Voci di corridoio (Parte II)

-Non avresti dovuto farlo, Skar! Sharlize deve imparare a risolvere i propri problemi da sola... e certo non in questo modo!-

Le ormai tre migliori amiche, avevano passato la mattinata camminando per le strade di Montecarlo, con le loro borsette apparentemente piccole e vuote che in realtà celavano un numero indefinito di nuovi vestiti e scarpe. Erano stupende, benché molto differenti fra loro, tutti si voltavano ad ammirarle.

In quel momento erano in un ristorante di lusso e stavano pranzando insieme.

Skarlet, sentendo Lara sgridarla, sbuffò –Oh, andiamo! E poi mi diverte fare scherzetti di questo genere al mio Simon!-

Hazel strinse le labbra rosse divertita, portandosi una mano davanti e Lara assunse un'aria vagamente schifata, pensando al professore che l'ultimo anno aveva conosciuto anche lei e, benché fosse entrata nella squadra di Quidditch, per fare il cacciatore, non aveva mai avuto delle mire verso il mago. Anche perché lei, a quell'età, era già abituata ai maschi della sua natura. –Era a scuola con tuo padre, adesso sarà quasi un cinquantenne, a volte mi chiedo come tu possa andarci ancora a letto... è solo un mago!-

La bella Skar la guardò con la solita aria da innocentina, anche se non stava convincendo proprio nessuno -Ma lo sai, tesoro... mi piacciono i cattivoni, burberi come lui. Sapessi quanto è soddisfacente schiacciare il loro noioso orgoglio e vederli sciogliersi al tuo solo sguardo...- e si morse il labbro inferiore, guardandola compiaciuta.

Ah sì, anche lei era una a cui piaceva collezionare trofei... probabilmente, in questo, aveva preso dal suo zio preferito.

-E poi ti ricordo che ha preso la pozione, è ancora il trentacinquenne che hai conosciuto tu, tesoro... non è invecchiato di un giorno- le strizzò l'occhio Hazel poi, vedendo Lara scattare verso la vampira, sorpresa -Ci sei andata anche tu!?-

E quella la guardò gentile -Ma no, Skar si compiace di conquistare uomini che non la vogliono... io ho comunque bisogno di una certa prestanza, come te.-

La bella Malfoy se la rise e scosse il capo, domandando all'amica -Quindi io non avrei bisogno di una certa "prestanza"?- le chiese, usando le sue stesse parole e Hazel alzò ambedue le sopracciglia, facendo spallucce -Il carattere ti eccita più, è da anni che sei fedele al lettone di Simon...-

-Ci vediamo un paio di volte all'anno! Che esagerata! Sono una sentimentale, lo sai che ad alcuni mi affeziono...- rise ancora la Malfoy, accarezzandosi la splendida chioma ondulata e rosata che continuava ad avvolgerla come una nuvola. Era magnifica.

-Sì, come quel Kyle, il ragazzo di Keira, lo vedi ancora??-

E Skarlet si leccò il labbro superiore, ghignante mentre Hazel scoppiava a ridere -Tiene sempre d'occhio la sua rivale, non lo sai??-

-Rivale?!!?- berciò però la Malfoy, oltraggiata e Hazel alzò un sopracciglio, poco convinta -Beh, sì... Janet continua ad essere un'amica importante per Alì, Daphne e Keira, ma soprattutto per Rich, anche se si sono un po' allontanati... -

E Lara sgranò gli occhi, annuendo -Oh, Skar, sapessi quante volte gli ho detto di lasciar perdere quella stronza sfigata! Cercava sempre di inventarsi qualcosa per vendicarsi, è sempre stata invidiosa del tuo rapporto con Rich, lo sappiamo.- asserì con noncuranza la Lupa.

Skarlet non parve dare peso alcuno alle sue osservazioni ma spiegò -Kyle mi teneva sempre informata su tutti i piani di quelle quattro rimbecillite a scuola... in cambio poteva avere un po' di quel paradiso che la sua noiosa fidanzatina non riusciva a offrirgli...- e con un gesto elegante, le dita scivolarono lungo il collo, giungendo fino alla scollatura, appena accennata, riuscendo a far arrossire le due che seguirono incantate quelle dita.

Non aveva certo preso il seno da sua madre ma... aveva grandemente dimostrato che una donna non aveva certo bisogno di un seno prorompente per conquistare chiunque lei volesse.

-Ma sta ancora con quella lì e la tradisce con te??- domandò quindi la lupa, una volta ripresasi dal torpore.

Skarlet fece spallucce, con aria rilassata e poi sentenziò -Sì, Keira non si è mai accorta di niente... ma non mi va che lo sappiano a casa. Suo padre, a quanto ne sappiamo, era un vecchio amico di papà... e poi sa benissimo che se la lasciasse, non mi vedrebbe più.-

E Lara annuì, molto sorpresa -Che razza di individuo... non pensavo vi vedeste ancora, comunque. Adesso si spiega perché non studi mai! Hai un sacco di relazioni da mantenere!- la sgridò, quindi, severa, vedendola però imbronciarsi e lamentare -Non ti arrabbiare anche tu con me! C'è già papà che mi sgrida sempre!-

Hazel, vedendola così scontenta, andò ad abbracciarla e le baciò il collo -Cambiamo argomento...- e strizzò l'occhio alla lupa che allungò una mano verso il ginocchio della Malfoy e lo accarezzò, con uno sguardo pieno di calore -Va bene... quindi, credi che questo scherzo abbia funzionato? Questa Monica passerà dei guai?-

E Skarlet fece spallucce -Ne dubito.- e la lupa le domandò -Non ti preoccupa la cosa? Credevo volessi aiutarla...-

E la giovane Malfoy guardò con aria poco convinta la lupa -Andiamo, pensi che Hakira cadrebbe in uno scherzetto così stupido? Mi cercherà sicuramente... non ci metterà molto a fare due più due. Non darebbe mai la colpa a Filipp o agli inossidabili Eliza e Hayden Malfoy...-

Le due, sentendola, alzarono ambedue le sopracciglia, liberando insieme -Ahhh...-

Hazel, divertita, ultimò -Ecco perché hai accettato... volevi rivedere il Preside!-

Skarlet si morse il labbro inferiore, birbante -Lui è davvero da un bel po' che non lo vedo...! Chissà se gli sono mancata!- e strizzò loro l'occhio, sentendo Lara ridersela -Ne dubito! Ti evitava come le pulci!-

La Malfoy non parve altrettanto convinta -E' sempre stato terrorizzato dal mio fascino irresistibile.-

-Ma la piccina sa che c'è questa possibilità?- domandò ora poco più impensierita Hazel e Skarlet rispose subito -Beh! Mi auguro si sia preparata un piano di riserva! Non poteva certo sperare di passarla del tutto liscia! Io non ammetterò la mia colpevolezza... ma è ovvio che son stata io! Se pensava di infinocchiare Hakira... non ha ancora capito niente di lui!- e cacciò gli occhi al cielo, scandendo poi -Le servirà da lezione.-

E le due si lanciarono un'occhiata complice, prima di guardarla entrambe ben poco convinte.

Skar non era certo la tipa che si prodigava a rilasciare lezioni di vita. In buonissima parte aveva agito per se stessa, era ormai palese.

-Magari se mi invita a scuola riesco a rivedere anche Leon...- iniziò a fantasticare la bella Malfoy, ignorando gli sguardi pieni di disappunto delle due, anche se ormai la conoscevano bene entrambe.

Non lo faceva con cattiveria ma... era un pelino opportunista.

...

Quando le tre tornarono a casa, con il loro bottino, i primi che videro sul divano furono Sharlize e Rich, erano in costume, probabilmente erano andati a fare surf assieme. Avevano entrambi i capelli umidi.

-Che seccatore che sei, piantala!-

-Ma bambina, a me devi raccontare tuttooo!- lamentò l'altro, stritolandola fra le sue braccia muscolose, ma quella lo trattenne, utilizzando delle radici che spuntarono direttamente dal suo corpo e tennero indietro le sue mani, anche se non avrebbe resistito a lungo alla forza dell'Alpha.

-Ciao!!- li salutò per prima Hazel, andando a gettarsi anche lei sul torace del biondo che le baciò affettuoso la guancia -Ciao, meraviglia, come stai?- le chiese, affettuoso come sempre e lei, non di meno, si accoccolò al suo collo -Benissimo!-

Quello immerse la mano fra i suoi capelli candidi osservandola per un momento, mentre Skarlet si buttava sull'altro divano.

Vide Lara passare dietro il suddetto che ospitava Rich, e baciare a quest'ultimo la fronte, per salutarlo -Ciao, tesoro...-

-Ciao, bambina...- la salutò lui, trattenendole il capo e rubandole un bacio a fior di labbra, benché al contrario. Avvertì un leggero stato di disagio, come sempre, ma lo ignorò. La lupa si spostò e sentì le dita del lupo pizzicarle il fondoschiena -Mi hai comprato qualcosa?-

E la lupa assunse un'aria furba -Mh... probabilmente qualcosa che ti piace l'ho azzeccata...- e se la rise, sentendo Hazel ridersela anche lei -Sì, sì... confermo! Vuoi vedere come ci stanno le cose che abbiamo comprato??- e guardò diretta il lupo, anche se lui non sembrava molto propenso a rispondere subito. Hazel era solita trovare spesso delle trappole dove incastrarlo.

-Ovviamente no, Hazel. Tu? Come è andato lo scherzo?-

E Sharlize si mise subito seduta davanti alla domanda di Skarlet, che aveva tolto l'Alpha dall'inghippo -Ha funzionato! Le foto sono state pubblicate! La stanno deridendo tutti!!- e scoppiò a ridere malevola, anche se le passò in fretta.

-Peccato che abbiano già scoperto tutto e che entro domani manderanno la rettifica! Ma davvero pensavi di fregare uno come Hakira? O credevi che Monica se ne sarebbe rimasta in silenzio a subire una cosa simile!? Oltre al fatto che hai coinvolto un professore, cosa non meno importante!- Era appena intervenuto Filipp che stava scendendo le scale assieme ad Hayden.

La giovane cambiò radicalmente atteggiamento, anche se avvertì un forte conato quando gli rispose -Non ti arrabbiare così, però... tutti la odiano a scuola, potrebbe essere stato chiunque a mandare quelle foto, perché dovrei essere stata io?!-

E il Demone alzò gli occhi al cielo, notando la fidanzata incupirsi rapidamente -E' stata una mossa stupida e ingiusta, Sharlize. Questo è quello che penso, anche perché Monica è perfetta per quel ruolo...-

-Mentre io non lo sarei mai, puoi dirlo... lo so che lo pensi.-

Ultimò l'altra, sempre più offesa e Filipp fece spallucce, rispondendole -Oggi non lo sei, lei non ti avrebbe mai fatto uno scherzo simile.-

E quella annuì ancora, alzandosi quindi in piedi e muovendosi su per le scale, senza guardarlo.

Lui la vide allontanarsi offesa e fece per seguirla, ma chi li interruppe fu Skarlet -Se dovete fare roba, cosa che sarebbe ora, aprite le finestre!!-

Il suo intervento, decisamente inappropriato, venne del tutto ignorato dai due fidanzatini. Anche perché Skarlet li tormentava come nessun altro.

Quando i due sparirono, la Malfoy sbuffò con noia e Hayden le domandò -Potresti evitare ogni tanto di commentare in maniera inappropriata?-

-No, faccio quello che mi pare, al solito.- sostenne l'altra, boriosa, mentre Hazel andava a sdraiarsi sopra Hayden, dicendo -Lei vuole solo che la sua sorellina si diverta e sia del tutto soddisfatta del suo fidanzatino... come lo era lei di Raul.- e le lanciò un'occhiata furba, vedendola assumere un'aria sognante -Che bei tempi... Raul non era ancora il cattivone che è adesso!- lamentò e Lara raggiunse Rich sul divano, vedendolo sbadigliare appena, così gli accarezzò i capelli, affettuosa, anche se si rivolse a Skarlet -Ma se ti piace proprio per questo!-

E la Malfoy guardò Hazel, facendo spallucce -Non dovevo certo implorarlo però... adesso si comporta come se ce l'avesse solo lui! Quando è con te non è così!- e accusò la vampira che arrossì appena, anche se sentì Hayden sbuffare e dire -Beh, a me questo argomento non m'interessa. Vado da Jaz...-

E si alzò in piedi, sentendo la sorella tenergli la mano però -Com'è andato il concerto?- e il biondo le baciò la fronte, dicendole affettuoso -Benissimo, come al solito si preoccupa per niente... ciao, ragazzi!- salutò quindi, prima di sparire nel nulla.

-Andiamo anche noi, tesoro, su...- intimò Lara il compagno che lamentò -Ma dobbiamo andare per forza a quella festa?-

-Sì, lo sai. Non lamentarti.-

Quello sbuffò scontento e, dopo essere andato a dare un bacio a fior di labbra delle sua vampira preferita, nel mentre, prese il bicchiere di succo che c'era sul tavolo e con una mossa rapida, lo lanciò dritto in faccia a Skarlet, cosa che sorprese sia Hazel che Lara che quindi scattarono aggressivamente verso il lupo, che si godeva lo spettacolo.

-RICH!-

Ma quando Skarlet riaprì gli occhi, aveva fatto sparire rapidamente la rabbia e fissava il lupo.

La videro far scorrere poi le dita sul labbro inferiore, per poi leccarle impercettibilmente. Anche se lui poté accorgersi di ogni singolo e fastidiosamente erotico dettaglio.

Ma non era la prima volta che lui accusava quelle velate provocazioni, se sperava di metterlo in difficoltà...

Ormai i tempi erano decisamente cambiati, grazie al cielo.

-Sei solo una puttana...- e con la solita aria schifata abbandonò il salone per primo, seguito da una Lara lamentosa.

Anche se lo sentirono imprecare rumorosamente quando si accorse che c'era un profondo squarcio sulla fiancata della sua adorata jeep di ultima generazione.

-Una fottutissima puttana!- insultò di nuovo, mentre la bella Malfoy, beandosi di aver ancora una volta vinto contro l'odiato cugino, agitò appena la mano e il succo scomparve nel nulla.

Hazel sospirò sonoramente e la raggiunse sul divano, andando a sdraiarsi sulle sue cosce -Sei una monellaccia, sai?-

E quella se la rise, perfida -Andiamo, il nostro Vampiro preferito ci aspetta.-

Quando Filipp raggiunse in camera la sua fidanzata, la vide voltata di spalle mentre tirava da una Magh che doveva essere rubata ad Hazel, dato il colore rosso. Vederla fumare non gli piaceva, nonostante le sigarette magiche non fossero dannose e non lasciassero odori sgradevoli contenevano comunque delle molecole, che inducevano dipendenza per il loro effetto rilassante o stimolante in base all'esigenza del fumatore.

Chiuse la porta rumorosamente, facendole notare che era entrato. La sentì sbuffare e spegnere rapidamente la Magh, per poi farla sparire.

-Lo sai che non mi piace che fumi quella roba...-

La rossa continuava a dargli le spalle. La finestra era spalancata, lei era appoggiata con i gomiti alla balconata e aveva una discreta nausea, come ogni volta che litigava con il ragazzo. Detestava discutere con lui.

-Mi dispiace, lo so che ho delle idee che possono sembrarti sbagliate, ma è un'arrogante dispotica, si vede anche solo dallo sguardo. La trovo insopportabile e non posso farci niente, Filipp.-

Il Demone decise di raggiungerla e affiancarla, ruotando verso di lei e guardandola. Lei gli lanciò un'occhiata intristita, mentre stringeva i pugni tremanti. Dalle nocche si stava generando della brina che ogni tanto strofinava via con le dita.

-Sono idee sbagliate, Sharlize. Monica è una bravissima ragazza, davvero. Non meritava quello scherzo, visto che se ha quelle cariche è solo per suo proprio merito.-

-Oh, Fill', ma se è la puttanella della scuola?? Andiamo!- alzò gli occhi al cielo l'altra, sbuffando rumorosamente e scuotendo il capo -Sei un ingenuo.-

Continuò, mentre lui scuoteva il capo, infastidito -Credi che mi importi quanti ragazzi diversi ha ospitato il suo letto? Se mi interessasse cosa fa la gente da quel punto di vista, credi che potrei mai rispettare Skarlet o Hazel?- e lì, vide la rossa divenire purpurea, scattando verso di lui -Non è certo la stessa cosa! Entrambe hanno le loro motivazioni! Hazel è una caspita di vampira! E' normale questa sua predilezione verso il piacere e Skarlet... sappiamo benissimo perché lo fa! Loro non sono certo come lei!-

-Potrebbe semplicemente piacerle, Sharlize! Non deve certo giustificarsi per ciò che fa! E' molto semplice accusare gli altri senza conoscerli, soprattutto se hanno più successo di noi e non riusciamo a capirne il motivo!-

La vide arrossire ancora, spostando il viso e stringendo la mascella, irritata, anche se non riuscì a rispondergli.

E un nuovo conato sopraggiunse, inducendola a portarsi una mano alla bocca, nervosa.

-Le persone non possono comportarsi in un determinato modo e pretendere che gli altri le giudichino bene solo perché forse potrebbe esserci qualcosa sotto! Quel che mostra agli altri è la sua tirannia, il modo in cui sfrutta quelle cariche, il modo in cui ti guarda dopo che ha ottenuto ciò che vuole e poi il fatto che ci provi con tutti non è certo segno di maturità! E' solo una strega, Filipp... non ha le esigenze che hanno le creature come noi!- e alzò gli occhi al cielo mentre lui la scrutava incredulo -Chissà che ne penserebbe tuo zio Andrew o tuo zio Riven di questa uscita sui maghi...-

E quella se la rise, rispondendogli rapidamente -Certi maschi pensano prevalentemente a quello e poco altro, soprattutto da adolescenti. Se fosse la persona ligia al dovere e rispettabile di cui parli tu, passerebbe le giornate in biblioteca, a studiare, non a fare ronde o a imboscarsi con i ragazzi. Ha dei voti altissimi e trascorre molto tempo anche ad allenarsi fisicamente... considerando tutto questo, è anche possibile che se la intenda col preside, a questo punto... è una serpe, ti ricordo.-

-Di serpe in questo momento ne vedo solo una, io.- non riuscì a trattenersi lui, che la guardava davvero stralunato davanti alla fantasia che stava tirando fuori.

Lei se la prese come ogniqualvolta insultava in quel modo la sua casa e lui le domandò, a quel punto -Se avessi ragione io, che faresti?-

-Non c'è modo di saperlo.-

-Se ci fosse?- incalzò quindi lui, vedendola sbuffare in risposta e fare spallucce -Non lo so...-

E lui liberò una mezza risata saccente davanti a quella replica -A te brucia soltanto che ti sia stato preso di nuovo il posto da Prefetto, non credo che la odi così tanto. Per certi versi vi assomigliate... anche se lei è più matura di te. Senza dubbio.-

-Visto che hai una così alta considerazione di lei, mi chiedo come mai non ti ci sia fidanzato, piuttosto che cercare una come me...-

-Nah, avrei preferito di gran lunga Melody.- e lì, la vide scattare verso di lui, con sguardo infervorato, mentre i suoi capelli iniziavano a scoppiettare, ma davanti all'aria divertita del compagno capì che la stava palesemente prendendo in giro -Amore, andiamo...- e la raggiunse, vedendola di nuovo arrossire e spostare lo sguardo -Sei uno stupido...-

E lui se la rise, afferrandole le mani e spingendola sul suo torace, abbracciandola, mentre le baciava la fronte -Sei stata scelta, ovviamente, perché sei quella con le tette più gran... ahi!!- i polpastrelli che la ragazza teneva allacciati alla sua schiena erano diventati improvvisamente molto caldi, tanto da scottarlo.

-Sei perfida, io sto giocando...- lamentò quello, imbronciato e la rossa mise il muso, scandendo -Questa è la punizione per gli stupidi.-

Lo sentì ridere ancora al suo orecchio e baciarle la guancia -In ogni caso, vorrei solo e soltanto che entrassi anche in una prospettiva differente. Io posso entrare nella tua, posso capire che ciò che Monica mostra di sé, non è così encomiabile... ma basta parlarci un po' per capire che non è una stupida e che...-

-Non ho mai detto che è stupida, è una serpe.-

-Sì, ma voi siete notoriamente o persone superficiali o persone molto percettive. E io sono sicuro che tu ti stia comportando da superficiale solo perché hai visto i tuoi impegni svanire nel nulla. Se fossi Prefetto sono sicuro che ti comporteresti esattamente come lei, visto che, esattamente come lei, non sopporti quasi nessuno a scuola... tanto meno gli arroganti e i classisti che Monica si diverte a mettere in riga. E' una serpe, l'hai detto anche tu.-

E quella sbuffò sonoramente, arrossendo appena e rimanendo zitta.

-Io e te frequentiamo poco la scuola, dopo le lezioni, non possiamo davvero sapere come si comporta, sappiamo solo ciò che ci raccontano le persone. Io però sento il parere di persone di cui mi fido, tu senti il parere di quelle oche delle tue compagne, visto che ti son capitate quelle.-

-Non chiedo mai niente, non m'importa nulla di lei... ma le voci corrono e in genere se sono tutte d'accordo un motivo c'è. Dico solo questo.-

-Monica è una seccatrice perché prende molto sul serio il suo ruolo nella scuola, è per quello che ha molti contro, soprattutto Serpeverde, visto che lei è il Prefetto di Serpeverde e i primi che deve mettere in riga sono proprio loro... anche perché, diciamocelo, siete i più teste di cazzo della scuola.-

Stabilì, sentendo l'altra fare spallucce -Le mele marce stanno dappertutto. Quel che è certo è che fra noi non trovi gente noiosa...-

Si difese, menefreghista e lui scosse il capo, divertito. Scese con lo sguardo a cercare quello della fidanzata e lei lesse nei suoi occhi un'aria interrogativa. Stava aspettando che gli rispondesse.

-Ti ho ascoltato, come sempre. Ma non puoi pretendere che cambi idea così...-

E quello annuì, convinto -No, ma mi auguro che, qualora dovessi vedermi parlare con lei, ci raggiungessi e fossi più gentile e comprensiva... e magari le chiedessi anche scusa, hai davvero fatto uno scherzo stupido, non se lo meritava.-

La rossa storse la bocca, scontenta e lo sentì baciarle di nuovo la guancia -So che sei buona in realtà, farai la cosa giusta. Ne sono certo.- ultimò, decidendo di lasciarla e dicendole -Ti lascio ai tuoi pensieri, ci vediamo più tardi, okay?- le domandò, accarezzandole la criniera rossa e quella annuì solamente, incrociando le braccia sul petto e vedendolo sparire nel nulla, lasciandole addosso, come sempre, le enormi aspettative che aveva per lei.

Una parte di sé voleva assolutamente rendere il fidanzato fiero di lei, mentre un'altra voleva pazientare e a limite valutare la situazione, prima di correre a chiedere scusa a una completa sconosciuta... cosa che, in realtà, non pensava avrebbe fatto comunque.

"Non voglio chiederle scusa, cavolo...!"

E sbuffò, appoggiandosi ancora al balcone.

Certo era che, analizzando la questione dal punto di vista di lui e senza considerare che odiava la Hansel esclusivamente perché le aveva rubato il posto da prefetto, dopotutto... poteva anche aver ragione lui nel pensare che lei e Monica condividevano dei tratti.

Come l'odio verso più della metà degli studenti della scuola. La maggior parte era iscritta a Hogwarts solo per l'importanza di quel preciso diploma, non perché fossero davvero capaci. Infatti c'erano studenti molto bravi e studenti che lo erano molto poco, visto che il livello, soprattutto nel corso speciale, era decisamente alto. Non poche volte si era trovata parecchio in difficoltà. Certo, le creature come lei seguivano tutti i corsi disponibili, a meno di alcuni come Astronomia e Babbanologia, ma si era spesso chiesta come fosse possibile che la strega ottenesse spesso risultati superiori ai suoi e paragonabili a quelli dei mezzodemoni meno dotati.

La invidiava... era quella la verità.

E mise il broncio, sfiorando con le dita la balaustra e vedendo come un rovo spinato iniziava ad aggrovigliarsi intorno ad essa, mentre fuoriusciva dal suo polso.

Invidiava il suo modo di reagire come più voleva al sistema. Più volte, a lezione, l'aveva sentita intervenire per ottenere approfondimenti che però non erano accessibili a una semplice strega, l'aveva vista non meno spesso rivolgersi a professori delle cui materie non si sarebbe dovuta preoccupare, come Sharald, eppure... era assetata di conoscenza come una vera Corvonero. Era forte, si vedeva dallo sguardo, non l'aveva vista abbassarlo con nessuno, nemmeno con studenti che persino lei evitava di guardare in faccia. Permalosi arroganti e decisamente potenti a cui avrebbe spesso e volentieri voluto offrire una lezione... peccato che il suo potere fosse così scarso... e poi...

"Non perderci tempo, sono solo degli stupidi e se gli affrontassi non saresti meno stupida, visto che non ne hai né l'autorità né la capacità, attualmente. Studia, sii più forte e diventa Prefetto... così potrai metterli in riga"

Doveva ammettere che quella fissazione a voler diventare Prefetto un po' gliel'aveva messa in testa proprio il suo ragazzo, dopotutto era l'unico modo inattaccabile per fare un po' quello che voleva con i compagni che non la rispettavano. Era ormai risaputo da chi conosceva la sua famiglia, che lei era decisamente la pecora nera di casa, del tutto incomparabile a uno qualunque dei suoi fratelli, dotati tutti di intelligenza sopraffina, o anche solo di un talento eccelso.

Filipp la induceva sempre a fregarsene di certe persone, a girare la faccia davanti alle risatine di scherno degli altri. Lei aveva quel potere e quella forza e tutti l'amavano comunque, ma se non era soddisfatta di se stessa, non doveva fare altro che studiare e applicarsi maggiormente, piuttosto che vendicarsi. Sarebbero stati i fatti a parlare per lei.

Era così stancante però... così frustrante vedere poi come i lunghissimi allenamenti a cui si sottoponeva, portavano a scarsissimi risultati.

Non riusciva mai a capire quale fosse il suo problema... nemmeno Darco era riuscito a capirlo, anche perché ormai era da anni che il suo gemello non restava a casa per più di pochi giorni. Non poteva certo perdere il suo tempo prezioso a preoccuparsi per lei, che palesemente non aveva le capacità o il talento per poter ottenere i risultati che desiderava.

E si passò il dorso della mano sull'occhio, ricacciando indietro le lacrime come faceva sempre, tenendosi quell'enorme malessere e disagio che provava da così tanto tempo che... le sembrava quasi di esserci nata. Essere se stessa la imbarazzava, la sua vita la imbarazzava.

Era fidanzata con una persona che era mille volte migliore di lei e non riusciva nemmeno a... a dimostrargli il suo amore.

Si sentiva bloccata, intrappolata in una prigione.

Monica e la mancata prefettura erano stati solo la goccia. Non era lei la causa della sua rabbia... ma aveva deciso di sfogarla su di lei perché le era sembrata la preda più facile... ma per quanto la infastidisse ammetterlo, sapeva che non se lo meritava.

Non le piaceva giudicare gli altri, in genere se ne fregava altamente, ma lei si era frapposta a quell'unico traguardo che avrebbe potuto permetterle di riscattarsi, di essere rivalutata da tutti in famiglia. Ma aveva solo dimostrato di essere una ragazzina sciocca... Filipp aveva ragione, come sempre.

Tirò su col naso e si domandò cosa sarebbe successo ora, visto che avevano apparentemente scoperto che le foto erano false. Come avrebbero potuto risalire proprio a lei? Monica la odiavano quasi tutti...

"Non ci riusciranno... sicuramente"



Spazio Autore

Svelati gli altarini! La nostra Skarlet è ancora una bella rompiscatole a cui piace scocciare i suoi prof e il suo preside! Peccato che Hakira ci avesse visto lungo sin da subito XD Vedremo come sarà il loro incontro più avanti ;D

E poi c'è la nostra Sharlize che, come abbiamo visto, seppur sbagliate, ha anche lei le sue motivazioni. Purtroppo i suoi poteri sono bloccati, nonostante l'allenamento e la sua frustrazione l'ha portata a voler vendicarsi... chissà che cosa deciderà di fare Hakira, a questo punto. Un bacio a tutte belle! A Domenica!

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