LA NATURA VIENE A SCUOLA CON TE GRAZIE AL WWF
18 marzo 2021 di Micaela
Oggi, per cominciare, vi propongo un esperimento mentale, cioè un esperimento in cui non dovete usare le mani o altri strumenti, ma vi serve solo la vostra mente. Pronti? Chiudete gli occhi.
Immaginate di essere a scuola: è una mattina come tutte le altre (almeno per chi non è ancora in DAD...). Siete con i vostri compagni di classe e state facendo lezione, la maestra sta spiegando qualcosa. Fin qui, tutto facile, vero?
Il difficile viene adesso. Provate a concentrarvi su quello che sentite sotto le vostre scarpe: se le strusciate, non sentite le solite piastrelle dure e lisce dell'aula, ma una superficie morbida e soffice, molto più accogliente. Guardate in giù:
Per forza, non è un pavimento, è un prato di erba verde.
E non sentite sul collo un brividino? Forse qualcuno ha lasciato la finestra aperta. Vi girate a controllare: no, non è la finestra, anzi, la finestra non c'è proprio... e non c'è nemmeno il muro!
Al posto delle pareti ci sono siepi e alberi
E quanta luce c'è, sembra che siano state accese tutte le lampade della scuola! E invece no. Il motivo è un altro:
sopra le vostre teste non c'è un soffitto, c'è il cielo azzurro.
Bene, ora potete riaprire gli occhi. Come vi siete sentiti in quest'aula immaginaria che ha per pavimento l'erba, per pareti degli alberi e come soffitto il cielo? Io molto rilassata!
E volete sapere perché vi ho chiesto di provare a trasportarvi lì con l'immaginazione? Perché in realtà quest'aula esiste DAVVERO e alcuni di voi CI SONO STATI.
I "fortunati" sono i bambini della scuola primaria di Scanzorosciate, un paese in provincia di Bergamo (in Lombardia), e presto lo saranno anche i bambini e i ragazzi di Corato, in provincia di Bari (in Puglia). Hanno creato quest'aula speciale nel cortile della loro scuola grazie al WWF, l'organizzazione per la difesa della natura forse più famosa nel mondo. E sapete come si chiama quest'aula "verde"? Aula Natura.
L'Aula Natura del WWF
L'Aula Natura è un'aula-non aula, uno spazio verde all'aperto, dove si possono fare tantissime cose, come per esempio... non stare seduti! È faticoso rimanere fermi e composti dietro ai banchi tutta la mattina, vero? Ma se anche volete starvene seduti tranquilli nell'Aula Natura, non vi annoierete comunque: ecco che vi passa davanti al naso un'ape ronzante che gironzola tra un fiore e l'altro, e subito dopo una farfalla dalle ali gialle.
E guarda un po' quella formichina avventurosa che si sta arrampicando sulla vostra scarpa! Magari ti viene voglia di fare un bel disegno di quel fiore così profumato, o di andare a sbirciare nello stagno se ci sono ancora quei buffi girini neri. Anzi, no, prima devi controllare sul cartello come si chiama quell'albero di cui non ti ricordi mai il nome, quello che ha tenuto tutte le foglie anche di inverno. E poi dare una sbirciatina nell'orto, per vedere se è spuntata qualcuna delle piantine che avete seminato...
E così fate lezione, nel senso che la lezione è proprio questo: conoscere la natura standoci in mezzo, osservando, toccando, usando tutti e 5 i sensi.
Tante volte i grandi vi ripetono di rispettare la natura, di proteggerla, di non sporcarla: se uno scopre quanto è affascinante, viene più facile, no?
Più natura nelle città e nelle scuole
Quando ero piccola, aspettavo ogni primavera che tornassero le rondini nel cortile di mia nonna: il nido era lì, dall'anno precedente. E quando vedevo la prima rondine sfrecciare bassa, sapevo che da lì a poco dal nido sarebbero spuntate 3-4 testoline con i becchi spalancati in attesa dei vermicelli portati dalla madre. Certo, poi dovevi stare attento a passarci sotto...
Nel cortile c'erano ancora le stalle con gli animali, e pure un pollaio: mi son sempre stupita vedendo quanto velocemente quei pulcini gialli e piumosi, così carini, diventassero dei polli molto meno carini.
Oggi non ci sono più, ma ogni tanto il nonno si prende le mie bimbe e con la bicicletta le porta a pedalare in mezzo ai campi, a raccogliere le ciliegie dall'albero o una pannocchia da sgranare, e arrivano fino alla cascina dove ancora ci sono gli animali.
Mi rendo conto che in città un'esperienza così è più difficile da fare, e lo sa anche il WWF: per questo ha creato il progetto Urban Nature, "Natura urbana", che ha lo scopo di riportare un po' di natura e spazi verdi in città. E le Aule Natura sono un altro tassello che si incastra in questo progetto.
Uno spazio "sicuro"
In realtà l'idea delle Aule Natura è nata l'anno scorso, a settembre, nel mezzo della pandemia Covid 19, quando bisognava trovare un modo per poter riprendere la scuola in sicurezza e con la possibilità di mantenere il distanziamento tra gli alunni. Non è un caso se la prima Aula Natura è stata aperta in provincia di Bergamo, che è stata una delle più colpite d'Italia. Ma, come vedrete, non è solo una questione di "spazio": è una questione di benessere, cioè di "stare bene" da tutti i punti di vista.
Che cosa si fa in un'Aula Natura?
La risposta è... tantissime cose. Intanto, vediamo che cosa c'è:
• ci sono siepi che la circondano: se hanno le bacche, meglio ancora, perché attirano gli uccelli! E poi sono un vero e proprio "condominio" di insetti diversi.
• uno stagno
• un giardino delle farfalle
• un nido per le api solitarie, che sono importantissime per l'impollinazione (ti ricordi che ne ha parlato Giorgia? In fondo all'articolo ti metto il link)
• cassette nido e mangiatoie di legno per uccelli
• una bat box, cioè un rifugio per i pipistrelli (che mangiano le zanzare!)
• un angolo con le piante aromatiche (quelle che profumano e che danno sapore ai cibi, come il rosmarino, o la salvia) o addirittura un orticello
• un'area compost: qui si possono buttare le foglie secche, l'erba falciata, le bucce della frutta, gli scarti della mensa ecc., che si decompongono grazie all'azione dei batteri e creano il compost, una sostanza che si può usare come fertilizzante per arricchire il terreno
Puoi passeggiare di qua e di là, leggendo i cartelli che ti dicono i nomi delle piante, degli insetti e degli animali, oppure, se sei stanco, c'è un tavolo con sedie di legno dove puoi riposarti e ascoltare quello che ti spiega la maestra o la professoressa.
Fare scienze... in diretta
Il bello dell'Aula Natura è che impari dal vero quello che di solito studi sul libro di scienze, o di geografia. Per esempio, che cosa succede alle foglie degli alberi nelle quattro stagioni, che da un semino piccolo può crescere una bella pianta, che le farfalle succhiano il nettare con una specie di proboscide. Soprattutto, vedi gli animali non fermi immobili in fotografia, ma che si strisciano, zampettano, volano: per esempio, sullo stagno ti capiterà senz'altro di vedere quegli insettini dalle zampe lunghe che sembrano pattinare sul pelo dell'acqua senza sprofondare! O, nell'orto, la scia luccicante lasciata da una chiocciola ti farà capire chi si è mangiucchiato l'insalata...
Osservando giorno per giorno, ti rendi conto che è tutto collegato: se piove, e l'aria è umida, il lombrico esce da sottoterra, e magari arriva un uccello in volo che se lo pappa... ecco che hai visto un pezzettino di catena alimentare in diretta!
Non solo scienze...
A portarvi nell'Aula Natura non sarà però solo la maestra di scienze. In arte e immagine potresti fare dei disegni di alberi e fiori copiandoli dal vero, per esempio, oppure in musica potreste uscire zitti zitti e ascoltare tutti i suoni che riuscite a sentire: il vento tra le foglie, i cinguettii degli uccelli, il plop dei pesci che salgono in superficie... E sicuramente anche la maestra di italiano avrà un sacco di storie, miti, filastrocche da raccontarvi sulla natura.
Ma, come vi dicevo all'inizio, non si tratta solo di imparare qualcosa.
Stare nella natura per sentirsi bene
Se chiedete al vostro pediatra che cosa ne pensa dell'Aula Natura, vi dirà di andarci subito. Il pediatra cura il vostro corpo, ma sa benissimo che stare bene non significa solo "non essere malato", ma significa anche sentirsi a posto, sereni, rilassati, interessati alle cose, ben disposti verso gli altri. Non so se capita anche a voi, ma quando passo troppo tempo chiusa in casa, per esempio durante il lockdown, sono nervosa, mi arrabbio per niente, mi scappa pure la voglia di fare le cose... Gli scienziati lo chiamano "disturbo da deficit (cioè mancanza) di natura", ma al di là dell'espressione un po' difficile, secondo me avete ben presente di che cosa sto parlando e probabilmente lo avete provato.
E forse, come capita a me, se potete uscire all'aria aperta e fare un bel respiro profondo, va subito un po' meglio.
Vogliamo parlare anche del fatto che passiamo gran parte delle nostre giornate seduti? Essere troppo sedentari non fa bene, il nostro corpo ha bisogno di muoversi per crescere (o invecchiare nel mio caso) bene, e l'Aula Natura ci permette di sgranchirci un po' le gambe.
Conoscere meglio la natura... ma anche se stessi
Chi l'avrebbe detto che Mattia sa così tante cose sugli insetti, e Asiah è brava a riconoscere il canto degli uccelli?
E tu, che cosa hai scoperto di te che non sapevi?
L'Aula Natura è un modo per conoscere meglio non solo la natura, ma anche noi stessi e gli altri, perché ci dà la possibilità di fare cose che di solito non facciamo, e magari scopriamo che siamo pure bravi a farle!
E poi, non si può mai sapere che cosa accadrà: magari oggi è il giorno giusto per avvistare uno scoiattolo, o in quell'angolo scoprite un fiore che nessuno ha piantato... Bisognerà anche fare i conti con qualcosa che va storto: per esempio, qualcuno dei semi che avete piantato potrebbe non spuntare. Pazienza, ci riproverete. Crescere è anche questo: stupirsi delle cose inaspettate e affrontare gli ostacoli senza scoraggiarsi.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top