DRACO/HARRY

Harry era in piedi davanti alla vetrina di un negozio di intimo femminile nella Londra babbana mentre fissava in silenzio gli indumenti esposti in vetrina. Accanto a lui Hermione e Pansy.

Harry era nervoso ed Hermione gli aveva posato una mano sulla spalla e gli aveva sorriso, cercando di tranquillizzarlo.

In realtà Harry non doveva essere con le ragazze. In realtà quello che voleva era fare una sorpresa al suo compagno, Draco.

Ma Harry non sapeva nulla di intimo femminile e quello che desiderava fare era rendere Draco felice. La sua felicità era la priorità e avrebbe fatto qualsiasi cosa per vederlo finalmente felice e soprattutto accettato.

Già essere Omega nel mondo magico era una punizione troppo grande.

Poche settimane prima Draco e Harry erano diventati compagni, con Harry che aveva affondato le sue zanne Alpha nella pelle delicata tra spalla e collo dell'Omega, legandolo per sempre a lui.

Si erano conosciuti tramite Molly alcuni mesi prima. Draco era un omega vagabondo, senza un compagno e soprattutto senza un branco. Era pericolosissimo.

Gli omega avevano bisogno di stare in un branco, avere il proprio compagno Alpha che li avrebbe aiutati a non impazzire. I legami erano importantissimi e Draco aveva trovato una famiglia in quella adottiva di Harry.

Harry aveva conosciuto Hermione a scuola, una nata babbana ma intelligente. Nonostante fosse cresciuta senza magia per ben undici anni, quando l'anno scolastico era iniziato, Hermione era la studentessa che sapeva più cose di tutti. Si erano conosciuti sul treno che li avrebbe portati direttamente ad Hogwarts. Con loro si trovava anche Ron Weasley, il suo migliore amico.

Hermione e Ron erano stati insieme per qualche tempo, ma Ron essendo un beta aveva bisogno di stare con un Alpha ed Hermione non apparteneva a quel mondo. La giovane aveva in seguito fatto la conoscenza di Pansy Parkinson durante le lezioni con un'altra casa di Hogwarts, Serpeverde. Le due si erano da subito trovate in sintonia, diventando prima migliori amiche, poi parlando di relazioni finite male, le due ragazze avevano cominciato a flirtare. Pansy aveva lasciato per lei il suo ragazzo con il quale stava da dieci anni e le due si erano messe insieme, sposandosi appunto, sei mesi prima.

Durante la cerimonia Harry aveva fatto la conoscenza di Draco, l'omega smarrito che aveva trovato un rifugio alla Tana.

Molly Weasley apparteneva alla famiglia dei Prewett, la famiglia più potente della Gran Bretagna. Suo nonno era stato l'omega di tutti e suo padre aveva seguito i suoi passi. Adesso toccava a suo marito Arthur essere l'Alpha di tutti in Gran Bretagna e molto spesso Omega e beta senza legami andavano alla Tana per chiedere aiuto.

Era stato amore a prima vista. Draco era meraviglioso, alto, biondo con occhi viola, segno distintivo degli Omega. La prima volta che lo aveva visto era in piedi accanto alla fontana di cioccolato che Molly aveva ordinato per il matrimonio di Pansy ed Hermione.

Harry, che adorava il cioccolato, si era avvicinato per assaggiarne un pò quando il suo olfatto era stato travolto dalla scia che odorava di miele e si era voltato.

Anche il biondo lo stava guardando con gli occhi viola sbarrati, poi senza dire una parola, il biondo si era avvicinato a lui, posando la fronte contro il suo petto.

Harry era stato travolto da quel giovane che gli aveva detto di chiamarsi Draco Malfoy e che aveva appena trovato il suo compagno.

Nel presente, Harry si portò una mano dietro il collo, osservando la moltitudine di completini intimi femminili di ogni colore e ogni forma.

Chiuse gli occhi cercando di riprendere il controllo quando sentì una mano sulla spalla. Aprì gli occhi e attraverso il vetro della vetrina vide Pansy fissarlo.

"Non essere in imbarazzo, non devi. Stai facendo una bella cosa" disse lei.

"Ma lui non sa che voi sapete! Non vuole che si sappia, è presto, sta cercando di capire" disse impanicato.

"Lui?" chiese Hermione sfidandolo con lo sguardo.

Harry sospirò.

"Lei? Oddio non so se vuole essere definita una lei!" disse Harry sbuffando. "Non abbiamo parlato di questo. Ha solo detto che gli sarebbe piaciuto indossare un intimo femminile, sentirlo sulla pelle, vedere come gli stava..." Harry deglutì, portandosi le mani tra i capelli.

Si sentiva così in colpa. Forse avrebbe dovuto parlare con Draco prima. Avrebbe dovuto chiedergli il permesso prima di fare qualcosa di simile.

Non sarebbe morto, non in quel negozio, ma sarebbe morto una volta a casa e ad ucciderlo ci avrebbe pensato volentieri il suo compagno.

Merda. Doveva capire bene come usare i pronomi. Stava diventando difficoltoso anche pensare.

Fu Hermione la prima ad entrare nel negozio, seguita da Pansy. Harry le seguì.

Una commessa con la coda di cavallo e gli occhiali dalla montatura rossa che doveva avere massimo venticinque anni, si avvicinò a loro con un ampio sorriso.

"Come posso aiutarvi?" chiese.

"Stavo cercando un completino intimo" Disse Hermione con un sorriso alla commessa, mentre Harry sentiva le guance avvampare mentre si guardava attorno, circondato da mutandine striminzite, reggiseni trasparenti e altri imbottiti.

E lui che non aveva mai fatto caso all'intimo di una ragazza, era sempre stato interessato ad andare dritto al dunque.

Ora era in un negozio in un centro commerciale a comprare un completino intimo... per Draco.

Quella cosa gli si sarebbe ritorta contro, ne era certo. Lo avrebbe ucciso.

La commessa stava accompagnando Hermione verso degli espositori, mentre Pansy, con in mano un reggiseno leopardato, se lo portava al petto e si ammirava allo specchio.

Harry sospirò, avvicinandosi ad Hermione, mentre la commessa le mostrava vari completini intimi.

"Ci sono rosa?" la sentì chiedere alla commessa che annuì e mostrò alla donna vari completini intimi, imbottiti, con il pizzo e mutandine che avevano zero tessuto dietro.

Draco adorava il rosa, tutto era rosa, dalle coperte in camera ai calzini. Draco adorava tutto ciò che era rosa e scintillante, come la maglietta che aveva indossato la prima volta che erano usciti a pranzo. Doveva essere di Ginny perché era rosa e in glitter c'era la scritta "DIVA".

Quando Harry aveva cercato di mostrare in parte il suo disagio, Draco lo aveva fulminato con lo sguardo e gli aveva risposto che a lui rosa e sbrilluccicoso piaceva e se ad Harry non fosse piaciuta sarebbe tornato a casa.

"Ha detto Molly che hai indossato la stessa maglietta grigia per un anno"

Harry non aveva più fiatato.

Potter si sentì andare a fuoco e Pansy tossì rapidamente. Harry si voltò verso di lei, alle spalle della commessa e poco dopo si sentì un paio di occhiali da sole posati sul naso, si voltò verso la donna che gli stava sorridendo rigida.

"Occhi" gli soffiò all'orecchio. "Stavi lampeggiando di rosso!"

Harry chiuse le palpebre, cercando di riprendere il controllo. I suoi occhi, in quanto Alpha, diventavano rossi.

Quando li riaprì, Hermione stava entrando nei camerini, le braccia piene di completini intimi.

**

Una volta fuori e mentre si recavano in un vicolo per materializzarsi, Harry era un fascio di nervi.

"Mi ammazzerà!" disse l'Alpha e sia Pansy che Hermione si voltarono verso di lui.

Avevano le braccia piene di sacchetti. Oltre ai completini intimi, le ragazze avevano anche voluto comprare dei trucchi e vari smalti di ogni tonalità di rosa con e senza glitter.

"Non ti ammazzerà, anzi. Lo stai apprezzando, lo stai accettando, gli stai dicendo che sei dalla sua parte..." Disse Pansy con tono comprensivo.

"Quando scoprirà che ve l'ho detto mi squarterà! Mi infilerà gli artigli nel petto e mi farà uscire le budella! Poi le mangerà!" si portò entrambe le mani tra i capelli scuri.

Hermione e Pansy sospirarono, scrollando le teste contemporaneamente.

"Fottuti licantropi" disse Pansy.

"Fottuti licantropi melodrammatici!" continuò Hermione prima di stringere il braccio di Harry e materializzare tutti e tre.

Erano davanti la Tana.

La porta si aprì e sulla soglia comparve Molly, bella come una regina, che li accolse con un ampio sorriso. Dietro di lei Charlie che osservava con un sorriso malizioso le ragazze avvicinarsi.

Harry si strofinò il viso tra le mani, sospirando frustrato.

Quando alzò la testa urlò, trovandosi Draco in piedi che lo fissava.

"Sei strano" disse l'Omega.

"Uhm. No. Va tutto bene"

"Bum. Bum. Bum. Forte." Disse Draco guardandolo con il broncio.

Lo amava. Lo amava così tanto.

Harry sollevò le mani piene di sacchetti, mostrandoglieli.

"Ho fatto shopping" disse con voce strozzata, mentre camminava veloce.

Draco gli stava attaccato.

"Hai comprato tutte quelle cose?" chiese il biondo.

Harry deglutì.

"Seguimi in casa" disse Harry con tono sbrigativo.

Draco aggrottò le sopracciglia.

"Cosa succede?" chiese tallonandolo.

Le guance di Harry erano bollenti e fece i gradini del portico a due a due.

Passò accanto a Molly e Charlie.

"Sai Charlie, credo di dover fare quella commissione ora che ci penso. Mi accompagni? Così possiamo andare a trovare Oliver..."

Charlie la seguì in silenzio e Harry voleva morire.

"Cosa succede? Perché tutti vanno via?" chiese Draco alle sue spalle.

Harry sapeva che prima o poi avrebbe sentito quanto puzzava di eccitazione. Ne stava emanando un casino da quando era sceso dalla macchina.

Raggiunse la camera che divideva con Draco e la chiuse a chiave.

Draco lo guardò, assottigliando lo sguardo. Lo vide inspirare.

"Prendi. Per te. Un regalo..." Disse tendendo la mano con i sacchetti.

Draco afferrò i sacchetti e li aprì, mentre Harry andava a sedersi con gambe tremanti sul letto.

Lo vide infilare una mano e poi la sollevò. Tra le dita reggeva una mutandina di pizzo trasparente rosa bubblegum.

Harry voleva morire.

Draco si voltò verso di lui e deglutì.

"Bum. Bum. Bum. Forte. Molto forte. E... puzza. La stanza. Tu"

"Grazie amico" disse con voce strozzata Harry.

"Non chiamarmi amico" disse Draco mentre raggiungeva la scrivania e svuotava i sacchetti. Caddero un sacco di completi intimi femminili e i trucchi.

Draco afferrò una palette e la guardò scettico.

"Nel caso volessi... beh..."

"So a cosa serve. Perché?" chiese.

Harry voleva morire.

"Ho sbagliato? Le ragazze hanno detto che era una bella idea, magari ti sarebbe piaciuto..."

Draco aprì la confezione, poi sollevò il coperchio della palette. All'interno si trovavano un sacco di quadratini colorati e alcuni con i glitter.

Ovviamente Draco passò l'indice su un quadratino rosa glitterato.

Osservò la polvere scintillante sul polpastrello, poi raggiunse lo specchio e chiudendo un occhio, passò il polpastrello sulla palpebra, trasferendo l'ombretto.

Draco si guardò.

Fece lo stesso con l'altro occhio.

Poi si osservò e si voltò verso Harry.

"Come sto?" chiese e lo vide tenere lo sguardo basso.

"Deve piacere a te. Ti piace?"

Draco si morse il labbro. Annuì, piano.

"Ma se a te non piace..."

Harry sospirò.

"Sono andato fino a Londra per... comprare tutto questo. Io voglio che tu ti senta libero. Qui, con me. O con la famiglia. Se ti fa stare bene..."

Draco corse verso di lui, saltando sul letto. Prima che anche solo potesse pensare, Draco fu su di lui, baciandolo sulle labbra.

Harry rispose con entusiasmo, sfiorando la lingua del moro con la propria. Lo guardò negli occhi.

"Aspetta..." gli disse prima di alzarsi e lasciarlo seduto sul letto. Afferrò la palette e dopo averla osservata attentamente tornò a sedersi sul letto e guardò Draco. "Chiudi gli occhi"

Draco lo fece e Harry cercò di fare del suo meglio.

Quando finì si allontanò e Draco aprì gli occhi, guardandolo confuso.

"Cosa hai fatto?" chiese e Harry sorrise.

"Vatti a guardare"

Draco lo fece e si osservò allo specchio. Harry aveva semplicemente aggiunto delle ombre più scure agli angoli esterni di entrambi gli occhi, mettendo in risalto il colore degli occhi.

Draco sorrise.

"Grazie" disse accarezzandosi il petto e arrossì appena.

Harry voleva prenderlo e baciarlo.

"Cosa mi dici dell'altro sacchetto?" chiese indicando la scrivania.

Draco lo afferrò e lo scrollò, era vuoto. Lo guardò confuso.

Harry sbuffò.

"Le altre cose..." disse imbarazzato.

Draco osservò i completini, sollevando una mano per accarezzarli con la punta delle dita.

Harry si sentiva morire ogni minuto che passava. Forse aveva sbagliato tutto quanto, quella confessione era falsa...

Senza dire una parola, Draco infilò due dita nei pantaloni che indossava e se li abbassò con naturalezza, restando nudo dalla vita in giù.

Harry fece un verso del quale si sarebbe vergognato a vita, ma Draco aveva afferrato le mutandine di pizzo e se le stava infilando. Non nascondevano nulla, anzi.

Harry sentì il cuore battergli furioso nel petto.

Draco afferrò anche la parte superiore e si sfilò la maglia di dosso, rivelando i seni abbondanti, segnale che entro pochi giorni sarebbe entrato in calore. Lo vide posare il reggiseno sul petto e poi voltarsi verso lo specchio per guardarsi.

Harry si alzò dal letto per aiutarlo a metterlo. Draco, che aveva infilato le braccia nelle bretelle, gli lanciò un'occhiata omicida, infilando i grossi seni nelle coppe trasparenti.

"Faccio da solo" disse portandosi le mani dietro la schiena per chiudere i gancetti.

Harry si portò una mano al cavallo dei pantaloni per cercare di darsi un po' di sollievo, ma sembrava inutile.

Draco si stava ammirando allo specchio. Sciolse l'elastico che gli teneva legati i capelli e dopo aver scrollato la testa si osservò in silenzio, portandosi una mano sul petto che fece scivolare lenta sul corpo.

"Draco" disse con voce spezzata Harry avvicinandosi a lui.

Voleva toccarlo, abbracciarlo, baciarlo, scoparlo....

Draco si voltò e lo fissò negli occhi.

"Grazie" disse abbassando lo sguardo.

"Di...niente" disse Harry mentre faceva scivolare lo sguardo sul suo corpo coperto solo da quell'intimo striminzito.

"Non sono una ragazza" disse.

"Lo so" disse Harry abbassando lo sguardo tra le sue gambe.

Draco gli tirò un pizzicotto. Lo guardò torvo. Per un breve istante gli sembrò di avere davanti Oliver e il pensiero di lui e lo zio Charlie che facevano lo stesso gli mise i brividi.

Oliver e Draco avevano lo stesso padre ma madre differente.

Lucius aveva conosciuto una donna con la quale aveva intrapreso una relazione. Qualche anno dopo era nato un bambino, ma per paura che Narcissa lo scoprisse, aveva fatto in modo che madre e bambino, Oliver, si trasferissero in un'altra città.

Lucius aveva poi avuto Draco con Narcissa, usando scuse di lavoro per andare a trovare la sua prima famiglia. Narcissa non appena era venuta a sapere della donna, l'aveva trovata e uccisa in un raptus di gelosia. Quando Lucius era andato a casa della donna e l'aveva trovata a terra in una pozza di sangue con Narcissa in piedi lì accanto mentre rideva sguaiatamente, la bacchetta ancora in mano, la magia era esplosa e un violento scoppio aveva fatto saltare in aria tutta la zona abitata nella quale la giovane amante viveva. Erano morte cento persone. Anche i giornali babbani ne avevano parlato. I poliziotti babbani avevano parlato di una tragica fuga di gas.

"Non sono una ragazza" ripeté Draco. "Non voglio essere una ragazza. Però. Femminile. Mi sento femminile a volte. Questo è... importante, per me. Tu. Mi capisci. Hai capito, anche se sei..."

"Stupido Harry" disse il moro con un ampio sorriso.

"Già" disse Draco prima di spingerlo sul letto e sedersi sul suo bacino.

"Sempre dispotico, vedo." lo prese in giro Harry.

"Ti fotto. Ora" disse Draco e il sorriso che fece... oh. Poteva illuminare il mondo.

Harry lo fissò imbambolato. Non riusciva ancora a credere che quell'uomo meraviglioso potesse essere suo, che avesse scelto proprio lui.

Era davvero fortunato.

"Aspetta e spera" disse Harry con un ampio sorriso.

Draco si abbassò con il viso su quello di Harry. Gli afferrò il volto con entrambe le mani e lo baciò con una dolcezza disarmante.

"Ti amo" soffiò Harry contro le sue labbra.

"Lo so. Harry. Ti amo anche io. Anche se sei stupido"

Harry si mise seduto, stringendo Draco tra le braccia prima di accarezzargli la schiena con le mani.

Draco si lasciò sfuggire un sospiro eccitato, gli occhi grigi si chiusero, mentre il suo corpo cominciava a tremare, così sensibile al suo tocco.

Harry cominciò a baciargli il collo, sentendo Draco graffiargli le braccia. Inclinò la testa da un lato e lo sentì ringhiare dal fondo della gola quando anche lui prese a leccargli il collo, fermando le labbra sul morso che gli aveva lasciato quando si erano uniti per la prima volta come compagni.

Harry gemette il suo nome.

Draco gli morse il collo e Harry gemette, gli occhi chiari chiusi, le mani che si aggrappavano disperate ai glutei sodi di Draco che prese a muovere il bacino avanti e indietro sulle sue gambe. Harry stava per morire. Non voleva staccarsi mai più da Draco, voleva perdersi in lui per sempre.

"Harry" soffiò Draco al suo orecchio.

"Mmm" fu la risposta di Harry.

"Sei troppo vestito" disse afferrandogli con le mani la maglietta per sfilarla dalla testa, i capelli tutti arruffati.

Draco passò le mani tra i capelli del suo Alpha e poi si abbassò nuovamente sul suo viso per baciarlo, ancora e ancora.

Harry voleva ululare dalla voglia che aveva di prendere Draco e seppellirsi nel suo corpo.

Avevano discusso anche del cambiare ma Harry era letteralmente terrorizzato di avere qualcosa dentro che si muoveva. L'idea non lo entusiasmava affatto.

Amava Draco, avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui, ma essere passivo non era, ancora, tra quelle opzioni.

Harry amava troppo esplorare il corpo di Draco con labbra e lingua. Doveva ancora imparare a fare dei pompini decenti. La prima volta aveva quasi rischiato di restarci secco quando la punta grossa di Draco gli aveva colpito la gola. Era lo svantaggio di aver frequentato sempre e solo donne prima di conoscere Draco.

Il suo compagno gemette nel bacio. Harry affondò la lingua nella sua bocca, le mani che stringevano le sue natiche e lo spingevano contro la sua erezione intrappolata nei vestiti.

Abbassò lo sguardo per notare la punta di Draco ormai fuori dalle mutandine di pizzo e Harry gemette. Voleva prenderlo con quelle cose addosso.

Abbassò le labbra sul suo petto, baciando la pelle sopra il pizzo del reggiseno. Draco sussultò e Harry sollevò lo sguardo su di lui, mentre abbassava la coppa trasparente e faceva sgusciare la lingua sul capezzolo rosa che si inturgidì all'istante.

Sentì le mani di Draco stringergli i capelli della nuca mentre rabbrividiva tra le sue braccia. Harry impazziva per le tette, per le sue tette enormi.

Harry sollevò gli occhi smeraldo su di lui, muovendo la lingua in circolo.

"Ancora" borbottò il biondo e Harry gli abbassò le spalline, abbassando le coppe per avere il seno prosperoso di Draco nudo davanti a lui. Leccò nuovamente il capezzolo e Draco ringhiò, facendo eccitare di più Harry che si spostò con la testa sull'altro capezzolo, dandogli lo stesso trattamento.

Sollevò le mani per prendergli i seni, massaggiò le punte dei capezzoli turgidi con i pollici, poi li strinse tra pollice e indice, facendo gridare Draco, la punta del sesso bagnata e arrossata che faceva capolino dall'elastico delle mutandine.

Rispetto agli Alpha che erano dotati più della media, il pene di Draco era piccolo, per il fatto di essere omega, ma molto sensibile.

Draco ribaltò le posizioni all'improvviso, guardandolo dall'alto, le guance rosa e il reggiseno abbassato. Era una visione. Glielo disse.

Draco allungò una mano sotto il materasso e afferrò il tubetto di lubrificante. Lo aprì e si portò la mano dietro la schiena.

"Voglio farlo io" disse Harry, serio.

Draco sospirò.

Senza dire una parola invertì di nuovo le posizioni, sdraiandosi sul letto e scostando le mutandine da un lato, rivelando la sua apertura rosa e depilata. Harry impazziva ogni volta.

Harry deglutì, passò la mano su quella di Draco, strofinando insieme le loro dita e poi portò la mano davanti all'apertura di Draco che lo fissava in silenzio.

Era la prima volta che Draco gli permetteva di prepararlo intimamente, di solito DRaco lo faceva sempre da solo e Harry quella volta non voleva sbagliare. Non voleva fargli male.

Accarezzò piano l'apertura, strofinando due dita attorno al bordo rugoso, senza mai spingersi oltre.

Draco socchiuse gli occhi, portando una mano ad accarezzarsi il seno e il capezzolo turgido.

"Tutto ok?" chiese Harry abbassando la testa per baciargli il ventre piatto.

"Si. Entra dentro" disse Draco.

"Sicuro?" chiese Harry preoccupato.

Draco annuì, il viso accaldato e distolse lo sguardo.

Harry affondò piano con il medio e gemette, sentendo la stretta bollente che lo avvolse.

Harry lo fissava negli occhi, osservando in silenzio ogni emozione che si abbatteva sul viso del biondo.

"Più a fondo" disse Malfoy, muovendo i fianchi.

Harry lo accontentò e poco dopo le dita divennero due e poi tre.

A quel punto Draco era ormai per metà trasformato, gli occhi grigi che risplendevano.

"Harry!" ringhiò e il moro non attese altro.

Gli piegò le gambe contro il petto, mentre si abbassava i pantaloni e boxer a metà coscia.

Si portò una mano a massaggiarsi il sesso duro e gemette, guardando Draco negli occhi. Poi allineò la punta grossa e bagnata alla sua apertura e spinse con i fianchi.

Gemette e Draco ringhiò roteando gli occhi, mentre allungava le mani verso i bicipiti del moro, affondando le unghie nella sua pelle, facendola sanguinare. Gli occhi di Harry lampeggiarono di rosso.

"Non hai idea di quanto ti trovo sexy vestito cosi. Mi ecciti da morire" soffiò mentre affondava sempre di più nel corpo stretto e bollente dell'Omega.

Bruciava perché avevano usato il lubrificante. Durante la settimana di calore, gli Omega perdevano liquidi in abbondanza per favorire l'accoppiamento e la possibile gravidanza. Gli Omega potevano, anzi, dovevano restare incinti per poter procreare.

Se il bambino nasceva lupo significava che poteva diventare Alpha o Beta. Se nasceva umano significava Omega.

Non ci fu più spazio o tempo per le parole. Harry prese a muoversi dentro e fuori il corpo di Draco che gemette ad ogni affondo, portandosi una mano alle labbra per cercare di prendere un po' di contegno, ma era impossibile. Harry colpiva ad ogni affondo lo stesso punto sensibile dentro di lui, boccheggiò, reclinando la testa all'indietro, mostrando il collo pallido a Harry che ringhiò, mentre sentiva le zanne nella bocca.

Draco singhiozzò, osservando sconvolto Harry, mentre portava una mano a stringersi il sesso duro, muovendo la mano allo stesso ritmo delle spinte feroci nel suo corpo di Harry.

"Io..." gemette Harry rabbrividendo.

Lo so. Ti amo. Sono tuo. Harry. Harry. Harry. Ora. Ora!

Harry rabbrividì e reclinando la testa all'indietro venne, gemendo il nome di Draco mentre si riversava completamente nel suo corpo. Il moro soffiò il nome di Harry mentre veniva sporcandosi la mano e il ventre.

Non aveva annodato perché Draco non era in calore e non c'era nemmeno la luna piena. Accoppiarsi con un Omega in calore, annodare sotto la luna piena significava nella maggior parte delle volte mettere al mondo un Alpha, L'erede.

Harry gli crollò addosso tra le gambe aperte, il respiro affannoso.

Draco sospirò estasiato e gli accarezzò la nuca con una mano, poi si voltò per lasciargli un tenero bacio sulla fronte sudata.

"Mi piace quando sei dolce" disse Harry strofinando la guancia sulla sua spalla, le labbra a pochi millimetri dalla cicatrice delle sue zanne.

"Non abituarti" disse Draco e Harry sorrise.

"Oh, che peccato, ci stavo facendo un pensierino, sai?"

"Tu non devi pensare, sempre idee stupide. Quasi muori sempre" disse Draco.

Harry gli diede un pizzicotto sul fianco. Draco sussultò e gli lanciò un'occhiataccia.

"Stupido Harry"

"Voglio che mi scopi." Disse.

Draco lo guardò e poi aggrottò le sopracciglia.

"Vero. Dici la verità. Bum Bum stabile." Disse.

"Smettila di ascoltare il mio cuore!"

"Non posso. E' forte. Spegnilo"

Harry rise.

"Non funziona cosi, lo sai" disse.

Draco sorrise e lo spinse con la schiena sul letto, accoccolandosi sul suo corpo, le mutandine a metà coscia e il reggiseno abbassato. Lo baciò con dolcezza.

"Ti fotto. Adesso." Disse sorridendo.

Harry sbarrò gli occhi, il terrore dipinto sulla sua faccia.

"Non intendevo adesso!" disse con voce strozzata, ma Draco si era abbassato con la testa tra le sue gambe.

Harry sospirò, scrollando la testa.

Lo amava anche per quello.

FINE.

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