13.La Torre

"Alex?" Dissi tra i singhiozzi. Lui si accorse di me e fece una faccia terrorizzata. "Tesoro.." Disse avvicinandosi. "Da quanto tempo va avanti Alex?" Silenzio. "Cosa?" Disse facendo il finto tonto. "Tu e lei." Dissi guardando schifata Maxime che aveva il suo solito sorriso soddisfatto e maligno. Lui non parlò. "Da quanto va avanti questa cazzo di storia Alex??" Ero fuori di me. Da lui no. Non ci volevo credere. "Ditemi che è un incubo" Mi ripetevo nella testa. "Da due mesi.." Io mi misi a ridere. "Mi fai proprio schifo. Tu e lei. Siete perfetti insieme. Vi auguro tantissima felicità." Detto questo corsi via dal tutta quella merda. "Rose..ROSE ASPETTAA!!" Non mi voltai. Correvo e basta. Non vedevo niente,le lacrime mi facevano vedere tutto sfocato. Ma è come sei i miei piedi sapessero benissimo dove andare allora mi affidai a loro. Salii molte scale. Arrivata mi sporsi dal balcone più alto di tutta Hogwarts. "PERCHE' A ME??" Urlai a squarciagola. "Perché,perché,perché" Continuavo a urlare sbattendo la testa contro il muro. Una civetta molto famigliare si posò tra le mie braccia. Era proprio vero che quando avevi bisogno di loro,loro c'erano. Ad un certo punto udì dei passi. "Alex,va via! Non ti voglio più vedere!!" Silenzio. Nessuno parlò. Si sentivano solo dei passi.
Stesso posto,stesso buio,stessa situazione,stesso ragazzo,stesso insolito profumo. Solo che non era un sogno,era la realtà. I passi si fermarono e sentì un fortissimo odore di profumo. Il suo profumo. Possibile che ci fosse una pozione di Amortentia sotto il mio naso? Noo. Era lui in carne ed ossa. Maledetto buio!! Si sedette vicino a me e mi abbracciò. Era proprio quello di cui avevo bisogno. Appoggiai la testa sulla sua spalla continuando a piangere a dirotto. "Io lo amavo,era la prima persona di cui davvero mi fidavo. E lui mi ha tradita così,con la prima sgualdrina che gli è capitata a tiro. Ora dimmi sinceramente. Cos'ho che non va?" Non riuscivo più a parlare. Odio le mie crisi di panico. Il mio corpo di sblocca e non posso farci niente. A quella domanda lui mi strinse più a sé come per dire. "Io ci sono sempre stato,anche quando non mi vedevi e ci sarò sempre per te." Ci staccammo da quell'abbraccio e mi asciugò le lacrime. "E' un coglione lo so,lo è sempre stato. Come ho fatto a pensare che potesse cambiare? Sono davvero una stupida." Mi strinse le mani. Perché non parlava? Questo era l'ultimo nei miei problemi. Mi baciò sulla fronte e questo è il mio ultimo ricordo.

Mi svegliai nel mio letto. La testa mi scoppiava e gli occhi erano gonfi e bruciavano. Dopo un secondo mi ricordai tutto. Ora mi ritrovavo sul mio letto,sola. Lui chissà dove con quella,per non dire altro. Anche se si meritava tutto "altro" del mondo. Mi alzai tutta distrutta,non fisicamente ma mentalmente. Ero troppo fragile,ero come una piuma in bilico sul Grand Canyon,una piccolo soffio e io cadevo nel nulla. Avevo ancora il mio bellissimo vestito per la mia bellissima serata indimenticabile. Beh,indimenticabile lo era stata. Mi ritrovavo lì,con il cuore a pezzi e un fazzoletto. Un fazzoletto che non era il mio e che profumava di lui. Di Vaniglia e Menta. Non è mai stato solo uno stupido sogno. Qualcosa mi svegliò dai miei pensieri. Era ancora notte. Credo di aver dormito per una mezz'oretta. Aprì la finestra e un bellissimo gufo grigio entrò nella mia stanza. Era piccolino,come Nana,e aveva un collarino verde. Slegai con molta cura la lettera che era legata alla zampa e la rosa. Poi si fiondò nelle mie braccia insieme a Nana per farsi accarezzare. Oh è vero,potevo parlare con gli animali! Iniziai a coccolarli entrambi mentre annusavo la rosa. Era la stessa rosa rossa che ritrovai in infermeria dopo essere caduta durante la partita. Ciò vuol dire che è stata la stessa persona a mandarlo. Aprì la lettera. "Non permettere mai a nessuno di rovinare il tuo bellissimo sorriso." Una grafia elegante piena di ghirigori. La misi a confronto con la lettera di quella sera ed era proprio la stessa. Chi era questo misterioso amante delle rose?

Dato che di dormire non se ne parlava proprio,decisi di fare qualcosa di produttivo. Presi tutte le foto che avevamo insieme e le tagliai una a una. Poi vi ricordate no la bellissima cornice che gli sarà costata una fortuna no? Quella con la nostra foto? Bene "accidentalmente" mi è caduta e sempre accidentalmente ci sono saltata sopra rompendola in mille pezzi. La misi molto accuratamente in un pacchetto regalo con tutte le lettere che mi aveva mandato rotte in mille pezzi e con le foto strappate. Lasciai un bigliettino dentro. "Questo è la ricostruzione del mio cuore. Spera di non incrociare mai la mia strada!" Feci un pacchetto e mandai Nana a consegnarlo al diretto interessato mentre l'ospite era ancora nelle mie braccia. Ero fuori di me. Non sapevo se essere arrabbiata o triste. Apettai che arrivasse Nana che,come mi aspettavo,aveva lasciato un bel ricordino nel letto di Alex. Si,sicuramente era con lei. Cercando di non badare a questo fastidioso pensiero e con due pulci nel letto mi addormentai.

"Ehi Rosie..Svegliati tesoro.." Piano piano aprì gli occhi e mi spaventai. Emily,Al,James,Hugo e tutti gli altri componenti di casa Weasley-Potter erano nella mia stanza. "Ehi ma c'è una riunione di parenti?" Cercai di sorridere e mostrarmi forte ma non ci riuscì. Ero distrutta ed in più ero una pessima attrice. "Come stai Rossa?" Disse James. "Come se mi avesse appena presa sotto una macchina. Più volte. Ma mi riprenderò,come sempre." Tutti sembrarono calmarsi un po'. Io mi alzai e feci uscire il mio nuovo amichetto dopo avergli stampato un bacio sulla piccola testolina. Tutti mi guardarono come se fossi uscita di testa. Forse ero davvero diventata matta. Piano piano ogni componente della famiglia se ne andò e rimasero solo Emi,Al e James. "Ehi Gem ho visto che belle sorprese hai lasciato ad Alex. Tu si che sei mia quasi-sorella." Disse battendomi il cinque. "Spera solo che non mi capiti mai davanti Rosie se no io giuro davanti a tutti voi che lo ammazzo con le mie mani." James e Al erano super protettivi e mi stupì che non avevano ancora fatto niente,ma sicuramente stavano progettando qualcosa. Erano troppo calmi. "Dai su Princesas,cambiati truccati che andiamo a fare colazione." Disse Emi tirando fuori dei vestiti dal mio armadio. "Cosaa? No no voi non avete capito cari miei. Tra una settimana esatta finirà la scuola io uscirò solo per fare gli esami e poi tornerò qua dentro." Dissi mettendo la testa sotto il cuscino a mo' di struzzo. "Oh no cara tu non hai capito. Tu ora ti cambierai,scenderai con un sorriso smagliante e ti comporterai da vera Weasley." Disse James prendendomi in braccio e portandomi in bagno. "Ti do cinque minuti Rossa se no ti porto giù come sei eh. Non mi provocare,sai che lo faccio!" Perdevo sempre contro di lui. Dopo cinque minuti fui pronta e mi ributtai nel letto. Ero testarda. Se pensava di averla già vinta non era così. Incrociai le braccia in senso di sfida. Da quanto eravamo piccoli noi facevamo le sfide e beh,vinceva sempre lui ma questo è un'altro discorso. James senza pensarci due volte mi fissò sulla sua spalla e scese nella Sala Comune dei Grifondoro. "James mettimi giù!!" Continuavo a urlare mentre gli altri due ridevano come matti. Arrivati nella Sala Comune mi posò per terra. Io misi il muso. "Non puoi poltrire su quel letto. Ora andiamo a fare colazione. E no Rossa non è una domanda." Sconfitta mi avviai fuori dal ritratto. Mi fermai di scatto.

"Che ci fai qui?" Dissi severa. "Rose tesoro,fammi spiegare ti prego..non è come sembra." Ed eccole li le lacrime. No,dovevo resistere. "O te ne vai o te lo faccio capire io che devi lasciarla in pace decidi tu." Disse James con i pugni stretti. Non potete capire quanta voglia aveva di spaccargli il naso. "Prova ad avvicinarti a lei e sarà l'ultima che farai." Questo era Al che ora fiancheggiava il fratello facendomi da scudo. Alex,sconfitto se ne andò,non prima di avermi guardata. Ero distrutta. Non ero riuscita a trattenermi dal piangere. "Non ti preoccupare Rosie. Ci saremo sempre noi con te,stai tranquilla." E in quel momento ero davvero più tranquilla. Arrivata in Sala Grande avevo tutti gli occhi puntati su di me. Mi sembrava di tornare al mio primo anno dove tutti mi guardavano perché ero la figlia di Ron e Hermione Weasley. Andai a sedermi al tavolo dei Grifondoro con ancora tutti gli occhi addosso. Ad un tratto una persona che mai,ma proprio mai avrei giurato di vedere al tavolo dei Grifondoro parlò. "Ehm,ciao a tutti. Non è che posso sedermi qui con voi?" Ormai è vero,era parte della famiglia. Io annuì e lui si sedette davanti a me. "Come stai Rose?" Io feci una smorfia. "Passato giorni migliori,grazie per averlo chiesto" E sorrisi. Malfoy fece una cosa che non sapevo neanche che sapesse fare.

Mi sorrise.

*
Ed ecco l'atteso capitolo😂
Spero ci piaccia,fatemi sapere le vostre opinioni,non mangio!!
Nadi🐍

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