Non sono sola, lo guardo terrorizzata e lui guarda me, mi stringe la mano, il suo sguardo rispecchia il mio, Venezia assurda Venezia con le sue maschere con i suoi misteri con i suoi orrori che resteranno sepolti, con chi non è riuscito a salvarsi, ma noi si, ci siamo salvati.
"Stringi forte la mano Andrea, non lasciarmi e corri, io starò al tuo passo, ma tu corri, non ti fermare fino alla stazione finché saremo sul treno verso casa e forse saremo salvi"
Porta la mia mano alla bocca, la bacia, le calde labbra sulla mia pelle, nonostante l'orrore appena vissuto mi da i brividi, quel leggero bacio mi entra dentro nel cuore nell'anima e per un attimo mi perdo, poi Andrea si mette a correre trascinandomi, è forte il mio Andrea è un eroe lui, il mio eroe.
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Prima parte del racconto
per il contest le quattro Pandore
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