POESIA 4
Da "Parole Lontane" di GiuseppeMorra
Parole lontane
dipingo, nell'aere
Ti giungeranno
sformate, dal vento.
Parole lontane
distanti come
Noi. La prima parola
è il tuo nome.
SECONDO IL MASCALZONE
Quasi una title-track dell'opera da cui è tratta.
Facciamo un'analisi pseudo grammaticale per una definizione logica del suo contenuto.
In questo brano d'amore la vera protagonista è la Distanza: non una distanza qualsiasi, ma nella sua versione di nome proprio di sentimento.
Distanza da luoghi e persone.
Un maiuscolo che anche l'autore assegna ad una parte importante del brano: il complemento oggetto dell'amore, quel "Noi" che vive nell'azione del volersi bene.
Ma il verbo che connota la forma di questa bella poesia è un altro: dipingere.
Sì, perché in questi versi le parole sembrano proprio dipinte più che scritte: danno l'idea di una voglia di renderle ancora più incisive intingendo l'ispirazione nei colori dell'aria e del vento.
Con l'immagine scelta intendo riproporre in foto il tema del rapporto d'amore in lontananza così bene espresso in parole dall'autore: in genere ogni scatto ha un suo soggetto principale, ma qui non è uno bensì lo è la simbiosi tra la figura in nero e la proiezione del suo ricordo lucente sullo sfondo.
In questo caso, poi, non è una silhouette qualsiasi perché la città che s'intravede non è una città qualsiasi...
SECONDO VOI
E voi?
Riuscite a scindere la vostra nostalgia per gli eventi e i luoghi da quella delle persone e i sentimenti?
Oppure, come in questo caso, non siete riusciti mai a farlo perché continuano a combaciare nel vostro ricordo?
Fateci sapere a quale corrente di pensiero appartenete.
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