40.Perdono?

Mi smaterializzai davanti a quella casa. Casa che pensandoci bene avevo amato ma allo stesso odiato. Per ben due volte. E per ben due volte quell'uomo,quell'uomo che non riuscivo più a chiamare papà,mi aveva deluso. Con quale coraggio,mi chiedo,è riuscito ad andare avanti? Con quale coraggio mi aveva consolato da tutto il male che lui,lui mi aveva provocato. Davvero,con quale coraggio l'ha fatto? Non mi so rispondere. Ero fuori di me,arrabbiata,delusa,senza parole.

"Rose.." Mi girai e vidi il biondo dietro di me con una brutta cera. "Scorpius? Che ci fai qui? Ti ho detto di andare a casa!" Dissi arrabbiata puntandogli un dito sul petto con tono accusatorio. "No Rose. Devo proteggerti,consolarti,appoggiarti in ogni tua pazzia perché io ti amo Rose. Amo quando sei una bambina,piccola,indifesa ma allo stesso tempo sei forte,coraggiosa. Amo la tua insolita pazzia,quando fai la pazza perché diventi rossa e gli occhi si allargano come due palle da Quidditch. E sei ancora più bella con i capelli tutti spettinati,il trucco colato,ma che dico,tu sei bella sempre. E so di averti fatto del male,mi maledico ogni giorno di più ma Rose,io ti amo. L'ho già detto e l'ho ripeterò all'infinito se sarà necessario. Io TI AMO ROSE WEASLEY! E nessuno ti porterà via da me,cadesse anche il mondo io ti proteggerò e ti starò accanto,Sempre. Ti amo,ti amo.." Avevo le lacrime agli occhi. Lo Scorpius timido,impacciato,aveva lasciato spazio a un nuovo Scorpius,più sicuro di sé,più coraggioso. "Sei proprio scemo.." Dissi facendomi spazio nelle sue possenti braccia che erano come una casa sicura per me. "Si Rose,anche io ti amo.." E ci baciammo. Magari adesso state pensando che non era proprio il momento adatto ma,ehi,noi siamo strani,ricordate? "Okay,ora andiamo." Prima che il biondo potesse dire una sola parola,lo tirai per la mano verso l'entrata della casa.

Spalancai la porta e vidi Bianca con Al che giocavano sul tappeto del salotto. "Albus,porta Bianca di là e insonorizza la stanza. Subito." Dissi ringhiando."Che sciuccede Zio Abuss?" Al,senza fare domande,portò Bianca di sopra e mentre saliva una testa rossa scese dalle scale. "Ma perché tesoro caro fai tutto questo rumore?" E appena vide il biondo si fermò e sgranò gli occhi. "TU! Cosa ci fa lui qui?" Urlò percorrendo la stanza con grandi falcate fermandosi davanti a me che facevo da scudo a Scorpius a testa alta. "Io mi chiedo che ci fai tu qui! E con quale coraggio mi consolavi,con quale coraggio mi guardi ancora degli occhi,mi chiami tesoro. Eh Ronald? Con quale coraggio dopo che mi hai fatto tutto questo male? Mi hai rovinato la vita! Hai allontanato l'unica mia ragione di vita,mi hai distrutto e ti sei nascosto facendo finta di essere il buono. Come fai a definirti un padre?" Le lacrime scivolavano sulle mie guance mentre tenevo ancora stretta la mano di Scorpius,mi infondeva sicurezza. "Rose..fammi spiegare.." Risi. "Spiegare? Adesso vuoi spiegare? Hai avuto 3 anni e mezzo per spiegare,vuoi spiegare adesso? Davvero? Spiegare che mi hai rovinato e mi hai deluso per la seconda volta. Dopo che ti avevo accolto di nuovo nella mia vita,dopo che ti avevo ridato il mio cuore in mano e tu,come l'ultima volta,l'hai rotto,spezzato,calpestato senza alcun rimorso? Tu che non hai solo rovinato la mia vita ma quella di Scorpius,costretto a lasciare il paese per proteggermi,di Astoria e Draco che hanno vissuto ben 3 anni senza vederlo,di Albus,che si è visto il suo migliore amico e l'unico pilastro fondante andare via,chissà dove,chissà perché ma sopratutto la vita di Bianca,nata per un errore,senza un padre,piccola,indifesa. Se...se tu non l'avessi minacciato Bianca sarebbe la nostra bambina,con un papà che la ama e una famiglia unita ma no!  No,hai dovuto rovinare la vita di tutti per un tuo capriccio,il tuo ego smisurato. Bene,ci sei riuscito. Spero che tu sia contento." Dissi lanciando un vaso di fiori per terra,in preda alla collera.

"Sono a ca..Che succede?" Disse Hermione sbalordita di vedere Scorpius ma sopratutto di vedere sua figlia in lacrime guadare suo padre con puro odio. "Vuoi spiegarglielo tu Ronald?" Silenzio. "Oh bene,allora faccio io.." Dissi girandomi verso mia madre. "Rose,non so cosa ti ha detto questo verme.." Mi girai di scatto. "Verme? Verme? Non ti permettere mai più di chiamare il MIO ragazzo verme perché l'unico verme della stanza sei tu. Ronald qui presente ha.." Dopo aver raccontato l'accaduto a mia madre,ancora ferma sulla porta con le chiavi in mano,si avvicinò a mio padre e gli tirò uno schiaffo. "Mi fai schifo." Mi prese sottobraccio e,dopo aver chiamato Albus e la piccola,salimmo tutti in macchina e andammo a casa mia lasciandolo li,da solo.

Non ci riuscivo ancora a credere. Mio padre,al quale avevo dato una seconda possibilità,mi ero fidata ciecamente di lui e ora? Ora mi aveva deluso no. Delusione è poco esaustivo.
Mi aveva rovinata.

Arrivati a casa,andai a mettere la piccola Bianca, ignara di tutto, nel suo lettino perché si era addormentata in macchina mentre Scorpius spiegava ad Al e a Emily,che ci aveva raggiunto subito,l'accaduto. La mamma aveva fatto il tè e  passammo tutta la sera così,a parlare,a piangere,a riflettere in silenzio finché..

DIN DON!
Non volevo andare ad aprire la porta. Sapevo bene chi era,sapevo che l'avrebbe fatto. Ma tutto quello che si meritava era una porta in faccia. E un'altra. E un'altra ancora.
"Vattene! Non sei più mio padre! Non ti fare mai più rivedere!" Urlai senza neanche aprire la porta.
"Rose,per favore fammi spiegare,ascoltami e se alla fine non vorrai più vedermi,lo capirò." Feci un cenno per tranquillizzare gli altri che erano accorsi preoccupati ed andarono in giardino a godersi lo spettacolo delle stelle. Mi sedetti con la schiena contro la porta e Tobi in braccio. Le lacrime stavano cercando di rompere la barriera che avevo creato e ci riuscirono.

"Non so se mi stai ascoltando,se te ne sei andata e se sto parlando come un pazzo ad una porta ma io ci provo. Tanto non ho più niente da perdere senza di te e senza tua madre. Sono un cretino. È vero,non riuscivo a vederti insieme a un Malfoy,un Serpeverde,una persona malvagia che ha fatto passare un'adolescenza d'inferno a me,a tua zio Harry ma sopratutto a tua madre. Ho pensato che un Malfoy,un Malfoy come Draco Malfoy non potesse cambiare. E come suo padre pensavo che Scorpius fosse identico. Stesse idea della purezza del sangue,stesso carattere da altezzoso,orgoglioso,tipico dei Malfoy. Ma mi sbagliavo. Si,mi sbagliavo di grosso. Tua Madre stravede per quel ragazzo sai? Mi diceva che era un bravo ragazzo,perfetto per te. Premuroso,dolce ma allo stesso tempo che riusciva a tenerti testa. E io,come un bambino capriccioso,l'ho allontanato. All'inizio ero convinto che ti servisse solo un po' di tempo per ricucire la ferita ma poi,andando avanti con il tempo,ho capito di aver fatto un enorme sbaglio. Il senso di colpa mi mangiava ogni giorno di più e il desiderio di dirtelo cresceva ma allo stesso tempo avevo paura. Sì, ero un fifone e lo sono ancora. Non sono mai stata una persona matura,non lo sono mai stata e non lo sono neanche ora. Sono sempre stato un bambino,anche con tua madre. Quando ero piccolo non mi prendevo mai le mie responsabilità e ho sempre dato colpa gli altri. Non sono mai cresciuto e ora mi sento uno schifo a pensare a come ti trattato e a tutto quello che hai passato per colpa mia. Per colpa di tuo padre,se così vuoi ancora definirmi. Non sono qui per implorarti di perdonarmi, neanche io fossi nei tuoi panni mi perdonerei. Sono qui per dirti che sei la cosa più importante della la mia vita e che senza di te la mia vita non ha un senso. Quando sei nata la mia vita si è finta di un colore,un colore diverso che non c'era mai stato e che mancava nella mia vita vuota che tu hai colmato con i tuoi sorrisi, con le tue parole dette male,con i tuoi "papà" e i tuoi abbracci. Ti vedo ancora come la mia bambina,la bambina che aveva paura del buio e che mi chiedeva sempre di controllare dentro armadio perché scacciare tutti i mostri. La bambina che piangeva se il latte era troppo caldo o se era troppo freddo ma sopratutto la bambina che mi vedeva come il suo eroe. Il suo eroe senza la divisa. Devo solo mettermi in testa che tu non sei più quella bambina, che sei cresciuta,che sei una mamma e che è giusto che tu ti faccia la tua vita e non devo mettermi in mezzo.
L'ho capito ora,troppo tardi." Posò qualcosa sulla porta e andò via,con la testa bassa.

Le lacrime scivolavano in fretta sulle mie guance senza nessun freno. Teddy,ecco cosa aveva lasciato davanti alla mia porta. Il mio orsacchiotto che mi aveva regalato quando ancora ero all'ospedale. Pensavo di averlo perso e invece l'aveva tenuto lui,tutti questi anni.
Per quanto cercassi di odiarlo non ci riuscivo,era pur sempre mio padre. Si,uno stronzo.
Ma pur sempre mio padre.

L'ho perdono?

**
Ehilaa,
Chiedo venia per il ritardo nel capitolo e per eventuali errori,non mi uccidete😱😱
Mi duole informarvi che manca solo un capitolo alla fine della nostra storia e mi piange già il cuore. *si asciuga le lacrime di nascosto e schiarisce la voce* non rattristiamoci,ci vediamo al prossimo capitolo.
Baci,Nadi😘

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