POCHI

Da "Parole nell'alba" di @in_bloomroses21

Piovendo sale

nei tuoi occhi

Pochi capiranno

se sta

Grandinando

Erano luminosi

ora spenti nel buio

Del giorno hanno

Sofferto amato

l'unico rimpianto

è non stare

vivendo abbastanza

SECONDO IL MASCALZONE

Scrittura sofferta e cosciente che amare e' anche e soprattutto sofferenza.
Abbiamo già detto, in occasione di commento ad altri splendidi "battiti" come questo, di quanto i picchi di bellezza nella scrittura e nell'arte in genere si raggiungano maggiormente quando siamo sommersi da lacrime.
Questo perché, probabilmente, chi è triste scrive senza filtri e pre impostazioni: questo brano, non a caso, è autodefinito da chi l'ha scritto "sincero e senza veli".
Tutto ciò arriva ai lettori, i quali spesso sentono propri alcuni passaggi emozionali.
La scrittura di getto crea, così, una poesia verticale che ignora volutamente la punteggiatura e non vede l'ora di passare da un verso all'altro per arrivare all'esistenziale rimpianto conclusivo.
La foto che ho scelto tra le mie ritrae un soggetto che riflette su se stesso, rannicchiato col corpo e coi pensieri: una luce è presente, ma non è chiaro se all'inizio della scale o alla fine.
Non importa.
La sofferenza non sa riflettere!

SECONDO VOI

E voi?
Quando avete il vostro momento no, perché i vostri occhi possano tornare ad illuminarsi puntate più sulla luminosità alle vostre spalle o su quella che c'è dietro l'ultimo gradino da scendere?
Ovvero: più sulla consapevolezza di aver già vissuto eventi negativi poi superati o sulla fiducia nel proiettarsi versi momenti felici futuri?

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