VUOTO
Da "Pensieri Taglienti" di @AntonioCami
Solo due passi per capire dove andrai
Uno sguardo per capire cosa farai
Una lacrima per capire quanto mancherai
Eppure tu, un vuoto dentro mi farai formare
Tu, che mi riuscivi a completare
SECONDO IL MASCALZONE
Ciò che è stato e non c'è più.
I picchi più alti raggiunti dal trasporto amoroso sono quelli non più corrisposti.
La persona con cui hai condiviso passi e sguardi viene idealizzata e amata ancor più di quanto si facesse prima.
Non si comprende come attimi, abitudini ed emozioni, poco prima vissuti sullo stesso binario sentimentale, si siano disciolti in una direzione opposta.
Tutti ciò si legge qui, mentre scorre qualche brivido per la bella scrittura.
Il verbo ripetuto volutamente tre volte all'inizio e quel pronome in seconda persona singolare bissato alla fine, s'incontrano per definire in assoluto la frase minima protagonista del brano e del rimuginare di stomaco e cuore: "capire te".
Tre tempi al futuro semplice, invece, preannunciano che semplice non sarà il futuro di chi ama senza più essere amato.
La foto migliore per rappresentare questo "Vuoto" non esiste, nel senso che non avrei dovuto abbinarne nessuna.
Per avvicinarmi a questo concetto ho scelto una non foto: una semplice ombra, ormai non definita nei contorni ma ancora colorata dai ricordi.
SECONDO VOI
E voi?
Tutti abbiamo una lacrima nell'armadio che, seppur asciugata oggi dal tempo, ci ha svuotato i giorni e la passione: cosa ricordiamo del primo impatto con l'essere divenuti dispari all'improvviso?
E chi non ha avuto di queste esperienze?
Speravate di averla passata liscia eh?
Beh, potreste sempre raccontarci di quello che avete percepito nella sofferenza di altri...
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