Parte 54 [🔥L'Imboscata❄]
Avviso: Quello nella foto che interpreta Akaza si chiama Taryn cosplay (@taryn-cosplay si scrive così per chi vuole seguirlo su Instagram), lo dico per dare credito al creatore del cosplay...ah ergo ha interpretato anche Tengen, Sakuna, Toji Fushikuro, in questo periodo ha fatto anche Lobo ovvero la morte del film il gatto con gli stivali 2 e molti altri cosplay.
Aurora POV.
Ero in classe del professor Uzui a finire uno dei disegni per l'ultimo esame di quest'ultimo, dopo un po che disegnavo e inchiostravo i disegni potevo sentire che non tirava per nulla bella aria, come se dovessi stare in allerta è come se fossi perseguitata da lobo la morte, ma si sa che lui prende solo le anime che vogliono scappargli o le anime che hanno sprecato la loro vita, c'è anche un pezzo di una poesia che sostiene proprio questo suo modo di fare, mentre stavo disegnando mi si affiancò Ume la sorella minore di Gyutaro (qui a scuola loro due sono umani quindi non devo preoccuparmi di nulla), mi si avvicinò e mi disse in modo molto prepotente che doveva darmi una lettera da parte di un ragazzo "biondo super figo" a detta sua, capii che era Ichigo, con espressione leggermente seccata dico grazie a Ume e apro la lettera con molta attenzione perché non si sa se quello stronzo non ci mette una bomba al posto di una lettera vera e propria, quello lì è imprevedibile, ma per mia sorpresa era una vera e propria lettera scritta di suo pugno, devo dire che Ichigo ha una bella scrittura, è uno stronzo ma ha una bella calligrafia, la volevo leggere solo io ma mentre la leggevo con gli occhi mi accorsi di una presenza dietro di me, era il professor Tengen che appena finii di leggere guardai il professore che subito dopo parlò con tono preoccupato.
Tengen: sicura di fidarti?
Io: nemmeno per sogno mi fiderei di quel tale.
Tengen: come pensavo, quindi dici di non andare?
Io: ci vado per far finire questa solfa perché mi sono rotta i tre quarti de ovaie e in caso di qualche attacco, utilizzerò tutte le mosse che ho a mia disposizione.
Tengen: sei sicura di voler andare da sola?
Io: non sono più sicura di nulla, ma sono certa di riuscire a cavarmela.
Tengen: Auri non sfidare troppo la sorte, che non è per nulla una cosa saggia da fare.
Io: lo so ma quel bastardo deve finirla a venire a rompere, è una situa un po brutta quindi questo o Ichigo ci spedisce tutti quanti all'inferno con Alastor e compagnia cantate.
Dissi mettendo la lettera d'Ichigo dentro la mia cartella, mentre inchiostravo i miei vari disegni ero in costante pensiero, che cappero di piano ha quel demente ossigenato di merda, era quasi impossibile lavorare ad una parte di quei disegni che dovevo finire prima dell'esame finale di quell'anno, perché se ho troppi pensieri per la testa non riesco a fare un bel niente, però spero vada bene, perché io non c'è la faccio più con tutta la responsabilità che ho nella mie spalle, ma presi un respiro profondo e ritornai a lavoro leggermente più tranquilla, anche se tranquilla per modo dire, finii quasi subito il lavoro e suonò la campanella poco dopo, misi tutto dentro la mia cartella con tutti i disegni quasi completati e li misi dentro la mia borsa celeste, uscii dalla classe salutando il professore d'arte, mentre camminavo rivedevo quella dannata lettera, non mi fido minimamente di quel pazzo e questa sua lettera che dice che vuole negoziare per poter fare una specie di trattato di pace, c'è puzza di imbroglio qui, non riesco a fidarmi minimamente, mentre camminavo ero in pensiero tirando sospiri annoiati, per lo più sono preoccupata del fatto che può colpire qualcuno a cui tengo e se si azzarda giuro che gli taglio le mangiole e con le ossa delle dita (o falangi) ci faccio le tessere del domino, mentre stavo camminando per i corridoi potevo sentire quella sensazione di pericolo che mi attanagliava la mente e quella sensazione mi dava sempre più fastidio che altro, perché si sa che il m io istinto è quasi innato, dopo poco strinsi la lettera con una mano chiusa a pugno stropicciando la carta mentre la mia mano tremava per la forza che esercitavo sulla fragile e sottile candida carta scritta, quel maledetto ha qualcosa in mente e quel qualcosa non mi piacerà per niente ne sono certa al 100% su questo, andai verso il mio appartamento con ancora la lettera in mano con la carta tutta stropicciata dal nervoso che mi ha provocato, la lettera diceva così.
Cara Quattrocchi.
Mi sento quasi in colpa per aver dichiarato guerra
al tuo amichetto mezzatacca di nome Giacomo,
anche se non era la tua guerra ti sei messa in mezzo,
ma forse infondo posso capire la tua preoccupazione,
è pur sempre un tuo amico, però ora ti scrivo questa
lettera per chiederti una cosa, ovvero un patto di pace tra noi,
da persone civili quali siamo, spero di vederti presto dolcezza,
spero che accetterai le mie scuse e che un giorno possiamo vivere
in armonia tra persone adulte che si rispettano, ci vediamo presto quattrocchi.
con affetto❤:
il tuo amico Ichigo.
E io secondo lui ora mi bevo sta storia del trattato di pace tra persone civili, mica sono nata ieri, poi tra lui e l'essere civile c'è di mezzo il mare, proprio come dire e il fare...beh dai è letteralmente impossibile questo, come vedere un orso polare alle Hawaii che prende il sole e diventa un orso bruno, poi amici siamo peggio di Akaza e Douma ovvero due che si odiano fino al midollo, poi si sa che c'è poco da fidarsi di quel tizio, poi io un nome c'è l'ho quindi poteva scrivere benissimo il mio nome, anche questo mi ha fatto sospettare perché se c'è rispetto (citando la sua lettera), avrebbe usato il nome di chi si vuole fare pace e non mettere il nomignolo se era veramente una specie di convocato serio avrebbe usato anche altri termini più formali, mentre camminavo si vedeva che ero più che preoccupata e molto pensierosa, oltre a essere scazzatta, si notava anche da lontano che non ero proprio in me in quel momento, infatti vedevo i glam-rock animatronici, che erano lì per la classe di robotica per fargli vedere come funzionano i loro meccanismi che vanno ad energia solare, che erano più che confusi al vedermi così infatti si stavano chiedendo cosa potesse essere successo a ridurmi a pensare e farmi diventare così nervosa, all'inizio Glam-Rock Freddy e Gregory volevano avvicinarsi a me chiedendomi se avessi qualcosa che mi turbava ma Vanessa li fermò dicendo che era meglio lasciarmi in pace quando ero in quello stato, tornai al mio appartamento e mi sedetti sul divano guardando la lettera tutta stropicciata, emisi un sospiro e mi misi a braccia aperte appena sospirai, che rottura di palle che è sto riccone viziato di merda, pensai un po infastidita, ma poi sentii che il pezzo di carta mi venne preso dalla mano, mi girai mettendomi seduta, vidi Kyōjurō con la lettera d'Ichigo in mano mentre la legge con gli occhi potevo vedere formarsi una espressione di preoccupazione nel suo volto, appena finisce di leggere la lettera mi guarda serio e con le braccia incrociate.
Kyōjurō: non dirmi che vorrai andare lì per combattere contro di lui da sola.
Io: Leoncino secondo te ho scelta? se non lo faccio farà di peggio, metterà a ferro e fuoco questo posto mettendo tutti in pericolo, quindi se ci vado solo io, avrete più tempo di fuggire in caso di necessità.
Kyōjurō: Auri ti prego non dire queste cose, non ha senso.
Io: purtroppo il senso c'è l'ha, quindi di al preside di preparare un paino di evacuazione per domani in caso le cose si mettono male, poi lui vuole cose ben precise, Monika e visto che io sono la sua amica e "protettrice", anche se non metto in dubbio il fatto che si sa difendere da sola, vorrà me come schiava insieme a Monika, io sarò tipo una specie di trofeo, per lei invece...sarà peggio se non faccio qualcosa, vuole avere questa scuola per il controllo totale dei multiversi e in fine vuole ammazzare te e Giacomo...io non posso permettermi di perdere ne te ne nessuno altro qui, la mia vita è migliorata solo grazie a questo posto.
Dissi guardando con preoccupazione il professore, avevo un enorme magone dentro mentre parlavo, questa storia non mi è per nulla nuova per me, sempre così, poi mi avvicinai al ragazzo e gli tolsi la lettera dalle manie la misi sul tavolo, si vedeva che era triste per questa mia decisione poi si è arreso subito perché sa che io non cambio idea, gli presi il volto tra le mani e avvicinai le nostre fronti una contro l'altra delicatamente mentre accarezzavo le sue guance, poi lo riguardai negli occhi, poi lui con uno scatto mi prese tra le sue braccia e mi baciò con gran foga, io ricambiai il bacio mettendo le mie mani sul suo petto per poi metterle dietro il suo collo per abbracciarlo, poi vidi delle lacrime scorrere sulle sue guance, le asciugai con il pollice per poi accarezzarlo sulla nuca, lo riguardai con un sorriso dolce per poi dargli un bacio sulla fronte e sulle labbra, poi dissi.
Io: Kyōjurō, non devi preoccuparti per me, tu salvati insieme agli altri, si sei forte ma questo è molto più complicato di qualunque cosa che io abbia avuto in vita mia e che tu non riuscirai minimamente a sconfiggere, poi da come mi ha detto Giacomo è meglio che tu non vieni è molto più pericoloso per te che per me, ok?
Kyōjurō: non voglio che qualcuno ti faccia del male.
Io: nessuno mi farà del male, io ti sto chiedendo questo proprio per non farti rischiare nulla, altrimenti non te l'avrei mai chiesto, perché come tu conosci le mie potenzialità io conosco le tue, quindi ti prego...va in salvo in caso di pericolo domani mattina con Asahi e gli altri, promettimelo...ti prego.
Dissi con tono leggermente supplichevole, lui mi guardò veramente triste ma comprensivo, lo sa che lo faccio per il bene di tutti, lo ribaciai di nuovo, non so se sopravvivrò agli attacchi di quel riccone viziato babbione rompipalle quindi meglio fare ciò, lui mi prese dai polsi e mi spinse contro il muro, gli feci fare tutto quello che intendeva fare per poter sentirsi anche un po più tranquillo, spero solo che non sia troppo complicato sta volta però sento che sta volta non sarà per nulla una passeggiata, appena finimmo entrambi uno abbracciato all'altra lo guardai negli occhi, potevo vedere che era triste ma sapeva che se lo facevo era per il bene di tutti non solo per il suo, domani mattina andrò da Ichigo che mi aspetta nel gigantesco cortile dell'università e lo combatterò costi quel che costi, non posso fargli andare in porto il suo piano, Kyōjurō mi riabbracciò forte a se come se avesse paura che possa fuggire, lo ristrinsi anche io forte per poterlo far calmare, mi dispiace molto Kyōjurō ma lo faccio per te e per gli altri ma soprattutto per te, non voglio per nulla che qualcuno come lui sia libero di fare ciò che desidera e fare i suoi porci comodi negli universi degli altri come se fosse suo credendosi il re del mondo, che nervi quando i cattivi sono così, Dio brando al meno rispetta i suoi avversari e li rispetta, anche lobo la stessa cosa, invece Ichigo lo fa solo per il gusto di essere pezzo di merda quindi mi sta in culo perché è anche molto meschino quindi, diciamo che non sono sua fan numero uno anzi il contrario.
Il giorno dopo mi svegliai e il preside fece ciò che gli ho richiesto ovvero evacuare la scuola in caso di pericolo e come mi aspettavo la scuola e tutte le strutture sono deserte manco un cespuglio secco girava da quelle parti e nemmeno un uccellino cantava quella mattina, Kyōjurō e gli altri sono andati via, Asashi voleva seguirmi ma glie lo impedii mettendolo in una gabbia simile a quella che ha Edvige in Harry Potter e lo feci andare via con il mio amore e gli altri miei amici, io sono contro le gabbie ma in questo caso ho dovuto farlo, Tanjiro e altri hanno cercato di farmi dissuadermi al cambiare idea ma ero irremovibile, Giacomo però non era con gli altri anzi mancava proprio all'appello, camminai verso il punto d'incontro dettato da Ichigo per l'incontro, avevo il mio cappotto simile ad impermeabile ma di colore nero fatto di velluto, il mio cappotto svolazzava grazie alla raffica di vento che tirava leggermente quella mattina, la mia katana era nella cintura dei miei pantaloni lunghi a sigaretta con tanto di stivale di pelle nera, i miei passi seguivano quasi alla perfezione il ritmo del mio battito cardiaco che era posato e calmo nonostante la situazione di stallo, dopo un po che camminai arrivai al punto d'incontro con Ichigo che era seduto su un tavolino da picnic mentre mi guardava con uno sguardo beffardo con quel ghigno così odioso che ti veniva voglia di prenderlo a ceffoni finché la sua faccia non si cancella diventando simile a Slender Man, lo guardai truce con il fastidio nello sguardo.
Io: Allora viziato babbione, che vuoi da me ora?
Ichigo: Ouch mi ferisci così dolcezza.⁓
Io: guarda quanto me ne frega, ma fa in fretta dimmi che cazzo vuoi e sparisci da qui.
Ichigo: calmina ragazza, una cosa alla volta, poi io le cose me le voglio assaporare lentamente con la dovuta calma specialmente quando si tratta di ragazze difficili come te e la tua amichetta Monika.⁓
Io: Eh che è? Muller fai l'amore con il sapore orge edition?
Dissi sarcasticamente incrociando le braccia al petto, Ichigo si mise a ridere mentre io lo guardavo malissimo negli occhi con sguardo molto seccato e infastidito, poi il biondino mi disse che dovevamo spostarci da un'altra parte ovvero nel capannone dietro la scuola, quella era la zona di Mikey e Draken prima che la Tōman si trasferisse al centro di Tokyo che non è qui ma dalla 'altra parte di questa provincia quindi una manciata di ore ci vogliono per arrivarci, appena entrammo nel capannone sentivo che qualcosa non andava era troppo strano intorno a me, poi sentii le porte chiudersi dietro di me, mi girai di conseguenza per poter vedere chi ha chiuso le porte ma nessuno, come pensavo era una imboscata, potevo vedere una figura accanto ad Ichigo con la coda dell'occhio, appena mi girai mi ritrovai Akaza al suo fianco, ma com'è possibile Hakuji l'ho visto poco fa nella fila per l'evacuazione ed era umano, com'è possibile? molto probabilmente è dell'universo originale altrimenti non c'è altra spiegazione, ero come pietrificata per un momento, stavo per sguainare la katana per potermi difendere ma poi l'istinto mi disse di muovere verso sinistra perché sentivo che qualcosa mi stava per colpire appena mi spostai verso sinistra poi arrivò anche da destra l'attacco lo schivai all'ultimo per poco non mi facevo male seriamente, ma appena notai che quello che mi stava attaccando era un pezzo di stoffa ricamato con dettagli floreali realizzai immediatamente chi potesse essere, Daki è indubbiamente lei quella che mi sta attaccando, sto cercando di non farmi colpire per fortuna ci stavo riuscendo, ma poi un colpo arrivò verso destra e mi spinse verso il muro ma prima che potessi scontrarmi contro la parete di quella struttura Daki mi prese con i fasci di stoffa legandomi gambe e braccia a modi crocifisso per poi tapparmi la bocca sempre con un pezzo della sua stoffa, mi dimenai ma mi strinse leggermente di più rendendomi incapace di muovermi, Ichigo iniziò a ridere di gusto per poi avvicinarsi a me, lo guardai adirata ma lui stava ridacchiando mentre si avvicinava sempre di più a me, poi appena fu davanti a me con un solo passo di distanza prese la mia mandibola con una mano come per accarezzarmi la guancia, io cercai di allontanare il mio volto ma lui lo prese e mi girò lo sguardo con forza costringendomi a guardarlo negli occhi.
Ichigo: è maleducazione non guardare negli occhi chi si sta parlando ma credo che tu lo sappia vero Auri!?⁓
Io: hmm.
Ichigo: ah già non puoi rispondermi visto che sei imbavagliata,⁓ dai non dimenarti altrimenti non è divertente.⁓
Lui si stava per avvicinare con le labbra pronte a baciarmi da sopra il bavaglio, ma che cazzo vuole questo? un Harem? sul serio? ma ci stiamo prendendo per il culo? aspettai che fosse abbastanza vicino per poi dargli una testata fortissima sulla fronte che lo fece sbilanciare all'indietro, questo prima che potesse fare qualunque cosa di storto, Ichigo cadde all'indietro cadendo di schiena per terra in mezzo alla sabia che era sparsa a terra, sento sia Daki che Akaza ridere sotto i baffi per la mia capocciata, feci un espressione di maligna soddisfazione per quello che ho fatto, si sa che la mia testa è durissima come una roccia infatti non a caso sono molto testarda, sicuramente dopo questa Tanjiro sarà fiero di me la sua amica, lo guardai mentre era a terra con un piccolo bernoccolo in fronte, così impari a provarci con me schifoso e viscido verme che non sei altro, Ichigo si rialzò all'improvviso sentendo il ridacchiare di Daki e Akaza, poi guardò verso di me che lo guardavo con malsana soddisfazione.
Ichigo: SMETTETELA SUBITO DI DERIDERMI, e per quanto riguarda te maledetta sgualdrina la tua vita finisce qui, ma non preoccuparti presto ti raggiungerà anche il tuo amato Kyōjurō. *tira fuori la sua arma*
Akaza: *si mette davanti a me* Aspetta, metti giù quella spada, questo non fa parte dell'accordo tra te e la nobile Deadly Lady.
Ichigo: non me ne frega un cazzo di questo stupido accordo.
Daki: allora noi non rispettiamo la parte dell'accordo proprio come stai facendo tu maldetto moccioso viziato.
Disse Daki allentando il suo Obi (o cintura detta in italiano) fino a liberarmi, appena fui liberata dalla demone sguainai la mia katana, pronta al combattimento, Ichigo appena si girò si ritrovò subito la mia katana puntata sul suo collo, non spinsi più in là la lama della mia katana per poterlo guardare meglio negli occhi per vedere la sua reazione, l'unica cosa che ricevetti è una espressione di ansia da parte del giovane, cominciò il nostro gioco di sguardi minacciosi chi avrebbe ceduto alla paura avrebbe sferrato il primo fendente ferendo l'avversario, dopo poco però sentii qualcosa alle mie spalle ovvero la porta aprirsi in modo molto sonoro, poi sentii una voce famigliare.
Giacomo: Vedo che è iniziata la festa qui.
Io: Giacomo che ci fai qui?
Giacomo: ti aiuto ovviamente, ma non sono solo, ho chiamato qualche amico, vero ragazzi?
In coro: ESATTO GIACOMO.
Mi girai immediatamente e quello che vidi mi stupì, erano tutti cattivi che potevo riconoscere alla perfezione, uno addirittura era Doflamingo con il suo solito ghigno inquietante, poi potevo anche vedere anche Freezar da Dragon Ball, c'era anche Portuguese D. Ace da One Piace (L'unico buono che ho visto in quel gruppo di malviventi), c'era anche ink Bendy e i suoi seguaci d'inchiostro, Lobo che fece sentire la sua melodia fischiettata da lui stesso, ma erano lì per rinforzo? non ne ho idea, ma notai qualcuno in mezzo alla folla che si poteva distinguere in dagli agli altri, era Poseidone da Record Of Ragnarok (come anime ve lo consiglio c'è troppa gente figa lì e i combattimenti sono epici), strano dovrebbe odiare noi umani secondo il manga di Record of Ragnarok...vabbè dai meglio non farsi domande su cosa frulla nella testa degli dei dello stampo di Poseidone perché sarebbe una risposta molto strana o molto fuori dagli schemi, io ero pronta a combattere contro i due demoni ma successe qualcosa di strano, Daki e Akaza che erano schierati dalla parte dello Shinigami biondino andarono verso la mia direzione mettendosi alle mie spalle insieme agli altri cattivi, questo mi lasciò spiazzata più di prima a vedere tutta quella gente dentro a questo capannone di lamiera, poi il re dei mari proferì parola.
Poseidone: noi tutti siamo qui presenti per comunicarti una cosa Ichigo, ovvero che l'accordo che hai fatto con noi cattivi è saltato e ora siamo dalla parte di quella mocciosa che ha l'arma dalla parte giusta ovvero con la sua lama vicina al tuo collo.
Ichigo: COSA?! com'è possibile?
Bowser: Giacomo ci ha detto tutte le tue meschine intenzioni ovvero che tu volevi l'accesso ai nostri universi solo per dettare legge.
Poseidone: e a noi non ci piace quello che avevi in mente, quindi miei colleghi cattivi lasciatemi dire questo...tu piccola umana dai capelli strani prendilo a calci per bene, sono stato chiaro?
Io: S-si signore.
DIO: per quanto mi costa dirlo, metticela tutta a battere quell rifiuto di uno Shinigami piccoletta, fai come hai fatto per battere me che hai fatto un gran lavoro quando hai tentato di battermi, io rispetto quelli che cercano di sconfiggermi o uccidermi e tu ci sei andata molto vicino.
Freezar: esatto, sono d'accordo con il re dei pesci e il re dei succhia sangue qui, noi siamo qui solo per confermare la nostra separazione da quel pagliaccio di un moccioso pidocchioso e per vedere la battaglia tra uno Shinigami e una umana, quindi dacci un bello spettacolo.
Ace: VAI PRENDILO A CALCI IN CULO QUEL MALEDETTO PUSILANIME.
Mi urlò Ace facendo scatenare tutta la folla dei cattivi, potevo sentire il tifo di tutti che andava a mio favore, Akaza e Daki volevano combattere anche loro ma li fermò giacomo dicendo che sta volta questa battaglia era la mia altrimenti non solo non sarebbe mai finita ma perché sta volta avevo io il dovere di far finire tutto, i cattivi presenti si misero in cerchio dentro il capannone dov'eravamo formando una specie di arena, Poseidone invece con aria molto signorile guardava in silenzio la scena, mi tolsi la mia giacca di velluto nero e la lasciai affianco a Giacomo, dissi al mio amico che sta volta la parola fine sarà veramente messa senza discussione senza se o ma, quel giorno sarebbe finita una volta per tutte, guardai negli occhi il ragazzo mentre prendeva il mio cappotto, poi proferì parola.
Giacomo: fa attenzione e metticela tutta, contiamo tutti quanti su di te.
Io: farò del mio meglio fra...e non vi preoccupate non deluderò nessuno di voi.
Dissi sicura e determinata, io e Ichigo ci guardavamo negli occhi con le nostre lame sguainate e tratte dritte davanti a noi, iniziò il combattimento tra noi con uno scatto uno contro l'altro, affondi, parate, calci e spintoni con le spalle e catene magiche di ghiaccio mentre lui con delle catene fatte di anime dannante infatti al catena che Ichigo usava era nera come la pece, non dimentichiamoci che è uno Shinigami e di conseguenza ha dei poteri solo che non li ha mai usati per quanto ne so, il nostro combattimento non era solo con le armi bianche ma era anche corpo a corpo, dopo poco Ichigo fece una mossa sbagliata che disarmò entrambi dalle nostre armi in un solo colpo, la mia katana atterrò vicina a Giacomo che stava per ridarmela ma prima che potessi riprenderla Ichigo iniziò un combattimento corpo a corpo senza armi, io essendo abituata alle arti marziali anche quelle senza armi ero in netto vantaggio, anche se qualche volta con il mio potere facevo qualche trucco per poterlo fare scivolare o appannare la sua vista con una bufera, infatti lo atterrai immediatamente ma appena si rigirò verso di me Ichigo mi tirò della sabbia negli occhi, non vedevo nulla infatti ricevetti una ginocchiata sullo stomaco facendomi cadere a terra quasi subito, poi sentii qualcosa che mi bagnava il mio volto ma nella parte degli occhi poi sentii la voce di Poseidone.
Poseidone: aspetta un paio di minuti che quella bolla d'aqua che ho generato sui tuoi occhi ti ripulirà dalla sabbia che Ichigo ti ha lanciato.
Io: non posso stare ferma altrimenti quello mi picchia a morte.
Poseidone: capito però rimani concentrata, fa di tutto per non morire donna, sono stato chiaro donna?
Io: capito ci proverò...ma io un nome c'è l'ho.
Dissi sarcastica alla fine mentre stavo schivando i colpi di Ichigo alla ceca, potevo sentire Poseidone schioccare la lingua sul palato per indicare qualcosa che lo secca, AO mica ho detto qualcosa di male? pensai mentre pensavo a qualche soluzione alla mia cecità temporanea causata dalla sabbia negli occhi, ma poi una lampadina nella mia testa si accese, ricordai la lezione di Hakuji dove ero bendata e ho combattuto contro Kyōjurō, era semplice la cosa dovevo solo riprodurre quello che ho fatto all'allenamento e tutto andrà bene come al solito e potrò batterlo una volta per tutte, quindi presi un respiro profondo con il diaframma mettendomi in posizione di difesa pronta a tutto creando poi una catena di ghiaccio per poter parare i colpi che potevano colpirmi, poi dissi con i miei occhi chiusi con sicuramente la bolla d'acqua che mi stava pulendo gli occhi.
Io: pensi davvero che se mi togli momentaneamente uno dei cinque sensi hai la vittoria in pugno? sei veramente un povero babbeo.
Ichigo: non riuscirai battermi, sono ineluttabile.
Io: wow stai dicendo la stessa cosa di Thanos prima di venire sconfitto per poi diventare un cumulo di polvere, non so ma sento che ti stai attirando addosso la sfiga, poi come vedi non hai più il tuo che ti salva il culo, in breve sei fregato.
Ichigo: NON PARLARE, STA ZITTA MALEDETTA.
Mi urlò cercando di colpirmi con un calcio ma lo schiavai all'ultimo, lo afferrai prendendo la gamba con la catena da me generata e con una mossa lo feci cadere sul pavimento gli feci male con la mia catena, tanto che sentivo che stava leggermente zoppicando, non gli ho rotto nulla l'ho solo rallentato per poter fare una strategia che lo farà smettere una volta per tutte sta volta, Ichigo come pensavo ricominciò ad attaccare con attacchi diretti ai miei punti vitali e io nonostante non vedessi nulla mi muovevo in modo molto strategico schivando con maestria i suoi colpi e parando con la catena di ghiaccio tesa con le mie due mani, sentivo che dovevo dare il tutto per tutto per la salvaguardia di questa scuola, il combattimento iniziò a intensificarsi sempre di più, io con i miei poteri potevo sentire che ero tornata in quella forma, ovvero quella me degli aventi, Ichigo riuscì a spintonarmi lontano da lui, io sempre con gli occhi chiusi mi mantenni in piedi con le gambe leggermente divaricate, dovevo pensare ad una strategia lampo, pensando ci e ripensandoci mentre schivavo ogni singolo colpo ma nulla, ma poi mi venne in mente una cosa così semplice in mente che mi diedi della stupida pe un momento, così scivolai sotto le gambe dell'avversario e in fine da dietro legai con la catena la sua caviglia, poi mentre tiravo la catena feci partire un calcio puntandolo in un posto specifico ovvero in mezzo alle gambe, per poi dargli un calcio bello forte nelle nut's, facendolo poi cadere in mezzo alla sabbia sparsa in terra, sento tutti fare il classico verso di dolore, dopo poco la bolla d'acqua sui miei occhi creata da Poseidone svanì scoppiando come una bolla di sapone facendomi riaprire gli occhi, potevo vedere di nuovo tutto quello che avevo intorno, potevo vedere Ichigo a terra con le mani che tenevano le sue parti basse, io mi avvicinai e dissi al ragazzo puntando un pugno sul suo volto prendendolo dai suoi capelli biondo ossigenato.
Ichigo: ti prego non farmi altro basta...come hai fatto a sopravvivere ai miei poteri da dio della morte? è impossibile.
Io: molto semplice perché la mia forza di volontà va oltre l'immaginazione umana e nulla mi farà cambiare idea nemmeno la morte, io combatterò sempre anche nell'aldilà se è necessario, poi non intenzione di fare altro ma solo se te ne andrai per sempre lasciando questo posto senza farti mai più ne vedere ne sentire e che lascerai in pace Monika, Giacomo, me e Kyōjurō, altrimenti ti darò la caccia d'ovunque e te la vedrai con la mia furia e credimi non è un bello spettacolo vedermi fuori di me dalla rabbia, sono stata abbastanza chiara buffone?
Ichigo: si lo prometto non farò mai più cose del genere e lascerò tutti voi in pace.
Io: bravo il nostro piccolo babbeo che ha imparato al lezione⁓...hmm ma ripensandoci.
Dissi dandogli subito dopo una testata fortissima sulla fronte facendogli perdere i sensi, il biondino si accasciò a terra svenuto, vedo tutti i cattivi applaudire intorno a me vedo Giacomo che aveva uno sguardo molto più sereno con le braccia incrociate, vedo poi Poseidone avvicinarsi a me, ha detto che sembro quasi una semidea, sorrisi e lo ringraziai anche con un inchino mostrandomi umile davanti al dio dei mari, lui prese il suo tridente e fece toccare il ferro del tridente sulla mai spalla dicendo che ero forte e degna di stima anche dagli dei dell'olimpo e da tutti gli altri cattivi, come se fosse una specie di graduatoria da semplice scudiero a cavaliere che certe volte fanno i reali, il re dei mari appena tolse il suo tridente da vicino alla mia spalla iniziò a guardarmi con attenzione come se volesse ricordarsi della mia esistenza, poi con un tono piatto senza emozioni e per certi tratti molto signorile disse puntando i suoi occhi blu oceano verso i miei.
Poseidone: Hai un modo molto inusuale di combattere ma sappi che hai dimostrato molto coraggio giovane fanciulla, sei una avversaria che non vorrei incontrare al Ragnarok.
Io: la ringrazio...e vorrei ringraziarla anche per la sua presenza qui.
Dissi nel modo più educato e elegante possibile, il biondo mise una mano sulla parte sinistra del suo petto e disse che apprezzava le donne che combattevano infatti non a caso stima le valchirie, sempre dal torneo tra umani e dei scontro che si chiama Ragnarok, mi alzai e anche io chinai la testa in segno di rispetto, ma poi sentii qualcuno farsi strada nella folla, qualcuno poi scansò Bowser che era in prima fila ed era Kyōjurō che appena mi vide viva sorrise in modo ampio ma con gli occhi lucidi, avevo solo con un paio di graffi e lividi e avevo la camicia sporca e una manica con uno strappo sulla spalla, il ragazzo di fiamme poi si precipitò verso di me per poi stringermi forte a se soffocando le sue lacrime sulla mai camicia bianca, io lo ristrinsi forte a mia volta, appena Kyōjurō rialzò lo sguardo verso di me, mise le sue mani ai lati del mio volto guardandomi negli occhi, io feci la stessa cosa ma per accarezzare il suo volto delicatamente, lui aveva il respiro accelerato come se stesse per piangere di nuovo
Io: non preoccuparti mio leone sto bene ed è tutto finito seriamente sta volta.
Dissi dedicandogli un sorriso dolce guardandolo negli occhi, ma lui non disse nulla però all'improvviso attirò il mio volto verso di lui dandomi un bacio profondo sulle labbra io ricambiai dopo un secondo di pietrificazione del momento inaspettato, per questo gesto sentiamo tutti quanti i cattivi esultare come se fosse una delle cose più attese dopo il combattimento, tranne Poseidone che rimase in silenzio a guardare la scena con un sorriso leggerissimo e le braccia incrociate, Giacomo guardò la scena sempre con il medesimo sguardo sussurrando "ah che bello il lieto fine" emettendo un sospiro, quella sera tutti noi festeggiammo la nostra vittoria alla pizzeria di FNAF, festeggiammo con tutti gli animatronici e invitati e c'erano tutti quelli incontrati finora sia cattivi che buoni festeggiarono questo avvenimento, quella sera fu bella nonostante alcuni non ci fossero, come Lobo, Daki e Akaza che dovettero andarsene, lobo aveva una cena importantissima da fare quindi non è potuto venire con noi a festeggiare, poi mi fa strano il fatto che non ci sia Muzan e sua moglie, perché Muzan odiava Ichigo perché a quanto pare Ichigo non gli aveva passato informazioni su di me quando ci siamo scontrati, poi secondo Bowser Muzan e sua moglie la Deadly Lady erano ad una cena di lavoro importante in un ristoranti da ricconi quindi non sono potuti venire, anche se non l'ho mai vista non mi dispiacerebbe conoscerla detta in tutta onestà.
(quella stessa sera)
Deadly Lady POV.
Io e Muzan eravamo tornati a casa dopo una cena con Lobo che è stata veramente una cena molto interessante, Muzan appena entrato in salotto si mise sul divano era esausto per tutto quello che abbiamo fatto quella sera, andando in giro a destra e a sinistra senza fermarci mai, così io lasciai riposare un po il mio povero coniuge dicendogli che mi andavo a cambiare per mettermi qualcosa di più comodo per poter stare con lui con molto più confort e Muzan mi lasciò fare mentre lui era sul divano, massaggiandosi le tempie per potersi rilassare un po per poi mettere il suo cappello bianco sui suoi occhi, mentre m'incamminavo nei vari corridoi della magione, che è casa mia e di Muzan, mi guardavo intorno guardando non solo i soprammobili e i mobili molto barocchi con rifiniture dorate ma anche un paio di nostre foto e ritratti, mi sembra ancora surreale nonostante fossero passati più di un centinaio di anni, indosso il mio solito vestito da serata rosso scuro con una scollatura molto profonda sulla mia schiena con scollatura a V davanti al mio petto mettendo in risalto il mio decolté, che certe volte mi vergogno da matti a mostrare ma infondo non è male, la parte che mi copre il seno è allacciata dietro il mio collo come un bikini ma era un vestito lungo con uno spacco sulla mia gamba sinistra, lo spacco arrivava a mezza coscia, gli accessori che portavo erano un bracciale di perle nere con un charm a forma di goccia di colore rosso sangue e il collarino di velluto con il ciondolo sempre rosso sangue e a forma di goccia, un regalo che mi ha fatto Muzan per il nostro anniversario di matrimonio che dura dagli anni venti ormai, quindi potete immaginare da quanto tempo siamo noi due contro il mondo, tanto sia lui che io siamo demoni quindi non possiamo morire...l'unico problema è il sole ne io ne lui possiamo andare da nessuna parte di giorno, infatti Muzan mi ripete che si pente di avermi trasformata solo perché non posso andare in giro di giorno e godermi la vita come una donna normale, mentre ripenso a tutto quello che è successo il suono dei miei passi si sentivano rimbombare lungo il corridoio, appezzato di ritratti e varie foto ingigantite per poter occupare lo spazio della parete, dopo poco la mia camminata si fermò davanti ad un ritratto in particolare, restai a guardare il ritratto di "famiglia" con solo me e Muzan insieme, questo ritratto è abbastanza recente vicino ai primi anni 2000, sapete noi nell'universo iniziale ci odiavamo a morte e devo dire che quell'odio che provavamo l'un l'atro si trasformò in amore, un more strano ma sempre meglio di odiarsi a vicenda, ma nonostante tutto posso dire che è bello stare con lui perché sa come prendermi e sa cosa significa soffrire, io so bene la sua storia dall'inizio, ovvero da quando era un semplice umano che sono più di milioni di anni, praticamente io sono la più giovane tra noi due visto che avevo poco più di 19 anni negli anni venti, pensai a tutto quello che mi era successo in passato, ormai quei ricordi anche se leggermente sbiaditi posso vederli quasi chiaramente, emisi un sospiro rumoroso tanto da sentire quanto può essere solitaria avvolte la vita nella magione, dopo poco sento delle braccia abbracciarmi da dietro per poi sentire delle labbra baciarmi dietro il collo facendomi partire i brividi dal collo per poi attraversarmi tutta la colonna vertebrale.
Io: hmm⁓ tesoro, sai bene che il dietro del mio collo è sensibile.
Muzan: lo so bene mia cara dolce e bellissima mogliettina⁓, le tue spalle sono tese come un a corda di violino, qualcosa non va?
Io: solo che mi preoccupa il fatto che Daki non ha fatto rapporto, è strano certe volte o lei o il fratello fanno sempre rapporto e non fanno mai ritardo a consegnarlo.
Muzan: ora che mi fai notare è vero e posso dire che hai ragione tesoro, però c'è sempre una ragione saranno occupati con quel moccioso viziato.
Io: forse hai ragione tu sta volta amore mio...il fatto è che anche Akaza non ha fatto rapporto.
Muzan: Ok, 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 è strano lui è sempre puntuale con il rapporto.
Io: forse anche lui sta facendo la stessa cosa che sta facendo Daki...al meno spero.
Muzan: Tranquilla mio bellissimo giglio⁓, sono certo che faranno presto ritorno con il rapporto fatto.
Io: forse mi sto preoccupando un po troppo.
Muzan: molto probabilmente, quindi rilassati ok?...oppure c'è qualcosa che potrei fare per rilassarti mio tesoro?⁓
Io: un'idea c'è l'avrei.⁓
Muzan: oh davvero⁓, quale?⁓
Io: allora ci rilassiamo un po tra noi⁓, che te ne pare My Demon King!?⁓ non è una buona idea?!⁓
Dissi con tono molto profondo con un leggero ghigno, Kibutsuji non se lo fece ripetere due volte, prima mi baciò il collo, "Kibutsuji" l'unica cosa che mi usciva dalla bocca tra un brivido e l'altro (si fa chiamare per nome solo da me essendo la sua "amata mogliettina" come dice lui), poi Muzan mi girò verso di lui dandomi un bacio profondo sulle labbra, nonostante siamo demoni entrambi posso sentire il calore delle sue labbra sulle mie, le sue mani vagavano per i miei fianchi e schiena, le mie sono sul suo petto per poi andare dietro il suo collo toccando la stoffa del suo gilè nero ricamato con fili d'oro, chiusi gli occhi godendomi quel momento romantico tra noi, in queste ultime due settimane tra il lavoro e molti altri impegni è raro un momento come questo purtroppo, Kibutsuji stava per slacciarmi il laccio dietro il collo del mio vestito che mantiene coperto il mio seno, ma la cosa durò una sola fottuta mezzoretta, dopo poco sentimmo qualcuno chiamarci da dietro l'angolo del corridoio, era il nostro maggiordomo Donald, lo vedemmo arrivare dalla sua ombra fatta dalle luci del corridoio poi appena arrivò davanti a noi, lo vedevo con una faccia quasi terrorizzata, guardai il vecchio che ci serviva con aria interrogativa, non capendo cosa volesse intendere con il suo sguardo pieno di terrore dissi.
Io: Donald, qualcosa non va?
Donald: No, mia signora ma i vostri sottoposti sono tornati e vi aspettano in salotto.
Muzan: Grazie mille Donald puoi andare per sta notte, che dopo io e la signora qui presente abbiamo da fare cose di una certa questione di rilievo,⁓ dico bene mia cara?⁓
Io: dici bene.⁓
Donald: si signore capisco, mi ritiro subito.
Disse il vecchio andandosene via di fretta e furia, molto probabilmente perché ha paura di fare la stessa fine del suo collega che lo ha preceduto, Willy, lui è morto perché ha fatto entrare un intruso dentro questa magione ieri notte, no non ci ho pensato io ma il mio carissimo coniuge perché lui era rientrato prima ieri notte dal suo lavoro, io ero in ufficio a finire delle carte importanti, quando sono tornata ho trovato la cena pronta preparata dal mio dolce maritino, che mi accolse immediatamente con un bel sorriso e un bacio, come nelle coppie sposate nei classici film hollywoodiani, poi notai che mancava Willy all'appello della servitù, anche se sono solo tre persone in croce lo staff della nostra servitù ma dettagli, ma l'assenza di Willy era segno che non ha fatto una bella fine conoscendo il mio caro marito, poi noi siamo demoni quindi potete immaginare cosa significa, vero o avete bisogno dei dettagli più succosi di ciò che è successo al maggiordomo? Tornando a noi, io e Muzan andammo in salotto e vedo Gyutaro e Daki accompagnati da Akaza che sta appoggiato ad un muro con le braccia incrociate al petto, noto che tutti e tre i demoni hanno una espressione molto contrariata, Muzan aveva anche lui una espressione molto contrariata per il loro ritardo nel consegnare i rapporti, quindi intervenni io per evitare che sopportino una punizione dolorosa peggio dell'inferno, misi la mia mano sul petto del mio caro marito segno di far parlare me e come immaginavo lui prese un sospiro per calmarsi per poi lasciarmi fare, lo ringraziai con un ghigno molto furbino e un leggero bacio sulla guancia, lui anche se non glie ne frega più di tanto gli da leggermente fastidio il fatto che gli do un bacio davanti agli altri, l'ho fatto apposta per provocarlo leggermente lo ammetto apertamente, mi girai verso i nostri sottoposti e mi schiarii la voce per poi iniziare a parlare.
Io: allora che cos'è successo? perché queste facce di disapprovazione? e (cosa più importante) perché non avete consegnato i rapporti in tempo?
Akaza: non abbiamo scusanti per il ritardo nobile Deadly Lady e ci dispiace per questo, ma quel moccioso voleva fare qualcosa che non era per nulla nell'accordo tra voi, nostra signora.
Daki: ovvero fare fuori la ragazza, noi dovevamo solo umiliarla non ucciderla, lui non aveva fatto il patto con voi nostra signora e voleva uccidere la giovane e i due uomini.
Gyutaro: e lei nostra signora ci ha insegnato che se non si rispetta un patto si estingue e noi abbiamo agito di conseguenza, spero che questo la lasci soddisfatta.
Io: bravi ragazzi, sono fiera di voi per questo, avete fatto la cosa giusta da fare per uno viziato come lui, ma ditemi com'è successo e perché gli è girata così a quel pidocchioso?
Akaza: Il marmocchio voleva far fuori la ragazza perché gli ha dato una testata in fronte, così mi sono messo in mezzo dicendo che non faceva parte del piano, Daki visto che quell'ossigenato ha infranto il patto ha liberato la giovincella dai suoi tentacoli di stoffa.
Daki: ma in tutto ciò quel Ichigo se ne è fregato e voleva colpire il nobile Akaza, ma ad un tratto moltissimi cattivi con me noi sono entrati in gioco con un ragazzino di nome Giacomo e iniziò una battaglia dove anche noi partecipammo, la ragazza ha cominciato a combattere per poi sconfiggere quel dannato pidocchioso.
Gyutaro: però prima avevano iniziato una battaglia di sguardi si vedeva che lo stava insultava in modo molto serio a mente, lo sguardo di ira che aveva in volto quella ragazza faceva venire i brividi.
Io: beh che dire una ragazza e un ragazzo con il fegato da vendere per combattere certa gente.
Akaza: in parole povere si nobile Deadly Lady.
Io: perfetto il rapporto è stato fatto, potete ritirarvi, Nakime!
Nakime: si madama Deadly Lady?
Io: mandali pure alle loro rispettive abitazioni te compresa.
Nakime: sarà fatto nobile Deadly Lady.
Disse con tono basso obbedendo al mio ordine Nakime, appena il suono del Biwa riecheggiò in tutta la stanza, i sottoposti erano spariti uno alla volta, Nakime li ha teletrasportati nelle loro rispettive abitazioni, lei compresa, Giacomo...mi ricordo che mio marito ha un amico con questo nome e credo che sia lo stesso ragazzo di cui parlavano i nostri sottoposti che sparirono immediatamente grazie a Nakime che con il suono del suo Biwa teletrasportò anche se stessa a casa sua, ma appena rimasi sola con mio marito potevo sentire quanto lui sia un po seccato del fatto che tratto le lune crescenti come fossero famigliari, lui non riesce per nulla ad affezionarsi a loro a differenza mia...vabbè tranne Douma la seconda luna crescente perché i suoi modi di fare hanno un non so che di disturbante ma dettagli, stranamente solo a me si è attaccato in modo affettivo, e fa questa scenata come se fosse geloso degli altri, lo guardai con un ghigno sapendo che quando lo guardo così lui non può resistermi, così mi avvicinai ammiccando un sorrisino, per poi cominciare a stuzzicarlo leggermente nei modi che conosce anche troppo bene.
Io: vedo che il grande Kibutsuji Muzan è geloso⁓, sai che io al di fuori di te non voglio nessuno,⁓ poi tu sai di chi preoccuparti di più, o sbaglio?⁓
Muzan:...hai ragione mio dolce e delicato giglio⁓, ma se continui a stuzzicarmi in questo modo giuro che non mi tratterrò sta volta e sai che sono un uomo di parola⁓, vero mia dolce e incantevole Lady?⁓
Io: certo che lo so⁓, d'altronde sai che non mi spavento tanto facilmente Kibutsuji caro.⁓
Muzan: ecco perché mi sono innamorato e ti ho sposato mia bellissima dama⁓, vieni qui tu.⁓
Disse per poi prendermi dai fianchi per poi cominciare a baciarmi in modo appassionato le labbra per poi sentire le su emani andare dietro il mio collo per poi slacciare il nodo del mio vestito da sera che avevo da prima, facendo abbassare i due lembi del vestito che mi copriva il seno, ma prima che potessi fare qualunque cosa ci ritrovammo in camera nostra, potevo vedere Kibutsuji sorridere e sentire il suo sorriso nel nostro bacio mi faceva venire sempre più brividi, mi slacciai il collarino e il bracciale e li metto in cassa forte insieme per evitare di perderli, lo attiro a me tirandolo dalla cravatta bianca che solitamente indossa Muzan per poi slacciare il nodo dell'accessorio, lui avvicina la mano sulla zip sul mio fianco per far cadere ulteriormente il mio vestito a terra, lo bacio un'altra volta ma con molta più passione di prima e nel mentre gli sbottono il gilè e la camicia, le sua mani nonostante fossero leggermente fredde mi piaceva sentirle accarezzare il mio corpo, lo guardai negli occhi rosso corallo, potevo vedere un leggero ghigno formarsi sulle sue labbra, quel ghigno che è solito a fare quando siamo noi due, mi guardò dritta negli occhi per poi cominciare a baciare e mordere leggermente il collo facendomi uscire qualche gemito accompagnato da un sospiro.
Muzan: vedo che ti stai godendo questo momento,⁓ vero mia bellissima regina?⁓
Io: se ti dicessi il contrario mentirei,⁓ in questi ultimi tempi mi mancavano le tue attenzioni.⁓
Muzan: allora non ero l'unico,⁓ contento di sentirlo mio bellissimo giglio.⁓
disse per poi tornare a quello che stava facendo, i sospiri ripirono la stanza ormai diventata calda come il deserto, certe volte ci va troppo pesante su alcune cose ma amo quando mi da queste attenzioni e mi tratta come il suo più grande tesoro, una notte piccante e piacevole come questa purtroppo in questo periodo sono rare per il lavoro e impegni vari che ci tengono sempre separati o lontani, ma ora che c'è la pausa di due settimane prima dell'lavoro vero e proprio ci godremo tutto il tempo che vogliamo, visto che si sta avvicinando il periodo delle vacanze e i nemici si commissionano l'null'altro la morte, nono sto scherzando una volta c'è successo che ci hanno commissionato uno la morte del suo rivale e il rivale stesso ci ha chiesto la medesima cosa, cose da non credere, certe volte sembra uno scherzo di cattivo gusto, però nonostante tutto quello che ci succede intorno Muzan riesce sempre a ritagliare molti frammenti di tempo libero per stare con me e viceversa, è un super cattivo ma è anche un gentiluomo ed è sempre galante e molte volte ha sacrificato un impegno di lavoro solo per stare con me, lasciando la gestione a Kokushibo che è il suo braccio destro nonché amico.
(History time)
Però sapete quando abbiamo combattuto io contro di lui? era il 1912 e il periodo Meiji era finito, avevo appena compiuto 19 anni, ero umana a quel tempo, ero in missione per la squadra ammazza-demoni e io e Tanjiro di quel tempo per puro caso ci siamo imbattuti in Muzan, per me non era il primo incontro però una cosa era cambiata, dovete sapere che ho un istinto innato di conseguenza posso capire cosa sentono le persone intorno a me, e quella sera potevo sentire che cosa provava Muzan in quel momento e quando ho notato che dentro di lui c'era qualcosa che lo faceva come intenerire, ho collegato che cosa voleva fare e perché io combattevo solo con lui e se qualche altro demone voleva farmi fuori veniva sempre lui e lo ammazzava facendogliela pagare con la vita, però tra le tante volte che ci siamo scontrati un'altra cosa era strana ovvero che ogni volta che mi stava per dare il colpo di grazia esitava e mi lasciava lì in attesa che arrivassero i soccorsi per potermi portare via e curare, dopo quel che ricollegai tutto, Ma Tanjiro non poteva competere con la potenza di Muzan in quel momento, non era pronto, così quando Muzan stava per colpirlo mentre il ragazzo era a terra mi misi davanti a lui con le braccia aperte per evitare che lo uccidesse.
Io: ti prego lascialo in vita, ti supplico abbi pietà di lui.
Muzan: tu ragazzina che implori la mia pietà per quel ragazzo?
Io: ti supplico non fargli del male.
Muzan: se lo facessi che ci guadagno?
Io:...offro me stessa per far avere salva la vita al mio amico, una vita per una vita, mi sembra uno scambio equo.
Tanjiro: Rori-Chan ti prego, non farlo per me.
Io: accetti questo scambio?
Dissi con tono leggermente tramante, non ascoltai Tanjiro in quel momento, per me era più importante salvarlo e salvare tutti gli altri, L'uomo vestito elegantemente mi guardò con un ghigno per poi studiarmi da testa a piedi, appena si avvicinò a me per vedermi meglio mi alzò il volto verso l'alto per far si che i nostri sguardi s'incatenassero, sentivo un terrore mai sentito prima, sudavo freddo e tremavo in modo impercettibile e il mio corpo era come immobilizzato da una forza invisibile, non riuscivo a muovermi, poi prese Tanjiro dal collo della divisa e lo lanciò via, io urlai di smetterla, ma prima che potessi dire qualcosa lui mi guardò attentamente per poi avvicinarsi al mio orecchio e sussurrare una semplice frase che mi lasciò impietrita.
Muzan: affare fatto piccola umana,⁓ una vita per un'altra più degna di essere vissuta, specialmente per te giovane ragazza.⁓
disse prima di allontanarsi da me per poi far apparire un tentacolo a filo con una specie di punteruolo, iniziai a tremare appena quella specie di punteruolo vicino a me, alla fine successe ovvero che lui si trasformò nella sua ultima forma con uno dei suoi spuntoni m'infilzò e m'infettò con il suo sangue, infilzando lo spuntone sul mio collo, dopo che sono diventata demone, si mi sentivo in colpa perché avevo tradito la squadra praticamente, anche se ricordavo poco e niente ma ricordavo solo i miei amici e famigliari, ma lì mi feci leggermente più furba così feci una cosa, ovvero non far sterminare la squadra, anche se mi era contro non importava, per me era importante sapere che erano in salvo, la squadra ammazza-demoni non è morta perché dopo vari tentativi di supplica da parte mia verso Kibutsuji, lui si è lasciato convincere e non ha sterminato la squadra non uccidendo Kagaya Ubuyashiki, ovvero il nobile capofamiglia, si quella sera ne pagai le conseguenze delle mie azioni, in un modo particolare, ma non potevo fare nulla ero ancora agli inizi ed ero un demone di scarsa forza, solo ora sono diventata così solo con le mie sole forze, non avevo manco chiesto una goccia di sangue in più da Kibutsuji per diventare forte, infatti dopo manco pochi mesi prima eguagliai la sua forza per poi superarlo dopo un anno, beh poi ci siamo sposati proprio a pochi anni prima della fine degli anni venti, ma come si dice "ho 19 anni e li avrò per sempre", infatti quando mi sono sposata tutti mi guardavano strano perché ai loro occhi sembravo una ragazzina, in quel momento stavo pagando il prezzo per aver tradito la mia squadra, ma in quel momento dovevo sacrificarmi o la squadra e tutti i suoi membri sarebbero morti, poi volevo proteggere ciò che per me in quegli anni mi pareva importante ovvero proteggere i miei amici Tanjiro, Inosuke e Zenitsu, ma di quei tempi non di questi, loro sono i pronipoti del trio che conoscevo, poi capendo che tutti coloro che conoscevo della squadra erano morti raccontando del mio tradimento definendomi la cosa peggiore per l'organizzazione persi la testa e caddi in una leggera depressione da lì sono diventata la Deadly Lady cancellando il mio vero nome da umana, in quel momento quella umana era morta ed era sorta la Deadly Lady.
(Nel presente)
però quella ragazza mi ha stupito, Akaza mi ha portato una foto di questa ragazzina e la cosa che mi faceva specie ne è solo una, ovvero che quella Aurora mi sfigura leggermente perché...beh abbiamo lo stesso identico aspetto esteriore con l'unica differenza che io ho più di un centinaio di anni mentre lei ha solo 19 anni, come me dell'epoca, praticamente una mocciosa in confronto mio, che potrei essere la sua bisnonna per quanti anni ho, molto probabilmente il multiverso gira e rigira creerà sempre una copia di me in tutte le salse, si sa cosa fa il multiverso creando nuovi mondi da vedere, ne ho viste di copie di me in tutto il multiverso una più particolare dell'altra.
Questa fu una delle sere più piccanti e romantiche di tutta la nostra vita di coppia, lui è sempre si leggermente rude ma sempre attento a come si muove, soprattutto quando si tratta di momenti di estrema intimità come questa, ogni volta che mi tocca riesce sempre a farmi impazzire, i suoi modi certe volte possono anche andare oltre al semplice limone o rapporto sessuale, questo uomo è molto più creativo di me in questo e non è una cosa facile questa qui, per chi mi conosce lo sa benissimo(tipo Daki mi dice che certe volte faccio certi piani per ammazzare la gente che avvolte mi chiede se mi drogassi per avere certe idee), ma quella sera era praticamente dedicata al contatto fisico vero e proprio, mi stringeva forte a se mentre mi toccava d'ovunque senza lasciare niente al caso, dopo un po che Muzan aveva finito di farmi andare fuori di testa con i suoi soliti trucchetti da sotto le lenzuola mi strinse a se accarezzandomi delicatamente il copro provocandomi una leggera pelle d'oca, lui poche volte è delicato dopo aver fatto quindi mi stupisce leggermente ma credo che quello fosse il suo obbiettivo conoscendolo, ci sdraiammo su un fianco uno davanti all'altro mentre ci guardavamo negli occhi con aria sognante come se stessimo in paradiso...ovviamente dico in modo figurato, perché come sapete i demoni non possono andare in paradiso, io lo guardai negli occhi perdendomi in quegli occhi color rubino con la pupilla simile a quella di un serpente, adoro i suoi occhi rossi sono molto ipnotici per quanto sono belli, poi l'uomo mi dedicò un altro sorriso, accarezzarmi la guancia con delicatezza per poi proferire parola con tono rilassato.
Muzan: ogni secolo che passa diventi sempre più bella sia fuori che dentro mia sensuale e bellissima regina.⁓
Io: posso dire la stessa cosa di te mio re.⁓
Muzan: vuoi lusingarmi per caso mia bellissima rosa rossa?⁓
Io: sai che dico solo verità,⁓ vero?⁓
Muzan: hai ragione mia bellissima dama,⁓ vieni qui.⁓
Disse prima di stamparmi un bacio sulle labbra trasformandolo in un limone per poi stringermi forte a se, adoro quando fa così dopo esserci goduti la nostra nottata, poi proposi di accedere la vasca idromassaggio per poterci rilassare un po tra noi, Muzan mi guardò dritto negli occhi ammiccando un ghigno accettando con estremo piacere la mai offerta, così mi alzai e andai verso il bagno ad accendere l'acqua calda per il trattamento idromassaggio, ma prima che potessi andare il mio coniuge mi lasciò una leggerissima e scherzosa pacca sul didietro, emisi una piccola risata dandogli del birbante con un sorriso furbino, lui a questo ridacchiò chiamandomi con il mio nomignolo ovvero "Mio bellissimo giglio", appena entrai in bagno a preparare la vasca con tanto di sali da magno profumati alla rosa, pensai a quello che mi dissero i sottoposti miei e di Muzan, non riesco a fare a meno di pensarci, allora quella lì non è solo buona ma anche una che ha le palle cubiche e questo mi piace da matti, allora non è solo un bel faccino e questo è un bene per gli anni che corrono, mi sa che un giorno non lontano io e lei ci incontreremo e faremo un confronto tra noi e io non vedo l'ora, ma ora non ci penserò minimamente e mi godrò tutta la nottata di smancerie con il mio fresco e sexy marito, poi siamo soli in casa quindi possiamo fare ciò che desideriamo anche la cosa più sporca di tutte che manco nei peggiori mondi erotici si possono immaginare, poi ribadisco che Muzan è quello creativo in questo, lo vedete molto cattivo e freddo ma vi sorprenderà sapere che lui è anche leggermente pervertito, solo io conosco questo suo lato molto birbante e molto spinto di lui, poi Kibutsuji è diventato il mio re e io la sua regina, poi chi sa cosa vola nella mente di Muzan, per me questo è ancora leggermente un mistero, certe volte ha idee particolari in mente, altre invece ha certi pensieri strani mentre fissa cose a caso, per esempio in questi ultimi due secoli si comporta in modo strano perché certe volte quando andiamo a fare una passeggiata nei quartieri commerciali si ferma sempre davanti alle vetrine di negozi di oggettistica per neonati e bambini della fascia dai 0-3 anni, alcune volte in questo periodo lo becco a vedere molte cose strane, come siti che suggeriscono dei nomi per bambini ai giovani genitori, questo è strano forte da parte sua che i bambini non è che li sopporta molto a differenza mia, vabbè sarà che avrà una certa età e che gli vengano strane idee per la testa, può capitare una cosa del genere dopo un po che si è sposati...e noi che siamo sposati dal 1919 diciamo che potrebbe anche essere normale, vabbè dai sarà la sua età che gli fa scherzi del genere, pensai mentre mi legai i capelli con uno chignon disordinato per non farmi bagnare i capelli, immergermi nella vasca e godermi l'idromassaggio e accoccolarmi al mio consorte che ha posato la sua testa sulla mia mentre mi accarezza la spalla bagnandola leggermente con l'acqua calda, è il massimo delle notti questa detta in breve.
Poseidone (da Record Of Ragnarok):
(è un dio quindi è normale che abbia l'espressione un po signorile)
La Deadly Lady (Spero si capisca purtroppo la risoluzione non è un gran che):
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