Parte 5
-Non hai tutti i torti- esclamò Steve, senza staccare gli occhi dalla ragazza.
-Sai, ho sentito alcune voci in facoltà- esclamò poi, fissandolo negli occhi, ma sempre con un sorriso a metà tra il beffardo e il divertito.
Carl si mise immediatamente sulla difensiva, scrutandolo con noncuranza da dietro il boccale. Quando riprese a parlare però, il suo tono pareva tranquillo.
-Non so di cosa parli- replicò secco, senza fissarlo negli occhi.
-Mi hanno detto che sei un rubacuori! Tutte le ragazze del corso vorrebbero scoparti- Il suo volto sembrò distendersi, e poi giunse un sorriso.
-E da chi arriverebbero queste informazioni? Comunque si, diciamo che ho il mio mercato!-
Steve rise, senza dare una risposta.Si girò invece verso il cameriere, e ordinò due bicchieri di scotch.
-Vuoi proprio ubriacarti stasera, eh?- esclamò scherzoso Carl, mettendogli una mano sulla spalla. Un paio di secondi dopo, la ritrasse bruscamente, e seppellì la sua giovialità dietro un'espressione seria.
-Non perdo la testa per così poco, tranquillo- esclamò in risposta Steve.
Un paio d'ore e quattro bicchieri di scotch dopo, erano entrambi pressochè ubriachi. Carl gli aveva parlato di un sacco di cose, ma niente di compromettente era uscito dalla sua bocca. Sapeva già il suo segreto, ma farglielo ammettere avrebbe voluto dire conquistarsi la sua fiducia.
D'un tratto, Carl ricevette un sms. Mentre lo leggeva, Steve notò che il suo corpo cominciava a dare segnali d'imbarazzo; non la smetteva di toccarsi i capelli, e tamburellava con la mano sul tavolo senza sosta.
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