Parte 37 [💥Ci Si Deve Confrontare🎇]
Aurora POV.
La giornata è iniziata malissimo sta volta, peggio delle altre volte, sto trattenendo Monika insieme a Giacomo per evitare una catastrofe...ma come vi chiedete come mai? non è sotto inteso? Verosika è tornata un'altra volta a rompere le scatole in questa scuola, come al solito senza il permesso del preside, la cosa peggiore è che è venuta per lo stesso motivo di tempo fa, MA QUESTA È SCEMA O CI FA? GIACOMO GLI HA DETTO CHE NON VUOLE, CHE DEVE FARE UN CRISTIANO PER CONVICERLA DEL CONTRARIO ZIO PERA? pensai mentre stavo trattenendo Monika all'uccidere Verosika che avevo intrappolato in una lastra di ghiaccio per evitare che lei faccia la stessa cosa che vuole Monika, non riuscivo manco più a capire come fare a far smettere di litigare queste due e questo mi rende un po più nervosa e leggermente irritabile e come sapete è difficile farmi arrabbiare in modo serio rendendomi irritabile, la maggior parte delle volte sono calma e tranquilla e ci vuole molto a farmi incavolare, purtroppo in sta scuola ci sono degli elementi che mi hanno fatto uscire la guerriera che è in me che avete visto in questi mesi.
Io: MONIKA FERMA NON UCCIDERLA MANCO AD ANDARE IN GALERA PER LE STRONZATE.
Giacomo: Aurora ha ragione, baby calmati che ci penso io.
Disse lasciando la presa su Monika lasciandomela a me per far si che lui vada a parlare con quella pazza, riuscivo a tenerla ma avevo anche un po di difficoltà, si sono forte ma non fino a questo punto, però sto pensando a come potrei far sedare questa rissa, anche se è già mezza sedata, Giacomo iniziò a parlare a Verosika in modo molto serio quasi da rimprovero, credo che faranno una specie di trattato, ovvero che loro rimangono amici ma in cambio Verosika deve togliersi di mezzo dalla relazione tra lui e Monika, però ho la forte sensazione che lei sappia qualcosa che io o altri dovrebbero sapere, ha uno sguardo di una che ha qualcosa nel sacco, appena Giacomo prese Monika per portarla via e farla calmare, poi liberai Verosika dal grande pezzo di ghiaccio, ma prima che potesse andare la fermai chiedendo di aspettare un secondo che dovevo chiedergli qualcosa d'importante.
Io: aspetta potrei chiederti un paio di cose?
Verosika: ok d'accordo, ma poi mi lascerai andare per i cazzi miei?
Io: secondo te?! la risposta è ovvia...bene allora, so che quell'Ichigo ha qualcosa di nascosto e so che non è per nulla qualcosa di buono, allora dimmi una cosa prima, tu sei in contatto con quel tizio in qualche modo?
Verosika: si sono in contatto con lui, ma perché vuoi saperlo?
Io: perché non voglio che quello stronzo ritorni qui e in caso ha qualcosa per vendicarsi vorrei saperlo.
Verosika: sia chiaro una cosa però, non fare mai il mio nome.
Io: MA CHI TI NOMINA MAI, ovvio che non faccio il tuo nome mica sono scema...comunque quel sacco dell'immondizia ambulante ha detto qualcosa o ha accennato qualcosa su una vendetta o che manda qualcuno per fare casino al suo posto?
Verosika: ha accennato a un certo Kibutsuji Muzan ma più di questo non so, ma posso dirti che lui è incazzato come la vita, per quella rotta d'ossa che Giacomo gli ha fatto l'ultima volta, quindi dovrete prepararvi, poi centra lui nel fatto che vengono o tornano qui cattivi come Brando o Kisaki, lui ha mandato quelle canaglie qui fin dall'inizio.
Io: questo perché?
Verosika: prima perché voleva prendere il controllo della scuola ed è sottointeso, ma ora è per vendicarsi di te e di Giacomo quindi si accanirà di brutto su questa scuola, se ti stai chiedendo perché ti sto avvertendo, perché in fondo mi stai simpatica ragazzina nonostante mi hai fatto 'Rinfrescare' le idee più più di una volta...per alcune devo ammettere che hai fatto bene.
Io: grazie!? Immagino??
Verosika: prego, però ora posso andarmene?
Io: oh certo, puoi andare se vuoi, volevo solo sapere cosa stesse succedendo nell'ombra solo questo...ti ringrazio per questo.
Verosika: di nulla...ci vediamo in giro ragazzina.
Disse salutandomi in modo simpatico, oh no non è un buon segno questo...poi mi ricordai quando accompagnai Monika a quella dannata festa, infatti mi ricordo di aver visto Muzan in mezzo a tutta quella gente, potevo anche vedere un sacco di villains come Dio Brando, Pitch Black (dalle 5 leggende), Zeke, Kisaki, Bowser, Lord Kars, Lord Mordo, Donald Curtis (dal "porco rosso" che in verità è un personaggio giullare [ovvero che si sistema dove gli fa più comodo]), Miguel O'Hara dell'universo 2099 e perfino Ganondorf tra gli invitati alla festa di quel maniaco schifoso, avevo visto anche numerosissime ragazze Yandere con i loro compagni incatenati da un collare, solo a ricordare quella serata mi vengono su i nervi e i brividi in tutta la schiena, che schifo di persona che è Ichigo, non tanto per gli invitati che su quello potevo anche passarci sopra perché è con i suoi simili quel bastardo ma quello che voleva fare era veramente deplorevole e disgustoso, presi un respiro profondo per darmi una calmata, andai in giro per l'istituto con la katana, quella di un po di sere fa quando ho battuto Kokushibo, messa nella mia cintura per sentirmi un po più tranquilla, girai un po finché non sento un urlo della madonna (Accompagnato da qualche cristone) provenire dalla piccola casetta del club dei forgiatori, che è il club più longevo di questa scuola a differenza degli altri che sono più recenti, riconosco anche che quello che ha urlato è Haganezuka Hotaru (Il capo principale del club) che sta letteralmente sbottando contro chi sa chi, spero solo che nessuno abbia spezzato una Katana o robe simili perché Hotaru s'incazzerebbe un fottio, posso comprenderlo visto che ci mette 15 giorni a coltello o katana.
Io: credo che Hotaru ha bisogno di qualcosa che possa fargli controllare gli scatti d'ira che ha.
pensai ad alta voce tra me e me, poi quando gli ho fatto vedere la katana che porto ora, glie la feci vedere perché doveva aiutarmi a sistemare i lembi di cuoio di blu notte dell'impugnatura, appena la vide sembrava in estasi dicendo che il forgiatore che l'ha costruita è un fenomeno e un genio aggiungendo che la fattura è a dir poco eccellente e i dettagli sono molto eleganti, se lo dice lui gli credo, perché è lui l'occhio esperto sulle katane e altre armi da taglio visto che le fabbrica con molto impegno e passione, ripensandoci mi viene leggermente da ridere perché l'espressione che aveva fatto era davvero troppo comica, mi trattenni dal ridere quel giorno, poi ad un tratto sento che c'è qualcosa di strano in me sento come una sensazione che non mi piace affatto, mentre m'interrogavo sul cosa poteva essere incontrai Enmu tra le braccia di un ragazzo capelli biondi e lunghi che ha degli occhi arcobaleno vestito con una maglia attillata rossa con dei disegni strani neri sulla parte delle spalle, riconobbi immediatamente il tipo, Douma, il suo cognome non lo so ma si fa chiamare così, quello ha un non so ché che non mi piace molto in verità però lascio fare perché è il partner di Enmu quello lì, anche se sembra il classico sborone non ha mai fatto nulla di male in fondo, però penso che loro due sono una gran coppia perché sono pressappoco simili nel carattere e nei modi di fare...e il tono di voce è quasi lo stesso solo che Douma ha il timbro un po più pronunciato invece Enmu ha una voce un po più dolce di quella del compagno, poi qui ci sono molte coppie come loro prendiamo esempio Sayori e Natsuki.
Poi ho scoperto che in un universo parallelo sono lesbica e sto insieme a una tipa che sembra un sacco una modella giapponese, aveva sempre a che fare con la famiglia di Kyōjurō però aveva il mio stesso identico colore di capelli con le punte colorate di giallo e di rosso come nella famiglia Rengoku è un colore iconico per i capelli di ogni membro della famiglia, vabbè lasciamo perdere che un po me l'aspettavo che esistesse un universo del genere, mentre pensavo camminavo verso il retro della scuola in quel bellissimo giardino curato dal club di giardinaggio, mi sedetti sulla panchina pensierosa, ripensando a tutte le cose che sono successe da quando sono arrivata qui fino ad ora e mi sembra una cosa incredibile quasi surreale, ripensai alle parole della maga che mi ha dato la katana e ricordai di cosa mi aveva dato oltre alla katana, erano dei ricordi che non sono miei o meglio si sono i miei ma sono di un'altra me in questo multiverso, mi ricordo dei movimenti che fanno quei kata della respirazione del fiocco di neve, però da come ho battuto Kokushibo quei kata sono devastanti, devo dire che mi sono sentita viva, ma guardai anche l'altra faccia della medaglia, presi tra le mani la katana blu per guardarla meglio, poi pensai anche al mio percorso qui, sono venuta qui per maturare nella mia tecnica di Mangaka e alla fine sono finita a fare la giustiziera della scuola rimettendo in ordine delle situazioni difficili: combattere contro un tizio che è praticamente vestito a banana, un altro che proviene da una gang criminale, un altro ancora che è un mezzo Shinigami che rompe i tre quarti di cazzo a qualunque ragazza che gli capita sotto tiro, un tizio che proviene da un altra dimensione dove io l'ho ammazzato mozzandogli la testa e ora c'è anche Muzan che verrà a rompere le palle, che diamine sto facendo? questo non è compito mio, poi sono anche un po giù per la stanchezza fisica e mentale causata da Ichigo e i suoi continui porta voce che fanno casino, in pratica sono sotto stress per colpa di quel dannato bastardo, ma forse tutto questo è come una prova che mi sta facendo la vita per vedere quanto posso essere forte, ma la risposta è semplice, si sono forte ma ho dei limiti che non si devono assolutamente superare.
Io: ma che sto combinando? sto imparando più a combattere che a disegnare, preferirei non combattere, ma in ogni fottuto angolo di sta scuola si nasconde sempre una sorpresa indesiderata o qualcuno da salvare, il mio istinto prende il sopravvento e agisco senza riflettere, che cosa diamine sto facendo?
Gyomei: vedo che sei in difficoltà con il combattere te stessa.
Io: Oh santo cielo...oh professor Himejima, anche lei qui?
Gyomei: perdonami per averti spaventato e scusami ma non ho fatto a meno di ascoltare quello che ti stavi dicendo ad alta voce.
Io: oh...beh volevo sfogarmi un po per conto mio...non voglio scomodare chi mi circonda.
Gyomei: sai che prima o poi Kyōjurō lo scoprirà? ti si legge dalla tua aura che sei stanca e reprimi quello che senti, se continui così ti ci ammalerai e non è per nulla la cosa più saggia da fare, ti consiglio di parlare con Kyōjurō, potrebbe anche aiutarti, intanto ti do io un consiglio smettila di farti troppi problemi e rimani a testa alta perché sei una donna che merita rispetto per il tuo spirito, forte ma allo stesso tempo fragile, gentile ma severa, buona ma non stolta, di persone come te sono poche quindi custodisci con parsimonia questo carattere che hai.
Rimasi un po interdetta ad ascoltare quelle parole, guardai negli occhi bianchi del professore per cercare chi sa quale risposta, purtroppo lui è miope ma da come ha detto riesce a sentire l'aura e i suoni che alcuni manco riescono a sentire, emisi un sospiro abbastanza sonoro per la frustrazione e la stanchezza abbassando la testa e grattarmi leggermente la nuca, poi mi alzai la testa e guardai dritta davanti a me mentre mille pensieri mi infestavano la mente ma su una cosa, aveva ragione Gyomei, molto probabilmente dovrei rilassarmi un po, emisi un altro sospiro leggero e sorrisi al professore ringraziandolo per avermi fatto un po compagnia e per la chiacchierata amichevole ne avevo bisogno, lui sorrise leggermente come per dirmi che è stato un piacere aiutarmi, lo salutai e andai verso l'edificio del dormitorio per rientrare nell'appartamento mio e di Kyōjurō, appena rientrai rimisi sul piedistallo la katana richiudendo la teca a chiave, riguardai l'arma da taglio e potevo vedere anche un paio di ricordi dei vari kata di quella respirazione che manco sapevo che esistesse seriamente all'inizio pensavo esistesse solo nelle Fanfiction di una fanatica assurda e esagerata, si io sono fan della serie ma non fino a queste misure no, appena mi sedetti sul divano e puntai il mio sguardo verso l'alto con la nuca che toccava il bordo dello schienale del divano, finché uno sguardo allegro si punto sul mio ostruendo la vista sul soffitto bianco, sorrisi di rimando a Kyōjurō che mi diede un bacio sulle labbra da dietro al divano, posò i gomiti sul bordo del divano e mi guardò negli occhi sorridendo molto dolce, quegli occhi così luminosi che mi fanno sempre ritornare il sorriso in volto quel grande sorriso che mi trasmette forza e energia solo a vederlo, misi le mani sulle sue guance gli baciai la punta del naso in modo delicato lui sorrise e per farmi uno scherzo mi mi schiacciò leggermente le guance iniziammo a ridere, Kyōjurō si mise affianco a me avvolgendomi un braccio intorno alle spalle, poi lo guardai negli occhi così mi misi leggermente più comoda con la testa sulla sua spalla mentre mi avvolge con un abbraccio.
Kyōjurō: sei stanca?
Io: oh no tranquillo sto ok.
Kyōjurō: riesco a vederlo dai tuoi occhi che sei stanca non mentire...ho un idea.
Io: ma che hai in.-
Non feci in tempo a dire altro che mi prese e mi mise sopra le sue gambe abbracciandomi forte per poi prendermi a modi principessa, poi mi portò in camera mettendomi sull'letto per mettercisi lui in seguito, si mise affianco a me sorridendo mentre mi tiene stretto a lui lasciando anche qualche bacio leggero sul collo, lo guardo negli occhi e dico ammiccando un sorriso.
Io: sei molto testardo.⁓
Kyōjurō: Forse un pochino.⁓
disse lui stendendosi su di me usandomi come un cuscino mentre ha il suo mento in mezzo al mi petto, con gli occhi socchiusi e un sorrisino da schiaffi che mi fa ridere, anche con questo sguardo lui è adorabile, a ripensare che abbiamo iniziato come allieva e professore, lo siamo ancora ma abbiamo un gran livello d'intimità maggiore, sorrisi solo a guardarlo negli occhi mentre gli accarezzavo i capelli e la guancia, poi presi una delle ciocche che erano ai lati del volto del ragazzo fiammeggiante e glie la misi sotto il naso dicendo.
Io: se ti facessi crescere la barba?
Kyōjurō: hehe Roarrr.⁓
Io: hahaha, sei uno sciocchino e questo mi piace, ma quello che mi piace da impazzire è il tuo lato un po selvaggio.⁓
Kyōjurō: contento che la mia dama si diverti con il mio fare molto "selvaggio".⁓
Disse lui ammiccando un sorriso, così si avvicinò a el mio volto dandomi un bacio passionale sulle labbra, così lo abbracciai forte a me mentre mi baciava in modo non sono passionale ma anche dolce, avvolte lui sembra un bambino ma mi piace ugualmente, è molto dolce questo tipo di azioni tra innamorati fare cose come diventare bambini al meno un paio di minuti, poi fare i bambini certe volte per un paio di minuti è terapeutico come staccare la spina e rilassare il nostro lato "adulto", perché certe volte gli adulti sembrano più bambini di noi ragazzini o ragazzi facendo errori anche parecchio stupidi anche ai nostri occhi, non so se sono l'unica ad aver riscontrato questo, dopo poco mi venne un'idea leggermente stupida, Giocare ad un gioco Horror, quale?? ma che domande, prendo quello di livello medio visto che non mi voglio male, ovvero "Boogeyman", questo gioco lo hanno giocato non solo Ratorix e Big house ma anche il The Lone Gamer ma non vi consiglio quest'ultimo se non volete sentire qualche porconata visto che quando è uscito quel video era uno dei primi video, mi alzai un secondo dall'letto.
Io: vorresti vedere la tua donna che gioca ad un gioco Horror?
Kyōjurō: certo che vorrei vedere, però che gioco?
Io: Boogeyman è un gioco che è ambientato in una camera da letto di un bambino che deve sopravvivere a questo personaggio orrorifico, alcuni questo Boogeyman lo definiscono "il re di tutti i mostri", però il livello Horror di questo gioco è medio in fatto di animazione in 3D.
Kyōjurō: sono curioso, non ho sentito molte volte questo gioco
Io: infatti è molto sottovalutato, ma per quelli come me che hanno avuto esperienze non molto normali fa tutt'altro effetto.
Kyōjurō: in che senso "esperienze non molto normali" piccola?
Io: ah alcune sciocchezze, lascia perdere.
Dissi io lasciando un punto interrogativo nella testa del mio partner, accesi la console mentre Kyōjurō mi stava guardando ancora un po interrogativo, meglio non dire cosa è successo in casa mia, sono successe cose che manco io riesco a spiegarmi, aprii il gioco, poi il bello è che questo gioco ha il supporto per il visore della realtà virtuale, CHI È IL MASOCHISTA CHE SE LO GIOCA CON IL VISORE?? CIOÈ SCUSA, TI VUOI MALE SE CI GIOCHI A STO GIOCO CON IL VISORE, ok che è di livello medio nelle animazioni tridimensionali come Horror ma non si deve sfidare la sorte, misi difficoltà media nelle impostazioni del gioco e ci guardammo per bene il tutorial e che suoni fa il mostro quando cerca di entrare nella stanza dove ci sono io giocatrice, la meccanica è tale e quale a quella del primo FNAF di Scott Cawthon, Kyōjurō voleva provarlo ma gli dissi che gli avrei fatto fare le prime 2 notti perché dalla terza in poi è di una difficoltà a dir poco elevata, il brutto che questo gioco è più bastardo di FNAF perché è concentrato solo sui suoni e per rendere più difficile la riuscita del giocatore ci hanno messo distrazioni sonore di ogni tipo, suoni atmosferici, suoni di lampadine che si bruciano, radio che si accende da sola, la scimmia meccanica con i piatti che suona all'improvviso, un lamento di una fantasma, diciamo che questo gioco è l'emblema della bastardaggine degli sviluppatori di Giochi Horror, la prime due notti erano normali e Kyōjurō se l'è cavata, ma poi mi ridiede immediatamente il controller appena iniziò la terza notte proprio quando il gioco si è gatto molto più serio e spaventoso, però a me non fanno effetto questo tipo di cose per molte ragioni, perché so che queste cose non esistono...tranne i glamrock che sono nell'ala est della scuola proprio dove si fa elettronica, informatica e robotica, ma tornando a noi la terza e la quarta notte per me sono state un mezzo scherzo, ma poi arrivammo alla quinta notte, lì cercai di rimanere calma riuscii a finire la notte senza Jumpscare sonori come la Scimmia meccanica con i piatti e il fantasma alla finestra, o meglio li ho sentiti ma ho fatto finta di niente, anche se è stato difficile fare finta di nulla visto che certe volte questi rumori mi facevano sovrassaltare, la sesta notte ho ricevuto solo un Jumpscare, invece la Nightmare night ho ricevuto solo due Jumpscare dalla porta e dall'armadio, mi sorprendo di me stessa certe volte facevo schifo a questo gioco del cavolo.
Io: ok sto bastardo ha aperto per bene la grata quindi il trucco è guardare principalmente la grata mentre si ascoltano i rumori e cosa più importante mai farsi prendere dal panico che è quello il fattore che ti fa sbagliare e perdere la partita.
Kyōjurō: parli come se ci avessi già giocato.
Io: ho giocato al videogioco che ha aperto il nuovo capitolo nella stria videoludica, praticamente questo è come una copia un po così di quel gioco, di nome Five Night At Fraddy's.
Kyōjurō: quindi la meccanica è simile.
Io: oserei dire uguale amore mio.
Kyōjurō: Ho un'idea, facciamo una sfida per rendere un po interessante la cosa⁓, ti va?⁓
Io: certo dimmi sono interessata.⁓
Kyōjurō: facciamo che se non ricevi manco un così detto Jumpscare io farò quello che dici tu, se invece lo ricevi io farò qualcosina.⁓
Io: uh intrigante⁓, accetto questa sfida.⁓
Dissi tornando a giocare e concentrarmi di più, sentivo che mi stava per arrivare un jampscarone di quelli assurdi ma all'ultimo riuscii a scamparla, poi ne ricevetti uno a trenta secondi dalla fine della notte, solo perché non mi sono accorta che il Boogeyman aveva aperto la porta per poi sparire, e già gli sviluppatori per la Nightmare Night hanno anche aggiunto questa mossa infame per rendere il gioco difficilissimo, mannaggia al porco, pensai mentre Kyōjurō si sistemò dietro la sedia dov'ero seduta facendo scivolare man a mano le sue mani sulle mie spalle in modo delicato, poi gli chiesi di essere gentile lui rispose sussurrando al mio orecchio destro.
Kyōjurō: non preoccuparti sai che sono sempre gentile quando ti tocco e non solo come sto facendo ora.⁓
Rabbrividii quando intrufolò la mano sotto la mia maglietta, il suo tocco era caldo, gentile e delicato, poi lui mi diede un bacio sul collo proprio nella mia parte più sensibile mentre toccava un po tutto sotto la maglietta mettendo la mano sotto il reggiseno, MALEDETTO CHE MOSSA INFAME, pensai quando smise quella specie di punizione per aver perso la partita, restartai la Nightmare night con la concentrazione a mille per ceto, ora era diventata una questione di principio, mi salvai all'ultimo moltissime volte in quella notte, tirai sospiri di sollievo ad ogni salvataggio fatto, per un pelo, dopo poco superai la notte da incubo di quel gioco, per fortuna c'è l'ho fatta, spensi il gioco e la Console e guardai verso Kyōjurō che disse che visto che avevo vinto dovevo dirgli cosa fare, lo guardai negli occhi per poi sussurrargli all'orecchio una sola frase.
Io: fa tutto quello che ti verrà in mente, so che sei il migliore in qualunque cosa fai e conosci i miei gusti quindi, sbizzarrisciti.⁓
dissi con tono molto più sensuale del solito che fece rizzare di più i suoi capelli rendendolo rosso come un pomodoro, credo che questo gioco lo suggerirò a Monika per dargli un'idea particolare non solo per lei ma anche per Giacomo visto che è anche lui un videogiocatore accanito un po come me, poi questa specie gioco tra partner è divertentissimo e piacevolmente piccante allo stesso momento, devo ammetterlo all'inizio quando sentivo molte ragazze o ragazzi fare questo gioco con i propri partner mi sembrava un po sciocco ma riconosco che ha un suo divertimento ora che l'ho provato, forse lo farò anche io quando Kyōjurō giocherà con la sua Sweech, lui mi ha detto che ha sia la play che la Sweech per giocare con il fratellino (anche lui ha entrambe le cose) nella stanza online privata tra lui e Senjuro, MA TORNANDO A NOI, appena dissi questo mi prese da sotto le cosce e Kyōjurō mi buttò sull'letto iniziando a baciarmi in modo sempre più appassionato, sentivo sempre più caldo ad ogni bacio o tocco che lui mi dava, gli diedi un leggero succhiotto alla base del suo collo per provocarlo un pochino, infatti emise un sospiro profondo, mi guardò molto più Yandere del solito con le fiamme negli occhi, io toccando i suoi capelli dissi.
Io: uh sei molto fiammeggiante.⁓
Kyōjurō: Avevi qualche dubbio gattina?!⁓
Io: miao.⁓
Kyōjurō: oh se fai così sei irresistibile però⁓, mica lo fai apposta?!⁓
Io: Forse si forse no.⁓
Dissi ammiccando un sorriso, poi lui continuò a baciarmi stando sopra di me, poi cambiò all'improvviso mettendomi a cavalcioni sulle sue gambe mentre mi accarezzava delicatamente le cosce coperte dai collant neri, così feci la stessa cosa che mi faceva lui quando era lui sopra, quindi baci e stuzzichi di ogni tipo, quel pomeriggio fu piacevole anche se non arrivammo al sodo per quella volta, per molte ragioni 1) perché non avevamo molta voglia di farlo avevamo più voglia di stuzzicarci l'null'altro e 2) perché non avevamo più ne i preservativi o altri contraccettivi, quindi per quella volta non si fa nulla, vabbè dai alla lunga è meglio questo tipo di momenti molte volte, Kyōjurō era molto voglioso d'attenzioni sta volta tipo baci, abbracci, carezze e succhiotti sul collo, volevamo solo coccolarci in modo un po più...come dire...Hot, Kyōjurō si stese facendomi mettere sopra di lui usandolo come un cuscino e io con un sorriso misi sulla sua punta del naso il mio dito indice come per premerlo leggermente dicendo "bup" facendo ridacchiare il ragazzo, si fece notte dopo poco uscimmo un secondo fuori dal balcone della nostra camera per vedere le stelle e la luna che è piena, mi piace vedere il cielo notturno è affascinante, però potevo sentire un leggero freddo ma resistetti, ma man a mano il freddo aumentava sempre di più fin quando non iniziai a tremare, poi chiedi a Kyōjurō con tono un po preoccupato.
Io: Kyōjurō...è una mia impressione o fa leggermente freddo?
Kyōjurō: no non fa così freddo.
disse lui avvolgendo un braccio intorno alle mie spalle, sentivo freddo ma che diamine mi succede, forse sono i miei poteri, infatti appena finii di pensare a quel pensiero dalle mie dita uscirono dei piccoli fiocchi di neve, così feci semplicemente una piccolissima palla di neve e la lanciai addosso a Kyōjurō che appena si girò fece uno scatto addosso a me con un sorriso divertito.
Kyōjurō; Però è ingiusto, tu puoi generare la neve e lanciarla io no, maledetta.
Io: volevo provocarti un pochino⁓, però forse è meglio che rientriamo perché sento un po freddo.
Kyōjurō: saranno i tuoi poteri a farti sentire questo, però è meglio che rientriamo.
disse prendendomi per mano per poi portarmi dentro, però quella sensazione di freddo non mi abbandonava nemmeno un secondo, nemmeno quando andammo entrambi a dormire anche se ero abbracciata da Kyōjurō sentivo freddo, non è un buon segno, ho paura di prendermi un raffreddore perché quando mi sto per ammalare ho sempre questa sensazione di freddo, poi mi addormentai immediatamente stretta in quel abbraccio caldo e confortevole.
Hotaru Haganezuka:
(Devo ammettere che lui non è tanto male)
Il gioco che ho fatto con Kyōjurō (fate finta che non c'è la scritta DEMO)
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