COSA PROVA?
Da "La magia più bella sarà tenerti per mano...", di @Entonyc89
A volte mi chiedo
Ma chi ti ferisce
Cosa prova
Nel procurarti dolore?
Non ti picchia
Non ti taglia
Ma ti fa male
A volte mi chiedo
Cosa prova
A ferirti l'anima?
Non usa armi
Non usa veleno
Ma usa la lingua
Parole taglienti
Che ti mettono k.o.
Prima di parlare pensa
Io resterò solo
Ma in fondo sono contento
Perché nel mondo
C'è sempre qualcuna
Che forse aspetta me...
SECONDO IL MASCALZONE
Il tema è chiaro.
Se l'amore ha tante sfaccettature, con l'amore che finisce se ne aggiungono di altre che padroneggiare non è sempre facile.
Al di là del tipo di relazione della quale qui si parla, sappiamo che è la ferita ricevuta che diventa la protagonista per chi scrive.
Coinvolgente la struttura del brano: prima è una riflessione a pagina aperta.
Sembra che si parli con chi legge, ma in realtà lo si fa con se stessi.
Non si può credere a ciò che si è vissuto: punti di riferimento che paiono imbattibili e che invece si sfaldano come cenere dopo un incendio di emozioni.
Nel finale la narrazione si trasforma due volte: prima in un discorso diretto in seconda persona che non avrà mai risposta e, infine, in una riflessione con se stessi nella speranza che quella risposta arriverà.
La foto di una pietra preziosa è scelta per rappresentare questo voltafaccia di un sentimento: da portatore di magiche parole a possibile strumento di tagliente ferite inferte.
SECONDO VOI
E voi?
Se non un gioiello, cosa può bene rappresentare questi cambi di prospettiva nei rapporti a due?
Provate a pensarci e date sfogo alla vostra fervida fantasia, scartando subito la rosa che ha petali morbidi e spine dolorose: lo so, è la prima cosa a cui si pensa, ma ho troppo stima della vostra creatività e mi aspetto qualcosa a cui non avevo già pensato...
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