tranqui ho solo detto che hai ragione.

Ichigo: Ok allora ci sentiamo la prossima volta spadaccina occhialuta.

Io: ci sentiamo pel di carota.

Dissi riattaccando subito dopo la chiamata, riguardai verso il mio compagno e vidi che aveva in mente qualcosa così spensi il fornello e misi l'acqua calda sull'lavandino su alcune padelle che si erano incrostate la sera prima, appena riguardai verso Kyōjurō non feci in tempo a dire mo fare altro che lui mi prese di peso sulla sua spalla per poi portarmi verso la camera ma mentre stavamo passando davanti al trespolo di Asashi il gufo con fare semplice girò la testa per poi passare un preservativo a Kyōjurō che mentre camminava afferrò la piccola bustina presa tra le piume dell'ala del gufo, entrammo in camera nostra lui chiuse la porta dietro di se appena mi posò sull'letto, appena chiuse la porta mi guardò negli occhi furbamente per poi avvicinarsi a me e cominciando a baciarci con sempre più intensità tanto che la stanza di colpo divenne un forno rovente e l'aria era piena di suoni abbastanza indecenti, fortuna tutta la struttura è tutto insonorizzato altrimenti chi li sentiva tutti gli studenti e i prof, la nottata andò avanti con rossore, passione, sospiri leggeri e molto altro, il tempo sembrava fermarsi in questi momenti così intimi e dolci tra me e il mio fidanzato che si assicurava che io stessi bene e che mi godessi il momento e farmi sentire speciale, amata, rispettata e desiderata, ogni volta che mi aggrappavo al corpo del mio fidanzato lui mi prendeva a stringeva mentre facevamo accendere ogni scintilla di passione esistente dentro di noi senza risparmiarci nemmeno un po, molte volte chiudevo gli occhi per godermi ogni istante e sentire meglio ogni sensazione che il mio corpo stava percependo in quel momento estremamente passionale e pieno d'amore che ci stavamo dimostrando a vicenda, senza riserve e senza limiti rilasciando le fiamme della nostra passione, appena finimmo ci abbracciammo forte perdendoci l'uno nello sguardo dell'altra sorridendoci a vicenda mentre mi coprivo meglio portando le coperte fin sul seno, lui con dolcezza mise una mia ciocca di capelli dietro il mio orecchio mentre mi sorrideva dolcemente e teneramente, per poi attirandomi verso di se facendomi mettere la testa contro il suo petto mentre mi accarezzava dolcemente i capelli e la schiena, quando stavo per addormentarmi sentii lui darmi la buonanotte per poi darmi un dolce bacio sulla fronte, stringermi di più a se per farmi sentire protetta, amata e al sicuro, io man a mano sentivo la stanchezza farsi sentire rendendo le mie palpebre pesanti, mentre mi allietavo del suo odore e della morbidezza della sua pelle calda e profumata, sentendo il suo corpo grande e caldo contro il mio che è piccolo in confronto suo, il suo tocco delicato su di me per coccolarmi era qualcosa d'indescrivibilmente bello per poi addormentarmi definitivamente sentendo il ritmo del suo cuore che stava allentando il suo ritmo per il dormi veglia che sta per finire per poi passare al sonno profondo. 

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