NON LASCIAMOCI "FERMARE"
ADESSO PIÙ CHE MAI È ORA DI MUOVERSI
-Anna
Purtroppo ci risiamo: metà Italia, più o meno, è in zona rossa e l'altra metà in zona arancione... È passato un anno dal primo lockdown e in molte parti del nostro Paese le scuole sono di nuovo chiuse, bambini e ragazzi sono a casa, costretti a fare rinunce sempre più grandi.
Ma c'è una rinuncia a cui tu, i tuoi amici e le tue amiche siete costretti già da un po' di mesi e a cui è davvero difficile abituarsi. È dalla fine di ottobre infatti che molti degli sport che praticate sono stati vietati. E dagli allenamenti e dalle partite sospese, poco alla volta, si è arrivati ai campionati annullati, alle gare e ai saggi rimandati.
Li hanno chiamati "sport di contatto" e, siccome il contatto è amico del Coronavirus, questi sport sono stati proibiti. Calcio, basket, pallavolo, pallamano... praticamente tutti gli sport di squadra. Ma anche quelli individuali che si svolgono al chiuso, in palestra o in piscina. Lo sanno tutti, lo sport è salute, ma allora perché non si può praticare?
È una delle tante "ingiustizie" che chiedono a ciascuno di noi di sopportare in nome della salute di tutti. Ma mentre voi, le vostre famiglie e le società sportive giustamente sostenete le vostre ragioni, non dimenticate di fare una cosa molto importante: continuate a muovervi!
Stufi SÌ, pigri NO: cosa si può fare all'aperto
Regola n. 1: fai una passeggiata tutti i giorni. Se hai la fortuna di non essere in zona rossa, puoi allungare un po' il giro, dandoti ogni volta un obiettivo nuovo: oggi piazza "tal dei tali", domani via "pinco pallino".
In ogni caso, a oggi i parchi restano aperti e questa è una bella novità rispetto alla primavera scorsa.
In zona rossa:
• l'attività motoria, come la passeggiata o il giretto in bici, va fatta vicino a casa, usando il buonsenso ma senza dover più misurare i 200 metri dal cancello come eravamo costretti a fare nel primo lockdown;
• per l'attività sportiva invece – cioè la corsa, ma anche la pedalata seria in mountain bike o l'allenamento sui roller – si può anche uscire dai confini del Comune, basta partire e tornare a casa sulle proprie gambe (o sulle proprie ruote).
In zona arancione si può giocare a tennis e fare attività individuale nei centri sportivi all'aperto.
Settimana per settimana, controlla le regole valide nella tua Regione e nel tuo Comune, organizzati con i genitori e come sempre... tieni la distanza e usa la mascherina quando è previsto.
E quando sei in casa...L'attività fisica fa stare bene
Dedicarsi all'attività sportiva e in generale condurre una vita attiva è uno dei pilastri dello stile di vita corretto, insieme all'alimentazione sana, alla prevenzione delle malattie e alla cura di sé. Non basta una o l'altra di queste cose: bisogna metterle tutte insieme per star bene nel corpo e nella mente (vedi anche ).
I vantaggi dell'attività fisica sono tantissimi.
• Fa bene al corpo, perché ci mantiene in forma, permette a muscoli e scheletro di svilupparsi e di crescere in modo armonico, aumenta la coordinazione, stimola il sistema immunitario (che ci protegge dalle malattie).
• Fa bene alla mente, perché ci permette di scaricare la tensione, aiuta a concentrarci, migliora l'umore grazie alla produzione di "ormoni della felicità" (le endorfine) che ci danno una sensazione di tranquillità e benessere.
• Aiutando la concentrazione, ci aiuta anche a studiare meglio.
• Ci fa credere in noi stessi e nelle nostre capacità: grazie all'allenamento, infatti, raggiungiamo sempre nuovi risultati e questo ci dà soddisfazione e ci rende più sicuri.
• In situazioni normali ci permette di stare con gli amici e di trovarne di nuovi... non temere, tornerà a essere così!
• Ci insegna a rispettare le regole e gli altri, a collaborare e a competere in modo sano, cioè accettando anche le sconfitte e le difficoltà: una lezione che serve per tutta la vita.
I diritti dei bambini nello sport
L'attività fisica è talmente importante che esiste persino una Carta dei diritti a lei dedicata. L'ha scritta l'Unesco, una delle organizzazioni che fanno parte dell'ONU, già nel 1992. Non è una novità quindi, ma vedrai che dice cose importanti per ciascuno di noi.
Innanzitutto stabilisce che lo sport è gioco e divertimento: l'ambiente sportivo deve essere stimolante e non noioso; sereno e non troppo serio, di sicuro non severo. Ognuno deve poter scegliere il proprio sport, senza che qualcun altro ci imponga cosa fare o ci impedisca di provare quello che ci ispira.
Le persone che ci stanno accanto devono essere competenti, nello sport che insegnano ma anche come educatori. E i ritmi dell'allenamento devono essere adeguati alle nostre possibilità, con i giusti tempi di riposo. Allo stesso modo anche le gare devono essere adatte e condotte con avversari che hanno la nostra età e le nostre stesse probabilità di riuscire.
L'ultimo punto della Carta è il mio preferito ed è il diritto a NON essere un campione. L'obiettivo non è la vittoria o raggiungere risultati impossibili... benvengano anche i "premi simpatia": l'importante è divertirsi!
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