CAPITOLO 4: OSCURITÀ
nel passato.
midoriya pov:
mi risvegliai in una stanza che non avevo mai visto, ero sdraiato in quello che sembrava essere un letto. mi misi seduto sul letto e iniziai a scrutare lo spazio intorno a me. in fondo alla stanza c'era un a porta di legno mentre sulla sinistra c'era un'altra porta che conduceva ad un bagno. Accanto a me c'era un comodino e una scrivania con una sedia e una piccola tv. Davanti alla scrivania c'era una finestra con delle tendine mentre sopra il comodino c'era una lettera con scritto "leggere".
scrutai quello che avevo in torno per alcuni secondi e decisi di alzarmi dal letto.
iniziai a guardare il mio corpo stranito, non sentivo alcun dolore, niente braccia spezzate o gambe, tutte le mie ferite erano scomparse e mi pareva di essere diventato più robusto di quello che ero già.
mi voltai verso quella lettera, la aprì e la lessi.
"se stai leggendo vuol dire che ti sei svegliato, in bagno ci sono dei vestiti puliti, mettili e poi esci dalla porta, c'è un membro della mia famiglia che ti porterà da me, non temere, non ti faremo del male, appena arrivi da me ti spiegherò tutto. A dopo."
pensai cosa potrebbe andare storto?
andai in bagno e notai dei vestiti. c'era una felpa rossa col cappuccio e dei pantaloni di un a tuta neri. finito di vestirmi mi guardai allo specchio. mi scrutai e non vedevo niente di insolito ma era come se qualcuno mi stesse fissando di continuo da quando ero sveglio. uscii dal bagno e pensavo al quel tizio che mi aveva salvato da morte certa, ad un tratto sentii bussare la porta.
" hey ragazzino, ti sei svegliato? OOOO! ci sei?"
<<s-si, sono s-sveglio.>> dissi con voce tremolante.
la porta si aprì e mi immaginavo che stesse entrando il mio salvatore ma così non fu.
al suo posto entrò un tizio che sembrava un cowboy, portava persino il cappello abbinato. alla cintura portava due grosse pistole e in viso potevo notare che aveva della barba ispida bionda.
"finalmente ti sei svegliato. noto che ti sei già vestito."
mi scrutò per un attimo
" dai muoviti il capo ti aspetta."
<< ok-k arrivo.>>
mentre mi portava chissà dove mi guardai intorno. ero in una villa di classe tipo del 1800 e c'erano dei tappeti rossi che coprivano il pavimento.
<< p-posso sapere come ti chiami?>> gli chiesi mentre scendevamo una rampata di scale.
" ma tu sei sempre così insicuro di te?"
<<..... be, ecco....>>
"rex, chiamami rex"
<<ok rex>>
nel mentre che parlavamo arrivammo ad una porta di legno.
" ok ragazzino il boss è qui dentro, io aspetto qui."
<< p-posso farti una domanda?>> gli chiesi.
lui mi guardò e sbuffando rispose.
"stavo portando a casa il boss quando ad un tratto mi urla di fermare la macchina. lui scese e iniziò a scrutarsi intorno e andò verso un vicolo buio, nel mentre parcheggiai e lo aspettai. ad un certo punto lo vedo ricomparire con te in braccio e mi dice di mettere in moto e tornare velocemente alla villa. lui ti a portato in quella stanza e poi mi a detto che quando ti saresti svegliato di portarti da lui. ecco tutto."
quindi non stavo sognando, sono stato davvero salvato.
"adesso però muoviti ed entra cazzo!"
<< ok, ok, ho capito.>>
entrai e chiusi la porta dietro di me.
ero dentro uno studio. c'era un camino, delle poltrone e degli scaffali con tanti libri. mi incamminai verso le poltrone e mi sedetti su una. mi guardavo in torno continuando a sentirmi osservato. mi voltai e vidi che lui era lì seduto davanti a me. eppure ero sicuro che prima non ci fosse.
mi fece un sorriso.
" ciao giovanotto, dormito bene?"
<< abbastanza bene grazie, però vorrei farti qualche domanda.>>
"mmm, sentiamo."
<< chi sei tu? come sono sopravvissuto e come ti chiami?
"mi chiamo Dion, piacere."
mi pose la sua mano e notai che era fredda
<<piacere, midoriya izuku.>>
" su come sei sopravvissuto la risposta è anche la stessa della prima domanda."
lo guardai in modo confuso.
"sono un vampiro e ti ho fatto risorgere in punto di morte, ora io e te siamo simili e non più umani, io soprattutto da quasi 190 anni."
in quel momento sgranai gli occhi, mi toccai i canini e notai che erano diventati più grandi e appuntiti. però non avevo paura, nessuno era venuto a salvarmi quando ero nel vicolo, lui mi a dato una seconda possibilità di tornare a vivere. anche se non era umano aveva il suo fascino, mi sentivo protetto in sua compagnia.
ad un certo punto mi mise una mano sulla spalla.
"quindi izuku, ci sono altre domande? mi chiese
<< ne avrei ancora tre, non so se...>>
" fai pure." mi rispose.
<< hai detto che siamo vampiri no? quali sono i nostri poteri?>>
" siamo dotati di super forza, velocità, agilità, vediamo meglio al buio, siamo in grado di guardare dentro le persone, ci possiamo attaccare alle pareti, abbiamo una rigenerazione quasi perfetta e ci nutriamo di sangue. la seconda domanda?"
lo guadai sbalordito, non stava mentendo.
<<ecco, la seconda riguardava te, qual è la tua storia?>>
" siediti."
mi sedetti sulla poltrona e lui andò verso il camino e iniziò a parlare.
" sono nato 190 anni fa in Giappone insieme a mio fratello, a quel tempo non c'erano i quirk e il mondo era molto diverso da come è ora. quando compiemmo i 4 anni si era sparsa la voce che dalla cina era nato un bambino luminoso e da lì a qualche anno i governi si dovevano occupare di un gran numero persone con i quirk. anche mio fratello ne aveva uno, si basava su delle scariche elettriche che gli consentivano di spostarsi rapidamente e rafforzarsi fisicamente. a differenza sua io non avevo un quirk ma lo aiutavo comunque e lui era sempre felice quando facevamo gioco di squadra. difendevamo il quartiere dove abitavamo e aiutavamo quelli che ne avevano bisogno. lui picchiava i cattivi e io lo difendevo con delle armi da fuoco. eravamo inseparabili."
a quelle parole notai che gli stavano scendendo delle lacrime, si poteva sentire la tristezza e l'amarezza di quei tempi andati.
"ma un giorno cambiò tutto. stavamo tornando a casa quando sentimmo un esplosione che veniva da un ospedale li vicino e decidemmo di andare a controllare. al nostro arrivo metà ospedale era esploso e al suo posto c'era un tizio con un completo nero e capelli e barba bianchi come la sua camicia. emanava un'aura di puro terrore, così decidemmo di affrontarlo. mio fratello venne scagliato via con una mossa del suo braccio come infastidito e gli tagliò la gola con una lama che gli usciva dal braccio. preso dalla furia provai ad attaccarlo fallendo, usò vari quirk per ferirmi e mi scagliò via come aveva fatto con mio fratello mentre lui se la rideva. quello era all for one."
<<e poi cosa è successo?>> questa storia mi aveva scioccato ma ero troppo curioso.
" pensavo fossi morto, invece mi risvegliai sul tetto di un edificio e tutte le mie ferite erano guarite. andai a cercare mio fratello che non trovai mai. poco dopo capii che non ero più umano e quindi me ne andai dal Giappone e iniziai a girare il mondo alla ricerca di seguaci che cercavano compagnia e vendetta. quando scoprii che lui era vivo sono tornato ed eccoci qui. ora sai tutto."
era una storia così incredibile che quasi stentavo a crederci, ma visto quello che aveva fatto nel vicolo la storia mi sembrava abbastanza credibile.
" vuoi sapere perché ho scelto te?"
<< come fai a sapere quello che penso?!?>>
non ci credo, era riuscito a leggermi nella mente.
"dopo un pò ho scoperto che anche io possedevo un quirk, e quando lo attivo il tempo si ferma e io posso muovermi in esso. midoriya, tu sei riuscito a muoverti nel mio tempo fermo.
" e inoltre percepisco in te qualcosa di nascosto, qualcosa che ti tieni dentro di te da troppo tempo. paura, rabbia, dolore, sofferenza e brutti ricordi, mi sbaglio?"
non aveva tutti i torti, la mia vita a parte qualche eccezione è sempre stata dolorosa, venivo perseguitato, venivo preso in giro perché ero inutile, la gente rideva della mia inutilità. nessuno era venuto a salvarmi quando ne avevo bisogno, però se fosse stato qualcuno come kacchan gli eroi avrebbero mosso il mondo. Dion aveva ragione, ero circondato da bugiardi, da dei falsi, da egoisti. non voglio più vivere così. mi misi a piangere.
lui mi si avvicinò con un fazzoletto e iniziò ad asciugarmi le lacrime.
"hey tranquillo, non ti devi preoccupare, ti aiuterò a usare queste emozioni per forgiare il nuovo te, se mi segui diventerai più forte di come non lo sei mai stato."
alzai lo sguardo verso di lui e fissando quei occhi cristallini.
<<Dion, non voglio rimanere così, non voglio diventare un eroe, voglio diventare come te!>>
a quella affermazione fece un sorriso di compiacimento e mi prese la mano.
"allora vieni con me, abbiamo tante cose da fare."
ho deciso, izuku midoriya è morto per mano dei villain. avrò la mia vendetta e da oggi ci sarà solo deku.
angolo autore:
bella ragazzi/e, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, il prossimo esce o mercoledì o giovedì, mi raccomando continuate a sostenere la serie mi raccomando e grazie ancora per le più di 200 visualizzazioni complete della storia. grazie ancora.
ci vediamo al prossimo capitolo, bellaaa :3
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