Parte 14 [🗡La Fine Del Regime Del Terrore Di Kisaki🔥]
Aurora POV.
Oggi è una giornata qualunque tranne per una cosa, ovvero che la tirannia di Kisaki Tetta sta finire, Più pronuncio il suo nome e più sono convinta che i genitori di sto qua avevano problemi, perché ho un piano, ma sento una strana aura intorno a me come se nell'oscurità c'è qualcosa che stava succedendo, sento solo vociare nei corridoi e tutti appena mi vedono smettono parlare e mi salutano con molta gentilezza con un gran sorriso come tutte le mattine ma c'è qualcosa che è cambiato, mi guardo intorno e tutti stanno correndo a destra e a sinistra, finché non mi scontrai contro qualcuno, una ragazza con i capelli lunghi legati da un enorme fiocco bianco vestita con una specie di divisa scolastica stile britannico, molto carina lo devo dire, poi lei simpaticamente disse.
Monika: Oh dio scusa non ti avevo vista Auri-Chan, mi chiamo Monika la presidentessa del club letteratura.
Io: oh piacere di conoscerti.
??:Monika!! dove sei?
Monika si girò e vidi arrivare un ragazzo abbastanza giovane forse anche più giovane di me, ci venne incontro e lui mi salutò cordialmente, si presentò con il nome di Giacomo, mi sembrò famigliare quel nome poi lo riconobbi e per avere ulteriore conferma gli mostrai lo schermo del mio telefono con il suo profilo e lui mi disse che era proprio lui, ah però che coincidenza, li salutai subito dopo perché se continuavamo a parlare facevo tardi a lezione e Obanai mi uccide se faccio tardi alle sue lezioni, lui è peggio del professore Shinazugawa, ansi lui al meno ti lasciava un margine di pietà invece Obanai no manco quello, arrivai al pelo con Genya che mi indicò il posto affianco al suo per indicarmi che dovevo sedermi lì, posai la borsa affianco alla sedia verso l'interno altrimenti qualcuno inciampa, bevvi un po di tè per caldo preso alle macchinette per riprendermi un secondo, appena finii di bere misi via la bottiglia di plastica e la misi nello zaino, iniziammo la lezione di chimica, non so cosa centri con l'essere un Mangaka sapere la chimica ma fa nulla è il mio programma scolastico che me lo detta, noto però che l'atmosfera è cambiata qui, il professore sembra un po più teso quando spiegava la tavola periodica degli elementi, si confuse anche un elemento ma me ne resi conto immediatamente che c'era qualcosa di strano dietro le quinte, poi ci ripensai ma anche Levi era strano, c'è qualcosa che non mi convince proprio, poi pensai che era solo uno scherzo della mia immaginazione, così lasciai andare il pensiero che ci fosse qualcosa dietro e continuai a prendere appunti.
(Skip Time fine delle lezioni)
Sembrava tutto tranquillo qui fuori, Ho finito tutte le lezioni di del giorno non c'è nessuno in giro in questo momento perché sono o alla biblioteca a fare delle ricerche con il prof Francesco o nei loro appartamenti a studiare per qualche esame, io nel mentre sono seduta su un tavolino da picnic per aspettare, perché il piano di cacciare Kisaki si attiverà a momenti, i miei amici sono nascosti in giro pronti a tutto, io sono sia la preda che la cacciatrice in questo piano manca solo che quel idiota venga qui, intanto osservai intorno a me i ciliegi stanno per fiorire vedo i baccelli semiaperti domani o dopo domani sbocceranno e cadranno i petali, l'aria era leggermente frizzante ma piacevole perché sembrava quasi una carezza delicata sulla mia pelle, poi annusai l'aria e sapeva di fiori per via di un chiosco ambulante di fiori fuori dall'università che vende fiori alle coppiette giovani di questa scuola, poi il momento di pace finì appena sentii dei passi che venivano verso di me in modo molto posato, poi dissi con veleno nella voce.
Io: vedo che non hai tardato a venire, eh Kisaki?
Kisaki: non potevo mancare a questo incontro dolcezza.
Io: prima di ogni cosa...non chiamarmi così, non ti deve saltare nemmeno nell'anticamera del tuo cervello di chiamarmi in quel modo, poi il dubbio è se esiste il tuo cervello.
Kisaki: oh mi hai spezzato il cuore.
Io: che falso, allora ti do pochissimi secondi per andartene da questa università, se no ti caccio io a calci in culo.
Kisaki: senti carissima e dolce bimba io non me andrò mai da qui, mi piace troppo questo posto.
Io: devi andartene e basta...vedi di andartene con le buone perché poi sarai cacciato da qui con le cattive.
Kisaki: ah è così che la metti bambolina? beh ci vediamo all'inferno piccolo e insignificante pezzo di immondizia.
disse tirando fuori un coltello dalla tasca, oh questo me l'aspettavo da te brutta merda, lì analizzai la situazione uscirono dal nulla i suoi gorilla senza cervello da dietro di lui, pure?! non so mettiamoci anche il papa e il vaticano di mezzo, scesi dal tavolino su cui ero seduta andai davanti a lui senza avere paura, lo guardai negli occhi era come vittorioso credendo di aver vinto, poi intonai il segnale per far uscire i miei rinforzi, presi un sospiro profondo e.
Io: When the sharpest words wanna cut me down
I'm gonna send a flood, gonna drown 'em out
I am brave, I am bruised
I am who I'm meant to be, this is me
Look out 'cause here I come
And I'm marching on to the beat I drum
I'm not scared to be seen
I make no apologies, this is me.🎵
Kisaki: mi stai prendendo in giro bambolina?
Poi in un attimo uscirono dalla struttura tutti gli studenti dell'università erano attorno a noi, accerchiandoci, potevo vedere Cristina, Kaeya, Diluc, Zhongli (il bibliotecario), Barbara, Midoriya, Bakugou, Levi, Eren, Mikasa, Armin, Hanji, Erwin, Hinata Tachibana, Takemichi, Mikey, Draken, Baji, Mitsuya, Angry, Smiley, Shoyo Hinata, Kageyama, Kanao, Tanjiro, Zenitsu, Inosuke, Genya, Shinobu, Murata, Hakuji, Giacomo, Monika, Sayori, Natsuki, Yuri, Naruto, Sasuke, Itachi (il fratello più grande) e c'erano anche alcuni dei professori tra cui Gyomei, Obanai, Kagaya, Kyogai, Kanae e (con mia enorme sorpresa) c'era anche Sanemi, che ci fanno tutti qui? questo non fa parte del mio piano, che sta succedendo? poi la folla si spostò facendo come un passaggio vidi che si stava avvicinando qualcuno, era il professor Rengoku, guardai sbigottita tutti quanti i presenti specialmente il professor Rengoku che era praticamente come a capo di questo gruppo con gli studenti e i professori, il giovane professore entrò nel cerchio che le persone formavano e si avvicinò a me avvolgendomi un braccio sulle spalle per poi stringermi, ero molto più confusa, ma che cosa sta succedendo qui?
Io: Professor Rengoku, che sta-??
Kyōjurō: una volta ti avevo detto che non saresti stata sola a combattere le tue guerre e ora faccio avverare le mie parole...in quanto a te teppista se non te ne vai ti cacceremo noi tutti.
Kisaki: secondo voi mi fate paura? quanto siete ridicoli.
Io: *si libera leggermente* siamo in tanti mentre voi ne siete solamente 4.
Kisaki: forse non hai capito dolcezza finché tu sarai qui e continuerai a respirare io rimarrò qui a estendere il mio dominio finché non sarai mia.
Io: brutto bastardo senza vergogna, IO NON SARÒ MAI TUA, NON SONO UN OGGETTO CHE HA UN PROPRIETARIO E MAI LO SARÒ.
Kyōjurō: povero illuso, noi tutti porteremo a termine il nostro dovere, ovvero proteggere i più giovani, in questo caso Aurora,
Kisaki: ma dai non raccontiamo barzellette, lei è sola e lo sarà sempre, io se stessi con lei sicuramente la proteggerei e beh i dettagli sono molto più segreti.
Kyōjurō: sei un viscido e schifoso scarafaggio, lei non è sola ne ora ne mai, lei è con noi in questa battaglia per buttarti fuori da questo istituto, ma tu? dimmi chi è fedele a te? secondo te uno di questi scimmioni non ti tradirebbero alla prima difficoltà? si ovviamente perché tu non gli hai dimostrato niente, mentre lei ha dimostrato a tutti noi rispetto, affetto, tenerezza, giustizia, affidabilità, forza di volontà, coraggio e il suo gran cuore d'oro, tutti quanti qui hanno visto tutte le facce del dado del carattere di Aurora e tutti pensiamo che lei è molto coraggiosa e merita tutto quello che il mondo ha da offrire, tu invece non rispetti nessuno dei tuoi uomini l'insulti quando fanno qualcosa di sbagliato, questo un vero leader non lo farebbe mai, LEI HA DIMOSTRATO DI ESSERE CAPACE DI DIVENTARE UNA LEADER MIGLIORE DI TE CHE RISPETTA TUTTI COLORO CHE LE STANNO INTORNO E QUESTO TI HA FERITO L'ORGOLGLIO.
Rimasi senza parole, veramente queste persone mi vedevano così, sentivo quasi delle lacrime uscire ma sorrisi con uno dei miei sorrisi migliori, veramente son come mi hanno appena descritto? ero incredula nessuno mi aveva detto questo prima d'ora, rivolsi uno sguardo al professore che di rimando strusciò la mano che mi teneva la spalla come per accarezzarmi, Kisaki essendo una testa calda andò addosso al giovane professore con il pugnale puntato avanti, mi misi davanti al professore e fermai il ragazzo afferrandolo dal polso per poi girarlo e metterglielo dietro la schiena per immobilizzarlo, prendendogli il coltello dalle mani, atterrarlo e lo bloccai a terra, con il ginocchio puntato sulla schiena per non farlo muovere, perché presi un punto che quando si muove gli fa solo male, poi dissi con un sussurro a Kisaki.
Io: ora hai 2 opzioni, te ne vai da solo con le tue gambe o ti accompagnano i tuoi scimmioni fuori di qui ma sopra un'ambulanza perché ti avrò rotto ogni singolo osso del tuo corpo, a te la decisione.
Kisaki: sembri tanto forte ma sei solo una mezza calzetta senza nessuno di questi rammolliti.
Io: *gli spinge la faccia sul terreno brecciato* non osare mai più a insultare qualcun altro dei presenti maledetta merdaccia, ritira subito queste menzogne o te le faccio mangiare io con tanto di calci sulle gengive.
Kisaki: non mi fai paura Bambolina.
Io: dovresti perché io ho un vantaggio su di te, cioè che ti ho immobilizzato con tanto di ginocchio puntato su una delle vertebre della tua colonna vertebrale, te la posso spezzare in qualunque momento quindi modera le parole se non vuoi finire tetraplegico su una sedia a rotelle costretto a mangiare con il sondino nasogastrico, ma come ho detto la scelta è tua.
Entrarono in scena Draken e Mikey che mi spostarono prendendo il ragazzo biondo e lo portarono via, molto probabilmente avevano notato che stavo per perdere il controllo, non so se si metterà bene per quello lì ma so che se sta con quei 2 sono in ottime mani, i ragazzi della Tōman si avvicinarono a me, mi si avvicinò Baji che mi pattò la spalla e mi si avvicinarono anche i 2 gemelli Angry e Smiley, Mitsuya invece andò affianco al professor Rengoku, i ragazzi che si sono avvicinati mi rassicurarono che i loro superiori l'avrebbero cacciato e mandato da un altra parte lontano da questo istituto, ero fiduciosa pensavo che fosse finita, forse è così ma chi sa cosa succederà, poi Baji con tono leggermente scherzoso mi disse.
Baji: devo dire però che quando ti arrabbi sei veramente brutale.
Io: beh il mio pensiero è "se mi rompi le scatole ti rompo la faccia" ma sono abbastanza paziente quindi ad arrivare a rompere la faccia a qualcuno c'è ne vuole.
Angry: beh sei molto paziente a quanto vedo, comunque noi tra poco dovremo andare si dovrà decidere per Kisaki.
Smiley: io sinceramente lo pesterei.
Mitsuya: ragazzi andiamo che Mikey deve fare e dobbiamo decidere insieme...poi Aurora ha da fare deve chiarire con qualcuno quindi muoviamoci.
I vari studenti se ne andarono, tutto quello che hanno fatto era dimostrare che io non ero sola per mettere in difficoltà Kisaki, li ringraziai uno ad uno mentre se ne andavano e loro di risposta mi sorrisero e mi salutarono dicendo che era stato un piacere avermi aiutata aggiungendo che sono forte nonostante tutto, Cristina però mi fece la ramanzina perché sosteneva che quello era completamente fuori e che poteva farmi del male, io la rassicurai dicendo che avevo comunque un piano B e non mi sarei fatta nulla, poi mi ricordò la volta che avevo fatto a botte con una bulla delle superiori e che quel giorno avevo un livido enorme quando ero ritornata il giorno dopo, gli dissi semplicemente che quella era stata una delle altre battaglie che avevo fatto per formarmi esternamente e internamente (nel carattere), lei mi guardò sconfitta poi disse che quella sera sarebbe uscita con Midoriya per una cena.
Io: Hu poi fammi sapere i dettagli, ok?
Cristina: Auri?! non dire così.
Io: HAHAHA sto scherzando tranquilla...o forse no.
Cristina: DAI AURI.
Kyōjurō: scusate se interrompo la vostra conversazione ma Cri, posso rubartela un secondo?
Cristina: tutto il tempo che vuoi, ora vado che Midoriya mi sta aspettando per uscire, ci vediamo domani.
Io: A domani, poi raccontami ok?
Cristina: ovvio che si Auri
Disse Cri andando verso il ragazzo dai capelli verdi, mi guardai intorno e le uniche persone rimaste in quel momento eravamo solo io e il professor Rengoku in quel bel corridoio di ciliegi che stavano per fiorire, mi prese per mano e mi accompagno non so dove ma in fine mi portò dietro l'università che aveva un giardino stupendo con una zona piena di gigli del ragno rosso come il sangue, mi fece sedere su una panchina con alle nostre spalle un rovo di rose rosse che profumavano l'ambiente circostante, il sole stava per tramontare facendo delle sfumature arancioni e rosse nel cielo, sembrava una scena surreale proprio come in un sogno poetico e romantico, appena finii di guardarmi intorno rivolsi lo sguardo sul giovane professore che aveva un espressione intenerita nel volto, il suo sorriso era leggero e tenero mi avvolse un braccio attorno alle spalle, per poi avvicinarmi più a lui tanto da sentire il suo cuore che stava battendo veloce come un treno, era leggermente rosso in volto, mi fece mettere la testa sulla sua spalla per poi accarezzarmi la spalla, ero diventata rossa come i capelli di Kirishima, mi coprii la faccia con entrambe le mani coprendo anche leggermente egli occhiali, sentii una risata leggera del professore, aprii le dita facendo scoprire i miei occhi cerchiati dagli occhiali da vista, non sapevo cosa dire o fare, quel momento era unico non mi sentivo tanto rapita da tempo e questa è la svolta che volevo accadesse con la persona giusta, però quel silenzio era rilassante non era imbarazzante sembrava uno scenario di un sogno romantico e dolce, mi sentivo rilassata nonostante l'imbarazzo.
Kyōjurō: Auri...pensi che io abbia esagerato a preoccuparmi oggi?
Io: sinceramente non lo so, quello lì era imprevedibile quindi non ti so dire con certezza se hai esagerato o no.
Kyōjurō: devo dirti la verità, non mi piace dire chi è stato ad avvertirmi ma per sta volta te lo dirò perché era preoccupato da morire, è stato Tanjiro, non voleva che quello lì ti facesse del male è un grande amico.
Io: in verità ho intuito che avrebbe fatto qualcosa ma non immaginavo coinvolgesse tutta la scuola, immaginavo chiamasse i prof per fermarmi ma ha voluto dimostrare che non ero sola...questo mi fa piacere perché nessuno si era mai messo dalla mia parte, anche quando avevo ragione, in pochi l'hanno fatto.
Kyōjurō: e quei pochi scommetto sono Cristina e qualche altro tuo amico o amica.
Io: hai detto bene...ma perché mi hai portato qui?
Kyōjurō: vedi questo è uno dei pochi luoghi rilassanti dell'università, io vengo qui qualche volta per rilassarmi al meno cinque minuti, volevo portarti qui per farti rilassare un momento insieme a me, se non hai nulla in contrario ovviamente.
Io: no tranquillo ne ho bisogno in verità, altrimenti non farò nemmeno una cosa giusta, purtroppo so che tipo di effetto che può fare lo stress al corpo, quindi per me questo posto può fare solo che del bene...fammi indovinare volevi sapere anche questo di me, vero?
Kyōjurō: sgamato, però ti ho portato qui per rilassarti con me perché avevo notato quanto eri tesa in questi giorni per colpa di Kisaki, quindi se vuoi iniziamo anche subito a rilassarci un paio di minuti prima di andare ai nostri rispettivi appartamenti.
Io: Ok.
dissi per poi zittirmi immediatamente per poi godermi il lieto silenzio, potevo sentire anche del calore attorno a me, quel silenzio per me era quasi una ninnananna per un bambino, poi sentii un po la stanchezza assalirmi appoggiai meglio la testa sulla spalla del professore ma appena mi resi conto di quello che avevo appena fatto mi ricomposi chiedendo scusa, Kyōjurō però in risposta iniziò a ridere per poi dirmi che potevo sistemarmi come meglio credevo, io un po titubante posai la mia testa sulla sua spalla, sentivo che qualcosa lì mi rilassava non so se è era il posto o la persona che mi era affianco a provocarmi quel senso di protezione ma in quel momento la pace regnava sovrana tanto che chiusi gli occhi, poi sentii delle mani accarezzarmi la testa con dolcezza sentivo che la mano che mi accarezzava era calda e morbida, feci un sorriso sereno per una volta ero tranquilla e con una persona d'oro, che non cerca nulla in cambio o che si approfitta della mia gentilezza, una persona veramente affidabile, sentii poi qualcosa che si era posato sulla mia testa, riaprii gli occhi e guardai in su potevo vedere le ciocche bionde del professore farmi da frangetta un po scompigliata, sorrisi e mi uscì una leggera risata, poi le parole del professore spezzarono per un secondo il silenzio, poi mi separai leggermente per guardarlo negli occhi.
Kyōjurō: Mi piace quando sorridi in modo sincero...ansi mi piace quando sorridi in generale.
Io: oh grazie per il complimento Kyōjurō, ma dimmi, c'è qualcosa che ti tormenta? ogni volta che mi succede qualcosa vieni sempre per intervenire, mi puoi dire come mai lo fai?
Kyōjurō: posso confessarti una cosa?
Io: certo che puoi, siamo qui anche per parlare e per liberarci dai pensieri che ci fanno male.
Kyōjurō: beh in verità all'inizio quando sono venuto qui ad insegnare volevo fermare io tutto questo ma essendo un semplice professore non c'è la potevo fare da solo...ma poi qualcosa è cambiato, sei arrivata tu e hai diffuso molto coraggio in queste mura, per questo ora sono qui per ringraziarti nuovamente per quello che hai fatto, perché nessuno avrebbe avuto lo stesso coraggio che hai dimostrato tu, andrai lontano riesco a vederlo hai le qualità per non solo farti rispettare ma anche di fare quello che progetti di fare dalla cosa più semplice alla cosa che richiede molto impegno, te lo leggo negli occhi, sul serio non ho mai visto una persona così determinata e coraggiosa come te.
Rimasi esterrefatta, vedeva tutto questo in me? ma perché allora io non riesco a vedere queste cose in me? lo guardai negli occhi e sentivo che non mi stava mentendo era sincero, poi lui come mai non era riuscito nell'intento? anche se è un semplice prof di storia poteva farcela anche lui ha un enorme coraggio, forse nessuno lo sosteneva e forse il mio arrivo è stato come un incoraggiamento, forse si, il giovane mi guardò negli occhi con uno sguardo molto dolce quasi mi si addolciva il cuore poi disse sorridendo per tutti i discorsi.
Kyōjurō: sai forse dovresti dire a tua madre che c'è un un giapponesino che vuole essere un tuo pretendente.
Io: ma...*realizza e diventa rossa* Oh am io, no, nel senso si ma come-.
Kyōjurō: ehi calmati un secondo che di questo passo ti farai venire un infarto.
Io: am Kyōjurō io...beh nel senso si mi piaci molto, ma qui si diventa maggiorenni a 20 anni.
Kyōjurō: non è solo per questo, vero?
Io: ho solo paura per la tua integrità, non voglio che stando con me la tua integrità come professore venga infangata in qualche modo, non voglio danneggiare in qualche modo la tua vita.
Kyōjurō: non danneggerai proprio niente di me Auri...potrei confessarti ora ciò che volevo dirti dopo l'esame?
Io: solo se lo vuoi tu, io non voglio influenzare nessuna delle decisioni che riguardano te.
Kyōjurō: sei molto più dolce e giusta di quanto pensassi.
Disse per poi prendere un sospiro senza lasciare quel sorriso, rimanendo sorridente, forse per scaricare la tensione sorride, chiude per un secondo gli occhi per elaborare la frase il meglio possibile, sentivo quanto lui fosse agitato, gli posai una mano sulla spalla e gli dissi di fare con calma che non c'è fretta e che abbiamo tutto il tempo del mondo, lui mi guardò leggermente sorpreso ma poi sorrise di nuovo, si vedeva che era più calmo di prima, forse aveva solo bisogno delle mie parole per calmarsi, poi mi prese entrambe le mani coprendole completamente con le sue, erano morbide e calde, lo guardai negli occhi potevo vedere delle scintille nei suoi occhi che sembravano un abisso in fiamme, la sua espressione era calma e tranquilla ma non riusciva dire nulla l'unica cosa che riusciva a fare era esprimersi con i cenni, gli sorrisi e lì il professore lanciò la bomba, con una sola frase.
Kyōjurō: Mi piaci da morire, all'inizio non ero sicuro se era serio questo sentimento, volevo fosse sincero e duraturo perché non voglio ferirti perché sento che hai sofferto un sacco nella tua vita.
Io: Kyōjurō...non pensavo che beh sentivi qualcosa per me...anche se devo dire la verità ho notato la tua gelosia nei miei confronti non dico con quell'episodio di Itadori, dico anche con altri ragazzi, ma negli altri ti sei trattenuto poi sei esploso perché Itadori si era avvicinato a me, praticamente quell'episodio è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Kyōjurō: mi sento un po stupido per quei momenti.
Io: non sentirtici Kyōjurō-Kun, tutti possono sbagliare nessuno è perfetto.
Kyōjurō: quindi, vuoi diventare beh la mia compagna?
Io: *lo guarda con un paio di lacrime agli occhi* Si, MILLE VOLTE SI.
Kyōjurō mi guardò sorridendo teneramente, però il giovane professore mi guardò sorpreso appena lo chiamai Kyōjurō-Kun, ma poi sorrise in modo molto più carino del precedente, mi guardò dolcemente avvicinandosi lentamente a me mise la sua mano destra sulla mia guancia accarezzandomi dolcemente, la sua mano era calda e soffice quasi come un cuscino di piume, misi le mani sulle sue spalle come per tenermi a lui, dalla mia spalla fece scivolare la mano dietro la schiena per tenermi più vicina con un abbraccio, potevo sentire il suo calore, il suo profumo e il suo cuore, il suo profumo era pungente ma allo stesso tempo piacevole, il suo calore era come una calda coperta che mi faceva sentire al sicuro e il suo cuore batteva velocemente come un tamburo e accelerava sempre di più ad ogni centimetro che guadagnava avvinandosi a me, i suoi occhi erano più brillanti del solito, poco a poco avvicinò il suo volto al mio, sentivo il mio cuore battere ancora più forte , poco a poco le nostre labbra si avvicinavano l'un l'altre, finché non si sfiorarono leggermente per poi unirsi in un bacio dolce e delicato, lì la mia mente divenne come bianca come se non esistessero i problemi, ci separammo dopo poco ma ci guardammo negli occhi lì capimmo che quello che è appena successo sarà una delle tante volte che ci scambieremo un simbolo d'affetto di questo genere, forse io avevo bisogno di qualcosa per smuovermi e dimenticare quello che è successo in passato e per scordare tutto sono dovuta espatriare in Giappone e innamorarmi di un professore, beh sembra la trama di un film che nessuno vedrà mai nelle sale per chi sa quale ragione, il suo sorriso era piccolo ma molto adorabile, accarezzai la guancia del giovane professore ed era caldissima per il rossore delle sue guance, lui mise la sua mano sulla mia che la copriva completamente, prese la mia mano e baciò il palmo, io non sapevo cosa fare l'unica cosa che riuscivo a fare è sorridere come mai prima di quel momento, il professore e io ci alzammo dalla piccola panchina e lui mi prese per mano e mi accompagnò verso il palazzo dei dormitori, ma prima che arrivammo davanti alle porte ritrovammo molti studenti e professori con tanto di preside, poi in coro con tanto di cannoni di coriandoli strillarono.
Tutti: CONGRATUALZIONII.
Io: ragazzi, ma-?
Tanjiro: oggi festeggiamo 2 cose, la liberazione della scuola e il vostro "fidanzamento".
Io: Ah bel-, Aspettate un secondo.
Io & Kyōjurō: AVETE VISTO TUTTO??
Tengen: secondo voi noi ci perdevamo una scena del genere?
Tengen & Cristina: MANCO MORTI.
Tengen: wow sei una grande batti il pugno *para il pugno*
Cristina: grazie professor Tengen *batte il pugno*
Io: quindi, mi hai mentito sul fatto che uscivi con Midoriya? perché sono certa che hai visto anche te tutta la scena.
Cristina: si sono uscita con lui e su questo non riesco a mentirti, siamo andati solo a fare un giro, sai per conoscerci! poi appena siamo tornati beh abbiamo visto quella scena tanto dolce.
io e Kyōjurō ci guardammo per poi fare facepalm insieme, il preside ci disse che anche se io in quel paese ero minorenne non importava visto che è sempre amore, arrossi vistosamente, Kyōjurō però mi prese e mi circondò le spalle con un braccio e io ero praticamene un nano da giardino in confronto a lui essendo io alta 1,60 e lui 1,77, in breve sono ad altezza petto quando sono affianco a lui, che imbarazzo, festeggiammo nella sala grande del dormitorio (che era come un piccolo salottino) con il preside e tutti gli altri studenti, ma c'è solo un problema c'è ancora Vanny in libertà, o meglio Vanessa che è Vanny vabbè la storia la sapete già, dopo un po la maggior parte degli studenti erano brilli dopo manco 4 ore, così quelli che sono rimasti sobri riportarono quelli brilli nei loro appartamenti nel dormitorio, tra quelli che erano rimasti sobri c'eravamo Io, Kyōjurō, Levi, Mikasa, Armin, Kagaya, Cristina, Midoriya, Giacomo, Monika, Sayori, Yuri, Natsuki, Obanai, Gyomei, Tanjiro e Genya, mentre Sanemi (il fratello maggiore di Genya), Kanae, Zenitsu, Inosuke, Kaeya, Diluc, Bakugou, Kirishima, Denki, Sasuke, Eren, Jean, Hanji, Erwin e altri erano belli brilli, a parte che Sanemi si stava sbaciucchiando con la professoressa Kanae e Mitsuri che era svenuta male sulle spalle di Obanai che la stava portando nel appartamento della giovane, alcuni addirittura sono svenuti per terra con tanto di bava alla bocca, come Naruto lui era proprio andato seriamente, visto che era svenuto sul divano grande del salottino, Kyōjurō e io bevemmo qualcosa, Kyōjurō bevve un po di birra Asahi e dopo un bicchiere era un po frastornato, a differenza mia, ho scoperto che sopporto molto bene il sakè infatti anche dopo 4 bicchieri (anche se piccoli) stavo lucidissima, infatti il mio compagno dai capelli di fiamma era esterrefatto.
Kyōjurō: No vabbè ora mi dici come fai? dove hai messo tutto quel sakè?
Io: l'ho bevuto...forse perché sono abituata ad alcolici ben più forti sopra i 18/19 gradi, non lo so.
Kyōjurō: ah già me l'avevi detto che quando eri nel tuo paese si beve roba molto più forte di questa, poi i gradi del sakè sono a 15...o meglio questo qui è a 15 gradi.
Io: beh allora capisco il motivo, poi i vini rossi o rosati o bianchi che siano che so io sono una bomba a orologeria se non ci mangi qualcosa vicino.
Kyōjurō: allora non mi sorprendo più di tanto.
disse lui ridendo poi mi prese per mano e mi riportò, Levi era andato a stare con i suoi amici per evitare che facciano casino, quindi sarò sola per quella sera, Kyōjurō però volle rimanere per farmi compagnia, andai in camera mia e mi cambiai e lui rimase in canotta bianca, andammo a dormire, lui con me perché so che Levi va di matto se trova il disordine nella sua stanza o nel salone dell'appartamento quindi dovemmo andare nella mia camera per dormire, che precisino del cavolo che è certe volte, oh dio che imbarazzo, mi sdraiai sul letto su un fianco per farlo entrare nel mio letto essendo una piazza e mezza, che idea del menga, pensai mentre ero rossa peggio di un pomodoro, poi però qualcosa mi strinse dall'addome da dietro, era Kyōjurō che mi stava guardando molto simpaticamente dicendomi di non preoccuparmi e di dormire senza avere disagi perché non c'è né bisogno, però nonostante tutto mi sentivo al sicuro tra le sue braccia, a parte il fatto che sparivo tra le sue braccia per quanto sono mingherlina, ma poco a poco ci addormentammo augurandoci la buonanotte prima di chiudere gli occhi dalla stanchezza.
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