Nuova classe, nuova vita {Karma Akabane}

Info
Anime: Assassination Classroom
Ship: Karma Akabane x Reader
Reader's Gender: Neutrale
Tipo di Ship: Etero o omosessuale a seconda dell'identità di genere del lettore o della lettrice.
Tipo di Fanfiction: Fluff
Note: Karma si trova già in classe perché la vostra sospensione è durata più tempo.
Avvertimenti: In certi punti linguaggio volgare da parte del lettore/della lettrice.
Richiesta da: katsukibakugoxdeku
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«MA CHE CAZZO È?!» gridò il/la ragazz* tra sé e sé riferendosi alla struttura minuscola davanti a sé.

È stat* spostat* nella sezione E perché... beh, diciamo per vari motivi che non riguardano lo studio ed è stat* sospes* per un bel pezzo.

[Nome] si mise a camminare in tondo cercando di darsi una calmata, ma a quanto pare non funzionava per nulla «Ma io lo stavo soltanto difendendo, quindi PERCHÉ SONO QUI!».

Si mise a riflettere per un attimo «Se ci penso bene è una sorpresa che io non sia finit* in un carcere minorile...» fece qualche secondo di silenzio per poi tornare a parlare (o meglio, a urlare) tra sé e sé «MA NON IMPORTA, PERCHÉ MI HANNO MANDAT* QUI?!»

Guardò l'orologio da polso e notò che le lezioni sarebbero iniziate entro cinque minuti.

[Nome] si passò una mano tra i capelli e sospirò tentando di accettare il su triste destino, una volta calmat*si un po' entrò nell'istituto e camminò per i corridoi alla ricerca della classe.
Dopo un po' la trovò e vi entrò «Buongio-» si bloccò improvvisamente e si mise ad osservare cosa si trovava davanti a l*i.

Un polpo.
Un polpo antropomorfo giallo.
«Ma. Che. Diamine.» la creatura sembrò notare il/la nuov* arrivat* e gli/le fece cenno di avvicinarsi a lui.
Riluttante, [Nome] obbedì.

Non gli/le avevano di certo parlato di tipi strani che indossavano costumi del genere durante le lezioni!
Anche se non gli/le sembrava tanto un costume.
Il "polpo" avvolse un tentacolo attorno alle spalle di [Nome], il/la quale sussultò a quel gesto «Ragazzi! Fate tutti attenzione!» rivolse lo sguardo verso il/la [colore capelli] «Vuoi presentarti? Dal momento che sei rientrat* solo adesso dalla sospensione potresti essere confus* quindi dopo la presentazione ti farò spiegare tutto.»

Ancora confus*, [Nome] decise di presentarsi «Salve, sono [Nome] [Cognome], sono finit* qui per motivi che non riguardano lo studio. Pratico kendō e devo dire di essere parecchio agile. Sono appassionat* anche di altri stili di combattimento e so maneggiare varie armi. Spero di trovarmi bene con voi.» detto questo fece un piccolo inchino.

«Come mai sei finit* qui?» gli/le domandò qualcuno nella classe.
[Nome] tacque.
«...Allora?» chiese qualcun altro.
«...Ero all'uscita da scuola ed ho visto il mio migliore amico, Kuroshiwa Hajime (che da poco aveva fatto coming out), venir preso in giro da degli studenti della sezione B. Sono andat* a proteggerlo e lì è nata una discussione...» qui si fermò.
Negli occhi [colore occhi] si poteva notare una certa dose di sadismo.
Il/la [colore capelli] sorrise in maniera inquietante «...diciamo che per vari insulti che mi avevano fatt* irritare uno di loro ha (quasi) perso un occhio, uno ha un paio di denti in meno e l'altra ha il braccio spezzato.» [Nome] si lasciò sfuggire una risatina inquietante dalle labbra.

La maniera con cui l'aveva raccontato fece impallidire tutti, persino il polpo sembrava impaurito.
«Be-bene. Non mi sono ancora presentato, io sono Korosensei, adesso i tuoi nuovi compagni ti spiegheranno come stanno le cose. Per ora vai a sederti in ultima fila, a quel banco libero.»

[N/a: gli anime sono gli unici luoghi in cui i posti in ultima fila sono ancora liberi nonostante la scuola sia iniziata da un bel pezzo.]

[Nome] tornò alla sua solita espressione e si diresse verso il posto indocatogli/le.

In un attimo venne accerchiat* da tutti i suoi nuovi compagni i quali si presentarono e gli/le spiegarono la situazione.

«Comunque sei la seconda ad essere qui a causa di un comportamento scorretto.» commentò ad un tratto Nagisa.
«Mh?»
«Già, c'è anche Akabane-kun!» esclamò Kayano.

«Ah, ma già ci conoscevamo!» disse il/la [colore capelli] con tono calmo, mentre delle esclamazioni di sorpresa rimbombarono nell'aula.
«Già, eravamo nella stessa classe. Non pensavo che anche tu fossi stat* spostat* nella sezione E, [Cognome].»
Il/la ragazz* scrollò le spalle «E invece eccomi qui.»

«Va bene! Ora che [Cognome] sa la situazione, iniziamo l'appello!» disse Korosensei prendendo il registro.
Tutti andarono a sedersi ed estrassero dei fucili da sotto i loro banchi.
[Nome] controllò sotto al proprio banco e ne trovò uno per l*i.
"Dopo questa non potrà sorprendermi più nulla..." pensò tra sé e sé.
Senza farsi troppe domande, prese l'arma e si mise in posizione.

Korosensei iniziò con il nominare alcune persone e gli altri si alzarono e cominciarono a sparare sotto il comando di Nagisa.
"Allora non scherzavano riguardo alla sua velocità..." pensò osservando il polpo muoversi ad una velocità inconcepibile.
"Ma nulla è impossibile. Posso colpirlo... non in un punto vitale, ma può essere ferito. Basta premere il grilletto nel momento giusto..."

Aspettò il momento giusto.
Guarda caso in quel momento il polpo stava per nominare il/la [colore capelli].
«[Cognome] [Nom-].» in quel preciso momento tutto quel frastuono si placò.

Tutti erano rimasti a fissare con sorpresa il tentacolo mozzato che sembrava sciogliersi.

Gli sguardi passarono dal tentacolo a col*i che aveva sparato il colpo, il quale abbassò l'arma e guardò Korosensei sorridendo «Presente~»

Persino Karma era sorpreso.
Era consapevole delle sue abilità con le armi, anche perché è stat* in classe con lui sin dall'inizio delle medie, ma non si sarebbe mai aspettato che sarebbero riuscit* a colpire un essere capace di muoversi con la velocità di ben 20 Mach in movimento.

Inoltre non aveva mai visto quel fare sadico... e poi le sue abilità.
Sapeva di essere attratto da l*i già da metà del secondo anno, ma il suo atteggiamento fece crescere quell'attrazione a dismisura.

«Co-COME HAI FATTO?!» gridarono alcuni suoi compagni all'unisono.
«Semplicemente concentrazione e calcolo di tempo. Quando ci si concentra il tempo sembra quasi rallentare, ciò che bisogna fare poi è attaccare nel momento giusto. Ovviamente bisogna avere anche una buona mira e degli ottimi riflessi, abilità che ho acquisito grazie al sudore che ho versato durante i miei allenamenti.» disse sorridendo «Ora, Professore, lei è all'erta ed attaccarla adesso sarebbe inutile in quanto schiverebbe sicuramente i miei colpi. Anche se, in qualunque caso, non riuscirei a colpirla in pieno in questo modo. Però adesso credo sia meglio procedere con l'appello e iniziare le lezioni, non le pare?»

Korosensei si ricompose, finì l'appello ed iniziò a spiegare dei nuovi argomenti.
Tuttavia il pensiero di aver trovato un'altra persona così forte non gli abbandonò la testa per il resto della giornata.

~Circa un mese dopo~
Era passato un mese dall'arrivo di [Nome] nella classe.
Aveva fatto amicizia con tutti ed era apprezzat* nonostante il suo lato sadico.
In quell'arco di tempo sono successe molte cose, troppe per poterle raccontare ora.

Karma aveva messo in chiaro i suoi sentimenti, e capì (dopo una lunga riflessione) che ciò che provava nei confronti di [Nome] era qualcosa che andava ben oltre di una semplice attrazione.
Qualcuno potrebbe pensare che sia strano che un tale atteggiamento abbia fatto invaghire il ragazzo, eppure è così.
Anche un semplice gesto o atteggiamento potrebbe essere necessario per far innamorare qualcuno.

A sua volta [Nome] si era accort* dei sentimenti di Karma.
Ricambiava eccome, eppure voleva vedere come se la sarebbe cavata il rosso, quindi si mise in testa di aspettare la prima mossa da parte di Akabane.

Attualmente, [Nome] si stava godendo il sabato pomeriggio poltrendo e mangiando [snack preferito (anche più di uno)] davanti ad uno dei suoi anime preferiti.

La notifica di un messaggio da parte di Nakamura l* interruppe dalla sua attività.

Rio Nakamura: [Nome], che ne dici di partecipare ad una festa stasera?

Il/la [colore capelli] ci pensò un attimo.
Non gli/le sembrava una brutta idea.
Dopotutto "festa = cibo gratis".
Non avendo voglia di scrivere mandò un messaggio vocale breve e sintetico.

[Nome] (Messaggio vocale): Okay.

Rio Nakamura: Ci stiamo già dirigendo verso la sede del party con le bevande, il cibo e le decorazioni.

[Nome] (Messaggio vocale): Okay.

Rio Nakamura: Daremo un atmosfera da festa a quel posto!

[Nome] (Messaggio vocale): Okay.

Rio Nakamura: E... La festa si terrà a casa tua :D

[Nome] (Messaggio vocale): Oka- *silenzio* Aspè, COSA?! *rumori di cose che cadono*

[Nome] (Messaggio vocale): MA ANCHE NO!

Rio Nakamura: Sapevamo che avresti reagito così, quindi ne abbiamo discusso in un gruppo a parte. Abbiamo deciso di festeggiare a casa tua siccome è una villa enorme e i tuoi genitori non sono a casa per lavoro!

[Nome] (Messaggio vocale): Ho detto di no! La festa non si farà!

Rio Nakamura (Messaggio vocale): Troppo tardi. Siamo già qui.

Il/la ragazz* non ebbe neanche il tempo di finire di ascoltare la nota vocale che il campanello di casa sua cominciò a suonare ripetutamente.

«Argh!» il/la [Nome] si alzò svogliatamente dal divano e si diresse verso la porta «STO ARRIVANDO, ADESSO SMETTETELA DI SUONARE QUEL CAZZO DI CAMPANELLO!» gridò il/la ragazz* in preda all'ira.
Spalancò la porta e si ritrovò quasi tutta la classe.
Dall'altro lato della strada c'era Irina-sensei (o Bitch-sensei) che stava tentando di raggiungerli.
Probabilmente gli altri l'hanno invitata... oppure sarà un'imbucata che tenta ancora di sentirsi giovane.

«Se volevate morire potevate anche chiedermelo.» disse con sguardo assassino [Nome].
Rio l* sposto di lato ignorando totalmente i suoi insulti «Sì, sì. Va bene, adesso rendiamo questa casa degna di una festa!»

[Nome] sospirò arrendendosi al suo triste destino e guardò i suoi compagni di classe entrare nella sua casa con apparecchiature musicali, luci da discoteca prese da chissà dove, snack di qualsiasi tipo.
"La cosa positiva di tutto questo è che avrò del cibo gratis..."

«Oi, un'ultima cosa.» [Nome] richiamò l'attenzione degli altri su di sé «Quell'apparecchiatura consuma molta energia elettrica, quindi pagate la vostra parte per la bolletta.»
«Ma-» tentò di obiettare qualcuno.
«Sganciate. O vi rimando a casa con tutta quella roba ficcata su per il culo.» disse a sua volta con tono fermo e minaccioso.

Tutti si guardarono negli occhi spaventati ed iniziarono a poggiare diverse banconote sul tavolino posto all'uscio.
Il/la [colore capelli] afferrò il denaro e contò velocemente il tutto «Può bastare, adesso andate ad addobbare la casa e tutte quelle cose lì.» disse per poi dirigersi verso camera sua al piano di sopra.

Mise il denaro in una busta e la ripose in un cassetto, poi scese incontrando Karma.

«Yo» [Nome] lo salutò, Karma rispose allo stesso modo.
«Allora, di chi è stata l'idea?» chiese per cercare di capire meglio come stessero le cose.
«Un po' di tutti, a dir la verità non ero tanto entusiasmato, poi...» fece qualche secondo di silenzio per poi tornare a parlare «...poi ho pensato che un po' di svago ogni tanto non fa male e sono venuto.»
"Stavo seriamente per dirgli/le che ho cambiato idea solo perché la festa si sarebbe svolta a casa sua?! Devo stare più attento, dannazione!" il rosso si maledisse mentalmente per la sua disattenzione, tuttavia non si scompose.

[Nome] sospirò profondamente «Già che ci siamo vado ad aiutare con i preparativi... e magari metto via varie cose che rischiano di rompersi.» detto questo iniziò a fare un giro di ispezione per tutta la casa.
Qualunque cosa costosa che rischiava di rompersi veniva tolta di mezzo e messa in una stanza vuota che avrebbe usato come sgabuzzino per quella sera.

Finito di togliere di mezzo tutti gli oggetti costosi, andò ad aiutare a montare le apparecchiature elettriche.

Dopo un paio d'ore la casa era pronta alla festa e i pochi che mancavano all'appello arrivarono portando con loro altro cibo e altre bevande.

Nel giro di mezz'ora il caos regnava in tutta l'abitazione.
C'era chi giocava ai videogiochi e chi esplorava il resto della casa, chi cantava al Karaoke e chi ballava, chi si era arrampicato in posti impensabili e chi se ne stava in disparte sulla terrazza.

Quest'ultimo era il caso di [Nome], che si stava godendo l'aria fresca lontano dai rumori assordanti all'interno.

«Hey [Nome], ti sei mess* da parte?» una voce familiare richiamò l'attenzione del** [colore capelli].

«Già, non mi piacciono i posti troppo rumorosi. Questo dovresti saperlo già, Karma.» rispose senza distogliere lo sguardo dal cielo.
«Lo so... vuoi che ti faccia compagnia?»
[Nome] scrollò le spalle «Perché no?»

Stettero entrambi in silenzio per un bel po', godendosi la tranquillità che c'era lì fuori.
[Nome] stava aspettando una prima mossa da parte di Karma, ma dal momento che essa non arrivava decise di dargli una spinta.
Si avvicinò pian piano al rosso, appoggiando poi la testa sulla sua spalla.
A quel gesto sussultò, arrossendo per un attimo, ma tornando subito dopo al suo colorito normale.

Karma pensò a cosa dovesse fare.
Dopo una lunga riflessione decise di dover dichiararsi.
«...[Nome]...» il/la dirett* interessat* sollevò la testa dalla spalla del rosso si girò verso di lui.
"O ora... o mai più!" il ragazzo l* prese per le spalle e l* avvicinò a sé, facendo coincidere le loro labbra.
[Nome] ricambiò quasi subito, lasciandosi trasportare nel bacio.
Non era un bacio passionale e pieno di desiderio, ma uno dolce in cui si celavano i sentimenti più puri che possano esistere nell'essere umano.

Si staccarono e si guardarono negli occhi.
Non c'era bisogno di parole, una semplice occhiata in quel momento bastava ed avanzava.
Si avvicinarono di nuovo e si riunirono in un altro bacio.
...
Fino a quando non vennero interrotti da un tonfo di qualcosa (o qualcuno) schiantatosi sulla terrazza.

I due sussultarono e si staccarono dal bacio (ma rimasero abbracciati) poi si girarono verso la fonte del suono... e li vi era Terasaka con la faccia rivolta al suolo.
Stavano per correre da lui, ma lo videro alzarsi illeso, ma barcollante «Traaanquiiilli, ssto beeene» Terasaka cominciò ad allontanarsi sempre barcollando e andò dentro.

Non c'erano bevande alcoliche, quindi come avrà fatto a ridursi in questo stato?
«Karma, dì la verità: sei stato tu a mettere l'alcool nelle bevande? Me ne sono accorta prima quando ho provato a berne un po', ma c'era chiaramente il sapore dell'alcool, quindi ho preso delle bevande che si trovavano già qui.» una volta finito di parlare il/la [colore capelli] guardò il diretto interessato.
Lui allungò il braccio verso una bottiglia posta sul tavolino accanto a loro e la mostrò al** ragazz* «Forse~»
[Nome] rimase in silenzio per qualche secondo per poi scoppiare a ridere «PUAHAHAHA! È PER QUESTO TI AMO!» continuò a ridere, fino a quando il rosso non la baciò di nuovo «Ti amo anch'io.» si sorrisero a vicenda e tornarono a ciò che stavano facendo prima.

Angolo Autrice
Ho una fantasia per i nomi...
*Coff* *Coff*
Hello, It's-a me!

Intanto, volevo ringraziarvi per il numero di letture, GRAZIE!






























qui c'era una serie di immagini di My Hero Academia, ma si sono cancellate tutte per un bug,
(grazie, perlomeno wattpad era contro i reposter in quel momento)


Purtroppo ho già inserito il massimo delle immagini, quindi non posso metterne più :c
Faccio un libro in cui metto immagini trovate sul web [lmao no bitch don't do it]?
Oppure dove racconto varie cazzate con foto annesse?

Beeene, non ho più nulla da dire.
Ci vediamo nel prossimo capitolo,
Nya nya a tutti, gente!

Giulyagatta97: Esigo il copyright!

... :D

-Bye~

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