33.Di Nuovo TU!

Sono passati circa tre anni e mezzo da quella notte e la vita va un po' meglio.

"Dottoressa Weasley,il Signor Crowell la vuole nel suo ufficio" Ebbene si ragazzi,dopo anni duro di lavoro sono diventata la Dottoressa Weasley,capo del reparto per infortuni magici al San Mungo. Non è fantastico? C'era un tale lavoro,chiedevo sempre al Signor Crowell ti mandarmi qualcuno ma niente di niente. "Grazie David,vado subito. Signora Maria deve insegnare ai suoi bellissimi nipoti a controllare la magia se no lei qui può metterci anche le tende!" Dissi ridendo. La Signora Maria era una signora anziana,sull'ottantina,che finiva sempre nel mio reparto per colpa dei suoi tre nipoti: Marco,Sebastian e Eleonora,delle pesti che non vi dico. Era una signora semplice,capelli bianchi,piccolina e bassina con degli occhiali enormi che le occupavano l'intero viso. Eravamo diventate molto amiche,parlavamo sempre nelle mie pause e quando veniva a trovarmi mi portava cose deliziose tipo le lasagne. Si,aveva origini italiane per non parlare della sua pizza,mi viene già fame. Lei era la regina della pizza! "Certo cara,ci vediamo presto!" E dopo essermi presa il mio bacio mi diressi verso l'ufficio di Crowell,il boss come lo chiamavamo noi.

E a un boss ci assomigliava davvero: Basso e grassottello,con i baffetti sempre pettinati e lucidati,faceva così ridere! Era un signore sulla sessantina,anzianotto ma ancora giovane per andare in pensione ed era calvo con una testa che sono sicura che ti ci potessi specchiare da quanto era lucida! Un fan accanito dei Cannons,infatti nel suo ufficio non c'era un metro cubo di spazio libero dato che era pieno di poster di giocatori che volavano sulle scope e con una foto mega galattica del mio Hugo,ovviamente autografata. Oh già,il più giovane portiere dei Cannons era il mio bellissimo fratellino. Non per vantarmi ma io l'avevo detto eh! E poi era una cosa bellissima avere il proprio fratellino nella squadra: partite dalla tribuna d'onore,avevo pure conosciuto tutti e dico tutti i giocatori,no parole! Ovviamente ero la beniamina del Signor Crowell,modestamente! Torniamo a noi.

TOC TOC! "Avanti Cara mia Rose,ho buone notizie!" Disse felice. "Ti ho trovato un assistente,e che assistente Rose. Il top dei top proprio! Pensa che questo dottore arriva dalla Francia,ti rendi conto?" Rimasi a bocca aperta,finalmente le mie corse notturne all'ospedale sarebbero finite. "Ma chi è,signore?" Chiesi curiosa,fin dalla Francia,chi mai può essere? "Non ci crederai mai.." TOC TOC. Qualcuno bussò alla porta attirando l'attenzione del Signor Crowell che con un sorriso a trenta due denti esclamò felice: "Eccolo,la stavamo proprio aspettando!" E detto questo si alzò per accogliere il nuovo ospite. Mi girai anche io curiosa come non mai con un sorriso felice...che svanì subito dopo.

-"Ehi tesoro,ci pensi mai al futuro?" Gli chiesi subito seria. "Ma che domande sono Rosie?" Mi disse abbracciandomi sotto il nostro albero sulle sponde del Lago Nero. "Il futuro,ci pensi mai?" Lui sembrò  guardare un punto non preciso verso l'orizzonte e con un sorriso iniziò a parlare. "Beh,compreremo una grande e bella villa,in campagna con tantissimo spazio intorno per poter costruire un bel campo da Quidditch con porte e spalti,quello di Hogwarts ci sarà un baffo..." Lo fermai subito. "No fammi capire,tu pensi subito al campo da Quidditch?" Chiesi arrabbiata mettendo un finto broncio da bambina. "Ma Rosellina,fammi finire.." E detto questo mi avvicinò di più a sé,facendomi appoggiare al suo petto. Sentivo il suo cuore,che batteva al ritmo del mio; Il suo respiro,calmo e silenzioso che avrebbe calmato anche la più feroce delle belve; le sue delicate mani che passavano nei miei capelli,sciogliendo i numerosi nodi che avevo. "Beh,poi tu diventerai una dottoressa,e io un dottore.." "Ma il tuo sogno di diventare Auror?" Chiesi curiosa. "si,il sogno di mio padre,non il mio. Non mi ha mai entusiasmato più di tanto anche se papà mi portava sempre con lui al lavoro. Io voglio aiutare le persone,al tuo fianco,sempre." Guardai i suoi grandi occhi grigi. "Mi posso fidare di un Serpeverde?" Chiesi sfidandolo. "Non so,scommettiamo che arrivo prima io al castello? Via!" E detto questo partì come un razzo. "Non è giusto! Imbroglione!" Gli urlai correndogli dietro.-

Per poco non caddi dalla poltroncina bianca dell'ufficio del Signor Crowell. Il biondo era lì,impalato come uno stoccafisso. Non era cambiato per niente. I suoi occhi erano gli stessi,gli stessi occhi che credevo di conoscere più di chiunque altro. Gli occhi che non hanno avuto il coraggio di guardarmi dicendomi di non amarmi più,sempre il solito codardo. Si,erano passati ben tre anni ma la ferita era ancora aperta. Scorpius mi era sempre rimasto nella testa anche se rare volte lo ammettevo. Mi chiedevo spesso,se non sempre,dove potesse essere,con chi,se era felice o se come me non aveva mai superato la nostra rottura. "E' ovvio che la superata babbea!" Mi ripeteva la vocina odiosa. Solo Albus sapeva di questo fatto,per gli altri io avevo superato magnificamente la rottura perché mi "ero resa conto che non era vero Amore" Se,come no Rose.

Albus era come me,campava con una voragine nel cuore che nessuno riusciva a tappare. Ci consolavamo a vicenda anche se non parlavamo mai di Scorpius o almeno quasi mai. Certe volte era un bisogno per entrambi sentire gli aneddoti e sentire anche solo pronunciare il suo nome,considerato Tabù da tutti. Se vi dico che non ho mai provato a cercarlo vi dico una bugia. Registi,elenchi,amici,nessuno sapeva di lui. Si era cancellato da solo dalla vita di tutti. Il motivo? Oscuro. E ora eccolo lì,con la bocca aperta dallo stupore e gli occhi che fissavano attentamente i miei. Questo suo strano potere non l'avevo mai capito,riusciva a leggermi negli occhi,sempre.

"Signor Malfoy che piacere e che onore averla qui. Com'è andato il viaggio? Spero tutto bene!" Disse il Signor Crowell prendendo la mano di Scorpius e stringendola forte svegliando il biondo da quello stato di trans. "Oh salve,molto bene,grazie!" Disse imbarazzato stampandosi quel suo sorrisetto tipico in quelle situazioni. La sua voce. Quanto mi era mancata la sua voce? Conoscevo ancora ogni sua mossa,ogni suo comportamento. "Le presento il capo di questo reparto R.."
"Rose" Disse ritornando a guardarmi gli occhi,serio. "Malfoy,Scorpius!" Dissi gelida. "Oh,splendido,vi conoscete già!" Disse il Signor Corwell sedendosi con un grosso tonfo sulla sua sedia,rialzata ovviamente. "Per mia sfortuna." Dissi sottovoce ma qualcosa mi fece capire che il diretto interessato aveva sentito. Per quando mi sforzassi di odiarlo il mio cuore me lo impediva anche se non lo davo a vedere. L'orgoglio Weasley si faceva strada e vinceva su tutti gli altri sentimenti.

"Okay,bene ragazzi allora cara Rose porta pure il nostro nuovo arrivato a fare un giro per il reparto e mostragli l'ufficio vicino al tuo. Poi caro se hai voglia di tornare qui a firmare un paio di scartoffie,sei il ben accetto." "Ma Signor.." "Niente ma Cara,su su andate." Controvoglia e con le lacrime che bussavano con forza,mi alzai seguita dal biondo che mi osservava in silenzio.

Percorremmo tutto il corridoio in silenzio fino a quando non arrivammo davanti al suo nuovo ufficio. "Rose.." Disse prendendomi il braccio. "No,va bene. Saremo colleghi e niente più. Ora lasciami devo andare a lavorare." Cercai di togliere il suo braccio ma era troppo forte. "Fammi spiegare.." "Spiegare cosa? Che tutti i "Ti amo" i "Per Sempre" erano una bugia? Che non hai avuto il coraggio di lasciarmi guardandomi negli occhi? Che dovevo aspettarmi da una Serpe come te,da un Malfoy!" Dissi calcando l'ultima parola amaramente. Una lacrima fredda mi rigò la guancia. Mi liberai dalla sua presa e corsi nel mio ufficio. Chiusi la porta e iniziai a piangere. Piangere come una bambina che non aveva ricevuto il suo regalo per natale,piangere. Perché quella era l'unica cosa che sapevo fare: piangere. "Sei forte Rose,rialzati a testa alta!" Continuavo a ripetere sperando che quelle parole mi entrassero una volta per tutte nella testa. "Ehm,Dottoressa Weasley. E' richiesta in sala 3." Mi asciugai le lacrime in fretta. "Certo David,grazie!"

Per tutto il turno non feci altro che evitarlo anche se mi era parecchio difficile essendo il mio assistente e essendo nuovo nel posto. Alla fine della giornata corsi subito fuori dell'ospedale per evitare di incontrarlo ma,con la mia immensa fortuna,Scorpius mi stava aspettando fuori dall'ospedale nella sua solita posa con la gamba appoggiata alla ringhiera e lo sguardo perso a guardare non so cosa. Che faccio? Cercai di passare inosservata ma

"Rose,Rose fermati!" Ma io continuai a tirare dritto sentendo i suoi passi dietro di me. Mi sembrava di essere tornata in dietro nel tempo,a Hogwarts,quando lui mi rincorreva per tutti i corridoi e io beh,mi facevo rincorrere. Bei momenti! Una mano mi prese il polso e per la seconda volta mi rituffai nei suoi occhi. "Non sono stata abbastanza chiara,Malfoy?" Chiesi piena di odio. Si,quello che provavo era immenso odio. "Rose,ti prego di farmi spiegare.." Iniziai a guardarmi in giro spazientita. "No Malfoy! No! Basta,avevi l'occasione e tu cosa hai fatto? Il solito codardo! Come si fa? Dimenticasi tutto così e lasciarci,non hai pensato ad Albus come si è sentito in questi anni?" "Rose.." "No Rose un par di pluffe! Hai sempre e solo pensato a te stesso,e io scema che ho pure creduto che fossi cambiato,per me. Sciocca sono stata a cascare nella tua rete,sono l'ennesima ochetta da aggiungere nel tuo bel elenchino. Ora per te sarò la Dottoressa Weasley,e tu il Dottor Malfoy e le nostre conversazioni riguarderanno esclusivamente il lavoro. A domani Malfoy!" Mentre stava per rispondere una peste bionda mi corse incontro.

"MAMMA!!"

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