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31.
- Tesoro – ancora a terra la trovò Gigi, lo guardò immaginando che avesse lo stesso effetto di un cane bastonato, ma la dolcezza dello sguardo del suo amico le scaldò ciò che era rimasto del suo cuore – Non c'è bisogno che tu dica niente, so tutto – disse abbracciandola – Ti va di uscire? E' da un po' che non facciamo qualcosa noi due insieme – scosse la testa
– Oggi no, magari domani – singhiozzò
- Quando vuoi, io non parto domani –
- No, non cambiare i tuoi piani –
- No no non aveva senso stare via tre giorni – lo ringraziò mentalmente, anche se in fondo avrebbe voluto restare da sola, abbandonata con la compagnia del suo dolore.
Passarono tre giorni lenti come le ore quando ti metti a fissare l'orologio. Aveva spento il telefono, non era il momento né di leggere o cancellare, voleva solo stare fuori dal mondo per qualche giorno. Senza internet, senza televisione, senza telefono.
- Basta! – proruppe Gigi entrando con decisione in quella che era diventata la sua nuova stanza, un tempo per gli ospiti. Era rimasta li per tre giorni come un inutile carcassa di ossa puzzolenti e in via di putrefazione. Che bell'immagine – Sei qui da cinque giorni! – le ricordò come se non lo sapesse già da se - Questa non sei tu, tira fuori la grinta, vuoi darla vinta a lui facendoti vedere così mal ridotta? Tra due settimane saranno tutti qui per incidere il nuovo disco, me l'ha detto Nils e ti vuoi far trovare così? – si guardarono, e bastò un'occhiata fugace per capirsi – Basta usciamo, non m'importa dove come o perché, ti do tre minuti per vestirti altrimenti giuro lo faccio io! – quanto aveva ragione!
Regrets collect like old friends here to relive your darkest moments, I can see no way, I can see no way and all of the ghouls come out to play and every demon wants his pound of flesh but I like to keep some things to myself. I like to keep my issues drawn, it's always darkest before the dawn. And I've been a fool and I've been blind, I can never leave the past behind, I can see no way, I'm always dragging that horse around. Our love is pastured, such a mournful sound, tonight I'm gonna bury that horse in the ground and I am done with my graceless heart, so tonight I'm gonna cut it out and then restart. Shake it out, shake it out, and it's hard to dance with a devil on your back so shake him off.
Quando bussò ancora alla porta non lo fece aspettare.
- Devo venirti a prendere di peso? –
- Direi che possiamo evitare – rispose facendosi trovare pronta.
- Ora si che ti riconosco, idee per stasera? – le domandò sedendosi sul letto
- Ovviamente – lei sorrise finalmente. Aveva ragione lui e gli era estremamente grata per averla ricordato che non era da lei farsi abbattere in quel modo, non dopo quello che era successo. Doveva reagire e tornare alla normalità – Prima devo andare a fare una commissione, torno tra pochissimo! –
- Ti aspetto! -
Il telefono s'illuminò, una, due, tre volte, alla quarta, il ragazzo biondo s'incuriosì.
- Ma signorina dove sta andando? –
- La recupero! Ci manca solo che ci arrestino per inquinamento delle acque! –
- Ma no, ma che fa?! Ahahaha – rise – Sampei si è lanciata! –
- Stai zitto! – urlò barcollando cercando di non bagnare troppo i pantaloni tirati su fin sopra alle ginocchia – Recuperata! – urlò esponendo l'oggetto ai suoi occhi mentre l'amico si contorceva dalle risate – Si può sapere cosa ci trovi di così divertente? – il suono che le giunse in risposta fu qualcosa di completamente inaspettato. Le sirene della polizia. Oh mamma!
Il video si interrompeva per poi continuare in uno nuovo.
- Che fai? – chiese Luke sedendosi accanto a lui.
- Quei due pazzi mi hanno mandato un video – spiegò mostrandoglielo.
- Allora informiamo ai nostri telespettatori che i loro eroi sono vivi e vegeti! – urlò lui
- Soprattutto liberi! – le loro facce erano in primo piano.
- Racconta a Nils cosa hai combinato! – la esortò Gigi
- Io?! – replicò lei indignata
- Si tu e le tue geniali idee! –
- Allora, la polizia credeva fossimo dei tossici ubriaconi e chi più ne ha più ne metta, ma quando ho spiegato che stavamo solo lanciando le lanterne ... -
- Ce le hanno sequestrate perché dicevano che il materiale era tossico e a seconda di dove sarebbero potute finire, avremmo potuto appiccare un incendio! – concluse lui trattenendo le risate.
- Se le sono prese tutte! Non me ne hanno lasciata neanche una! –
- Ci credo, ci hanno presi per piromani! Non ninfomani! – la guardò in modo serio e minaccioso e lei sospirò.
- Peccato! –
- Ok è ufficiale i nostri eroi sono partiti per la tangente – dichiarò lui
- Allora arrivederci a tutti e al prossimo episodio! – ed il video finì.
- Non si può dire che non siano telegenici, presentano meglio di noi! – commentò l'amico
- Meglio non dirlo in giro – ridacchiò Nils. L'ultima volta che aveva parlato con Gigi aveva saputo che lei ancora non stava bene e vederla nel video raggiante e sorridente l'aveva notevolmente tranquillizzato.
- Pensi che Harry abbia fatto una stupidaggine vero? – disse a bassa voce Luke, sapeva che Nils era un sostenitore accanito di quei due come coppia, all'inizio non capiva cosa avesse trovato di speciale in quella ragazza tanto da arrivare a credere che fosse perfetta per Harry, poi l'aveva conosciuta, aveva parlato con lei diverse volte e la conferma gli era arrivata vedendoli insieme.
- Per me si, ma solo lui potrà dirlo – entrambi presi dal discorso non si accorsero che qualcuno era entrato e torreggiava dietro le loro spalle, poggiato al divano blu.
- Che cosa dovrei dire? –
- Niente – risposero i due in coro sapendo quanto Harry detestasse che si parlasse di lui o delle sue scelte.
- Cosa stavate facendo? – chiese lui sospettoso
- Guardavamo un video che mi ha mandato Gigi –
- Posso vederlo anche io? –
A quella domanda i due si lanciarono uno sguardo preoccupato.
- Si certo – Nils gli porse il telefono.
Era pura curiosità si disse, solo per capire se stavano davvero parlando di lei e quindi di lui. Il video partì con uno sfondo buio, poi delle luci illuminarono la sabbia e il mare, si sentivano risate e urla, poi una figura che si lanciava in acqua a passi lenti e pesanti che dondolava come in bilico. Riconobbe la voce di Gigi e la sua, vide il suo viso sorridere soddisfatto una volta stretto un grosso pezzo di carta bianco bagnato in mano. Sorrise, incapace di fermare i battiti del suo cuore impazzito. Era ancora lei a cacciarsi nei guai più assurdi ed improbabili. Cercò di ignorare tutte le voci contrastanti che affollavano la sua testa, generando una battaglia senza esclusioni di colpi mentre i ricordi veleggiavano lenti e sicuri traghettati da un vento di rammarico e nostalgia.
Time, sometimes the time just slips away and your left with yesterday left with the memories. I, I'll always think of you and smile and be happy for the time I had you with me though we go our separate ways. I won't forget so don't forget the memories we made. Goodbye, there's just no sadder word to say and it's sad to walk away. And how we laugh and how we smile and how this world was yours and mine and how no dream was out of reach, I stood by you, you stood by me. We took each day and made it shine.
Cominciò a ricordare lei, cosa avevano fatto insieme, del tempo che lui stesso aveva deciso di abbandonare ai ricordi. Ogni immagine rimbalzò dalla testa al petto accelerando il battito cardiaco, tanto da fermare ad intervalli il respiro. Ricordò la felicità pervaderlo ogni volta che quando apriva gli occhi la trovava accanto, ricordò gli schiaffi, gli scherzi poco innocenti, le vendette e le ripicche, ma anche l'aiuto e la comprensione che solo lei riusciva a dare, capendolo solo con uno sguardo, mentre lui continuava a chiedersi quando e come avesse imparato a conoscerlo così profondamente. Inevitabilmente atterrò nella terra del futuro, tornando ad immaginare come sarebbe potuta essere la loro vita insieme, mentre dall'altro lato del campo i dubbi e le insicurezze premevano come lance appuntite e sfrecciavano sicure lacerando la bellezza di quei ricordi, aprendo spiragli sempre più grandi di abbandono e ricerca del divertimento sfrenato dato dalle frivolezze della vita, una vita che non era pronto a lasciare. Schiacciò ogni protesta del suo cuore tentando di impossessarsi ancora delle sua facoltà respiratorie, regolando l'aria che entrava ed usciva. Un altro colpo lo colse impreparato quando l'immagine del sorriso leggero e sincero di lei s'incontrava con il suo e moriva in un bacio, ricordò quanto era bello ridere insieme. Smise di pensare proprio quando sentì il dolore farsi troppo grande per essere schiacciato e chiuse il cassetto dei ricordi in un angolo lontano della sua mente, del suo presente, mentre un cuore morente invocava l'ultima preghiera cantilenando le parole indimenticate di quella che sarebbe stata la sua ninnananna.
We wrote our names across the sky, we ride so fast, we ride so free and I had you and you had me. I was there for you and you were there for me. Please remember, our time together. The time was yours and mine And we were wild and free. Please remember, please remember me.
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