Parte 42 [❄Il Festival D'inverno🌌]

⚠Avvertenza⚠: parte NSFW alla fine del capitolo, se non vi piace cambiate storia andando nel mio profilo che c'è ne sono altre che non trattano la sfera sessuale, detto questo grazie per l'ascolto.

Aurora POV.

Sono a lezione del professor Himejima per finire l'ultima cosa del suo programma di lezioni, devo dire che molti sono iper super interessati alla lezione stanno prendendo tutti gli appunti per essere certi di fare bene all'esame del professore in questione, devo ammettere ho un po di ansia ma non mi lascio trasportare da essa, sono lucida e io e Kyōjurō abbiamo organizzato le mie giornate, i miei pensieri sono rivolti alla mia concentrazione assoluta sugli appunti e sulla lezione la mattina, mentre il pomeriggio Kyōjurō mi aiuta a studiare essendo mio tutore scolastico, devo ammettere che a me piacciono questo tipo di materie, adoro la cultura e per questo, perché sa come farmi trasportare anche con delle piccole cose, ad un tratto il signor Himejima  interrompe la lezione per dare un annuncio speciale.

Gyomei: ragazzi ho una notizia da parte del preside, state attenzione alle mie parole, intesi?

Io & gli altri studenti: si Professore Himejima.

Gyomei: perfetto, sta sera ci sarà il festival invernale della scuola, quindi mi raccomando di mettervi i vestiti tradizionali perché è un avvenimento molto importante per la scuola.

Io & altri studenti: si professor Himejima.

Dicemmo tutti, ma mi resi conto che io un kimono tradizionale non c'è l'ho, ovviamente essendo estera non c'è l'ho, dopo poco posso dire di essere entrata leggermente in ansia, non potevo mica presentarmi con un abito da sera? è una festa tradizionale no un ballo di gala o un ricevimento in cui un abito di quel genere non è per nulla consono, appena uscii dalla classe vagai per i vari corridoi per cercare l'uscita per tornare all'appartamento per potermi riposare un paio di secondi al meno per poi pensare a cosa fare con il kimono, forse potrei chiedere aiuto a Monika, ma non vorrei disturbarla sicuramente anche lei ha molto da fare visto che anche lei è l'organizzatrice di questo Festival, dopo poco noto qualcuno venirmi incontro ed era il professore di ginnastica, ma che ci fa qui? non era il suo giorno libero?

Io: professor Tomioka?

Tomioka: Aurora potrei chiederti un favore...vorrei fare colpo.

Io: Uh⁓ interessante, spari pure Professor Tomioka

Poi il giovane professore sparò che voleva fare colpo su una ragazza che gli piaceva, mi spiego che dovevo lanciare una specie d'incantesimo (anche se non si chiamano così) e far cadere un po di neve ma non far nevicare ovviamente, mi ha detto di far cadere un paio di fiocchi di neve perché alla ragazza in questione gli piace vedere la neve che cade perché lo trova rilassante e bello oltre a trovare belle le farfalle o altri tipi d'insetti colorati, capii immediatamente chi poteva essere la ragazza in questione ma feci finta di nulla per non mettere in imbarazzo il professor Tomioka, accettai di fargli questo favore, lo salutai e me ne ritornai all'appartamento essendo stata l'ultima lezione della giornata, durante il tragitto tra scuola e dormitori vedevo un tizio con una giacca nera pantaloni bianchi e un cappello bianco con una banda nera nella parte in cui il cappello copre la parte superiore della testa, aveva un sguardo molto inquietate e emetteva un'aura oscura che non mi rassicurava nemmeno per la cara vita, mi allontani più velocemente possibile mi sentivo a disagio a sentire lo sguardo di quel tizio addosso, cioè no ma mille volte no, rientrai in tutta velocità nell'edificio dove ci sono i dormitori e andai verso il mio appartamento, appena rientrai dentro l'appartamento mi ritrovai praticamente tutta la famiglia Rengoku al completo, rimasi sorpresa a vedere Ruka, Shinjuro e Senjuro, li guardai interdetta per un secondo per poi domandare.

Io: ahm mi sono persa qualcosa?

Ruka: lo credo bene mia cara, non hai nemmeno un kimono tradizionale da metterti per il festival invernale di sta sera.

Shinjuro: siamo venuti per darti una mano, sei la ragazza di nostro figlio e come ""suoceri"" dobbiamo aiutarti, in questo caso ti aiuteremo a non fare una figura un po caprina.

Io: ahm...grazie(?)

Io non sapevo cosa dire o fare oltre a dire quel grazie, così annui ma ero un po in imbarazzo cioè i genitori del tuo compagno che ti offrono una mano per me è leggermente nuovo una cosa così, poi Ruka vedendomi leggermente rimasta di sasso mi prese per il polso e mi trascinò nella camera da letto che condivido con il figlio, spero solo di non aver fatto una delle mie solite figuracce, infatti chiesi scusa a Ruka per essere rimasta in quel modo è solo che non sono abituata a così tanta gentilezza e disponibilità lei di risposta mi sorrise e mi pattò la testa con una mano, aveva un sorriso sincero in volto e avevo una sensazione molto gradevole segno che potevo fidarmi di lei, come sapete il mio sesto senso è leggermente più sviluppato del normale, praticamente ho la capacità innata di intuire le azioni degli altri, ma una volta non l'ho ascoltato il mio istinto e mi è costato caro diciamo, poi la donna dai lunghi capelli neri tirò fuori da una enorme busta di stoffa un kimono celeste che man amano diventava blu scuro con una sfumatura più chiara verso la fine del capo d'abbigliamento, con solo lemaniche decorate in modo diverso, l'obi era celeste sfumato con il blu e c'era un laccio rosso con una specie di fiocco, era a dir poco stupendo quel kimono, prima mi disse di truccarmi come faccio di solito per poi vestirmi con il kimono perché ci vuole tempo a metterlo certi kimono ci vogliono tre ore solo a sistemare la cintura ovvero l'obi, come mi aspettavo solo 4 ore ad allacciare il tutto, poi la cosa che mi ha fatto strano è che Ruka mi ha detto che se voglio posso mettermi l'intimo di pizzo che uso sempre che come sapete diciamo che è leggermente sexy, io indosso quel tipo di biancheria perché la trovo stranamente comoda, infatti mi misi il tutto in pizzo sotto il kimono, la donna scherzosamente mi disse che ho un bel didietro, io rossa in volto gli dissi di non dirlo che m'imbarazza e lei rise come una matta per poi farmi unire alla sua risata leggera e delicata, nel mentre Ruka mi aiutava a mettere il kimono parlavamo un po per conoscerci meglio e come immaginavo questa è una delle donne più forti dell'intero mondo ha sconfitto una malattia difficile da superare e ora sta meglio, ne sono felice la famiglia Rengoku merita il meglio, poi la donna dagli occhi rosso fiammante domandò.

Ruka: scusa se sono un po ficcanaso ma...hai avuto un ragazzo prima di mio figlio vero?

Io: si...ma sembrava più una amicizia tossica più che un fidanzamento.

Ruka: ah comprendo, ma Kyōjurō lo sa?

Io: si, glie l'ho raccontato da un po di tempo ma dicendo che io ora che sto con lui sono alla lunga più felice.

Ruka: si nota dal tuo sorriso spontaneo quando ti guardi intorno e da com'è il tuo fisico ha reagito, sto dicendo in positivo, l'ho notato il cambiamento da quando ti ho vista la prima volta al ristorante ad ora, ci sono molti cambiamenti, poi sei diventata molto più combattiva e più sicura di te si nota da lontano.

Io: beh è vero...non posso darvi torto-

Ruka: prima di ogni cosa, puoi chiamami Ruka...ok?

Ovviamente accontentai la richiesta della donna, dopo poco ricominciammo a parlare e ridere tra di noi, mi sembrava quasi strano che la madre del mio attuale ragazzo mi trattasse così gentilmente senza dire qualche mio difetto, la signora Ruka è una donna molto gentile, coraggiosa, forte, determinata e estremamente combattiva, perché Kyōjurō mi ha detto che la madre aveva una malattia molto grave e che lei la stava combattendo a spada tratta per sopravvivere per vedere come i suoi figli sarebbero cresciuti vedendo anche con chi sarebbero stati, stimo le donne che combattono in questo modo superando anche la logica umana, tutto questo solo per i propri figli questa madre è la donna più potente che io abbia mai visto in senso psicologico e fisico, tutti dicono che la forza fisica è tutto ma non è così, la forza si vede anche in altri modi, come combattere una malattia ci vogliono nervi saldi una fede d'acciaio e un grande senso di determinazione e Ruka le ha tutte quante queste abilità in lei, ha una grande forza spirituale e psicologica incredibile, sono felice di essermi unita a questa famiglia così gentile e valorosa, dopo poco la giovane signora prese dei fermagli e me li fece scegliere per poi iniziare ad acconciarmi i capelli in una treccia come quella di Mitsuri ma solo una che è sistemata di lato come la coda lenta di Ruka, quell'acconciatura le definisce il volto che è molto delicato con dei lineamenti molto delicati e puliti, però una cosa la devo ammettere Ruka ha il tocco delicatissimo sui miei capelli quasi non sento nemmeno il suo tocco, prese un elastico per capelli e legò la fine della treccia per poi legare un nastro blu (il fermaglio che avevo scelto) per poi legarlo con un fiocco per coprire l'elastico che fermava la treccia, appena mi vidi allo specchio all'inizio non mi riconoscevo, mi sembrava incredibile che con poche cose Ruka mi abbia cambiata anche se di poco faceva una differenza abissale sul mio volto, però appena guardai dallo specchio dove la giovane signora si era messa per farmi l'acconciatura potevo vedere un sorriso leggero sulle labbra di Ruka, appena vidi quel sorriso non feci a meno di fare lo stesso anche io, forse voleva una ragazza così per il figlio, non ne sono sicura ma sono certa che è sollevata su qualcosa, ma non riesco a capire cosa, in genere lo capisco dallo sguardo della gente, così domandai con molta delicatezza e tatto.

Io: Ruka?!

Ruka: dimmi Aurora.

Io: ti vedo molto più sollevata di prima e sento che è più rilassata e questo mi fa piacere, ma come mai?

Ruka: vedi Aurora, la mia malattia è molto grave e avevo paura di non riuscire a vedere mio figlio insieme a qualcuno che per lui è speciale, non so se ci sei passata anche te con questo tipo di cose ma non te lo auguro, sei una ragazza molto a modo e devi essere fiera di te stessa, devi essere fiera per la donna che sei diventata nonostante quello che hai passato, le persone forti come te e Kyōjurō hanno ricevuto questa forza per proteggere i più deboli e non usare quel dono per il proprio tornaconto.

Io: Ruka vedi la mia mia famiglia non è famosa per la sua fortuna nella vita...questo l'ho capito a soli sei anni.

Ruka: sei dovuta crescere emotivamente in anticipo e questo ti fa onore, proprio come ha fatto Kyōjurō, quando mi sono ammalata lui era un bambino di soli 6 anni (proprio come te) e ha fatto un sacco per tutti noi, ha tenuto Senjuro e ha aiutato in casa mentre io ero in ospedale o a letto per le varie operazioni o terapie che mi stancavano ogni volta e di questo sono molto fiera di lui, in verità sono anche fiera di Senjuro perché anche lui sta facendo la stessa cosa del fratello.

Io: posso comprendere il tuo essere fiera di loro, lo sarei anche io, sarei più tranquilla sapendo che c'è sempre qualcuno su cui contare e non è una cosa da prendere sottogamba...sono felice di essere con voi...per me significa molto anche se per voi sembra una sciocchezza.

Ruka: Aurora potrei dirti una cosa?

Io: dimmi pure.

Ruka: sono felice che mio figlio ti abbia incontrata, mi hai reso la madre più tranquilla e la più sollevata di questo mondo e sono felice che mio figlio ti abbia reso felice.

Io: io dovrei ringraziare te in verità...hai messo al mondo un uomo molto forte e valoroso, io dovrei ingraziarti dal profondo del mio cuore anche se mezzo incrinato per le brutte esperienze, dovrei ringraziarti per come l'hai cresciuto, perché lui mi ha riportata di nuovo alla luce facendomi uscire dalla mia oscurità che era senza fine, quindi grazie infinite...Ruka Rengoku.

Ruka rimase senza parole ma poi sorrise in modo molto leggero e rilassato, per poi dirmi che ora è molto più sollevata sapendo che suo figlio stia con me dicendo ogni cosa che aveva visto in me, quasi non mi uscivano le lacrime per la commozione, nessuno mi ha mai detto tutte le qualità che  Ruka mi stava dicendo, questa famiglia è la cosa migliore che mi sia capitata in vita mia, dopo poco ero pronta e non sapevo veramente come descrivermi, il kimono era stupendo e l'acconciatura che mi aveva fatto Ruka nonostante la sua semplicità era veramente bella, dopo poco mi diede quei calzini bianchi che si mettono con i Zōri (una specie d'infradito) e me li misi, devo ammettere che non sono il massimo della comodità ma al meno riesco a camminarci, dopo poco la donna dagli occhi color vino aprì la porta facendomi uscire dalla camera, Kyōjurō fu il primo a rimanere di sasso per poi arrossire come un pomodoro rimanendo a bocca aperta, Shinjuro appena mi vide fece l'occhiolino e diede una pacca con gomito sul braccio del figlio più grande che era rimasto come uno stoccafisso, io ero rimasta allo stesso modo vedendolo con il suo kimono da festa, devo ammettere di essere arrossita anche io vedendolo.

Kyōjurō: Rori-Chan...sei...stupenda.

Io: Grazie mille...anche tu sei stupendo.

dissi arrossendo ancora di più, OH DIO SANTO QUALCUNO MI AIUTI, pensai perché non volevo farmi vedere così rossa in viso in questo modo, infatti dopo un po i coniugi Rengoku e il figlio più piccolo ridacchiarono tra di loro per la scena dolce e divertente appena formata da me e il loro figliolo fiammeggiante Kyōjurō, dopo un po se ne andarono però dicendo di volerci far rimanere soli e che forse ci saremo rivisti al festival invernale, dopo poco che se ne andarono ci fu il silenzio tombale tra me e lui, ma si vedeva che gli piaceva il modo in cui mi sono vestita per il festival, poi anche lui è stupendo con questo abbigliamento tradizionale, mi avvicinai lentamente a lui con gli Zōri in mano per poi prenderlo a braccetto e gli lasciai un bacio sulla fronte.

Io: che ne dici andare dai nostri amici visto che ci stanno aspettando per andare al festival.

Kyōjurō: oh s-si certamente.

disse lui rosso in viso con un sorriso un po imbarazzato, andammo verso l'uscita andando poi sempre dritto per il corridoio incontrando Enmu con Douma anche loro in kimono da festa, devo ammettere che sono veramente belli vestiti il quel modo, appena scendemmo le scale vedemmo tutti i nostri amici con il kimono tradizionale, Genya era quello che aveva il kimono più bello perché era viola e non era il classico kimono da uomo nero e bianco, le dokis avevano ognuna un kimono diverso ma erano veramente belle, Giacomo era quello che mi ha stupito in genere (al meno credo) lui è solito a mettersi qualcosa di comodo, i kimono anche se sono belli non sono il massimo della comodità posso assicurarvelo, appena mi videro mi salutarono ma poi notai che mancavano quei tre scavezzacollo di Tanjiro e company, dopo un po arrivarono proprio quelli che citai Tanjiro, Zenitsu e Inosuke, noto che sono anche accompagnati, vedo Tanjiro con Kanao, Zenitsu con Nezuko e Inosuke con Aoi, anche loro vestiti in modo tradizionale, appena Nezuko mi vide mi saluto con un cenno della mano, poco dopo iniziammo ad andare verso il posto del festival, ed era bellissimo le lanterne appese tra una bancherella e l'altra davano un atmosfera a dir poco calda e accogliente, ci guardammo intorno la maggior parte della gente era vestita in modo tradizionale, ogni kimono era diverso dall'altro rendendo la festa variopinta e molto vistosa, proprio come piacerebbe a Tengen, io e Kyōjurō eravamo rimasti da soli visto che ci siamo divisi ognuno per conto proprio per stare con la propria amata e per avere una serata un po più diversa dalle altre, posso dire che è stupendo tutto ciò e la festa era così piena di luci che per poco non sembrava giorno, dopo poco un uomo con il microfono in mano si avvicinò a noi e disse con tono molto grintoso.

Tizio X: Ma guarda una giovane coppietta, dai venite a dedicare una canzone alla propria amata o amato con il karaoke.

"il mio pensiero: Oh no ci risiamo, io mi rifiuto retoricamente a cantare"

Kyōjurō: gli dedicherò io una canzone alla mia amata, permette?

Tizio X: certamente signore.

Disse passandogli il microfono per poi fargli mettere la base che riconobbi immediatamente, era la canzone della Llorna, una delle mie canzoni messicane preferite, però appena arrivò iniziò a cantare Kyōjurō per poco non mi scioglievo, la sua voce era calda e appena intonò le parole in messicano mi sciolsi il doppio essendo la lingua di un paese molto passionale come altri simili come la spagna, poi questo gesto così semplice ma allo stesso tempo così dolce non me l'ha fatto nessuno prima d'ora, questo non solo mi fa arrossire e farmi rimanere imbambolata ma mi rende felice come mai prima d'ora, questo momento sembrava durare all'infinito per quanto ero rapita dalla situazione così ipnotizzante, la sua voce così calda e profonda mi rapì solo con un pezzo della canzone.

Kyōjurō: "El que no sabe de amores, llorona
No sabe lo que es martirio
El que no sabe de amores, llorona
No sabe lo que es martirio."🎵

La voce molto particolare, dopo poco che finì di cantare quella canzone si avvicinò a me per poi prendermi tra le sue braccia mettendo le sue mani sui miei fianchi per poi guardarmi negli occhi, mi ci peri in quegli occhi con i colori delle fiamme, io in quel momento mi resi conto del perché io mi sono innamorata di lui, poi sento una leggera pacca sulla schiena che mi fece risvegliare e farmi muovere, vedo Kyōjurō ridacchiare, divenni rossa a dir poco per il mio rimanere imbambolata sotto il suo sguardo, dio mio che idiota posso essere a rimanere in quel modo ovvero come uno stoccafisso, andammo in giro per il festival da soli perché i nostri amici si sono divisi per andare ognuno per conto proprio, dopo un po incontrammo un po tutti non solo i nostri amici ma anche dei colleghi di Kyōjurō come Sanemi o Gyomei, ricominciammo il nostro giro per esplorare un po d'ovunque quel posto così pacifico e piacevole, sentivo che era tutto perfetto e allegro, prendemmo anche un paio di dango con salsa mitarashi io Kyōjurō, che si sporcò la guancia con la salsa dolce alla soya caramellata, ridemmo per questo e ci divertimmo a scherzare un po su tutto, dopo un po andammo a  vedere i vari spettacoli tradizionali, vedo Tomioka sul palco che sta praticando una specie di danza che so che sono i movimenti della respirazione dell'acqua sono distinguibili i vari kata, poi andammo di nuovo girando per l'evento invernale e vedemmo un sacco di cose stupende, ma quando camminavamo io e Kyōjurō ci tenevamo per mano, mentre camminavamo potevo sentire il cuore leggero e felice come non lo era mai stato fin ora, questo mi fa sorridere sempre di più in modo puro, mi girai verso il ragazzo che mi teneva per mano e gli sorrisi in modo dolce.

Kyōjurō POV.

Aurora mi sorrise in modo dolcissimo dopo un po che giravamo per le varie vie piene di bancarelle piene gli presi una maschera da volpe con dei decori rossi classici della tradizione, lei come se lo sapesse si mise la maschera al lato destro della testa, anche lei mi prese una cosa da una bancarella ovvero una maschera ma da Deku (una specie di spirito della foresta) tratto dal gioco The Legend Of Zelda Majora's Mask, mi piacque subito perché a me quei personaggi fatti di legno mi hanno sempre fatto tenerezza, la ringraziai con un bacio sulle labbra mentre la tenevo dal fianco, vagammo un po senza meta per poi vedere anche l'esibizione di Tanjiro che è la danza tradizionale della sua famiglia e devo ammettere che i movimenti sono molto ipnotici e Aurora me lo confermò dicendomelo, la riguardai negli occhi e vedevo ogni cosa di lei, ogni cosa stupenda di lei che mi lasciavano incantato a guardarla per ore, mi sono reso conto del perché io mi sono innamorato di questa ragazza non solo per la sua testardaggine e per il suo modo di fare ma anche per la sua dolcezza e purezza nei suoi sentimenti molto genuini e il fatto che ci mette tutto il cuore in ciò che fa mi piace e mi rende allegro, la sua presenza mi trasmette calma e sicurezza cosa che non ho mai sentito con altre persone, solo con Aurora e questo rende il nostro rapporto speciale e stupendo sentendoci così tanto in sintonia che certe volte sembriamo telepatici, tutti dovrebbero metterci il cuore in ciò che fanno anche la cosa più piccola, poi ci incamminammo verso una collina per vedere lo spettacolo di fuochi d'artificio, ad ogni festival c'è sempre lo spettacolo pirotecnico, appena arrivammo in cima alla collina presi dal cesto la coperta e la misi a terra per sederci sul prato, mi misi a gambe incrociate mentre misi Rori-Chan seduta in mezzo alle mie gambe mentre la stringevo a me.

Io: non vedi l'ora che inizi lo spettacolo pirotecnico mia leonessa?

Aurora: non vedo l'ora, ho sempre sognato di vedere uno spettacolo pirotecnico in un festival come questo qui in Giappone, era uno dei miei sogni nel cassetto, grazie amore mio per questo.

Io: è il minimo che posso fare per te Rori-Chan, sei il mio più grande tesoro.

Dissi stringendola più a me, aspettando i fuochi d'artificio, mentre aspettavamo Aurora prese dal cesto il termos con del tè caldo e lo versò dentro i bicchieri che che ci siamo portati, volevamo goderci questo momento dolce e molto intimo tra noi due, dopo poco tempo la feci sedere affianco di lato per poterlo guardare meglio negli occhi, una situazione così rilassante e romantica non l'abbiamo avuta più da molto tempo per i vari impegni scolastici, si ci accoccoliamo ogni sera per sentirci l'un'latro ma non c'è niente di meglio di avere situazioni così intime e romantiche, so che per entrambi è difficile ma non importa cosa succeda ma nessuno riuscirà a separarci, ormai siamo una persona sola io e lei e nessuno può dividerci più, dopo poco io e lei ci avvicinammo l'un l'altra e ci scambiammo un bacio, appena lo facemmo i fuochi d'artificio partirono illuminando il cielo notturno pieno di stelle e la luna piena che faceva da lampione, appena ci separammo ci guardammo negli occhi per poi accoccolarci guardando lo spettacolo pirotecnico che riempiva il cielo di luci colorate tanto da sembrare una magia, la ragazza poi allungò una mano e lanciò anche lei qualcosa di simile ad un fuoco d'artificio ma era celestino e bianco che facevano cadere dei fiocchi di neve proprio dove ci sono le bancarelle per ricreare un'atmosfera più leggera bella e invernale, forse qualcuno in particolare chi ha chiesto ciò ma non voglio sapere chi sia in verità ora voglio solo godermi questo tempo insieme alla mia dolce ragazza, Aurora posò la sua testa sulla mia spalla mentre guardava lo spettacolo insieme a me, la strinsi di più a me posando la mia guancia sulla sua testa godendomi il momento di relax e di meraviglia, rimanemmo lì per un po anche dopo lo spettacolo dei fuochi per poterci godere il momento di pace, poi ci guardammo negli occhi e decidemmo di tornare visto che il festival era quasi finito.

(⚠🔥😏🌶😏🔥⚠

Appena entrammo e chiudemmo la porta a chiave la presi tra le mie braccia stringendola a me baciandola con passione, lei ricambiò molto volentieri il bacio facendomi impazzire immediatamente, dopo poco aggiunsi la lingua per approfondire di più la passione tra noi, mentre la baciavo gli slacciavo il Kimono per poi passare ai suoi capelli slacciando il fiocco celestino, vedevo il suo sguardo che era dolce come al solito, mentre la baciavo la trascinai nella nostra camera, poi Auri mi prese e mi fece sdraiare mentre lei salì su di me mentre faceva un sguardo molto intenso simile ad una yandere, gli tolsi l'ultimo pezzo del kimono che era bianco con un decoro riconducibile a dei motivi floreali stilizzati e la vidi con i suoi soliti indumenti intimi in pizzo bianco e nero, la guardai negli occhi con la mia aura un po maliziosa mentre me la mangiavo con gli occhi, lei con il suo potere creò una forma molto particolare che riconobbi immediatamente, sorrisi malizioso alla vista di quel pezzo di ghiaccio dalla forma molto ad occhio, Aurora la prese quel pezzo di ghiaccio con una mano e me la diede dicendomi.

Aurora: divertiti con quella cosettina lì che hai mano,⁓ sai volevo rendere il nostro gioco un po più interessante e ho pensato a questo trucchetto con i miei poteri,⁓ che ne dici mio leone?⁓

Io: penso solo che mentre tu fai impazzire per bene me io farò impazzire per bene te,⁓ mia leonessa dalle mille sorprese.⁓

Dissi stuzzicando un po quel pezzo di ghiaccio, vedo la donna sopra di me arrossire di più e fare versetti strozzati dalla sua bocca che rimane chiusa lasciando un piccolo lamento, così continuo a stuzzicare sempre di più finché non lascia un gemito a fiordi labbra, la sua voce è melodia per le mie orecchie, ad ogni mio tocco più forte su quel pezzo di ghiaccio dalla forma molto interessante lei gemeva un po più forte, mentre la stuzzicavo la tenevo con una mano su un fianco accarezzandole leggermente il fianco e la coscia liscia, dopo poco noto che i suoi gemiti sono un po meno sonori e questo non mi piacque molto, così decisi di stuzzicare di più anche con la lingua, appena iniziai lei lancia un gemito leggermente più forte degli altri, finii di stuzzicare e la feci avvicinare a me prendendola da una bretella del suo reggiseno.

Lei mi guardò tutta rossa ma sempre con quel sorrisino ammiccante e gli occhi marroni che erano diventate delle piccole fessure rotonde e piene di scintille, mi facevano diventare sempre più pazzo di lei, dopo poco vedo la ragazza slacciarmi il mio kimono per poi passare alla cinta del kimono che slacciò con lentezza per poi togliermela, mi sorprese di solito non ha il coraggio di farlo questo ma non importava molto, ha preso sicurezza con me ed è questo l'importante, appena slaccia la cinta me la toglie sento intrufolare le sue piccole e esili mani dentro il capo d'abbigliamento e togliermi i il kimono per intero, le sue mani sono sempre fresche cosa che mi fa rabbrividire leggermente e mi fa andare in estasi, infatti gemetti leggermente chiudendo gli occhi per godermi quella sensazione così piacevole io per ripagare la soddisfazione che mi sta facendo provare Auri decisi di intrufolare un po di più la mia lingua più in profondità di quel pezzo di ghiaccio dalla forma d'occhio, infatti lei lanciò un gemito forte che era più simile ad un urlo, gli dedicai un ghigno mentre continuavo il mio lavoretto, poi Aurora decise di soddisfarmi un po di più così intrufolò timidamente la mano nei miei boxer appena sento la sua mano morbida e fresca dentro l'intimo una serie di brividi mi percorse la schiena per poi arrivare alla testa facendomi gemere in modo roco.

Aurora non disse nulla, dalla sua bocca uscivano dei gemiti molto leggeri quasi incorporei per poi riformare lo stesso sorriso che gli stavo dedicando, mi piace questo lato un po Psycho e Lust di Aurora, dopo poco ci sentimmo di andare al sodo non volevamo più aspettare ci volevamo in quel preciso istante, ma sta volta la feci avvicinare a me per far arrivare le mie mani dietro la sua schiena per poi slacciare i ganci del reggiseno, appena tolto il reggiseno lo presi dalle bretelle per poi far scivolare le spalline lungo le sue braccia, poi la guardai con uno sguardo molto lussurioso mentre mi morsi leggermente il labbro inferiore, dopo pochi secondi la presi dai suoi bicipiti e invertii la posizione con lei sotto di me,
mi sporgo un po verso il mio comodino per aprire il cassetto, prendo le care protezioni di sempre, poi lei all'improvviso me lo prese dalle mani e lo aprì lei in modo lento e sensuale con quello sguardo da Yandere e me lo diede guardandomi negli occhi con uno sguardo quasi provocatorio, quello sguardo maledizione mi fa impazzire, mi misi il preservativo in modo lento per potere vedere per intero la mia dolcissima pulzella con quello sguardo così eccitante, mi piace troppo vederla in quella maniera, dopo poco lei mise le mani sul mio petto per poi accarezzare la mia pelle andando verso il basso per poi stuzzicarmi ma si vedeva che mi stava provocando, che bricconcella, pensai maliziosamente.

Io: vedo che ti piace provocarmi Rori-Chan.⁓

Aurora: mi crea molta soddisfazione vedere un'espressione così.⁓

Io: è un rischio quello che stai correndo Rori-Chan,⁓ ne sei consapevole?⁓ lo sai che quando si gioca con il fuoco prima o poi ci si brucia?⁓

Aurora: amo i rischi,⁓ soprattutto quando ci sei di mezzo tu mio leone.⁓

Disse lei provocandomi un sorriso molto ampio, adoro quando lei usa le metafore, mi precipitai sul suo collo per distrarla un po per poi entrare quasi in una botta sola, ma prima che potesse gemere un po più forte la baciai sulle labbra, lei gemette sulle mie labbra e si sentiva che era più un urlo che un gemito, se non l'avessi fermato io con il bacio forse avrebbe urlato fortissimo, aspettai un po prima di muovermi perché si vedeva che Rori-Chan era praticamente rimasta di sasso, infatti piegò all'indietro la testa e aveva il respiro affannato e emetteva dei piccoli lamenti strozzati, dopo poco lei mi prese le mani e intrecciò le nostre dita, poi tra un gemito e l'altro mi disse di muovermi, anche se si capiva poco quello che diceva per colpa dei gemiti, afferrai immediatamente il concetto e iniziai a mio ritmo, sta volta la sensazione era più intensa, sento man a mano il buon senso andarsene a farsi benedire, era molto più piacevole, stringemmo la presa delle mani tanto che le nocche diventarono biancastre, il mio respiro era irregolare e il cuore mi batteva a mille, lei poi mi chiese di avvicinarmi più e mi diede un bacio molto più profondo che mi fece accelerare il ritmo facendo gemere sulle mie labbra la mia donzella, si vedeva che eravamo desiderosi l'uno dell'altra, da come geme Aurora la sua mente è diventata un foglio di carta bianco per quanto gli prendevo il suo punto più sensibile finché non venimmo urlando uno il nome dell'altro, mi staccai da lei e l'avvolsi in un abbraccio forte mentre riprendeva fiato, quanto è adorabile tutta rossa.

(🧯🔥🧯)

Devo dire che è stato molto più intenso delle altre volte, posso dire che Aurora ha un lato molto nascosto e molto focoso, forse più focoso del mio, chi sa forse la sua famiglia è come la mia solo con un po più con un mezzo tono leggermente freddo, forse è per questo che lei ora ha questo potere, Obanai mi ha detto che quella specie di esperimento tirava fuori l'elemento dominante dell'animo del soggetto, vero l'esperimento originale non era fare ciò anzi voleva fare altro però Inosuke colpendo il braccio di Auri ha fatto cadere troppa sostanza dentro la fiala facendola esplodere tra le mani di Rori-Chan, per fortuna nessun pezzo di vetro l'ha ferita, ripenso a questi avvenimenti mentre tengo un braccio intono alla ragazza che amo che mi sta guardando dolcemente con un sorriso così bello da mozzare il fiato, poi lei dolcemente mi domandò.

Aurora: leoncino che c'è? qualcosa che non va?

Io: oh no tranquilla.

Aurora: riesco a capire quando pensi qualcosa che è il contrario di ciò che dici, quindi dimmi dolcezza,⁓ che c'è che ti turba?

Io: avvolte mi chiedo come può essere così intuitivo il tuo sesto senso, comunque sto ripensando molto a ciò che è successo da quando hai avuto l'incidente chimico.

Aurora: amore non pensarci perché come puoi vedere ora sono completamente consapevole dei miei poteri e riesco a controllarli e ora siamo tutti al sicuro.

Io: non parlo di questo piccola...sto pensando alla sostanza che ti ha reso così, Obanai ha detto che quella sostanza che ti ha contaminata tira fuori l'elemento dominante di una persona.

Aurora: oh capisco, ma vedi leoncino mio, da sempre sono consapevole del mio elemento dominante quindi non mi sono sorpresa più di tanto, si è stato improvviso e non mia spettavo di ricevere poteri del genere ma quando Obanai ha scoperto che tipo di effetto fa quella sostanza alla fin fine non mi sono sorpresa.

Io: ma sei sempre buona e calorosa con gli altri.

Aurora: quello è il carattere, ma l'anima è tutt'altro e questo può dirtelo Frisk da Undertale.

Io: hai ragione...anche se in questo ambito sono letteralmente ignorante.

Aurora: Dai non dire così tutti posso sbagliare e non tormentarti, ora però rilassati per bene con me leoncino, ok? hai bisogno di distendere i nervi.

Disse per poi abbracciarmi con le sue esili ma forti braccia, io la riabbracciai, ha ragione, come diceva quella battuta che dice "Esiste un app che rivela quante volte le donne hanno ragione si chiama Apprescindere", a parte il fatto che do sempre ragione alle donne perché hanno ragione seriamente a prescindere, anche se quella era una battuta idiota alla fin fine si è rivelata abbastanza intelligente come battuta, dopo poco mi rigirai e ci coprii con la coperta fin sopra la testa per poi guardarci negli occhi teneramente, unimmo le nostre labbra in un bacio a stampo mentre ci stringevamo sempre di più, Auri ha delle labbra così morbide che attraggono le mie labbra per baciarle come un magnete, dopo poco ci separammo e ci accollammo prima di addormentarci uno tra le braccia dell'altro rilassandoci e allietarci del calore dei nostri corpi uno contro l'altro e sentire l'uno il profumo dolce dell'altra.







La canzone che Kyōjurō mi ha dedicato

https://youtu.be/LOH1o77G9uM

Dango in salsa mitarashi:

Con il kimono di Ruka:

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