Parte 7
Quest'ultimo si staccò così violentemente dall'altro tizio che ricadde indietro; avrebbe urtato con la testa contro il lavandino, ma all'ultimo secondo riuscì ad aggrapparsi al suo amante, evitando la brutta caduta.
-Steve- I suoi occhi erano sgranati, ed era in preda ad una paura folle. Nessuno sapeva il suo segreto, o almeno così era prima di quel momento.
Si rialzò a fatica, mantenendo a stento l'equilibrio, mentre Steve rimaneva a fissarlo, senza mutare la sua espressione stupita.
Il tizio uscì dalla stanza in silenzio; forse anche lui aveva qualcosa da nascondere, sebbene il suo aspetto urlasse letteralmente al mondo che le ragazze non erano al centro dei suoi interessi.
Rimesso in piedi, Carl osservava Steve con le guance rosse, in silenzio. Dopo quello che sembrò un tempo infinito, decise di parlare.
-Se lo dici a qualcuno sei morto- esclamò con rabbia, poi scappò fuori dalla porta.
Non appena fu rimasto solo, Steve sorrise tra sé e sé. La prima parte del suo piano stava completandosi, e non aveva richiesto neppure troppo impegno.
Corse fuori, sperando che Carl fosse ancora lì. Lo trovò vicino alla sua auto, che cercava invano le chiavi.
-Niente di più arduo che trovare delle chiavi quando si è ubriachi!- esclamò Steve, un passo dietro di lui.
Carl si girò violentemente, con le guance sempre rosse e quell'aria colpevole sul volto che non accennava a voler sparire.
-Che cosa vuoi da me?Vuoi rovinarmi? Dillo a tutti, avanti! Non fa differenza!- -Ne fa eccome, e lo sai-
-Vuoi dei soldi?Dimmi la cifra, e cercherò di procurarmeli, ma per favore, non dirlo a nessuno-
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