Godly Love {Yato}
Info
Anime: Noragami
Ship: Yato x God!Reader
Reader's Gender: Neutrale.
Tipo di Ship: Etero o omosessuale a seconda dell'identità di genere del lettore o della lettrice
Tipo di Fanfiction: Fluff
Note: Siete una divinità a vostro piacimento.
Avvertimenti: Nessuno.
Richiesta da: KingExplosionMurder_
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Il/la [colore capelli] guardò il suo avversario, oramai al limite delle proprie forze, disteso a terra.
«Cosa succede, Yato?» il/la ragazz* ghignò «Sei già stanco?»
[Nome] non ricevette nessuna risposta, quindi si preparò ad un altro attacco.
«Va bene, l'hai voluto tu...» la divinità del meteo fece qualche passo all'indietro, per poi prendere la rincorsa e lanciarsi di peso sul povero dio esausto, dandogli una forte gomitata nello stomaco.
«BASTA, MI ARRENDO! PERÒ SMETTILA!» pregò il dio in preda al dolore.
«Solo quando avrai ammesso che avevo ragione!» esclamò il/la [colore capelli] per poi alzarsi e prepararsi ad un altro attacco.
«Sì, va bene! Avevi ragione! Non dovevo spendere così tanto denaro per un amuleto e dovrei trattare meglio Yukine! Adesso basta, per favore!» gridò Yato per poi mettere le braccia davanti al volto per parare un altro colpo, tuttavia questo colpo non arrivò.
«Benissimo!» a quest'esclamazione Yato aprì gli occhi e spostò le braccia, notando che [Nome] gli aveva teso una mano per aiutarlo ad alzarsi.
Un po' esitante, la afferrò e si tirò in piedi.
«Ma che diamine di balzi d'umore hai? Prima mi picchi, poi mi sorridi con "l'innocenza d'un angelo", come se nulla fosse successo!»
«Per caso preferisci essere picchiato?» il/la [colore capelli] sorrise sadicamente
«NO, GRAZIE!»
«Okay, allora io torno a lavoro. Ho parecchie preghiere da ascoltare, quindi mi devo sbrigare.» detto questo il/la ragazz* si lanciò dalla finestra e cominciò a saltare sui tetti in direzione della sua meta.
Gli occhi blu della divinità randagia seguirono la sua figura allontanarsi fino a quando essa non scomparve dalla sua vista.
Yato si portò una mano al volto e sospirò «Ma come ho fatto ad innamorarmi di un diavolo?» stette così in silenzio finché la voce di un'altra persona non ruppe il silenzio.
«Perché non ti dichiari se sei innamorato di l*i?» era Yukine «Se foste in una relazione [Nome]-sama potrebbe diventare più dolce nei tuoi confronti, no?»
Yato si sentì pungere il collo «...Dimmi la vera ragione per cui me lo stai dicendo.»
«Cos-? Ma è questa la vera ragione!»
Yato si sentì di nuovo pungere il collo, quindi stette in silenzio, aspettando una risposta onesta da parte del suo Shinki.
Dopo qualche secondo di silenzio Yukine si arrese e decise di dire la verità «Okay, te lo dirò! Il fatto è che con [Nome]-sama attorno non spenderai più soldi inutilmente e diventerai pian piano più responsabile! Ma è anche per te, dopotutto l* ami da quando eri un bambino, no?»
Yato constatò che Yukine stesse dicendo la verità, ma invece di contrabbattere offeso di essere considerato irresponsabile, si sedette, portò le gambe al petto e avvolse le braccia attorno ad esse.
«Dovrei... dichiararmi?» alla domanda Yukine annuì sorridendo.
Yato strinse i pugni e balzò in piedi, facendo sobbalzare lo Shinki per la sorpresa «Allora lo farò!» detto questo uscì di corsa dall'abitazione di Kofuku e si mise a seguire le orme della divinità che tanto amava, sperando di raggiungerla prima di esaurire il proprio coraggio.
Yukine era rimasto immobile là dov'era.
Hiyori fece capolino dalla porta con un'espressione sorpresa «Yukine, sei davvero riuscito a farli smettere?!»
«Non sono stato io, ma...» il ragazzino si girò verso la ragazza «...a quanto pare sono riuscito a convincere Yato a dichiare il suo amore a [Nome]-sama.»
«Eh?» Hiyori stette in silenzio per qualche secondo «EEEEEEH?!»
...
Yato stava ancora correndo alla ricerca del** [colore capelli].
Aveva già cercato ovunque, anche in tre diversi tempi dedicati a l*i, ne mancava solo un altro.
Infatti era lì che si trovava [Nome].
Si stava rinfrescando il volto con l'acqua della fonte.
Si fermò, respirò profondamente per poi avanzare verso di l*i.
«H-hey, [Nome]!»
Il/la [colore capelli] sussultò al sentir pronunciare il proprio nome.
Si asciugò leggermente gli occhi per poi rivolgersi verso colui che l'aveva chiamat* «Oh... ciao di nuovo Yato!» [Nome] sorrise al ragazzo, il quale arrossì per la radiosità del suo sorriso.
Ancora una volta respirò profondamente «Vo-volevo dirti...» guardò verso il basso, intanto l'altra divinità aveva piegato la testa da un lato aspettando che Yato continuasse.
«...è da molto tempo che io...» ancora silenzio «...io mi soNO ROTTO DI PERDERE SEMPRE! VOGLIO SFIDARTI E VINCERE!» a questa frase Yato si diede uno schiaffo mentale, e [Nome] era rimast* immobile e confus* dalla situazione.
«Quuuindi sei venuto qui per... un duello?» chiese ancora confus*.
Il dio randagio cominciò ad agitarsi «SÌ! No, voglio dire no! Anzi... argh-» si diresse a grandi passi verso [Nome], e una volta arrivat* vicino a l*i, l* avvolse tra le sue braccia.
Il/la [colore capelli] spalancò gli occhi sorpres* «Ya-» non riuscì a dire nulla poiché fu interrott* dal ragazzo
«Sono innamorato di te!» l* strinse ancor più forte «In tutti questi millenni sono sempre stato innamorato di te... sin da quando ero un bambino... e tu mi hai dedicato un piccolo tempio sapendo che lo desideravo così tanto. Da quando ti venivo ad incontrare di nascosto per non farmi scoprire dal Padre. Da quando mi hai fatto aprire gli occhi e mi hai fatto accorgere che ciò che facevo era sbagliato. Da quando mi hai dato supporto quando... lei¹ è morta...» la spalla dello Yukata di [Nome] venne bagnata da alcune lacrime del ragazzo, ferito dal ricordo del suo shinki.
Il/la dio/dea era senza parole. Non sapeva cosa dire, era letteralmente paralizzata.
Yato sciolse l'abbraccio e mise le mani sulle spalle di [Nome].
L* guardò, con gli occhi leggermente arrossati, e gli/le sorrise «Vuoi essere il/la mi* ragazz*?»
L*i stette in silenzio per qualche secondo «Cosa dici, Yato?» il ragazzo smise di sorridere «Ovviamente sì!» detto questo abbracciò la divinità randagia.
«Mi hai fatto prendere un colpo!» ridacchiò.
I due rimasero abbracciati, dopo un po' si staccarono.
Si guardarono negli occhi per qualche attimo, poi i loro volti cominciarono ad avvicinarsi sempre di più...
...ma si allontanarono quando sentirono lo scatto di una macchina fotografica.
«Ti avevo detto di impostare il silenzioso!» sussurrò una voce femminile.
«L'ho fatto, ma non è andato!» sussurrò un'altra voce, sempre appartenente ad una ragazza.
«Ancora non ho capito come [Nome]-san abbia fatto ad innamorarsi di un fallito e povero come lui.» borbottò una voce maschile.
«Andiamo, Daikoku! Yato-chan e [Nome]-chan erano predestinati a stare insieme!»
«Anche se ci sono voluti letteralmente millenni prima che succedesse...»
Yato si avviò verso il cespuglio, scoprendo Hiyori, Yukine, Daikoku e Kofuku che li stavano spiando.
«Uh... ciao Yato!» lo saluto Hiyori fingendo che nulla fosse successo.
«MALEDETTI STALKER!» gli gridò contro il Dio randagio.
[Nome] andò verso Kofuku, nonché colei che aveva scattato la foto «Com'è venuta la foto?»
«NON CHIEDERLE COM'È VENUTA LA FOTO, QUESTO È STALKING!»
«Una meraviglia!» Kofuku ignorò completamente Yato, che intanto accusava tutti per stalking.
«Fammi vedere!»
«Certamente! Ecco qui.» la dea della sfortuna mostrò la foto.
«È favolosa!» esclamò il/la [colore capelli]
«È orribile!» disse allo stesso tempo Yato.
«Parla per te, io sono fighissim* (come sempre).»
«Non è mica per te, questa foto è stata fatta senza il nostro consenso!»
«Pfft! Ti lamenti perché si vede che sono io il Seme nella coppia, seppur sia donna.»
[N/a: ovviamente la parte in grassetto è riferita alle ragazze owo]
«GASP! Questo mi ferisce, [Nome]!» il ragazzo si porta una mano al volto con fare teatrale «E poi... ne sei proprio sicur*?» gli/le rivolse uno sguardo d'intesa.
Il/la [colore capelli] ricambiò lo sguardo «Sì che lo sono~»
«Vuoi scommettere?»
Daikoku tappò le orecchie ad Hiyori e a Yukine «Smettetela, idioti! Ci sono dei bambini!»
«Okaaaay.»
Ci fu qualche secondo di silenzio
«E ora?» chiese Yato
«Andiamo a Capybara Land?» propose [Nome]
«SÌÌÌ!» esultò il Dio delle calamità.
«Io passo.» disse Hiyori. Non aveva dei magnifici ricordi di quel posto a causa di Fujisaki.
«Anch'io! Anch'io!» esultò Kofuku, ma Daikoku la tirò a sé «No, tu no. L'ultima volta che siamo andati ad un parco divertimenti la ruota panoramica è letteralmente volata.»
«Anche io passo.» disse Yukine. Nonostante volesse andarci aveva deciso di lasciare i due a passare del tempo da soli.
«Okay, [Nome]. Allora siamo solo noi due! Andiamo a CAPYBARA LAND!» il ragazzo afferrò la mano dell'altra divinità e si avviò verso la meta.
«Aspetta, che ho un tempio là vicino. Ci possiamo teletrasportare lì.»
«Sì, vai, ti prego. Non posso aspettare più, voglio vedere Capybara!» neanche il tempo di finire la frase che i due già si trovavano al tempio, a circa 200 metri dall'ingresso del parco divertimenti.
«Sì! Andiamo, andiamo!» disse Yato (fin troppo) felicemente.
Diverse ore dopo
Era sera inoltrata, e i due erano sulla via per tornare a casa.
La serata era andata abbastanza bene...
...a parte il fatto che [Nome] stesse per menare un bambino di nove anni poiché quest'ultimo stava "accusando" Yato di essere sin troppo vecchio per andare a Capybara Land, inoltre stava per rivelargli che questi non esistono.
«Comunque non era necessario aggredire quel bambino. E poi a Capybara non piace la violenza!»
Il/la [colore capelli] emise un verso scocciato «Mi stava sulle palle, okay?»
«Ma stavamo per essere cacciati! Se non ci fossimo teletrasportati in uno dei templi saremmo finiti in prigione!»
«Pfft! Ma quale prigione! Siamo divinità, basta nasconderci per un po' perché si dimentichino della nostra presenza per poi scappare indisturbati.»
«...questo ragionamento non fa una piega.»
«Appunto!»
Ormai [Nome] era arrivat* a destinazione, cioè ad una casa tradizionale giapponese.
«Con tutto il denaro che hai potresti permetterti una casa più grande.»
Il/la dio/dea scosse le spalle «Questo spazio mi basta e mi avanza, e poi nonostante sia piccola è piuttosto carina e confortevole.» si avviò verso l'entrata «Vuoi rimanere qui questa notte?»
Il ragazzo inarcò un sopracciglio «Per... la scommessa?» sorrise maliziosamente.
«...forse~» il/la [colore capelli] entrò in casa seguit* da Yato, poi passarono la notte insieme.
...
Diciamo solamente che non dormirono molto quella notte e che nessuno dei due vinse la scommessa perché scoprirono di essere versatili nei ruoli.
Annotazioni
¹) Lei: Sakura, shinki passato di Yato. Non dirò altro per non spoilerare.
Angolo Autrice
MA SALVE! Dopo tanto tempo torno ad aggiornare :D
Credo che Yato sia un po' (troppo) OOC, vero?
Comunque, vi è piaciuta la One-shot?
Lo so che vi tartasso le palle (e le ovaie) con questa domanda che ripeto in ogni capitolo, ma ci tengo a sapere le vostre opinioni.
Fatemi sapere se ci sono degli errori grammaticali o ortografici.
Se avete delle critiche costruttive esponetele, in quanto non potrò migliorare come scrittrice senza di esse.
Purtroppo solo dopo aver scritto questa One-shot ho scoperto uno speciale di Natale di Noragami, altrimenti l'avrei basata su quello, ma siccome questa l'ho già scritta farò la Yukine x Reader basata sullo speciale natalizio.
Cercherò di pubblicarla a Natale ^-^
Ci vediamo al prossimo capitolo,
-Bye~
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