8

Dopo un breve silenzio, Dean rispose. "sono Chloe Clark, Paul Clark e Payton Clark". Sgranai gli occhi e lo guardai. "ma sono i fratelli di Cassandra" dissi con la voce tremante. "sì" rispose lui. "mi dispiace per Cassie" dissi spaventata. "non è colpa sua. Ma i suoi fratelli stanno trasformando alcuni umani e stanno formando un esercito" disse Dean. "quindi io ti devo proteggere" aggiunse. "meglio stare con te che a casa mia" dissi, incrociando i suoi occhi. "con te mi sento al sicuro" aggiunsi. "mi fa piacere Dayane. Ma ciò non significa che non continuerò ad essere stronzo con te" disse, facendo il suo solito ghigno. "tu lo sei per la maggior parte del tempo" dissi provocandolo. In meno di un secondo mi ritrovai Dean a pochi centimetri. "non mi provocare" disse con un ghigno. "non te lo consiglio" aggiunse. Un brivido mi salì lungo la schiena e, per quanto Dean era vicino, sicuro se ne accorse. Si staccò e mi liberò. Lo guardai negli occhi e notai che erano ambrati, non lasciavano trasparire la cattiveria che aveva quando mi ha quasi morsa. Stavolta mostravano la tranquillità e la sicurezza.
"lo so che hai paura" disse. "non ho paura di te Dean" risposi. Lui mi si avvicinò di nuovo. "e di cosa?" chiese curioso. Rimasi in silenzio per qualche secondo, mentre il mio cuore batteva all'impazzata. "solo di essere di nuovo morsa da quei vampiri, anche se sono fratelli di Cassie" risposi tranquilla, guardandolo negli occhi. si allontanò da me. "stai tranquilla. Ci sono io con te" disse mentre camminava per la stanza. "Dean... " dissi, interrompendomi subito. Lui mi guardò, cercando di incrociare il mio sguardo. Ma abbassai gli occhi, evitandolo. "Dayane" disse lui.
Quando me lo ritrovai, di nuovo, a pochi centimetri, inevitabilmente alzai lo sguardo. I miei occhi incrociarono ancora i suoi. "Grazie" dissi, respirando profondamente.
Dean mi prese per i fianchi e mi attirò a se, provocando i brividi in tutto il corpo. D'istinto poggiai la testa sulla sua spalla, mentre lui, con una mano, mi accarezzò la testa.
"Dean" dissi. Lui si staccò e mi lasciò andare. "ti conosco da così poco" aggiunsi guardandolo negli occhi. "lo so" rispose lui. "ma fin dal primo momento che ti ho vista, ho visto in te una persona da proteggere, anche se ieri ho perso il controllo e ti ho quasi morsa" aggiunse. Lo guardai negli occhi a bocca aperta. Per la prima volta, quel ragazzo, quel vampiro che avevo davanti, che apparentemente sembra stronzo, freddo e senza emozioni, sta piangendo, pentito per ciò che mi ha quasi fatto.

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