Sono in "una discoteca - labirinto.

Bianca.

Senza luci colorate.

Larga un centinaio di km.

Dalla quale non si può uscire."

A corrodermi è l'umidità.

Un letto freddo.

Un camice bianco.

Una spugna di filo spinato.

A grattare via l'incrostazione.

Di una macchia sporca.

Che mi marcisce dentro.

Anche la pelle viene via.

Lasciando risplendere

Carne viva. Come un sole.

Che al tramonto annega.

E mi irradiano i suoi raggi.

Sanguino.

Per respirare.

Un letto freddo.

Un camice bianco.

Un bisturi.

Diretto al cuore.

Punto sbagliato.

Lo sposto. Piano.

Verso l'intestino.

E' lì.

Lì bisogna squarciarmi.

Per estirpare. Tutto.

Per "ammazzarmi e ricominciare.

A prendermi viva."

Ma senza anestesia.

Un letto freddo.

Un camice bianco.

Una voce.

"Pronta per l'operazione?"

Un sospiro.

Non rispondo.

NOTA DELL'AUTRICE:

Non detengo i diritti dei testi dei Subsonica citati, rispettivamente Discoteca Labirinto e Tutti i miei Sbagli.